La Legge di Ripulsa

In un giorno qualificato, a livello degli Impulsi causali, dalla congiunzione eliocentrica tra Plutone (Primo Raggio di Volontà o Potere) e Mercurio (Quarto Raggio dell’Armonia tramite conflitto) in Aquarius, celebriamo la Legge di Ripulsa, associata al 1° Raggio, la 4^ tra Le sette leggi della vita dell’anima o di gruppo che ci rivelano come servire in modo potente e mirato, come Coscienza di Gruppo, le richieste del Piano di evoluzione.

(Estratti da A. A. Bailey, “Psicologia Esoterica II”, Collezione Lucis, pp. 147-174):

“È fra le più interessanti. È una delle principali leggi divine che riguardano da vicino il Pellegrino nel suo faticoso e lunghissimo viaggio di ritorno al Centro. È la quarta legge che governa la vita dell’anima.

Anzitutto è bene comprendere alcune caratteristiche e gli effetti fondamentali di questa legge che brevemente elenco come segue:

1. L’energia dispiegata dissipa. Questa legge agisce come mezzo per disperdere.
2. Quando è attiva provoca la dispersione o il rigetto degli aspetti della vita formale.
3. Produce un contatto discriminante, destinato a sfociare in quella che esotericamente è detta “la Via del divino rifiuto”.
4. Ciò nonostante è un aspetto della legge di Amore, dell’aspetto Vishnu o Cristo, e riguarda un atteggiamento dell’anima, la cui essenza è amore.
5. Si estrinseca mediante la natura mentale, e quindi può agire e influire soltanto sul Sentiero del Discepolato.
6. È il principale dei requisiti preliminari alla vera conoscenza di sé. Divide, disperde e al tempo stesso rivela.
7. Opera per mezzo dell’amore e nell’interesse dell’unità [singola] la forma e l’esistenza che infine ripudia la forma.
8. È un aspetto di una delle massime leggi cosmiche, la Legge dell’Anima, ossia la Legge cosmica di Attrazione perché ciò che è attratto nel tempo, infine è automaticamente respinto dall’agente stesso dell’attrazione iniziale.

Essa soprattutto comincia a imprimere il proposito divino sulla coscienza dell’aspirante, e gli detta quegli impulsi elevati e quelle decisioni spirituali che ne segnano il progresso sul Sentiero. È dimostrazione di qualità del primo raggio (influenza di sotto raggio del secondo), poiché è bene ricordare infatti che respingere una forma, una situazione o uno stato può dimostrare amore spirituale in chi lo compie. Questo concetto è ben raffigurato nell’antico simbolo dell’Angelo con la spada fiammeggiante che sta all’ingresso del Paradiso per allontanare chi cerca l’immaginaria sicurezza di quel rifugio e condizione. Quell’Angelo agisce per amore, e così ha fatto nei millenni, poiché lo stato di realizzazione che chiamiamo Paradiso è di grave pericolo per chi non ha meritato il diritto di soggiornarvi. L’Angelo protegge l’aspirante inesperto (e non il luogo dove vuole entrare) e lo salvaguarda dai rischi e dai pericoli dell’iniziazione cui occorre sottoporsi prima di passare per le cinque suddivisioni del Paradiso fino al luogo di luce ove vivono e lavorano i Maestri di Saggezza. Questo concetto sottostà alla procedura Massonica secondo cui il Copritore sta fuori della Loggia, la spada sguainata, per difendere i segreti della Fratellanza da chi non è pronto.

Vorrei ricordarvi anche che questa legge, essendo un aspetto di quella fondamentale dell’Amore, riguarda la psiche o anima, e quindi la sua funzione consiste nel promuovere gli interessi spirituali del vero uomo, e dimostrare il potere del secondo aspetto, la coscienza cristica e della divinità.

Essa “rigetta ciò che non è desiderabile per trovare ciò che il cuore brama e così conduce lo stanco pellegrino da un rifiuto all’altro finché con scelta infallibile prende la Grande Decisione”. Così dice l’Antico Commentario.

