Arte e Maestria

Burning of darknessSi vuole inaugurare questa serie di articoli sull’Arte con una formula che potrà apparire insolita, associando cioè l’idea di arte a quella di maestro.

Maestro è chi ha acquisito una certa maestria riuscendo ad essere in un certo modo (sapiente, magnetico, potente, geniale…) per aver applicato forze o conoscenze “a regola d’arte”, essendo così in grado, attraverso di sé e la sua opera, di migliorare lo Spazio, di migliorare forme e coscienze, di abbellirle.

La maestria è arte, e l’arte è padronanza di forze, processi e mezzi per esprimere non semplicemente un qualsiasi moto interiore o bisogno che prema dall’interno della coscienza individuale o collettiva, ma, e questa è la proposta di intendimento, per esprimere l’unione con la Realtà.

Galaxy - The PredatorL’Arte non può servire indistintamente ogni bisogno di esprimersi, che va dall’istinto più bieco alla più pura ispirazione. L’espressione veramente artistica sarebbe quella al servizio delle Idee o valori reali, quelli in grado di migliorare, se applicati, la vita di tutti. Idee quali Bellezza, Armonia, Rinnovo, Gioia, Potenza, Amore… sarebbero (e qui evidentemente si pensa che lo siano) delle Potenze in grado, se intercettate o veicolate con maestria, di precipitare “dosi” di Realtà: essenze universali condensate qui in un fiore, là in una cattedrale, o in una galassia, una musica, un sorriso; una ricerca o scoperta scientifica, filosofica, religiosa, un sistema educativo, politico o economico, o altro, in grado realmente di migliorare o far avanzare, nel nostro caso, l’intera comunità umana.

L’Arte non è prerogativa delle “belle arti” (musica, poesia, pittura, scultura, architettura…) ma è la maestria espressa in qualsiasi campo.

Ciò che è migliore è dunque anche più bello. Ma sappiamo riconoscere e di conseguenza esprimere la bellezza? Non sempre, ad esempio, le persone belle sono anche benefiche.

Platone esprime mirabilmente i vari gradi della bellezza, partendo da quella estetica per arrivare, dopo 6 tappe, all’Idea pura di Bellezza.

Se si riconosce che

Base dell’Esprimere è la Bellezza

si stabilisce che l’Idea di Bellezza è la base o fondamento o necessità di qualsiasi espressione o forma reale, ossia con potere di “essere e permanere”.

Pensando all’essere umano, è allora veramente bello quell’individuo o collettività che ha appreso l’arte di essere, l’arte di vivere, trasformando la propria (e altrui) vita – ovunque e comunque siano le condizioni – in un miracolo, ossia in una manifestazione in terra di una legge sovramundana, universale:

L’arte pura è l’espressione dello spirito radiante.[1]

 È Bello, sempre con Platone, ciò che è Vero, ciò che è Bene.

Sfiorando la filosofia della Bellezza, si può ancora formulare che se la Vita è “ciò che è“, la Bellezza è il segno dell’unione con la Vita, “è lo splendore del Vero”, è Realtà, il Bene comune. La forma di un fiore o di una farfalla possono durare un giorno, ma la loro bellezza è eterna, “è ed esiste” anche quando non la si percepisce coi sensi.

L’Arte reale sarebbe dunque possibile solo quale espressione di Unione tra il mondo delle idee universali e quello delle forme, tra le essenze e le esistenze. Tutto ciò che è brutto in realtà non esisterebbe, ossia non avrebbe potere di permanere.[2]

piramide LouvreCome in alto, così in basso è la formula che esprime tale Unione: l’alto si riflette nel basso e, qualora questo corrisponda conformemente all’alto, il risultato è la Bellezza, che annulla ogni distinzione di valore tra alto e basso e rivela lo splendore della loro unione.

Se la Bellezza splende di Verità, un’opera d’arte non può esprimere ciò che è “falso”, parziale, limitato, mediocre.

L’opera d’Arte è bella e utile.

Oggigiorno si chiama arte ogni espressione di contenuti insoliti o “originali”, anteponendo la pur legittima libertà di espressione alla necessità di Qualità, di ricerca incessante di miglioramento, di maestria in ogni campo di evoluzione, di utilità comune. Possono i colori e il profumo di un fiore non essere belli e utili per tutti? o di un tramonto? o la luce iridata dei vetri di certe cattedrali gotiche? o la solennità di un ponte in grado di unire due terre collegate da chilometri di mare? può essere brutta Venezia o il nostro bel Pianeta azzurro visto dal Cielo?

