Plenilunio di Libra 2013

Il 19.10.2013 Plenilunio in Libra

Allineamento Terra-Luna-Vulcano-Sole

sull’asse Aries – Libra verso la costellazione della Croce del Sud(1).

Vi sono tre costellazioni in Bilancia, tutte particolarmente interessanti. La prima è la Croce del Sud, che non è stata mai più vista in occidente dopo l’epoca della Crocifissione, quando si vedeva a Gerusalemme. Ora sta retrocedendo. Cerchiamo di cogliere il significato di questo grande simbolo attraverso la sua drammatica rappresentazione.

La croce è formata da quattro stelle, e quattro è il numero dell’aspetto materiale dell’essere umano; il quaternario. La croce del sud, il quaternario, si sta allontanando. Lo stesso simbolismo si può vedere nei Gemelli con Castore e Polluce. Castore, che simboleggia l’immortalità, cresce in splendore, mentre Polluce, la mortalità, diviene sempre più oscuro. La Croce recede e tale è la promessa della Bilancia, chiamata la porta aperta su Shamballa, il segno in cui si trova “il Sentiero stretto come la lama di un rasoio” che conduce l’uomo nel regno dell’anima.

La seconda costellazione è quella del Lupo. Lungo le età, la testa del lupo è stata il simbolo dell’iniziato. Ma questo lupo è un lupo morente. La sua natura, che fino ad ora ha divorato la natura dell’anima, è simbolicamente morente perché quando l’uomo raggiunge l’equilibrio, l’attività e il potere del lupo vanno incontro alla morte.

La terza è la Corona, la corona tenuta innanzi all’uomo che lavora nella Bilancia. Il simbolo fa riferimento alla storia di Arianna, l’aspetto materno, a cui fu data la corona di sette stelle da Bacco, simbolo del secondo aspetto della divinità, che glorifica la materia facendola divenire espressione della mente divina.

Tratto da Bailey, Le Fatiche di Ercole, pag. ingl. 72, edizione in pdf.

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(1) È questa la più piccola di tutte le ottantotto costellazioni. Le stelle che la formano erano note ai Greci antichi e ai Romani, poiché a causa del fenomeno della precessione degli equinozi erano visibili anche dalla Grecia e dall’Italia. All’epoca tuttavia non erano considerate una costellazione a sé stante, ma erano ritenute parte delle zampe posteriori del Centauro. Sembra che la croce sia stata descritta per la prima volta nel 1516 dal navigatore italiano Andreas Corsali, che la definì «così leggiadra e bella che nessun altro segno celeste vi può essere paragonato». La croce era usata dai naviganti come indicatrice del polo sud celeste, e fu adottata dagli astronomi come costellazione a sé alla fine del XVI secolo. Nella sua forma moderna la Croce del Sud sembra sia apparsa nei mappamondi celesti dei cartografi olandesi Petrus Plancius e Jodocus Hondius rispettivamente nel 1598 e nel 1600; prima di allora Plancius aveva rappresentato una croce del sud stilizzata in una parte del cielo completamente diversa, a sud di Eridano dove ora sorge l’Idra Maschio. La stella più brillante della costellazione è qualche volta chiamata Acrux, un nome che i navigatori attribuiscono alla sua designazione scientifica Alfa della Croce. Vista attraverso telescopi piccoli è divisibile in due punti brillanti bluastri. La seconda invece riporta un nome proprio, Mimosa.

 

 

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