ARTE (4° Raggio): Scopo dell’esprimere è la Bellezza …
4.1
L’arte della nuova Cultura è positiva ed È sorretta dalla volontà di Bellezza.
La nuova arte concorre a costruire il nuovo modo di vivere umano.
L’esprimere persegue una meta che non vede ma che svela per gradi.
I nuovi Principi rispecchiano i valori del Cielo.
L esprimere agisce con infiniti riflessi diversi.
L’esprimere non è settario, né decadente. Al contrario, tende a salire e migliorare, e si espande senza frontiere.
L’esprimere È guidato da regole precise: si oppone al disordine e lo combatte.
GOVERNO (1° Raggio): Base e scopo del Governare è la Libertà …
1.4
Governare è un’Arte e va considerato come tale.
La Libertà stimola l’espressione …
La Libertà esprime se stessa e la propria beatitudine. Questa è l’Arte del governare.
Chi manifesta la propria Libertà nel rispetto dell’altrui è il vero artista. Egli imita il Cielo, che tutto governa e tutto consente.
Il molteplice è frutto della libertà espressiva, cioè del buon governo.
Il Governo supremo è unitario, cioè è la fonte del molteplice.
L’arte del governare ha le sue Regole, tanto potenti e sublimi da essere elusive.
Si è pensato di aprire il tema di oggi ricordando questi pensieri tratti da una raccolta inedita del 1994 di Enzio Savoini, un illuminato pensatore del nostro tempo, che con poche parole è riuscito ad accendere il rapporto fra l’Arte (energia di 4° Raggio) e il Governo (energia di 1° Raggio) (1)
Sono formule che richiamano un’altra sua nota particolarmente significativa, tratta dalla stessa raccolta, dedicata all’esprimere:
L’esprimere tende a creare un’immagine della realtà interiore. È indubbio che in questo processo deve esistere un piano, o una facoltà di riflessione, dalla cui efficienza dipende il successo dell’esprimere, e che essa è presente in ogni entità creativa … Nell’uomo, autentico creatore, l’esprimere richiede arte, che è un mirabile concetto, che è un segreto, che è una benedizione ed è poco esplorata. Poco o nulla infatti si sa dell’arte come mezzo di yoga, eppure un’opera non è veramente artistica se manca alla sua missione di unire la Terra al Cielo, cioè l’Imago alla Realtà, annullando le separazioni fra questa e le sue molteplici espressioni. Le faville del Fuoco della Vita e le fiamme di quello spaziale, se tenute in commensura, annullano le differenze di livello, senza per questo scardinare l’ordine universale. Nell’esprimere sono dunque in gioco i massimi poteri, ma è questa la Via che riporta ogni cosa all’Uno. L’insieme di questi concetti, se frantumato, genera non una polvere, ma una semina di importanza vitale. Ciascuno dei suoi frammenti, per la loro natura, è in grado di riprodurre l’intero di cui fece parte. È proprio questa la meraviglia del seme. L’albero originario, avendo frantumato se stesso nel processo produttivo, lascia minuscole testimonianze di sé, ognuna delle quali capace di ricostruirlo, esprimendo la propria realtà interiore. È dunque bene gettare nello Spazio i semi di questa concezione dell’arte come espressione del Reale, sia per quanto ora detto, sia perché l’uomo è veramente un seme di divinità e accentra in sé i poteri della Terra come quelli del Cielo.
L’Arte così interpretata non può essere considerata una esclusiva prerogativa delle “belle arti” (musica, poesia, pittura, scultura …), ma deve essere intesa come l’arte di vivere, quella maestria espressa in qualsiasi campo, che ha per l’appunto, la missione di unire la Terra al Cielo, l’Imago alla Realtà, annullando le separazioni fra questa e le sue molteplici espressioni.
Ognuno di noi, rappresentando un’espressione dell’Unità di cui facciamo parte, è legittimato a pensare di poter avere ed agire questa potestà propria della Terra e del Cielo ed è la Vita stessa, Maestra di ogni maestria, che sospinge, ininterrottamente, verso l’applicazione di forze e conoscenze a ‘regola d’arte’ al fine di rendere più belle le coscienze e le forme.
Ogni essere umano, pertanto, è chiamato ad apprendere ed esercitare la maestria, quell’arte di vivere che a poco a poco, trasforma la sua vita e quanto l’attornia, comunque siano le condizioni, in una vera opera luminosa.
Il ruolo che l’Arte (4a energia) del Governo (1a energia) assume nella vita e per la vita, è sicuramente fondamentale. La sua espressione, infatti, è il frutto di quella sapienza che consente di cogliere e direzionare la corrente energetica data dal rapporto fra la 4a Energia creativa, custode dell’Armonia e della Bellezza, del Modello e dell’Arte e la 1° Energia custode del Potere e della Volontà, dei Misteri, del Proposito e del Governo.
Ma questo rapporto, che sembra semplice da raccontare, è sicuramente difficile da praticarsi.
Si prenda per esempio il tema della Volontà. Mentre si cerca di approfondirne il significato si arriva inevitabilmente a chiedersi: come si impara il buon uso della Volontà?
