Ecco una possibile definizione del Ciclo: il Ciclo è quel congegno della Vita che regola ordinatamente lo sviluppo della Manifestazione, tra i ritmi dell’Essere e i riti del Divenire.
“Regolare ordinatamente” è un’azione del Numero 7, inerente alla natura di Urano nel sistema solare, e “lo sviluppo della Manifestazione” lo è del Numero 5 e di Venere. L’immissione d’impulsi della categoria Cicli è stata così affidata, per la Semina di quest’anno 2014, ai rapporti ‘notevoli’ tra i Pianeti Urano e Venere.
Venere è il Gemello aureo della Terra, Gea, sposa di Urano: tali relazioni simboliche svelano la presenza profonda di un triangolo che collega questi 3 Pianeti ed i Principi o funzioni di cui sono rappresentanti e agenti. Nella chiave dei Sette Raggi, i 3 Luminari trasmettono il 3° (Terra), il 5° (Venere) ed il 7° (Urano) Raggio, tutte energie dispari, attive, causanti, sulla linea dell’1 quale Padre datore di Vita (la simmetrica linea pari 1-2-4… dell’Aspetto Madre o Spazio è invece ricettiva, responsiva, espansiva).
Questa Direzione e triangolo di energie ci può dunque aiutare a sondare l’aspetto creativo, costruttivo ed organizzante (ancora qualità dell’asse 3-5-7) di qualsiasi entità, nella fattispecie del Ciclo, ponte tra le Idee e le loro Forme manifeste.
Lo si farà lasciandoci guidare, nella ‘formulazione’ del pensiero, dalle direzioni di tale ciclo Urano-Venere. (Il Ciclo e la Direzione, al centro tra Idee e Forme, sono infatti ravvisati quali cause di quelle vibrazioni il cui riverbero nello Spazio dinamicamente le unifica, precipitando le Idee in Forme, e sublimando queste in quelle).
In particolare, ora (il 28 aprile 2014) è tempo della quadratura o angolo retto tra i raggi di Venere ed Urano convergenti nel Centro solare (l’1 del Sistema solare), e la risultante o sintesi formale tra i loro influssi si profila sulla diagonale costruita da tali cateti infiniti:
In Psicogeometria – la Geometria vivente delle Qualità – le grandezze o le distanze finite di fatto non sussistono, ed un angolo, un rapporto spaziale, può commensurare un atomo ad una galassia per fare un esempio estremo, ossia entità sproporzionate a livello fisico ma comunicanti se il loro ‘potenziale interno’ o monade è risonante.[1]
Ecco che un angolo retto tra due monadi che si manifestano come Pianeti è la psico-geometria necessaria per squadernare o riversare nel campo, almeno solare, l’energia accumulata all’incipit della loro opposizione o quella esplosa nella congiunzione: ora è tempo della loro ‘prima’ quadratura tra l’opposizione del 2 marzo 2014 e la futura congiunzione al tempo sostiziale del 24 giugno 2014.
In tale croce di aspetti i Luminari del 5° e 7° Raggio ammaestrano la Terra (3°) e le sue monadi umane e quelle dei regni inferiori a manifestare secondo l’ordine proporzionale e a ordinare la manifestazione secondo i ritmi superiori o celesti.
A noi apprendere la loro arte realizzativa, dal Mondo infuocato delle Cause a quello degli Effetti, dal Cielo solare (Idee) alla Terra (Forme).
A tal fine soccorre il Mondo intermedio dei significati o vibrazioni qualitative dell’Astrologia Esoterica: ora Venere è, a livello eliocentrico/causale, nel Segno di Capricornus, il suo Segno reale (Venere è il massimo vettore, traduttore o ‘reggitore’ delle energie cosmiche di Capricornus per le coscienze più evolute delle monadi umane, definite Iniziati), dunque in quadratura ad Urano in Aries, il suo Segno (anche Urano è il ‘reggitore gerarchico’ di Aries). I due Segni, o campi dell’Evoluzione della coscienza, che impellono nuovi Inizi (occulti o manifesti) sono così attivati ora in modo accentuato dai loro Ambasciatori solari. L’energia risultante rilasciata nel campo, ricordando anche l’attuale congiunzione di Venere a Plutone[2], potrebbe essere la seguente: Fuoco iniziatico precipita nella coscienza planetaria ed umana, a liberare gli esseri da falsi e sterili legami affinché si coordinino secondo proporzione aurea, la Legge del Grande Lavoro e dell’Affinità solare e cosmica.
