La Seconda Iniziazione
Il Battesimo,
ovvero la Liberazione dal dominio della natura emozionale e
dalla sensibilità egoistica del sé inferiore.
Rivelazioni e Misteri: “il segreto del mare”; diventano chiari alla visione interiore dell’iniziato
1. Il mistero della luce astrale.
2. La legge del karma
Raggio: 6° raggio
Segni Zodiacali coinvolti: Scorpio
Piano: ha luogo sul piano astrale (dedizione, annebbiamento astrale, devozione)
Centro: Plesso Solare, viene vivificato il Centro della Gola
Una volta varcata la porta della Prima Iniziazione, l’inizio del Sentiero, il Discepolo si trova ad affrontare una nuova prova. Come alla prima iniziazione si è dimostrato il dominio sul corpo fisico, così ora va dimostrato sul corpo astrale. La seconda Iniziazione costituisce quindi la crisi nel dominio del corpo emozionale o astrale. È forse una delle più importanti, perché riguarda la natura emotiva, quell’aspetto della personalità che rappresenta per tutti la massima difficoltà. Il regno delle emozioni e la suscettibilità alle reazioni emotive costituiscono le limitazioni umane più importanti – sia dal punto di vista individuale che nazionale. A mano a mano che la mente si afferma, le nebbie dell’illusione e del desiderio svaniscono ed emerge la chiarezza di visione. Quest’iniziazione libera gli uomini dal dominio emotivo e li mette in grado di spostare la coscienza sui livelli mentali e di dominare, da questo punto focale elevato, i loro atteggiamenti emotivi normali e ben sviluppati. L’iniziato anela soltanto al bene del Tutto in accordo con la volontà dell’Ego e del Maestro. Nel processo iniziatico fra la prima iniziazione della Nascita del Cristo e l’inizio dello sviluppo cosciente della vita e della consapevolezza cristica, la vita dell’iniziato subisce un riorientamento profondo. Ora è capace di una pronunciata e spesso fanatica adesione al programma di aspirazione e devozione al bene. L’aspirazione e il desiderio di servire, amare e procedere diventano così intensi da produrre generalmente un rapido sviluppo.
Le tre note dominanti della Seconda iniziazione sono: Dedizione, Annebbiamento astrale, Devozione. Questi tre aspetti dello sviluppo evolutivo devono essere riconosciuti da ogni aspirante; la loro esistenza determina il suo posto sul Sentiero, l’iniziazione per la quale viene preparato e il carattere del suo servizio all’umanità.[1]
È la dedizione dell’aspirante che invoca il fuoco. Una spinta incessante verso il fuoco della mente. L’aspirante è trascinato sui livelli superiori del piano astrale dal “fuoco della dedizione”. Ciò focalizza immediatamente la sua volontà sul piano mentale, e questa focalizzazione a tempo debito avvia la seria impresa di spostare la coscienza sui livelli mentali.
Il “Fuoco” opera immediatamente e la prima reazione è “l’incontro del fuoco e dell’acqua”, con la conseguente creazione di nebbia, bruma, annebbiamento astrale e illusione. Tutte e quattro queste parole devono essere intese simbolicamente.
Gli annebbiamenti astrali dipendono dal raggio e dal punto d’evoluzione dell’individuo. Il loro superamento avviene quando “l’intenzione spirituale” sia fermamente determinata e si trasformi in devozione.
La devozione porta a dissipare l’annebbiamento astrale — devozione ad un individuo, un ideale. È infine la devozione illimitata alla Via, a percorrere il Sentiero a qualunque costo, e all’inflessibile attaccamento al servizio, che costituisce la tecnica principale del Sentiero.[2]
Vi si domanderà per quali segni si possa accertare l’imbocco del sentiero del Servizio. Il primo di essi è certo la rinuncia al passato e l’orientamento totale verso il futuro. Il secondo è il riconoscimento del Maestro nel cuore, non tanto perché sia necessario, quanto perché è impossibile altrimenti. Il terzo è la vittoria sulla paura, perché il Signore è una corazza che rende invulnerabili. Il quarto è l’assenza di biasimo, perché chi è lanciato verso il futuro non ha tempo di occuparsi dei rifiuti del giorno prima. Il quinto è la dedizione totale del proprio tempo a lavorare per il futuro. Il sesto è la gioia di servire e di essere interamente consacrati al bene del mondo. E il settimo è l’anelito ai mondi lontani e alle loro vie predestinate. Questi sono i segni che fanno riconoscere uno spirito pronto e aperto al Servizio. Egli saprà quando snudare la spada per il Maestro, e la sua parola viene dal cuore.[3]
La Seconda Iniziazione nel mondo Cristiano corrisponde al battesimo e il concetto di battesimo è sempre associato a quello di purificazione. L’acqua è sempre stata il simbolo di ciò che purifica; è anche il simbolo del piano astrale, con la sua instabilità, le sue tempeste, la sua tranquillità. Nei suoi cicli di tranquillità riflette egualmente il buono come il cattivo.
Questa seconda iniziazione — così come la si esperimenta oggi — è in un certo senso una delle più difficili. Comporta la purificazione, ma è la purificazione col fuoco, inteso simbolicamente. L’occulta “applicazione del fuoco all’acqua” produce dei risultati assai seri e rovinosi. Sotto l’azione del fuoco l’acqua “si risolve in vapore e l’iniziato è immerso nelle nebbie e nei miasmi, negli annebbiamenti emotivi e nelle brume” così causate. L’iniziato deve emergere da questa nebbia e da questi annebbiamenti, così come alla fine anche l’umanità emergerà dalla nebbia attuale degli affari umani. Il successo del singolo iniziato è la garanzia del destino dell’umanità. Oggi si deve tener conto del fuoco della mente oltre che dell’acqua del desiderio; ed è grazie a questo che si genera gran parte del problema dell’umanità. È a causa di questo che la seconda iniziazione è diventata una delle più difficili fra quelle che il discepolo moderno deve prendere.[4] È il campo di battaglia fra le coppie degli opposti. E gli uomini devono imparare a riconoscere questi opposti prima di saper fare la scelta giusta che conduce alla vittoria spirituale.
Rivelazioni e Misteri alla Seconda Iniziazione
Alla seconda iniziazione viene rivelato il “segreto del mare”, tramite il quale l’iniziato penetra nel mistero della Luce Astrale, mediante la quale può leggere nei memoriali dell’Akasha e conoscere il passato e la Legge del Karma.
Ciò gli consentirà di lavorare con intelligenza nel presente, di cominciare a equilibrare il proprio karma, a eliminare i debiti e comprendere come si annulla il karma nei tre mondi.
Il rapporto della Gerarchia di esseri spirituali connessi con la legge del karma nei suoi effetti sull’uomo gli diviene evidente e l’iniziato ora sa, per conoscenza diretta, che i signori del karma non sono un mito o entità simboliche, bensì delle Entità di intelligenza superiore che dirigono la legge per il bene dell’umanità, consentendo in tal modo agli uomini di diventare pienamente autocoscienti e autosufficienti in senso occulto, e dei creatori in virtù della perfetta conoscenza.[5]
I Raggi alla Seconda Iniziazione: 6° Raggio
L’energia di 6° raggio è un potente trasformatore del “regno delle acque” del piano astrale. L’effetto sulla natura dell’iniziato, che passa l’iniziazione del battesimo, appare facilmente. Nei primi stadi dell’impatto dell’energia del sesto Raggio sulla sua natura emozionale, si genera un vero vortice di forza: le reazioni emotive sono violente e incontrollabili, gli annebbiamenti emotivi intensificati e dominanti. L’aspirazione dell’iniziato aumenta costantemente, ma nello stesso tempo è limitata ed ostacolata dalla forza della sua devozione a qualche ideologia percepita.
L’effetto dell’attività di sesto raggio sulla natura mentale genera anzitutto una tendenza a cristallizzare il pensiero, una reazione alle ideologie che imprigionano, e un’adesione mentale fanatica agli ideali di massa, senza comprenderne il rapporto con la necessità del momento o con gli aspetti creativi voluti. Si determina un intenso conflitto tra il sé inferiore e il sè superiore.
Più tardi, sotto l’influenza del crescente contatto con l’anima (secondo aspetto della divinità), la sua natura emozionale, karmica e aspirazionale diventa più quieta ed è più controllata per mezzo della mente; il suo allineamento diventa astrale-mentale-anima.
Quando questo stato di coscienza è stato raggiunto e le “acque” del corpo astrale sono calme e possono riflettere il bello e il vero, e quando con uno intenso sforzo autogenerato le emozioni sono state purificate, allora il discepolo può entrare nelle acque battesimali; egli allora viene assoggettato a un’intensa esperienza purificatrice che, occultamente parlando, lo mette in grado di “uscire per sempre dalle acque e non esser più in pericolo di annegare o di essere sommerso”; egli può ora “camminare sulla superficie del mare e andare avanti senza pericolo verso la sua meta”.
I segni zodiacali alla Seconda Iniziazione
Il segno zodiacale in cui il discepolo è maggiormente messo alla prova rispetto alla seconda iniziazione è Scorpio. Questo segno ha un’influenza sul discepolo già alla Prima iniziazione, poiché lo prepara ad affrontare le crisi e le battaglie che poi si ritroverà lungo il sentiero.
In Scorpio il discepolo quindi, dopo essere stato preparato, viene sottoposto a quelle prove che gli consentiranno di mostrare di aver soggiogato e vinto il desiderio e che la natura inferiore è in grado (poiché è innalzata nell’aria, cioè in cielo) di raggiungere la meta di questo ciclo del mondo, e che dalle basi terrestri di Scorpio la personalità può essere provata e mostrarsi atta a servire il mondo. Tutto ciò è espresso nel bel mito di Ercole, il Dio-Sole che abbatte l’Idra dalle nove teste, cioè, il serpente del desiderio, quando è costretto in ginocchio, e da questa postura di umiltà lo eleva in aria, e se ne libera.[6]
I 7 piani del Fisico Cosmico: il piano della Seconda Iniziazione
Alla seconda iniziazione viene attivato il piano Astrale dell’uomo-discepolo. L’iniziato viene istruito principalmente sui fatti del piano astrale; deve stabilizzare il proprio corpo emotivo e imparare ad operare su quel piano con la stessa facilità con cui lavora su quello fisico; è messo in contatto con i deva astrali; impara a dominare gli elementali astrali; deve operare con facilità nei sottopiani inferiori, e il valore e la qualità del suo lavoro acquistano maggior valore. Questa iniziazione trasferisce dall’Aula dell’Apprendimento all’Aula della Saggezza.[7]
I centri alla Seconda Iniziazione
Il risultato della combinazione dei tre fattori – dedizione, annebbiamento astrale, devozione – sono soprattutto due:
- il centro del plesso solare sarà portato in una condizione di attività “quasi violenta”, prodotta dalla dedizione, che a sua volta induce l’annebbiamento astrale;
- le violente energie del centro del plesso solare saranno infine dominate dalla qualità della devozione. Il centro del plesso solare diventa non soltanto un centro di compensazione, ma il fattore principale nell’elevare le energie attive fisiche ed emozionali da sotto al diaframma al centro del cuore.
Parlando in senso tecnico: le energie del plesso solare sono state trasferite, dal centro di scambio principale al di sotto del diaframma, al centro del cuore — uno dei tre centri maggiori in cui devono trasferirsi tutte le energie inferiori.
Al termine del processo l’iniziato dovrebbe riconoscere che certe energie e certi aspetti divini hanno ora un ruolo nel suo pensiero e nei suoi propositi, energie che finora (anche se presenti) erano quiescenti e non dominanti.
I vecchi atteggiamenti e desideri fisici possono ancora, a momenti, riprendere forza; l’egoismo può continuare ad avere una parte potente nella sua espressione di vita, ma esisterà una profonda insoddisfazione per le cose quali sono, e un’angosciosa consapevolezza d’insuccesso.
Il centro della gola viene vivificato di energie che consentono di servire per mezzo della parola, utilizzando il patrimonio della mente concreta.[8]
La Seconda Iniziazione è dunque quel passaggio che avvia nel Discepolo il processo di controllo sul corpo astrale e sulle sue emozioni e ciò gli permette di procedere più leggero sul grande Cammino.
Davanti a lui sta la terza Iniziazione della Trasfigurazione. Gli sta di fronte una grande transizione da un punto focale emotivo aspirazionale ad un punto focale intelligente, pensante. Egli ha rigettato, almeno teoricamente, il dominio del corpo e della natura astrale; molto resta ancora da fare; vecchi desideri, antiche reazioni astrali ed emozioni abituali sono ancora potenti, ma egli ha sviluppato un nuovo atteggiamento verso di essi ed una nuova prospettiva verso il corpo astrale.
“… Ogni essere umano partecipa continuamente a tre battaglie. Può credere di vivere nella pace più perfetta, ma in realtà combatte tre guerre.
La prima è fra il libero arbitrio e il karma, e nulla può esentare l’uomo dalla contesa fra questi due principi.
La seconda è fra le entità disincarnate del bene e del male che lo circondano e di cui subisce l’influsso. È difficile immaginare la furia delle tenebre lanciate alla conquista dell’uomo.
La terza si combatte nell’Infinito, nello spazio, fra le energie sottili e i marosi del caos. La fantasia umana è impotente a descriverla. Il suo intelletto può capire i conflitti terreni, ma non riesce, guardando l’azzurro del cielo, a vedervi le tremende tempeste e le forze che si oppongono. L’uomo comincia a pensare ai mondi invisibili solo quando le sue emozioni sono interamente sotto controllo. Ma deve coltivare questi pensieri, che ne fanno un collaboratore cosciente delle forze infinite.”
“Pensate che siete sempre di fronte all’Infinito. Non ci sono parole per descrivere il Sublime, e il cuore non può registrare l’esaltazione della realtà che per brevi istanti. Imparate però a ricordarli perché sono la chiave del futuro. …”[9]