Plenilunio di Cancer – Il Mistero della Sostanza

07 Cancer ◊ Adriano N.

La Sostanza è la base dello Spirito (TPS – Genesi delle Idee)

Celebriamo oggi la settima delle 12 Festività della nuova Religione mondiale, il Plenilunio di Cancer (h. ital. 20.38), la festività orientata ad attestare la Volontà di spiritualizzare la Sostanza e a fissare, attraverso la coscienza del Discepolo-Umanità, il Mistero della Sostanza [1]

Uno dei postulati fondamentali della Dottrina Segreta è che la Mente, la Coscienza, pervadono l’intera Natura. “Affinché una teoria cosmogonica divenga completa e comprensibile, occorre che essa prenda come punto di partenza una sostanza primordiale diffusa per tutta l’estensione dello spazio infinito e di natura intellettuale e divina. Questa sostanza deve essere in pari tempo anima e spirito, la sintesi ed il settimo principio del cosmo manifestato e per servire ad essa come base spirituale occorre il sesto principio, il suo veicolo, la materia primordiale fisica, per così dire, per quanto la sua natura debba per sempre sfuggire ai nostri limitati sensi normali. L’impulso creatore comincia con il risveglio dell’Ideazione cosmica, del Mentale Universale, unitamente e parallelamente allo slancio primordiale della sostanza cosmica, essendo quest’ultima il veicolo del primo. La Saggezza Assoluta si riflette allora nella sua ideazione che, per un processo trascendentale superiore alla coscienza umana ed incomprensibile per essa, si trasforma in energia cosmica. Vibrando in seno alla sostanza inerente, l’energia cosmica la spinge all’attività e dirige le sue prime differenziazioni… (Helena P. Blavatsky, La Dottrina segreta. Cosmogenesi, ed. Cintamani, 2007, Prefazione Italiana di R. Hack p. 9)

… la Sostanza fondamentale pre-cosmica (Mûlaprakriti) è quell’aspetto dell’Assoluto sottostante ad ogni piano oggettivo della Natura. Come l’Ideazione pre-cosmica è la radice di ogni Coscienza individuale, così la Sostanza pre-cosmica è il substratum della materia nei suoi diversi gradi di differenziazione. Da ciò apparirà che il contrasto di questi due aspetti dell’Assoluto è essenziale all’esistenza dell’Universo manifestato. Separata dalla Sostanza Cosmica, l’Ideazione Cosmica non potrebbe manifestarsi come Coscienza individuale, perché è soltanto attraverso un veicolo (upâdhi) di materia che la Coscienza scaturisce come “Io sono Io”, essendo necessaria una base fisica per concentrare un raggio della Mente Universale ad un certo grado di complessità. A sua volta, separata dall’Ideazione Cosmica, la Sostanza Cosmica resterebbe un’astrazione vuota e non ne potrebbe risultare alcuna apparizione di Coscienza. L’Universo Manifestato è dunque pervaso dalla dualità che è, per così dire, l’essenza stessa della sua Esistenza come Manifestazione. Ma come i poli opposti di soggetto e di oggetto, di spirito e materia non sono che aspetti dell’Unità Unica nella quale essi sono sintetizzati, così nell’Universo Manifestato vi è “quello” che collega lo Spirito alla Materia, il Soggetto all’Oggetto. Questo qualche cosa, attualmente sconosciuto alla speculazione occidentale, è chiamato Fohat dagli occultisti. È il “ponte” per mezzo del quale le Idee esistenti nel “Pensiero Divino” sono impresse nella Sostanza Cosmica come Leggi della Natura. Fohat è così l’energia dinamica dell’Ideazione Cosmica, oppure, se lo si considera dall’altro lato, è il mezzo intelligente, il potere che guida ogni manifestazione, il Pensiero Divino trasmesso e reso manifesto dai Dhyân Chohan, gli Architetti del mondo visibile. Così, dallo Spirito, o Ideazione Cosmica, deriva la nostra Coscienza; dalla Sostanza Cosmica provengono i diversi veicoli nei quali quella Coscienza è individualizzata e giunge all’auto-Coscienza o Coscienza riflettente; mentre Fohat, nelle sue diverse manifestazioni, è il misterioso legame tra la Mente e la Materia, il principio animatore che elettrifica ogni atomo dandogli vita. (Helena P. Blavatsky, La Dottrina segreta. Cosmogenesi, ed. Cintamani, 2007, p. 59-60)

