3-10-2013 – Congiunzione eliocentrica Terra-Urano

 L’accordo sonoro di un matrimonio celeste risuona nel Tempio solare e irradia la gioia del Canto nuziale.

3-10-2013 Terra-UranoI due Sposi1 celesti: la Terra, la sfera di esperienza, e Urano, il Dio dell’Altissimo, il Grande Jerofante solare, sono uniti nel sacro vincolo dal Sole nel giorno del 3-10-2013. L’altare dell’Unione è posto  sull’eclittica, sede della ritualità solare, e vede i Due congiunti in volo avanzare con moto concorde, ed immettere nel Sistema la folgore energetica del massimo impulso (la congiunzione è il culmine o vetta del ciclo composto tra due Luminari).

Dall’Insegnamento orientale2 si apprende che Urano è la patria del ‘Fuoco elettrico’, il Fuoco che dà la vita e incessantemente la rinnova. Urano indica il Cielo ordinato, il Cosmo, nella sua totalità organica e gerarchica, di Fuoco vivo; è il custode della Porta dell’iniziazione e della gerarchia spirituale; appresta e dirige ritmi e rituali la cui magia unificante è il legante esatto di tutte le comunioni; spiritualizza o sublima tutte le forme riconducendole all’Uno.

La Terra, congiunta al suo Sposo, vede il Sole volare, per la visione tropicale3, nel Segno di Libra (le cui energie sospingono la coscienza all’Attività ritmica ed equilibrata); simmetricamente, il Sole vede Urano, attraverso il mirino della Terra, entrambe sullo sfondo del Segno di Aries (l’Impulso alla Vita o “Fuoco elettrico”, la Fonte degli inizi creativi, “la patria delle Idee divine” che imprime nell’Umanità, per l’attuale ciclo precessionale di 25000 anni, il potere di avanzare mediante la mente illuminata). Mentre per la prospettiva siderale i Due si congiungono nel campo della costellazione dei Pesci, così tracciando una linea diretta tra il Sole e la Fonte dove “splende il simbolo dei Salvatori spirituali passati, presenti e futuri” (dall’Insegnamento si apprende che solo gli spiriti molto evoluti o ‘iniziati’ sono in grado di reagire direttamente al potere di quelle Vite che presiedono alle Stelle. Per le vite meno libere sono le energie “ridotte” dei Segni zodiacali a guidare l’evoluzione della coscienza e la costruzione delle forme).

L’impulso all’attività creativa ben orientata sembra dunque sintetizzare il lampo energetico attivato in coscienza dai 3 Signori solari sull’asse Libra/Aries, i Segni trasmettitori all’Umanità dell’impulso supremo, proveniente dall’Orsa Maggiore, verso il Sentiero iniziatico: solo con un‘attività creativa ben orientata si può unire Altissimo ed Abissale.

Urano, la cui energia (indicata quale Settimo Raggio dell’Ordine Cerimoniale) propriamente unifica Altissimo ed Abissale, è il Maestro che afferma le regole nel complesso solare: attualmente convoglia alla coscienza terrestre (per 7 anni: dal 2011 al 2018) le energie del Segno a lui consonante di Aries, così decuplicando la potenza del suo fuoco elettrico o vitale e la spinta irrepressibile al rinnovo totale.

Queste congiunzioni in Aries (ora è la 3^ dal 2011) vengono ricevute dalla coscienza umana tradotte dal Segno di Libra (focalizzato dal Sole ‘apparente’ dal 20 settembre al 20 ottobre circa), esaltando così l’energia progettuale e creativa del Terzo Raggio dell’Intelligenza attiva veicolata da Libra, in piena risonanza con la natura indicata di 3° Raggio della Terra, nonché con Urano, l’Agente solare che precipita il 3° Aspetto divino, quello della Sostanza-Materia. L’Allievo Terra apprende l’Arte di Urano e Lo aiuta ad ancorare nello Spazio tale dose di Fuoco elettrico, Fuoco d’Amore e Fuoco creativo; dal canto suo, la parte nuova dell’Umanità potrà utilizzarla per orientare il pensiero a progettare e realizzare una Nuova Cultura, basata sull’Unità.