Ogni Ciclo composto tra Luminari presenta dunque un potenziale meraviglioso che occorre imparare ad attivare in noi monadi umane e quindi fuori di noi, per ben orientare la nuova Cultura e Civiltà planetarie. Il ‘quando’ propizio per unificare Cielo e Terra – secondo i vari Principi sottesi dalle polarità e accordi tra Uomini planetari – è allora dato dalle psicometrie risultanti dalle loro Direzioni reciproche, tracciate in moto combinato e ciclico sul Piano comune dell’Eclittica.
Che le psicometrie spaziali siano il tracciato elusivo ma esatto del Progetto voluto e amato dai Pensatori solari è un’equivalenza forse ardita per la mente, ma commovente e preziosa per l’intuizione del cuore.
Accolta tale formula nella psicomatematica del proprio animo, si possono contemplare i due modi sostanziali per estrarre le vibrazioni psicometriche dai Cicli e Direzioni planetari:
– guardare ai tracciati puntiformi o discontinui tra le congiunzioni successive lungo la Ruota eclittica (o anche di altri aspetti planetari: opposizioni e quadrature), o
– seguire i tracciati lineari o continui tra le posizioni successive di uno dei due Pianeti secondo un intervallo o unità di misura costanti, ciascun anno o rivoluzione dell’altro Pianeta ad esempio.
Rispetto al Ciclo tra Venere (225 giorni terrestri) ed Urano (84 anni terrestri), vista la sproporzione ‘quantitativa’ tra i loro periodi, sembra ardua una comparazione tra i loro moti e tracciati psicometrici; eppure, basandoci sulla commensura armonica, si nota che esso è simile a quello tra Venere e Saturno (3° Raggio superiore o ‘sacro’, l’Architetto creatore del Progetto solare, il cui ciclo di rivoluzione di 28-30 anni è contenuto circa 3 volte in quello di Urano, ossia armonicamente 1/3, una Quinta): in quest’ulteriore triangolo 3-5-7, vi sono circa 48 (12×4) congiunzioni e rivoluzioni di Venere in un anno di Saturno, e in un anno di Urano circa 137 (tra 11 e 12 volte il 12, tra 132 e 144). Si evidenzia questo 12 perché lo si ritroverà anche nella modalità continua del loro raffronto.
Soccorre, come unità di commensura o canone di questo secondo raffronto, il quarto di ciclo sia della rivoluzione della Terra[3] attorno al Sole, ma soprattutto il quarto del ciclo di Giove (che conta 3 anni = 1/4 di 12, il valore in anni terrestri dell’anno o rivoluzione di Giove).
Accade che, ogni 3 mesi terrestri, mentre Urano incide un grado nel cerchio di 360 gradi dell’Eclittica e dello Zodiaco, Venere traccia con le sue posizioni successive uno dei lati della Stella a 5 punte, Pentacolo sacro che svela tra le sue parti il Rapporto aureo.
Ogni 5 gradi di Urano (o metà Segno di Saturno, 15°, corrispondenti a 15 mesi terrestri), si ha così una Stella a 5 punte di Venere.
Guardando più attentamente l’andamento di tali psicogeometrie planetarie, mai statiche né chiuse, si scorge che in realtà, nel progredire attorno alla Ruota del Cielo zodiacale, Venere ricama, nello Spazio solare e della coscienza, una serie di Stelle a 5 punte ogni 8 anni (considerando le sue posizioni ai ‘cardini’ dei quarti di ciclo della Terra: solstizi ed equinozi, la quadratura del cerchio), serie pentacolare che si ‘chiude’ appunto dopo 32 punte (8 anni = 32 discontinuità e quadranti terrestri); e ogni 8 anni Terra e Venere si congiungono 5 volte, tracciando una Stella a 5 punte di congiunzioni, confermando questi Rapporti tra Numeri che richiamano la serie di Fibonacci (1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21…), connessa alla sezione aurea.
