RITO DI TAURUS
PRIMO VERTICE – 1.5
La costruzione della forma è un processo divino
che dà apparenza duale a ciò che è e resta unitario.
Nella sfera d’azione che mi compete ne comando l’esecuzione.
Moltiplico l’unità in miliardi di faville che sprizzano da un solo fuoco,
e ciascuna accende innumerevoli altri fuochi.
*
Semino nello Spazio punti di Fuoco creativo.
SECONDO VERTICE – 2.5
Una pioggia di Fuoco cade nello Spazio.
A volte è una tempesta, a volte una rugiada.
Nessuna delle faville va perduta.
Io accolgo il Fuoco, e non ho confini. Sono infinito e ricevo l’Infinito.
Sono il cielo notturno gremito di stelle, e di ciascuna preparo il futuro.
*
Amo il Fuoco e le sue scintille, che raccolgo.
Così ripristino l’Uno.
TERZO VERTICE – 3.5
In tutto lo Spazio si accendono luci irradianti,
che gettano raggi in tutte le direzioni, e onde di sette colori.
Tutto scintilla, tutto è chiaro, tutto è visione.
Vedo la luce della quinta Meta, che illumina le altre e le rivela.
Vedo il Piano, lo contemplo. Ne vedo le correnti, i cicli, le date.
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Il mio occhio è aperto e tutto è Luce.
QUARTO VERTICE – 4.5
Un uragano di Luce soffia in tutte le regioni dello Spazio,
ma Io cerco il Lume centrale del Vero.
Non conosco la Verità, ma so che è bella.
Perciò cerco la bellezza nelle cose e nei sistemi,
e in tutta questa luce sono cieco.
Così vedo il Lume centrale, percepito dal cuore.
Bisogna amare le forme, per scoprire il fulgore che nascondono.
E amare la luce interiore che dà vita alle sue immagini.
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Cerco perché amo, e per amore elaboro modelli di giusti rapporti.
QUINTO VERTICE – 5.5
Moltiplico raddoppiando.
Così manifesto tutte le unità, di ogni grado e livello.
Suddivido diramando.
Così traccio scie direttive che conducono all’Uno infinito.
Nascondo il Mistero per dichiararne l’esistenza.
E rivelo il Mistero ai cercatori.
Il Mistero sta nella Luce massima, superna: non fra le ombre.
Una Luce irresistibile lo difende.
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Da quel Centro promana la cultura, che pulsa e si rinnova;
quella che Io, diramandola, diffondo nei cuori.
SESTO VERTICE – 6.5
Il Cielo è la sede di quei lumi che debolmente si riflettono in Terra.
Cielo e Terra insieme sono il Libro della Vita.
Io lo leggo. Amo il racconto, amo l’Autore, amo il Libro,
che unisce chi lo legge a Chi lo scrisse.
Leggo i segni e le parole, e leggo fra le righe,
dove i significati si affermano.
Per questa lettura non basta la luce esterna.
Perciò tengo acceso il lume del cuore,
che svela le uguaglianze e i rapporti, le verità e i destini.
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Leggo ad alta voce per chi ascolta.
SETTIMO VERTICE – 7.5
Nel furore creativo, nell’irrompere della Luce, nell’assalto del Fuoco
tutti i processi corrono al compimento.
Sospinti da quell’impeto si accavallano, si avversano, si confondono
– e sale il tremendo fragore della tempesta.
Io disciplino la furia di vita delle forme e dei loro processi.
Argino i flussi, controllo i ritmi,
separo le varie correnti per unirle alla meta.
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Sono il Signore delle Mete, che riduco a una sola.
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In questo solenne anno 5.7, che conclude il settennio dedicato al lavoro per la manifestazione di una Nuova Cultura e di una Nuova Civiltà, celebriamo l’entrata nei vari segni zodiacali con questi magnifici Rituali, pensati per “unire lo Spirito alla Sostanza”, assecondando l’azione della settima energia divina, e per rendere quanto più efficace, ritmica ed armonica la Liturgia creativa del gruppo e del lavoro umani, in accordo con la Ritualità Planetaria e Solare (vedi “Attestare il Piano Planetario”).
Per una lettura sintetica del segno di Taurus entrante e dei suoi transiti planetari secondo la prospettiva geocentrica, vedi il seguente lavoro a cura del gruppo Aldebaran: