Lo Spazio solare di ottobre accoglie, in qualità di ‘araldo celeste’, la coda di fiamma della cometa Tsuchinshan-ATLAS (1) e questo evento ‘straordinario’ si colora dello sfondo di timori, confusione e smarrimento, ma anche di speranza e trepida attesa, in cui l’Umanità si trova immersa in questo scorcio di secolo.
La Dottrina Esoterica chiama poeticamente le comete con il nome di Messaggeri fiammeggianti, Erranti in Cielo, Fiamme calde, assegnando principalmente ad esse il compito della formazione di tutti i mondi “… i Grumi (la Stoffa del Mondo) diventano Pellegrini Erranti (Comete), queste diventano stelle, e le stelle (i centri dei vortici) il nostro sole ed i nostri pianeti“. (H.P. Blavatsky, La Dottrina segreta, Cosmogenesi, Ed. Cintamani, 2007, p. 272)
Secondo le credenze popolari le comete sarebbero invece portatrici di sventura, di eventi straordinari benché ferali.
Il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo guarda al Cielo con fiducia tendendo al massimo le sue
corde interiori e seguendo con consapevolezza i cicli celesti; la sua attesa è vibrante, la sua vigilanza è massima; in tal modo sostiene ed appresta i preparativi per la Riapparizione del Signore dello Spazio e dell’Amore.
“L’Attesa di cui si parla è riferita alla Ricomparsa, ossia a quell’evento eccezionale, seppur ciclico, annunciato … dal Maestro Tibetano e mirato a restaurare l’intera vita sociale umana. Per la sua importanza, l’Attesa assomma in sé aspettative psichiche minori, pertanto chiunque attende o auspica un rinnovo o una miglioria delle condizioni attuali aspetta, che lo sappia o no, la Ricomparsa, ancorché ne ignori l’imminenza. La parte sana dell’umanità attende, e diffonde nello spazio planetario il suo clima”. (E. Savoini, Attesa e vigilanza, scritto inedito, 2003)
Il Cielo solare/eliocentrico odierno è anche il campo lucente ove si incontrano Marte, Signore dell’Aspirazione e del Sacrifico, e Giove, Maestro del Cuore ardente, sullo sfondo radiante di Gemini che magnetizza lo Spazio con la forza travolgente dell’Amore saggio.
Marte e Giove, stretti in un abbraccio ‘d’amore e lampi’, chiamano a raccolta l’Umanità affinché sappia abbandonare discordia e separatività per accogliere nel cuore l’armonia che scaturisce dalla Volontà di Bene, capace di costruire il futuro secondo aurei rapporti, saggezza e bellezza.
Questo stesso Cielo è simbolicamente il tessuto della veste del Cristo, Signore dell’Amore perfetto, che si protende, invocato, con sollecita cura verso i suoi fratelli e coronando con la Sua risposta la promessa di ricomparsa sulla Terra.
L’Insegnamento esoterico afferma che quando gli uomini avvertono di essere giunti al termine delle loro innate possibilità e sentono che i problemi, le condizioni e le sfide che hanno di fronte sfuggono al loro controllo e alla loro capacità di risoluzione, divenendo insolubili, cercano con sempre maggiore forza di invocare l’aiuto di un intermediario divino capace di portare pace ed armonia nei loro cuori e sulla Terra.
“La soluzione risiede nella riapparizione del Cristo, per volere di Dio e di cui tutte le Scritture danno testimonianza, per desiderio del Cristo stesso e dei Suoi discepoli, i Maestri di Saggezza, e per l’inconsapevole appello di tutti gli uomini. Poiché esiste questa unità di proposito, questa uniformità di intenzione spirituale e di richiesta cosciente, solo una cosa può ostacolare il Suo ritorno: l’incapacità degli uomini di preparare le condizioni di quel grandioso evento, di “preparare le vie del Signore, spianare i Suoi sentieri” (Matteo, III, 2), di rendere familiare ovunque l’idea del ritorno, di attuare la pace nella misura necessaria, basata su giusti rapporti fra gli uomini”. (A.A. Bailey, Il ritorno del Cristo, ing. 170)
In conformità al Piano divino nei millenni si sono sempre manifestati sulla Terra Maestri spirituali che hanno permesso all’Umanità di fare un passo in avanti sul sentiero evolutivo; in particolare in questo tempo complesso e disorientante l’Umanità attende Colui che, apparso in Palestina duemila anni fa, sta ora per riapparire, secondo tempi e modi solo a Lui conosciuti, per coronare il suo lavoro d’Amore e di Luce, in questo coadiuvato dai Maestri di Saggezza (la Gerarchia) e sostenuto dal lavoro preparatorio del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo.