Suddividiamo quanto abbiamo da dire sul funzionamento e l’effetto della Legge di Ripulsa in tre parti:

  1. La Legge di Ripulsa, e la funzione e la qualità del desiderio.
  2. La Legge di Ripulsa, come si manifesta sul Sentiero del Discepolato e dell’Iniziazione.
  3. La Legge di Ripulsa mentre “trascina in sette direzioni e costringe tutto ciò con cui viene a contatto a tornare nel seno dei sette Padri spirituali”.

Questa legge opera tramite l’anima di tutte le forme. In senso stretto non influisce sulla materia, salvo per quanto la concerne allorché l’anima “si ritira” o occultamente “ripudia”. È ovvio quindi che la comprensione della sua attività dipende in gran parte dal grado di potere dell’anima di cui individualmente si è consapevoli e dall’ampiezza del contatto stabilito con essa. … Se la mente non è attiva e non si comincia ad usarla con intelligenza, manca il mezzo o canale per cui possa fluire e operare. Non si dimentichi mai che questa influenza, o legge dell’essere spirituale, rivela la volontà, il piano o proposito della vita divina, quale si esprime nell’individuo o nell’umanità quale un tutto.

… Le leggi di cui trattiamo governano in modo predominante la Triade spirituale, la triplicità divina che si esprime per mezzo dell’anima, come i tre aspetti di questa a loro volta si riflettono tramite la personalità. … La quarta Legge, di Ripulsa, opera tramite la prima, di Sacrificio, e trasmette all’aspirante la qualità, la tendenza e l’influsso della Triade Spirituale, triplice espressione della Monade. È sentita appieno soltanto dopo la terza iniziazione, quando il potere dello Spirito è percepito coscientemente la prima volta. Fino allora si è avvertito soprattutto il crescente dominio dell’anima. …

  1. LA LEGGE DI RIPULSA E DESIDERIO.

Questa parte riguarda in modo specifico il problema maggiore dell’umanità. … Sottostante all’intero problema psicologico dell’umanità nel suo insieme sta quella fondamentale attitudine verso l’esistenza che indichiamo come desiderio. Tutte le complessità minori sono basate su questo impulso fondamentale, o vi sono subordinate o ne derivano. Freud lo chiama “sesso”, ma questo non è che un altro nome per quell’impeto di attrazione verso il non-sé. …

Ogni cosa è dominata da qualche forma di istanza alla soddisfazione, caratteristica dell’uomo a qualsiasi livello di sviluppo, sia essa l’impulso istintivo di conservazione, visibile nel selvaggio in caccia di cibo, quanto nei problemi economici dell’uomo civile moderno; sia l’impulso alla riproduzione e all’appagamento di quell’appetito che oggi causa la complessa vita sessuale dell’umanità; sia la brama di essere popolare, rispettato e stimato; sia il desiderio di godimento intellettuale e di conquista mentale del vero, o quel bisogno profondamente radicato di paradiso e di pace che è proprio del cristiano, o l’aspirazione alla luce del mistico, o l’anelito a identificarsi con la realtà che è il “desiderio” dell’occultista. Sono tutte forme di desiderio, che governano e dominano l’umanità; direi proprio che la dominano in modo totale, poiché è una constatazione di fatto.

L’aver compreso questa tendenza fondamentale, questo fattore dominante dell’uomo è implicito nell’insegnamento impartito dal Buddha, contenuto nelle Quattro Nobili Verità della filosofia buddista, che possono essere così riassunte:

Le quattro nobili verità.

  1. L’esistenza nell’universo fenomenico è inseparabile dal dolore e dalla sofferenza.
  2. La causa della sofferenza è il desiderio di esistere nell’universo fenomenico.
  3. Alla cessazione della sofferenza si perviene sradicando il desiderio per l’esistenza fenomenica.
  4. La Via che conduce alla cessazione della sofferenza è il nobile, ottuplice sentiero.

L’aver compreso l’impellente esigenza, per l’uomo, di esser liberato dalla sua propria natura di desiderio, condusse il Cristo a insistere sulla necessità di cercare il bene del prossimo anziché il proprio, e a invitare a una vita di servizio, di sacrificio di sé e di amore per tutti gli esseri. Solo così la mente e “l’occhio del cuore” possono essere distolti dalle proprie necessità e soddisfazioni, e rivolti alle più profonde esigenze dell’umanità.