Anche in campo umano la Bellezza è altrettanto riconoscibile in modo diretto e semplice: un eccellente musicista o politico o madre di famiglia li riconoscono tutti, poiché “la bontà dell’albero si riconosce dai suoi frutti”. Eppure, questa semplice verità viene scordata e il valore e il merito non più riconosciuti né rispettati o esatti (participio passato di esigere). Nella mediocrità, confusione e disimpegno generali, si dà allora credito a chi urla più forte, alla complicazione come segno di sapienza, alla discriminante del vantaggio, alla seduttività a volte fraudolenta di molte opinioni tanto di inesperti quanto di esperti.

E nulla e nessuno migliora.

Se invece ogni maestria o arte è frutto di un lungo o incessante percorso di auto-perfezionamento, perché dovrebbe fare eccezione qualsiasi settore dell’attività umana? Il valore e il merito, la qualità, non si possono allora eludere o demonizzare quali espressioni di presunzione elitaria, al contrario, devono essere (o saranno) esatti dalla comunità umana e riconosciuti quale manifestazione ‘concentrata’ del Bene comune o Realtà, di quella Luce il cui fulgore rischiara lo spazio e guida le coscienze.

Arte e Maestria dunque: ogni grande artista è divenuto tale in quanto guidato da un Maestro, palese o ideale, identificato o diffuso nella sua saggezza interiore, che ha condotto l’allievo sulla via infinita del perfezionamento.

L’Arte non è imperfezione, sregolatezza, casualità, bisogno di esprimersi, bensì sensibilità eccelsa, genialità attenta e penetrante, dedizione entusiasta, libertà da condizionamenti (generali ma anche personali) e, soprattutto, espressione di Bellezza.

Ecco la Maestria dell’Artista supremo, Natura:

Ricordate, l’Arte è il solo mezzo vitale della prossima cultura.[3]

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[1] Da “Appello”, § 2, Collana Agni Yoga.

[2] Esistere viene da ex, “fuori di”, e sistere, derivante da stare, “stare saldo, essere stabile”. In tal senso, l’Esistenza è la matrice e l’espressione stabile della Realtà.

[3] Ibidem, § 333.

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4 risposte a Arte e Maestria

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  2. Anna Z. dice:

    Sicuramente l’Arte reale deve ubbidire a regole esatte e impercettibili che solo il cuore umano è capace di individuare. Tutti i grandi e veri artisti hanno sempre capito che queste leggi favoriscono e vivificano l’opera creativa che è espressione della fantasia, dell’ispirazione e della “maestria” del suo interprete ma, per essere bella, deve necessariamente sottostare alla perfetta norma divina dell’ordine armonico e infatti qualsiasi espressione di attività armoniosa produce Bellezza e, quindi, Arte.
    La Natura è la più potente forza poetica e ispiratrice di Bellezza, bene divino sparso ovunque da Mercurio, quarto Luminare, che si posa delicatamente sulle forme e le impreziosisce.
    Dunque l’uomo deve dirigere la sua attenzione al Cielo perché è Lui il grande Maestro e la sua Arte può essere compresa dal Cuore che vola al centro dove si trova l’Accordo armonico.

  3. Carlo Murzi dice:

    Certo! L’arte è l’unico mezzo che ci collega al cosmo e ci estranea in
    una dimensione spirituale. L’artista è la copia dell’ingegno e del disegno
    di DIO.

  4. Marinella dice:

    In effetti all’Uomo è richiesto di essere l’Artista planetario, colui che unisce terra e cielo, rispecchiando l’uno nell’altro, attraverso il capolavoro che produce nel corso della propria esistenza. E’ un pensiero bello, che dà colore e valore ad ogni vita, anche se magari non si riesce a produrre che un pasticcio. Ma così s’impara nella bottega del Maestro ed ogni scarabocchio è un passo verso la maestria.
    Importante è non scambiare, per sprovvedutezza o per opportunismo, i pasticci per opere d’arte. Importante è dunque avere come canone la Bellezza, ovvero lo splendore del Vero.
    E’ interessante osservare come agli artisti sia attribuito l’appellativo di Maestri, così come ai grandi Maestri dell’Arte di vivere ed anche agli insegnanti delle scuole elementari.
    La parola Maestro è assonante (anche etimologicamente) con Madre e ciò ci riporta alla Madre Natura, alla Madre del Mondo, la concreatrice dell’universo, lo Spazio, ed al suo Manto trapunto di stelle…

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