Quando tale domanda fu rivolta ad Enzio Savoini, Lui suggerì questa risposta:
La lezione che porta il libero volere responsabile a sostituire il desiderio come forza motrice, è fondamentale, ma si esprime con quelle poche parole che nella tradizione cristiana furono rivolte dal Figlio di Dio fattosi uomo al Padre celeste: < Non la mia volontà sia fatta, ma la Tua >
Questo significa imparare a vivere come individuo spirituale capace di gestire la Volontà, grande mistero cosmico. Solo l’individuo spirituale, infatti, può gestirla ma a patto di osservare la Regola su citata, che esclude qualunque impulso che non scenda dall’alto. Compiere il Volere superiore richiede l’adesione totale al Modello celeste …
Volontà universale e libertà individuale sono due aspetti di una sola realtà, sono il modello del Governo generale. Simbolo e strumento di tale verità è l’orientamento, che è specifico per il singolo, nullo per l’assoluto, in equilibrio perfetto.
E inseparabili dalla Volontà, ossia dal Potere, ci sono i Misteri. Conferiscono potenza perché insegnano l’uso della Volontà. Sono Agenti iniziatici, poiché lanciano il primo impulso, diretto allo scopo, ma lasciano libere le possibilità di sviluppo. Garantiscono il conseguimento del fine, qualunque siano le reazioni umane alle energie così poste in circolo. È un Lavoro misterioso, ma non segreto, poiché può essere rintracciato con lo studio attento, generale e ritmico della storia, al quale nulla s’oppone. I Misteri non sono solamente un istituto iniziatico, dedicato a elevare le coscienze meglio preparate: sono anche un organo che stimola e guida, per linee interne, il genere umano verso le Mete evolutive del Piano. È indispensabile, infatti, controllare sia i fermenti della crescita, sia i ristagni della decadenza. Il ripristino dei Misteri (che è la prima Meta del Piano planetario di prossima attuazione), è un evento imminente, che trae ragione di essere dal rapporto psichico armonioso fra il pianeta e il Sistema solare: ne sarà la celebrazione liturgica, e nello stesso tempo il primo atto di Governo di un mondo nuovo, portatore di una nuova cultura…
Il vero Governo è nelle mani di coloro (gli Iniziati) che sono in grado di essere canali o strumenti di Volontà superiore, e il loro mandato riguarda l’insieme delle attività umane …
Ed ecco l’atto primo dell’Arte del Governo: cercare di percepire le correnti energetiche profonde e seguirle con il potere del pensiero, favorendone il flusso, il che significa rispettare il Diritto cosmico …
Si comincia in tal modo a comprenderne il Mistero. Questo passaggio si compie per atto di propria Volontà, non perché trascinati da una forza benevola superiore. Su quel limitare le forze si sublimano in energie, e ciò implica l’abbandono del desiderio come forza motrice, sostituito dal libero volere responsabile.
Giova ora ricordare anche quanto scrisse con riguardo al governare:
Il governare si apprende ai centri. Questa è la sua tecnica. Non si tratta di una conquista, secondo l’uso del falso potere che usurpa il vero governo. Non costringe, non impone. Per sua natura il governare elargisce libertà: come potrebbe agire assoggettando alcunché? I centri dell’autentico governare sono tali perché liberi, e il loro potere è in proporzione al grado di libertà che sanno amministrare. Per assicurare il buon governo è dunque necessario liberare i centri, dai quali il vero potere fluisca nell’ambiente che li ospita. Se si guarda alla situazione generale odierna queste proposizioni paiono inattuabili anche quando le si riconosca per vere. Dare o concedere libertà sembra ancora oggi l’azione più pericolosa per un qualsiasi governo di una qualunque struttura umana, ampia o modesta. Eppure la libertà non è qualcosa che viene “concessa”: è una realtà costituente dello spirito. E non c’è ragione per continuare a credere che lo spirito non abbia voce nelle questioni concrete. Si vede quanto sia urgente “programmare un’educazione al governo”, combinando assieme la trinità essenziale dello spirito. Per quanto sembri arduo imboccare questa via, che nessun popolo (che oggi si sappia) ha mai percorsa, non si vede alternativa. Se il principio di libertà gestisce il governare non c’è che affidarsi a questi principi, inaugurando la via più difficile che è certamente la migliore. Si tratta di assistere i centri nel loro sforzo di liberarsi dalle catene dei preconcetti, delle malizie, delle debolezze delle illusioni in genere, degli attaccamenti. Chi si libera governa, secondo la sua quota di libertà. Traspare da questi pensieri che il vero governo non emana decreti. La sua azione liberatrice è irresistibile perché non si manifesta con divieti e non appare in segni visibili. Il modello del governare è quello del Cielo sereno e insondabile, perfetto simbolo di libertà ordinata.