Fino a quando l’uomo non poggia saldo sul Sentiero della Perfezione non può veramente comprendere la perentoria richiesta dell’anima di essere liberata dalla ricerca di soddisfazioni esterne, tangibili e materiali, e dal desiderio. Per quella ricerca essa dovette incarnarsi e vivere, per un certo periodo, sotto la Legge della Rinascita. Ma procedendo sul Sentiero della Purificazione, la richiesta di liberazione si fa più forte e distinta, e quando l’uomo raggiunge il Sentiero del Discepolato, la Legge di Ripulsa può, per la prima volta, cominciare a controllarne le reazioni. Dapprima ciò avviene a sua insaputa, ma in seguito si fa più forte ed è percepito dalla coscienza, a mano a mano che il discepolo consegue le varie iniziazioni, con comprensione sempre più acuta.

Non intendo trattare lo sviluppo dell’uomo non evoluto in relazione a queste Leggi dell’Anima. Mi limito ad aprire la strada all’uomo di elevata intelligenza, agli aspiranti e ai discepoli. Il progresso dell’uomo non evoluto e ordinario si compendia in queste enunciazioni, che descrivono gli stadi successivi raggiunti e superati sotto l’incalzare del desiderio:

1. L’impulso all’esperienza di esistere e soddisfare la natura istintiva.
2. Esperienza, cupidigia, esistenza, seguite da nuove richieste di maggiori condiscendenze del destino.
3. I cicli si susseguono, si alternano periodi di richieste di appagamento e altri di soddisfazione provvisoria. Questa è la storia dell’umanità. Esperienza, costantemente cercata e perseguita sui tre piani dell’evoluzione umana.
4. Ancora la stessa esperienza, ma ora vissuta come personalità integrata.
5. Desiderio appagato fino a sazietà, perché gli uomini finiscono per ottenere ciò che chiedono.
6. Sopravviene la richiesta di felicità e beatitudine spirituali e interiori. Il “desiderio celeste” si fa potente.
7. Realizzazione vaga di due necessità; purificazione e capacità di giusta scelta, ossia corretta discriminazione.
8. Visione delle coppie degli opposti.
9. Realizzazione dello stretto sentiero che procede fra le coppie degli opposti.
10. Discepolato e ripudio del non-sé (esteso su un lungo periodo di tempo).

Questa è la storia, detta in modo sommario e inadeguato, dell’uomo e della sua ricerca di felicità, gioia e beatitudine o (per esprimerla in termini di realizzazione) del suo progresso dalla vita degli istinti a quella dell’intelletto, e da questo all’illuminazione e all’identificazione ultima con la realtà, quando infine è libero dalla Grande Illusione.

Cristo Redentore - AquariusDue cose determinano la rapidità con cui, sul Sentiero del Discepolato, può far agire la Legge di Ripulsa. Una è la qualità del movente. Soltanto il desiderio di servire è adeguato per determinare il necessario riorientamento e a sottometterlo ad un nuovo metodo di vita. L’altra è la ferma volontà di obbedire a tutti i costi alla luce che è in lui e attorno a lui. Servizio e obbedienza sono grandi mezzi di liberazione, e sono le cause fondamentali che mettono in giuoco la Legge della Ripulsa, aiutandolo a conseguire la liberazione tanto sospirata. Il servizio lo libera dalla preoccupazione per se stesso e dalla tendenza egocentrica.

L’obbedienza all’anima lo integra nel tutto maggiore dove i suoi desideri e impulsi sono negati a favore della vita più ampia dell’umanità e di Dio stesso. Dio è il Grande Servitore ed esprime la Sua vita con l’Amore del Suo cuore per il genere umano.