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Vediamo ora alcuni dati fondamentali di tali Fratelli Maggiori.

1. Asse polare: Se accogliamo l’ipotesi che l’inclinazione dell’asse di rotazione sia un elemento essenziale per ciascun globo, e che il suo valore angolare dipenda dalla funzione e dalle qualità proprie di quel pianeta, possiamo immaginare Urano, con il suo asse polare inclinato di 98 gradi, quasi sdraiato sul piano dell’eclittica, quale portatore di “massima potenza evolutiva”, simmetrico a quello di Giove, pressoché perpendicolare al piano eclittico, segno di massima stabilità e “verticalità”: il Divenire e l’Essere del Sistema solare sarebbero custoditi dalle “spine dorsali” dei due Pianeti del “benefico compimento”.

Si può ipotizzare quindi che Urano, con l’inclinazione del suo asse, si fonda con il Piano comune delle imprese solari (eclittica) dinamizzandolo in accordo con ulteriori Mete cosmiche: non è certo segno di poco conto il fatto che il suo Polo Nord punti presso la direzione al Centro galattico, tra le costellazioni eclittiche dello Scorpione e del Sagittario, e che quello Sud traguardi un punto tra il Toro e l’Orione, la parte più bella e lucente del Cielo. La sua Consorte Terra, denominata Attivatore della collaborazione ardente, con l’inclinazione di 23,37 gradi (ossia in valori armonici 30°, un valore sonoro di Quinta, fonte di attività e rinnovo, come anche Saturno e Nettuno) sembrerebbe impegnata ad aprire un passaggio, un rapporto creativo, fra Essere e Divenire.

2. Orbita: Gli studi di Astrologia Eliocentrica presentano Urano, il settimo Signore, in volo sulla sesta Orbita, come “l’autentico Custode dell’inesistente confine del Sistema, soglia della Stella solare e del Tempio cosmico. Qui avviene ciò per cui i sette Luminari sacri operano: appello allo Spazio e alle sue creature e nello stesso tempo estrazione, dalla inesauribile miniera cosmica, dei tesori di forze pronte per essere elette e trasmutate.” “Urano coordina tutte le innumerevoli gerarchie, e le protegge con regole precise, capisaldi e baluardi. Urano veglia sui confini d’ogni genere per assicurare la comunione fra dentro e fuori. Vigila come Sentinella sulla libertà comune. Il valore che lo distingue nel Sistema (7/6) mostra chiaramente che il Rito (7) è il legante indispensabile e doveroso per la comunione (6).”4

3. Ciclo: Il ciclo di rivoluzione di Urano attorno al Sole (respiro maggiore, anno), che si svolge su tale sesta orbita (campo di semina) accomunante, rispetto al ciclo semplice della Terra è di 84 anni (eccezionalmente sia in valore astronomico che armonico): 7 anni in ogni Segno (30 gradi: 7×12=84).

Urano, l’Orologio ritmico del Sistema solare, conta per sette (rispetto al ciclo della Terra preso come “unità di misura”), e dunque presiede a tutti quei ritmi che dipendono dal sette, come multipli e sottomultipli, anche se combinati con qualunque altro valore numerico.

Poiché la struttura gerarchica universale, a quanto ci viene insegnato, è basata sul Sette, è importante per l’Umanità apprendere a pulsare, progettare ed organizzare secondo tale ritmo settenario, ritmo primario che Urano trasmette in rapporto a quello della propria divina Consorte: che sia più o meno complesso ed evidente, arricchito o no da altre periodicità, il sette deve essere presente in qualunque struttura vivente e autonoma.