Si osservi che con ciò si ribalta la concezione politica odierna, che pone (teoricamente) in basso la sorgente del potere, e per di più l’affida alla quantità del consenso. Le vere elezioni sono esercitate dall’alto e dai pochi, sapienti ed esperti … Il vero Governo non può che essere sempre nelle mani di coloro che sanno essere canali o strumenti di Volontà superiore, e il loro mandato riguarda l’insieme delle attività umane … al contrario, oggi la politica è tanto malintesa e deformata e corrotta che è impossibile comprenderla come arte sociale suprema…
La società umana contemporanea, libera ma non ancora sorretta da queste concezioni, elabora, in grave stato di confusione, destini diversi per ogni suo membro, senza chiari programmi. Ne nasce uno stato di feroce contrasto e opposizione, che le impedisce di avanzare con ordine e gioia verso le mete spirituali che l’attendono; si aggira perciò sulla via del concreto … Tale conduzione le tarpa le ali, poiché offre scarse e povere possibilità, ma sinora non ha saputo trovare il modo di liberarsene.
E quindi l’uomo moderno è davvero persuaso di poter fare ciò che vuole, continuando per tale via, poiché non vede i segni del vero pericolo, che pure abbondano. Il futuro, nondimeno, può essere pensato come l’inviluppo di tutti i cicli immanifesti, i maggiori dei quali sono tanto vasti da non reagire alle peggiori azioni umane, cui sono totalmente indifferenti. La Galassia cui appartiene il Sistema solare non è certo influenzata, nella sua vita, dalle nefaste condotte politiche o sociali di un’umanità terrestre impazzita; ma neppure le limpide profondità degli spazi solari, maestosi e solenni, sono turbate dal suo comportamento sconsiderato.
Il falso potere quindi illude chi è investito di qualche autorità ma ha la vista corta… Non guarda al futuro e non riesce a capire che il futuro non è ostile all’uomo, non gli tende trappole, non lo minaccia, che è una meraviglia verso la quale l’uomo avanza, giorno per giorno.
Quell’uomo che avanza guardando indietro per conservare ciò che crede essere il bene del passato, non capisce che il vero bene non sta nelle forme, ma nel loro contenuto, che è inalienabile e vive nel cuore, condensato e custodito in quel centro.
C’è da dire però che, nonostante la situazione, l’interesse per le sorti del mondo risulta essere in progressiva crescita. Si sta imparando a riconoscere la necessità di collaborare con le Intelligenze superiori che reggono i destini evolutivi. Si comprende sempre più che il sistema planetario ha bisogno del concorso di ogni essere, seppure minimo, e che esso lo nutre e l’aiuta per essere a sua volta aiutato. Si fa strada il concetto che il pianeta educa ed alleva i suoi coadiutori. E i conseguimenti individuali ricercati sinora come necessaria conquista spirituale, stanno passando in secondo piano rispetto all’emersione, sempre più significativa, dell’intento sincero di servire in tutti i modi la grande impresa planetaria e solare. Ciò che prima era percepito come una meta da raggiungere ora è vista come una conseguenza, se mai le circostanze lo richiedessero; ma la priorità del Servizio appare sempre più nitida alla coscienza.
Si legge nell’insegnamento che stiamo vivendo un tempo ricco di speranza e foriero di grandi mutamenti, e, quindi, ‘giusto’ per ogni trasformazione.
E questo spiega anche il perché sia sentita sempre più l’urgenza di guardare al futuro in modo nuovo, di imparare, a poco a poco, a tracciare disegni chiari, collettivi, consoni al Piano, motivati dall’amore, espressioni di quell’Arte del Governo della nuova Cultura capace di porre le basi per una nuova Civiltà.
È giunto il tempo di comprendere che è doveroso inaugurare un nuovo ciclo di lavoro, più potente, che porti ad una fusione delle mentalità umane, ad una applicazione della saggezza in ogni manifestazione e ad una profonda collaborazione con il Governo spirituale del mondo.
Questo significa passare al livello superiore della coscienza. La coscienza minore si deve decentrare ma non annullare … il maggiore sa comprendere e includere il minore. Prendendo come riferimento il sistema solare, si tratta di accentrare la coscienza nel Sole anziché trattenerla nell’ambito del pianeta, il quale continua il proprio percorso, ma visto e conosciuto dall’alto. Si comprende in tal modo il significato di “espansione”, che illustra la diversa vastità dell’ambito planetario o solare. Entrambi sono illimitati, per la legge infinita dello Spazio, ma la “potenza esplicata” è notevolmente differente. (2)
Ed è dal Logos solare (il centro di governo del Sistema) che provengono le Idee che danno origine alle Formule e alle Forme, e alimentano i vari cicli dell’evoluzione planetaria ed umana.
È, dunque, naturale che ad un vero Governo venga richiesto di “abitare” in quello stesso luogo interiore igneo e causante, e cogliere le idee, incarnarne e preservarne la potenza per associarle in Formule secondo i bisogni del Piano.
E in tal modo anche il Governo del nuovo mondo saprà aderire al Modello del Governo Reale, comprendere la centralità del Cuore, riflettere l’armonia del Cosmo e conformare i principi di ogni espressione a quelli gerarchici. Avrà così la capacità di assumere la responsabilità del Centro e stabilire i canoni della retta interazione fra politica e governo. La Sua maestria sarà tale che ogni sua espressione potrà essere fonte di Libertà, guidare al Bene comune e dirigere al Piano solare.
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