Eppure, quando si enunciano queste semplici verità, e si esorta a servire i nostri fratelli e obbedire all’anima, tutto ciò sembra così comune e di scarso interesse che non suscita risposta. Se si dicesse che seguendo una certa forma di meditazione, praticando una precisa tecnica di respirazione e con la concentrazione su un centro determinato ci si libera dalla ruota della vita per identificarsi con il sé spirituale e il suo mondo, le istruzioni verrebbero seguite volentieri, con gioia e fedeltà. Ma l’esortazione a servire e obbedire, in termini di occultismo, non suscita interesse. Eppure il servizio è il metodo per eccellenza per risvegliare il centro del cuore, e l’obbedienza è ugualmente potente nell’evocare la risposta dei due centri della testa all’influsso della forza dell’anima, e unificarli in un solo campo di riconoscimento egoico. Gli uomini capiscono così poco la potenza dei loro impulsi! Se l’impulso a soddisfare il desiderio è l’impulso fondamentale della forma umana, quello a servire è altrettanto fondamentale per l’anima. Ecco una delle affermazioni più importanti di questo studio. Finora è raramente osservato. Tuttavia se ne trovano indizi anche negli uomini peggiori; è evocato nei momenti più cruciali, di bisogno immediato o di estrema difficoltà. Il cuore dell’uomo è sano, ma spesso dorme.

Servi e obbedisci! Sono le parole d’ordine del discepolo. Sono state deformate in termini di propaganda fanatica, producendo le formule filosofiche e teologiche; ma queste velano, nondimeno, una verità.

Sono state presentate all’uomo in termini di devozione personale e di obbedienza ai Maestri e ai capi, anziché di servizio e obbedienza all’anima in ogni cosa. Ma la verità si fa strada e il suo trionfo è inevitabile. Quando l’aspirante sul Sentiero della Prova ne percepisce una visione, anche soltanto vaga, lentamente ma con certezza la legge del desiderio che lo ha governato per età intere viene sostituita da quella di Ripulsa che, col tempo, lo libererà dalla schiavitù del non-sé. Essa lo guiderà alla discriminazione e all’atteggiamento imparziali che distinguono l’uomo in procinto di liberarsi. Ma ricordate che una discriminazione basata sulla volontà di essere libero, ed una indifferenza che sia indizio di durezza di cuore, imprigionano l’aspirante in un guscio cristallizzato, ben più difficile da rompere che la prigione del comune egoista. L’egoismo spirituale è spesso il peccato principale dei cosiddetti esoteristi e deve essere accuratamente evitato. Perciò, chi è saggio si applica a servire e obbedire.

  1. LA LEGGE DI RIPULSA SUL SENTIERO DEL DISCEPOLATO E DELL’INIZIAZIONE.

Quando il senso della discriminazione (corrispondenza spirituale dell’olfatto, l’ultimo dei cinque sensi che compare nell’umanità) è sufficientemente sviluppato, e l’aspirante conosce le coppie degli opposti ed ha una visione di ciò che non è nessuno dei due, passa sul Sentiero del Discepolato, ove intraprende l’arduo compito di cooperare con le leggi spirituali e in particolare con quella della Ripulsa. Difficilmente ne avverte l’influenza agli inizi. … Per prima cosa deve apprendere a riconoscerne l’influenza; poi imparare a fare tre cose:

  1. Mediante il servizio, a decentrarsi di continuo e in tal modo cominciare a “respingere” occultamente la personalità. Deve badare che il movente sia l’amore per tutte le creature, e non il desiderio della propria liberazione.
  2. Mediante la comprensione delle coppie di opposti, comincia ad “isolare”, in senso esoterico, il “nobile sentiero di mezzo” indicato dal Buddha.
  3. Mediante la comprensione delle parole del Cristo: “la loro luce risplenda…”, comincia a costruire il “sentiero di luce” che porta al centro della vita, e lo guida dalle tenebre alla luce, dall’irreale al reale, e dalla morte all’immortalità. È il vero sentiero dell’antahkarana, che il discepolo estrae da sé (simbolicamente parlando) come il ragno tesse il suo filo.

Servire, comprendere la Via e costruire la vera linea di evasione, ecco il compito da assolvere sul Sentiero del Discepolato.

Tale è l’obiettivo proposto a tutti gli studiosi di esoterismo dei giorni nostri, purché lo vogliano e imparino a lavorare in modo impersonale per i loro simili. A mano a mano che riescono a farlo e si avvicinano a ciò che non è gli opposti (e imboccano la “Via centrale”), la Legge di Ripulsa comincia ad operare. Dopo la terza iniziazione essa predomina nella condotta della vita.

