Commensura

GlossarioCommensura

 

 Etimo secondo TPS

 

Il termine deriva dalla forma del participio futuro – commensurus – del verbo latino commetior, “misuro”, “rapporto”. Commetior è composto dal prefisso cum, che esprime unione, e dal verbo metior, misurare: letteralmente significa “misurare insieme”. Quest’ultimo deriva dalla radice indoeuropea *MĀ-, che secondo F. Rendich è così composta: “effetto dell’azione [ā] di dare un limite [m], misurare”. Si vedano il sanscrito māti, il greco metron, il latino mensura, che tutti significano “misura” ((DEC, p. 294).

Ricordiamo che discende dalla stessa radice il termine “madre” – colei che misura, che mette in relazione attraverso la misura, l’ordinatrice – ad esprimere l’idea sintetica di relazione con il Tutto.

 

Commensura significa adesione a un canone comune

 

Nel Lambdoma Modello  la definizione è: La Commensura è l’interazione coerente (6.5)


Treccani

 

commensuràbile agg. [dal lat. tardo commensurabĭlis]. –

1.a. In matematica, detto di due enti che si possono commisurare, tra i quali cioè si può stabilire un rapporto.

1.b. In fisica, di due grandezze che ammettono una comune unità di misura, che hanno cioè un sottomultiplo comune (lo stesso che grandezze omogenee); due grandezze si dicono non c., o incommensurabili, quando il loro rapporto non è una frazione (cioè un numero razionale).

2. estens. Che si può mettere in rapporto: reperti c. per tipo.

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