In astrologia viene considerato il quinconce (150° = 5/12 di 360°), direzione e aspetto planetario associabile a Venere e a Giove: 12 quinconce successivi generano la Stella a 12 punte. Notevole che il lato che unisce due posizioni successive di Venere allo scadere dei 3 mesi non sia costante ma oscilli tra gli ideali 144° (2/5 di 360°) del Pentacolo e i 150° (5/12 di 360°) del quinconce (aspetto considerato dall’astrologia come trasformatore nel profondo, traghettatore tra la coscienza personale e quella spaziale, tra passato e futuro). E Dodici è quel Numero sacro che irradia nello Spazio il Cuore quadripartito (4×3=12), sacro al compimento di un ciclo di espansione della Coscienza, ad uno Zodiaco.[4]
Sette cicli di Giove (7×12) sono contenuti in un anno di Urano (84), pianeti che insieme sono definiti “del benefico compimento”: 2° e 7° Raggio insieme, con le loro congiunzioni ogni 14 anni terrestri (2×7), tracciano i 6 vertici discontinui della Stella a 6 punte, segno del benefico compimento, psicogeometria primaria e causale del Piano solare tracciata anche, ogni 60 anni, dalle congiunzioni e opposizioni tra Giove e Saturno.
Secondo l’accordo solare Giove-Venere-Urano, in 84 anni (Urano) si hanno dunque 28 Stelle a 12 punte di Venere, incise col canone del quarto di ciclo gioviano (3 anni terrestri): questa particolare partizione dell’Unità, figlia dell’accordo 2-5-7, evidenzia l’anno di Urano, il Signore del Cielo, come ‘mese’ di 28 ‘giorni’, giorni qualificati dalla psicogeometria del rapporto 5/12. In altre parole, si potrebbe inferire che la Stella a 12 punte tracciata incessantemente da Venere serve la realizzazione perfetta della coscienza, il benefico compimento, a balze di 3 anni, e a cicli di 12 per 7 volte (= 84 anni terrestri, la vita media di una monade umana).
E ancora, se gli 84 anni di Urano fossero riscoperti quali mese di ciascun millennio (84×12=1008 anni terrestri), il giorno del millennio (a 360 ‘giorni’) sarebbe così (sempre considerando il valore armonico e non aritmetico delle frazioni/rapporti) ogni quarto di ciclo o stagione di Giove, ossia i 3 anni terrestri, il “gradiente” dello sviluppo della coscienza.
Arco o triangolo di anni terrestri che vede anche il compimento di esattamente 12 anni/cicli di Mercurio (che, come accennato, rivoluziona in circa 90 gg. terrestri, stagionalmente), il Magister Musicae vettore del 4° Raggio dell’Armonia tramite conflitto, quello della monade umana! Ogni 3 ‘battiti’ della Terra o 12 di Mercurio, 12 punte di Venere, un quarto di Croce di Giove, un ‘giorno’ del millennio, un salto della coscienza…
Insomma, riprendendo il respiro, un Gioco semplicemente meraviglioso tra Numeri, Monadi e Raggi nell’alveo solare della Coscienza, una sublime sinfonia orchestrata magistralmente dalle Vite e dalle loro Qualità attraverso le Apparenze o corpi di manifestazione.
Non si può che provare un’immensa gratitudine e uno sconfinato incanto di fronte a questi contrappunti e ricami celesti tra le energie, causa di tutti gli eventi e forme.
A noi monadi umane risuonare a quelle monadi già planetarie, solari e cosmiche. A noi porre i prodromi della futura Cultura e Civiltà universali, a respiro unito e a ritmo unificato con i Disegni del Cielo.
*
Per concludere in bellezza, ecco la fusione del 7 e del 5 alla Luce di Taurus che inonda ora, dai livelli interiori della coscienza, il nostro amato Pianeta azzurro:
“Nel furore creativo, nell’irrompere della Luce, nell’assalto del Fuoco
tutti i processi corrono al compimento.
Sospinti da quell’impeto si accavallano, si avversano, si confondono –
e sale il tremendo fragore della tempesta.
Io disciplino la furia di vita delle forme e dei loro processi.
Argino i flussi, controllo i ritmi, separo le varie correnti per unirle alla meta.
*
Sono il Signore delle Mete, che riduco a una sola.”[5]
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