… il termine “ripulsa”, considerato spiritualmente e in senso scientifico, indica semplicemente “l’atteggiamento verso ciò che non è desiderabile”. Ciò, a sua volta (mentre si cerca di determinare ciò che è desiderabile) attiva nel discepolo le virtù della discriminazione, del distacco imparziale e della disciplina, nonché la capacità di decentrarsi. Questi termini sono lo stimolo a svalutare ciò che è irreale e indesiderabile, a disciplinare la natura inferiore per operare, con prontezza e facilità, quelle scelte che permettono di scartare ciò che imprigiona od ostacola l’anima. I concetti principali sono la via o il processo scelti con decisione e con cura, che liberano l’anima dal mondo delle forme, e l’identificano dapprima con se stessa (liberandola dall’illusione), poi con il mondo delle anime, che è la coscienza della Superanima.

Non occorre diffondersi ora sulla tecnica per pervenire a questa scelta. Il metodo della discriminazione, del distacco imparziale e della disciplina di vita è stato spiegato e reso accessibile dagli insegnamenti degli ultimi due millenni, e dai molti libri scritti per dare rilievo a quelli del Cristo e del Buddha.

Interpretandoli in modo corretto si può fare la giusta scelta e “respingere” ciò che non dovrebbe essere amato o desiderato. …

  1. Discriminazione.
    2. Spassionatezza (dispassion).
  2. Disciplina.
    4. Decentramento.

… Sarà chiaro che praticando queste quattro virtù, caratteristiche principali di un discepolo, automaticamente si attiva la Legge di Ripulsa che, sul Sentiero dell’Iniziazione, porta rivelazione e capacità di comprendere. Ma la sua espressione su questo Sentiero è troppo avanzata per chi non è ancora versato nelle discriminazioni fondamentali, ed è lungi dall’essere spassionato. … Il discepolo cerca di acquisire senza passione, dolore o sofferenza, la distinzione esistente fra:

1. Giusto ed errato.
2. Bene e male.
3. Luce e tenebra, in senso spirituale.
4. Prigione e libertà.
5. Amore e odio.
6. Introversione ed estroversione. Riflettete su questa dualità.
7. Vero e falso.
8. Conoscenza mistica e occulta.
9. Sé e non-sé.
10. Anima e corpo.

Moltissime altre dualità si potrebbero ancora elencare. Scoperta la realtà di queste coppie di opposti, si deve scoprire ciò che non è nessuno dei due. Questa via intermedia e centrale è rivelata all’iniziato dalla Legge di Ripulsa, che occultamente gli consente di “respingere con entrambe le mani, lontano dalla sua strada, ciò che ostruisce e vela la via centrale di luce. Perché né a destra né a sinistra vi è salvezza per l’uomo che cerca quella via illuminata”. …

  1. LA LEGGE DI RIPULSA E IL PELLEGRINO SULLA VIA DELLA VITA.

Formuleremo il nostro pensiero in base alle parole precedentemente citate:

“La Legge di Ripulsa trascina in sette direzioni e costringe tutto ciò con cui viene in contatto a tornare nel seno dei sette Padri spirituali”.

Eccoci allo studio vero e proprio della Via della Ripulsa, governata dalla legge omonima, che è la via o la tecnica per ogni raggio. Benché nei sette casi e nelle sette direzioni la legge sia la stessa, i risultati sono diversi perché molto diverse sono la qualità e l’apparenza fenomenica su cui la legge della volontà divina agisce e per conseguenza s’imprime. Perciò la complessità del problema è grande.

Le sette leggi dell’anima sono alla base di tutte le presentazioni della verità, impartite dai Maestri in ogni epoca. Tuttavia al discepolo di media evoluzione occorre una notevole dote di visione interiore per scoprire, ad esempio, la corrispondenza o affinità di concetto fra:

  1. Le beatitudini (enunciate dal Cristo) e queste sette leggi.
    2. Gli stadi del Nobile Ottuplice Sentiero e queste potenze dell’anima.
    3. Gli otto mezzi dello Yoga o di unione dell’anima e questo settenario di influenze.
    4. I Dieci Comandamenti della religione semitica e queste sette leggi spirituali.