“Questo ritorno non deve essere interpretato nel suo significato comune e nel suo ben noto senso mistico Cristiano. Cristo non ha mai lasciato la Terra. Ciò a cui ci riferiamo è l’esteriorizzazione della Gerarchia e la sua apparizione exoterica sulla Terra. Finalmente la Gerarchia agirà apertamente e visibilmente sulla terra, sotto la direzione del suo Capo, il Cristo. Questo accadrà quando il proposito della Volontà divina ed il piano che la realizzerà saranno meglio compresi e quando il periodo di riassestamento, d’illuminazione del mondo e di ricostruzione avrà fatto reali progressi”. (A.A. Bailey, Discepolato nella Nuova Era, Vol. II, ing. 149)
“In primo luogo … il ritorno del Cristo si manifesterà con un risorgere della coscienza cristica nel cuore degli uomini dovunque, la sua prima espressione sarà la buona volontà. In secondo luogo, i discepoli, ovunque, saranno sempre più sensibili alla Sua qualità, alla Sua voce e al Suo insegnamento; essi saranno “adombrati” da Lui in molti casi così come in precedenza Egli adombrò il Suo discepolo Gesù; attraverso questo adombramento dei discepoli in tutti i paesi Egli moltiplicherà Sé Stesso ripetute volte”. (A.A. Bailey, Discepolato nella Nuova Era, Vol. II, ing. 171)
“La Ricomparsa chiude un ciclo e ne apre un altro. Concentra e diffonde Luce. Assieme a quella del Maestro si concentrano le luci minori dell’uomo singolo e dei gruppi, e si diffonde una rete di onde luminose sull’intero pianeta”. (E. Savoini, Tenere la mente nella luce, scritto inedito)
Compito fondamentale del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo è dunque quello di preparare la via del ritorno del Cristo; non si tratta dell’attesa passiva di chi pretende la salvezza in piena inconsapevolezza, ma dell’ardente tensione di chi s’incammina verso la Luce che, periodicamente, indica la Via del ritorno e collabora alla sua manifestazione.
Tale tensione va costantemente alimentata da azioni, sentimenti, pensieri e meditazione purificati e volti al Bene che formeranno il sentiero di luce che permetterà al Cristo di riapparire sulla Terra e camminare tra gli uomini in quella stessa luce.
Ecco dunque che ciascun uomo orientato al Bene può farsi promotore di questo Ritorno secondo le sue possibilità e comprensione: “Non siamo chiamati ad adeguarci al ritmo di vita del Cristo e della Gerarchia, che vibra in armonia con le necessità degli uomini e con la risposta dello spirito, ma a dimostrare la qualità della nostra attività spirituale rifiutando di nasconderci dietro dei pretesti. È essenziale che tutti gli uomini orientati verso lo spirito riconoscano che possono e devono lavorare nell’ambiente nel quale si trovano, fra le persone con cui sono in rapporto e con le possibilità psicologiche e fisiche di cui sono dotati”. (A.A. Bailey, Il Ritorno del Cristo, ing. 169)
Tutto questo sollecita ciascuno di noi e il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo alla responsabilità di preparare la strada al Cristo che viene: “In passato apparvero dei Salvatori, Figli di Dio che portarono agli uomini maggior luce. Ora che i tempi sono maturi, e in seguito ai processi evolutivi, sta emergendo un gruppo che porterà salvezza al mondo intero e che, incarnando idee di gruppo e accentuando il vero significato della chiesa del Cristo, stimolerà e vivificherà in modo tale le anime e le menti degli uomini, che la nuova era verrà iniziata da un afflusso di amore, conoscenza e armonia emanati da Dio stesso, e mediante il ritorno del Cristo che incarnerà tutte e tre quelle facoltà divine. (…) Quale sarà l’effetto della missione di un gruppo di Salvatori, tutti conoscitori di Dio in qualche misura, integrati in un unico sforzo, che rafforzino l’un l’altro i propri messaggi e costituiscano un organismo tramite il quale, sotto direzione del Cristo visibilmente presente, l’energia spirituale e la vita dello spirito possano essere percepiti dagli uomini? Un tale gruppo ora esiste ed i suoi membri sono presenti ovunque. (…) Essi rappresentano lo spirito di costruzione, e sono i costruttori della nuova era; hanno il compito di conservare lo spirito della verità e di riorganizzare i pensieri degli uomini, affinché la mente umana acquisti il dominio di se stessa e pervenga ad uno stato di riflessione e di meditazione che permetterà di riconoscere la prossima rivelazione della divinità recata dal Cristo.”. (A.A. Bailey, Il Ritorno del Cristo, ing. 182-183)
Prendiamo dunque solleciti il nostro posto pronti a divenire la ‘Voce che chiama nel deserto’, una voce che annuncia il prossimo arrivo del grande Signore parlando ‘da cuore a cuore’ mentre vengono sparsi i semi della speranza di un nuovo Avvento: “L’appello a preparare la riapparizione del Cristo è stato lanciato; l’appello per salvare il mondo è risuonato, e oggi gli uomini orientati verso lo spirito e i discepoli del Cristo si stanno riunendo in tutto il mondo. Non si tratta di uni associazione fisica, ma di un profondo evento spirituale e soggettivo. (…) Il Cristo è attento all’invocazione dell’umanità che aumenta e si eleva ogni giorno di più, e “quando meno ve lo aspetterete, Egli verrà”. (A.A. Bailey, Il Ritorno del Cristo, ing. 187, 189)
Il pensiero puro sale in eterno.
Ai piedi del Cristo fiorisce, radiante.
Con pura fiamma azzurra arde la Parola Che chiama,
e irradia il Calice dell’Esultanza.
Signore, asciugaci le lacrime e vedi la fiamma del nostro cuore.
“Con il fuoco asciugherò le tue lacrime ed eleverò il tempio del tuo cuore”.
Rimuovi le ceneri dal focolare; il Signore viene!
(Appello § 21)
Note
Mai come in questo momento si sono presentate e si presentano ancora occasioni per spargere semi di fiducia in un futuro luminoso, che appare oscurato invece dagli eventi mondani. Molti sono già capaci di intuire un altro disegno, da quello propinato ufficialmente e chiedono conferma. Mi vengono incontro senza doverli cercare. È una benedizione quotidiana