4. Simmmetria – Città celeste: L’opera di Urano, integrante, coordinante ed organizzante, è strettamente legata a quella di Nettuno, il Custode della comunione solare. L’intreccio fra i loro Raggi e Orbite (7/6 e 6/7) assicura il rispetto profondo delle Regole della Comunità. Urano appresta il necessario perché la forma in costruzione abbia la sua autonomia e regolarità, condizione questa indispensabile perché Nettuno, Signore della Sintesi, possa ricondurla ad unità sempre maggiori e quindi alfine sperderla nel tutto, ossia nell’Uno.

I cicli di rivoluzione di Urano e Nettuno stanno fra loro in rapporto di ottava (in valori armonici 84 e 168=1/2), formano cioè il telaio spaziale: la Città celeste (quadrato formato dai 4 aspetti, ogni 42 anni, di congiunzione, quadratura, opposizione, quadratura). Tale quadrato o croce rotante attorno al Sole contiene l’intera esperienza solare. La “Città celeste” è la scena della Comunità solare custodita da Nettuno e regolata da Urano, che con i suoi 4 cardini stabilisce il tipo di Sostanza spaziale, la base (data dai Segni in cui i Due tracciano le Direzioni o Aspetti) sulla quale verranno costruite tutte le forme: uniti, Essi propongono regole sociali stabili eppure ciclicamente mutevoli e progressive, fondamento per la Cultura e le civiltà umane di ogni epoca.

Comunione (6) e Ordine (7) sono le basi e le radici dell’evoluzione.

5. Effetto sull’Umanità: “Urano sta per l’ordine del Cielo, del firmamento, la comunità generale delle stelle e dei loro sistemi. A livello umano vigila su quel complesso di norme, regole e convenzioni che comunemente si chiama civiltà e riguarda i costumi, le abitudini, le varie usanze della vita associata. Nell’insieme, la civiltà esprime la cultura di un popolo. Urano perciò, per il suo settimo Raggio, agisce sul livello più basso del creato, e v’imprime l’ordine celeste, che non è rigido, ma flessibile e progressivo. La sua attività s’accompagna all’opera di Nettuno: estrinseca quelle variabili regole di comportamento senza le quali la cultura (Nettuno) sarebbe oziosa e improduttiva. La civiltà è inseparabile dall’evoluzione umana, e come quella conosce fasi di crescita e altre decadenti. Le regole sociali, infatti, dapprima si affermano con vigore e sono costruttive, poi si deteriorano, si fanno convenzionali e vuote, raffrenano la marcia e bisogna sostituirle. Urano fornisce all’uomo l’energia e il ritmo necessari.”5

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Carta eliocentrica tropicale del 3-10-2013 – h. 16.05

 3-10-2013 Carta Congiunzione elio Urano-Terra

In sintesi, il 3-10-2013 – il terzo sponsale tra Gea e il consorte Urano in Aries – è una tappa fondamentale per il Pianeta e la sua umanità, poiché questo ciclo, avviato il 29-01-2011 (entrata eliocentrica di Urano in Aries), per altri 5 anni (con 4 culmini per noi alle 4 congiunzioni con la Terra) vede Urano, il Maestro di ogni ritmo, il depositario delle Mete cosmiche, imprimere travolgenti impulsi iniziatici e rinnovatori, secondo Legge e Ordine, per trasformare e riformare ogni cosa (epocale quadratura a Plutone6 in Capricornus: l’ultima occorrenza fu al tempo della guerra di Indipendenza americana e della Rivoluzione francese).

Da una parte, Urano aiuterà l’umanità a fissare sul piano infuocato della mente le nuove regole di governo e a consolidare i legami con le Fonti del Cosmo e le Sue Leggi. Dall’altra, il Signore dell’Ordine, la trazione cosmica, unificherà in un nuovo Accordo i Suoi cari, i servitori dello Spazio infinito, il cui cuore batte all’unisono con la Vita universale.

“Gli uomini sono soprattutto esseri di Fuoco,

ed è solo sorretti da tale convinzione che si incomincia a mettere ali di fiamma.”