… Lo studio attento di queste relazioni offrirà molti suggerimenti al discepolo e molta luce all’iniziato. Non confondete però l’illuminazione con una idea nuova o brillante! Sono cose ben diverse. Sono diverse come la luce di una stella e quella di un sole in crescita costante. L’una rivela il fatto della notte. L’altra, il mondo della luce diurna e dell’Esistenza cosciente.

  1. LE SETTE DIREZIONI DELLA LEGGE DI RIPULSA.

È opportuno ricordare che questa legge, che è quella degli Angeli distruttori, opera in sette direzioni; produce effetti su sette differenti categorie di esseri e di uomini, e induce il figliuol prodigo a tornare alla casa del Padre. Essa lo fa decidere di “alzarsi e partire”. Ma ricordiamo che quando il Cristo narrò questa parabola, spiegò chiaramente che quel pellegrino lontano non avvertì l’impulso a tornare che quando ebbe ripreso coscienza di sé, avendo appagato il desiderio con una esistenza dissoluta.

Ne seguirono sazietà e scontento, e un’intensa sofferenza che ne frantumò la volontà di vagare o desiderare. Lo studio di questa parabola porterà molta rivelazione. In nessuna Scrittura la sequenza degli eventi (riguardanti l’esistenza e la vita del pellegrino nella contrada lontana e il suo ritorno) è esposta con altrettanta concisione e bellezza. Cercatela nel Vangelo, studiatela e applicatela a voi stessi.

L’effetto della Legge di Ripulsa che nel mondo del discepolo distrugge tutto ciò che gli è di ostacolo, incalza senza posa il pellegrino a risalire coscientemente al centro seguendo uno dei sette raggi. … Il compito immediato è di percorrere il Sentiero della Prova o del Discepolato, e imparare la disciplina, il distacco imparziale e le altre due virtù indispensabili sulla Via: discriminazione e decentramento. Ma si possono indicare la meta e le forze cui si è sempre più soggetti, via via che si passa, come alcuni stanno facendo, sul Sentiero del Discepolo Accettato. Le indicheremo in sette stanze [vedi nel testo alle pp. 166-172] che all’aspirante suggeriscono la tecnica cui sottoporsi; per chi è più avanzato sono un comando cui obbedire, quale discepolo dotato di percezione spirituale e risvegliato; nell’iniziato infine suscitano questo commento: “È così, lo so”.

Allorché la quarta legge, di Ripulsa, comincia a dare effetti, il discepolo diviene consapevole dell’Angelo dalla Spada Fiammeggiante, Che custodisce la porta dell’iniziazione. Tramite questo prodigio, sa che ne può varcare la soglia; non come candidato oscuro e cieco, ma come iniziato ai misteri del mondo. Nell’inno che s’intonava anticamente nell’anticamera dei Templi si compendia questa verità. Eccone alcune parole:

Entra libero chi ha conosciuto i muri della prigione. Avanza ad occhi aperti chi per lunghi anni ha brancolato nel corridoio oscuro. Procede per la sua via chi per lunghe età ha sostato dinanzi a una porta sprangata.

Dice con potere il Comando che spalanca i Cancelli della Vita. Sta davanti all’Angelo e gli toglie la spada, lasciandolo così libero per un compito più alto. Egli steso custodisce l’ingresso al Luogo Sacro.

Morì. Iniziò la lotta. Imparò la via del servizio. È dinanzi alla porta”.

 

 

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Una risposta a La Legge di Ripulsa

  1. thoughtfullyluminousec3eb55d40 dice:

    L’energia di questa congiunzione ha risuonato quest’oggi in me come nuova comprensione del lavoro pratico e quotidiano con le polarità. Ed è una risonanza che parla di come è possibile trasformare ,in un conflitto, la sostanza emotiva inconscia in sequenza logica del cuore e concomitante visione di pensieri, che indicano la via centrale informata dall’Unità

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