Il Fuoco eterno pervade ogni forma e per suo mezzo si congiunge all’energia ignea superiore. Così la linfa universale opera e opera di continuo. Non si può chiamare altrimenti questa sostanza misteriosa che sempre rinnova se stessa. Tutto ciò che è manifesto serve a rigenerare la Sostanza eterna […]. (Collezione Agni Yoga, Mondo del Fuoco II, § 400)

L’Esistenza è la sostanza della Realtà (TPS – Genesi delle Idee)

Nel nostro Mondo Solare, l’Esistenza Una, sostanza della Realtà, è il Cielo e la Terra, la Radice ed il Fiore, l’Azione ed il Pensiero. È presente nel Sole come nella lucciola. Non un solo atomo può sfuggirle. Di conseguenza, gli antichi Saggi l’hanno saviamente chiamata il Dio manifestato nella Natura. (Helena P. Blavatsky, La Dottrina segreta. Cosmogenesi, ed. Cintamani, 2007, p. 371)

Il Buddha insegnò che la sostanza primitiva è eterna e immutabile. Il suo veicolo è il puro, luminoso etere, lo sconfinato, infinito Spazio, Non un vuoto che risulta dall’assenza di forme, ma anzi, la base di tutte le forme… Ma la presenza stessa delle forme prova che è creazione di Mâyâ, e ogni sua opera vale come nulla in cospetto dell’Essere [Spirito] increato, nella cui profonda e sacra quiete ogni movimento deve per sempre cessare. (Helena P. Blavatsky, La Dottrina segreta. Vol. III, ed. Cintamani, 2007, p. 437)

“… tutto ciò che esiste (dalla forma più bassa e più densa di vita, fino alla manifestazione più elevata e sottile) … tutte le forme non sono altro che l’espressione di una prodigiosa Esistenza divina …” (Alice A. Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, ed. Nuova era, 1999, Prefazione, p. III, pag. 9)

Quando l’umanità avrà compreso che l’Universo è un’unità, la sua opera costruttiva diverrà cosmica. Suo principale compito è infatti unire fra loro il mondo della materia e dello spirito. […] (Collezione Agni Yoga. Infinito I, § 360)

Ora, immersi nella Luce di questo grande Mistero, volgiamo lo sguardo del cuore a ciò che unisce Cancer a questa Luce.

Cancer è quella porta dello zodiaco consona alla natura materiale e alla madre delle forme, alla potenzialità, così come l’altra, Capricornus, è consona allo spirito, padre di tutto ciò che È, al compimento.

In Cancer l’impulso a esprimere e i processi dell’incarnazione si impongono.

In questo Segno della nascita e della generazione, vi è racchiusa l’intera questione della Rinascita, quel mutuo rapporto magico e magnetico fra l’aspetto forma della vita e la vita stessa.

Cancer trasmette, nel ciclo precessionale attuale, le energie dette 3° e Raggio, connesse all’Intelligenza attiva, all’Ordine e alla Magia rituale; il 3° Raggio lo collega a Libra e Capricornus; il Raggio lo collega a Capricornus e Aries, tutti Segni cardinali. Gli influssi zodiacali di questi Segni pulsano per tutto l’universo creato, poiché soprattutto esprimono la vita o lo spirito, più che l’anima (Croce Fissa) o la persona (Croce Mobile). La Croce cardinale riguarda in modo particolare quella “essenza misteriosa che è la divinità in moto “.

La Luna (4° Raggio non sacro), reggitore exoterico di questo Segno e Nettuno (6° Raggio), reggitore esoterico e gerarchico, sono simbolo dell’intimo rapporto fra la Madre di tutte le forme e il Dio delle acque che, senza forma e senza porre mente all’esigenza di reagire in modo sensitivo all’ambiente e alle circostanze, l’anima non potrebbe mai conoscere nei tre mondi, e quindi mai conoscere Dio in manifestazione.

La Luna pone Cancer in rapporto con altri due segni, e si forma un triangolo: Cancer-Virgo-Aquarius. Sono la coscienza di massa, quella Cristica e quella universale poste in stretta e mutua relazione, tramite Nettuno, che la Luna vela. La coscienza collettiva di Cancer si sublima in quella di gruppo e universale di Aquarius, conquista finale cui l’umanità è guidata, gerarchicamente, dalla Luna che vela Nettuno.

La forma e la natura psichica inferiore da Essi controllate producono il campo di battaglia su cui queste “affrontano nella battaglia risolutiva” le loro corrispondenze superiori, anima e spirito, essendo la materia lo stato infimo dello spirito, e questo materia nella sua condizione più sublime. Questa frase è la vera chiave per intendere il rapporto Cancer-Capricornus. Allorché a quegli influssi potenti si assomma il settimo raggio (che sintetizza l’espressione fisica) e il terzo (che produce attività intensa nella materia), si comprende che in Cancer tutte le energie interessate tendono a determinare la discesa dell’anima nella carne, nei tre mondi dell’esperienza e della vita umana.

Sensibilità e identificazione collettive con la forma e le forme sono la prima caratteristica di Cancer. La costruzione di forme adatte e il loro uso e controllo sono essenziali per cooperare con precisione e saggezza al Disegno di Dio: forma e natura psichiche conseguono una perfezione concreta in Capricornus, per tornare a essere in Cancer il perfetto strumento di servizio che l’iniziato cerca di adoperare per il bene generale, anziché immergersi e perdersi nella collettività.

La nota fondamentale di Cancer, sta nella frase biblica “lo Spirito di Dio muoveva sulle acque” …

In Cancer, Dio alitò il respiro vitale nelle narici dell’uomo, e questi divenne un’anima vivente. Queste parole descrivono il Mistero del rapporto che nella mente di Dio intercorre fra spirito (il respiro vitale), anima (la coscienza) e uomo (la forma) (Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, pag. 313 ingl., ed. Nuova Era)

Il principio animante della Vita è il Soffio. L’alternanza del Soffio, il Respiro, innesca il Moto, la spirale della Vita da cui origina quel Vortice o elica ardente attraverso cui lo Spirito compenetra la Sostanza. Il potere dello Spirito si accentra così nel Germe, l’embrione vitale. (Genesi delle idee. 1-Vita)

Quando si parla di Spirito e Sostanza, quest’ultima va intesa nel suo significato più alto. Ma la liberazione dello Spirito concerne invece quei coaguli che si potrebbero chiamare unità di vita materiali. Parlando di queste congiunzioni in varie forme bisogna presumere una caduta dello spirito. Questi infatti, reso oggettivo in forma sostanziale, deve aspirare assieme ad essa alle funzioni superiori. La Sostanza viene sospinta a quell’attività creativa che genera forme di vita, e lo Spirito deve riconoscere precisamente quanto sia sacro il soggiorno nella sostanza… È difficile dissociare lo Spirito dalla Sostanza. (Collezione Agni Yoga. Mondo del Fuoco III, § 304)

[…] Si vuole vedere sostanza in ogni cosa, ed è giusto, a patto di riconoscerne i molti stati e proprietà. Il termine “sostanza” è ben scelto e si collega al gran concetto della Madre. Oggi, nell’epoca della Madre del Mondo, tutto ciò che ha a che fare con questo mirabile Principio è da considerare con speciale attenzione. Per di più, quel concetto include tutte le proprietà di cui è fatta ogni cosa. Si dice che essa è spirito cristallizzato, ma si può anche sostenere che tutto, a partire dalle energie più sottili, è sostanziale. Sarebbe gravemente limitativo negare il principio basilare energetico; si rifiuterebbe la sostanza. Che rimarrebbe allora? Si tratta di restituire a quel termine il suo vero significato… È mirabile studiarla in rapporto al processo evolutivo. È questo l’unico, autentico approccio scientifico […]. (Collezione Agni Yoga. Sovramundano III, § 638, ed. Nuova era)