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L’Umanità solare, uni-versale, riaccende l’impegno e compie la sua opera ritmica e rituale: alza gli occhi al Cielo per conformare il proprio suono interiore e la propria opera esteriore alla Musica delle Sfere; attiva la direzione, la Via reale, e con i Maestri del Cielo nel cuore connette le comunità umane alla solare, parti del Dialogo cosmico fra tutti i Centri di Vita di qualunque sistema, così contribuendo al Ripristino del Piano evolutivo sulla Terra.

L’Umanità solare, il nostro Seme o spirito immortale, attiva in tale data sacra la 7^ energia, che precipita il Fuoco della Vita, l’Essere, e lo traduce in azione; con il suo spirito ardente si mette in tensione o risonanza con la Vita e tutte le sue creature, ed in bellezza manifesta il ritmo del cuore dello Spazio, quella radianza unificante che è il moto ritmico del Fuoco:

Le particelle dello spazio accolgono i semi del Fuoco creativo,

e ciascuna si dispone all’obbedienza attiva, reagendo alla qualità del fuoco in essa deposto. 

Urano“Che tutto ciò che richiama il Fuoco vi saturi di solennità”.


1  Il mito greco ci racconta che Urano, la divinità che s’identificava con il Cielo stellato (uranos), era sposo di Gaia/Terra, “Colei che canta” (dalla radice indoeuropea *GA-): al culmine della congiunzione il Signore del Cielo rinnova il sacro sposalizio con la propria Consorte. L’etimologia di sposalizio – radice indoeuropea SPEND – esprime l’idea di festa, di libazione per sancire un patto sacro, e spondeo era il nome dato ai versi dei canti che accompagnavano le libazioni; deriva dalla stessa radice il termine responsabilità.
2 A.A.Bailey, “Astrologia Esoterica”, Collezione Lucis.
3  La prospettiva eliocentrica prevede il Sole al Centro, mentre quella geocentrica la Terra.
La visione tropicale (applicabile ad entrambe le prospettive) si basa sulla suddivisione del piano dell’orizzonte Sole-Terra (eclittica) in 12 Segni zodiacali, riconosciuti quali campi di ‘evoluzione della coscienza’ che rice-trasmettono le energie e qualità delle 12 Costellazioni “siderali” corrispondenti. Segni e Costellazioni, per il moto della precessione degli equinozi, non coincidono; nonostante questo ‘scarto’ quantitativo o apparente, è il loro influsso qualitativo a coincidere e a fungere quale causa o contenuto degli effetti e forme conseguenti: “l’energia segue il pensiero”.
La visione siderale presentata in queste pagine TPS (applicabile ad entrambe le prospettive) mantiene la suddivisione in 12 Campi stellari di 30 gradi ciascuno, i quali comunque potranno coincidere solo ‘idealmente’ con le attuali corrispondenze astronomiche, vista la loro differente estensione spaziale. Anche in questo caso, lo ‘scarto quantitativo’ tra essi non viene ritenuto un problema di incoerenza, poiché dal punto di vista della Qualità ciò che ha valore vitale e causale è la ripartizione secondo il Numero 12, sacro all’attuale vibrazione e necessità del Sistema solare, quella dell’evoluzione della coscienza o del cuore (cfr. A.A.Bailey, Trattato dei Sette Raggi, Collezione Lucis). Inoltre, in tale astrologia siderale, vengono soprattutto celebrate le direzioni infinite tra Centri cosmici e solari (tra costellazioni/stelle e pianeti) quali impulsi vitali superiori a quelli della coscienza (visione tropicale, Segni).
Per convenzione usiamo il termine latino (Aries, Taurus, Gemini…) per nominare i Segni/Campi tropicali, e quello italiano (Ariete, Toro, Gemelli…) per nominare le Costellazioni/Campi siderali.
Estratti da:  “IL SISTEMA SOLARE NELLO SPAZIO” , studio inedito di E. S.
5  Da: “LA STELLA A SEI PUNTE”, pag. 19,  studio inedito di E. S.
6 Vedi anche la lettura del Cielo dell’Equinozio di settembre.
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