Gli elementi sono sostanza spaziale, imponderabile ed immensurabile – cristalli semi-amorfi in quelle che sono dette manifestazioni elementali. L’essenza dello spirito immanifesto permea la sostanza dello spazio. Dell’uomo si dice che nasce e muore. Dello spirito elementale si può dire che si accende e si estingue come il lampo. La coscienza dello spirito manifesto s’infigge come freccia negli elementi, e come magnete attira a sé la sostanza disciolta… La sostanza spaziale, colpita dalle combinazioni di nuovi raggi, consente l’inizio della Nuova Era. Tutto il Bene ha da essere raccolto. (Collezione Agni Yoga. Foglie del giardino di Morya, Illuminazione, § 232, ed. Nuova era)

In Cancer si è spinti ad innalzarsi dalla massa in cui l’istinto la trattiene ed a sviluppare invece l’intuizione, che la renderà in grado di elevarsi. L’intuizione spirituale è quell’estensione della coscienza, quel senso di consapevolezza altamente sviluppato che dà al discepolo la visione di nuovi campi di relazione e gli apre un nuovo mondo dell’essere. Il problema di tutti i discepoli è di usare correttamente l’istinto, nonché di usare bene l’intelletto mettendosi così in rapporto col mondo delle idee umane e della ricerca. Egli deve ripetutamente imparare a portare infine questa sua capacità nel “tempio del Signore” e là vederla tramutarsi in intuizione, diventando così consapevole delle cose dello spirito e di quelle realtà spirituali che né l’istinto, né l’intelletto, possono rivelargli.”

In questo giorno di Luna Piena, [2] idealmente uniti a tutti coloro che in ogni tempo e in ogni luogo intendono realizzare la ‘ bellezza dell’elevazione nel nucleo dello Spirito ’, invochiamo ed evochiamo la

Volontà di spiritualizzare la Sostanza

che attraverso il reggitore esoterico Nettuno, espande nella coscienza del Discepolo-Umanità:

Il Mistero della Sostanza

Invero tutte le suddivisioni (spirito, anima, manas superiore e inferiore) non sono altro che le diverse qualità della stessa energia del fuoco, alla base della vita o coscienza — di cui la qualità più elevata è l’energia psichica. Dunque, per raggiungere il Mondo del Fuoco — il mondo della Spiritualità superiore — dobbiamo trasmutare o sublimare i fuochi dei nostri centri nervosi fino al loro settimo stato… L’intero Cosmo si regge sul principio settenario; perciò ogni energia, ogni fenomeno racchiude in sé sette gradazioni di tensione e raffinamento. (Lettere di Helena Roerich 3 settembre 1935)

La Sublimazione è la spiritualizzazione della sostanza (TPS – Genesi delle Idee – 6. Sintesi)

La sublimazione della vita è della massima importanza, sia per l’individuo che per l’umanità intera. Quando il discepolo — singolo, o tutto il genere umano visto come tale — sarà padrone di questo processo di trasferenza, vedremo praticato il nuovo servizio individuale e mondiale, e con esso l’avvento dell’ordine nuovo. (Alice A. Bailey, Trattato dei 7 Raggi. Guarigione esoterica, pag. ing. 125, ed. Nuova Era)

Per quanto concerne l’evoluzione, non è forse il corpo emotivo stesso una sublimazione dell’eterico, che a sua volta è la sublimazione della sostanza chimica inorganica? Mentre progrediamo sul Sentiero del Ritorno, non raccogliamo forse successivamente “i nostri corpi dentro di noi” elevando ciascuno alla luce di quello immediatamente superiore, e non è questo il significato della cultura, dell’educazione, del raffinamento, della purificazione? Non è questo il lavoro personale che dovremo costantemente effettuare e quello simbolizzato nella Dottrina Cattolica Romana, dall’Assunzione in Cielo del Corpo della Vergine Maria, madre del Cristo? (Alice A. Bailey, Il discepolato nella Nuova era. Vol. II, pag. ing. 622, ed. Nuova Era)

(…) Le forme oggettive esistono per uso (ed esperienza) dell’uomo spirituale. Meditando su ciò s’intuisce la natura spirituale (purusha).*

(…) scopo della forma è unicamente consentire al Sé di contattare mondi che altrimenti gli sarebbero preclusi, per sviluppare la coscienza perfetta in ogni regione del regno del Padre, e in tal modo manifestarsi come Suo figlio in piena coscienza. Mediante la forma si fa esperienza, si risveglia la coscienza e si sviluppano capacità e poteri.

(…) quando ciò è compreso dall’intelletto e interiormente meditato, si prende coscienza della propria identità con la natura spirituale e ci si dissocia dalla forma. L’uomo sa quindi di essere in verità non la forma, ma Colui che vi dimora, non il sé materiale, ma lo spirito, non gli aspetti differenziati, ma l’Uno, e si libera. Meditando sull’anima intelligente, l’aspetto mediano, il principio Cristo che unisce il Padre (spirito) alla Madre (materia), diviene ciò che è.

(…) Chi esperimenta, si incarna ed esprime il divino mediante la forma, è l’anima, il sé, l’uomo spirituale cosciente, il Cristo interiore. Quando, in virtù di ciò, Egli è giunto a maturità, rivela il Padre, adempiendo le parole (in risposta all’invocazione di Filippo: “Signore, mostraci il Padre”): “Chi ha visto Me, ha visto il Padre” (Giov., XIV). (Alice A. Bailey, La luce dell’Anima, sutra 35, pagg. 320-321-322 ingl., ed. Nuova Era)

Tu, spirito, che tendi con forza al Creatore del Cosmo, rivolgiti alla Madre del Mondo. Proclama ciò che vedi. Lo Spazio si svela come espressione della massima capacità creativa. L’immensità dello Spazio e le irrinunciabili forze cosmiche arricchiscono il nucleo del nostro essere. Le leve dell’evoluzione sono le migliori energie che l’uomo possiede. …Quando saprete volare nel nucleo dello spirito, comunicherete con i mondi superiori. Imparate a realizzare tutta la bellezza del volo nel nucleo dello spirito! (Collana Agni Yoga, Infinito I § 22, ed. Nuova Era)

Sopra gli strati dei pensieri terreni fluiscono le correnti della saggezza solare, e in quelle regioni principia il grande Insegnamento prescritto. Vi incitiamo ad abbracciare l’Universo intero. Ma la coscienza è il solo strumento per i nuovi sperimenti di fusione fra spirito e materia. (Collana Agni Yoga, Foglie del giardino di Morya, Illuminazione, §105, ed. Nuova Era)

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[1]  Quest’anno 6.1, il primo di un settennio consacrato all’Idea di una Nuova Religione Mondiale, s’intendono celebrare le date dei pleniluni, le “porte” sacre dell’allineamento e sincronizzazione tra i tre simboli celesti della manifestazione umana (Sole/AnimaTerra/PersonalitàLuna/Corpi) e planetaria (Gerarchia planetaria, Umanità, Regni inferiori), associandole a 12 Misteri e Idee/Formule, corrispondenti alle energie causali di ciascun Segno dello Zodiaco, in virtù del fatto che, per la prospettiva esoterica, il Cuore del Cielo è il Grande Maestro dei Maestri.
La successione dei Misteri incarnati da ogni segno dello zodiaco verrà chiarita dal Cristo, perché la coscienza dell’umanità attuale richiede qualche cosa di più esatto e più spiritualmente reale dell’astrologia moderna, o dello pseudo occultismo oggi così diffuso.” (A. A. Bailey, Il Ritorno del Cristo, p. 127).
[2] Oggi ricorre anche la congiunzione, secondo la prospettiva eliocentrica, del nostro Angelo solare Venere Signore dell’Aureo Rapporto e della Mente, e Urano, l’Iniziatore ai Misteri e Signore dell’Ordine che unisce l’altissimo all’abissale, in Taurus il Segno che custodisce il segreto della Luce che rivela il Suono. E da tale incontro scaturisce un potente impulso che sospinge alla sublimazione della sostanza tramite il perfezionamento della Forma.
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