Nel giorno del plenilunio di Aquarius (h: 20.17 italiane) alziamo lo sguardo al maestoso volo del Cigno, l’Uccello di fuoco simbolo dell’anima, per apprendere l’arte di vivere quali Servitori immortali dello Spazio planetario, solare e cosmico. *
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Il Cigno (Deneb è la sua stella principale) traccia una bellissima Croce di stelle nel Cielo boreale ed è definito dall’Insegnamento “l’uccello dell’anima”; viene associato alla Croce del Cristo e nei miti al Carro del Sole (sospinto da cigni o da cavalli, e condotto dall’Auriga), nonché alle arti, esercitate dalle Muse, di cui Apollo/Sole è protettore e maestro.
Il volo del Cigno è quello della Coscienza al 4° piano buddhico, il Regno reale della 4^ Gerarchia umana (vedi testo “Manifestazione” o “Il Quarto Raggio di Armonia tramite conflitto”), gli Angeli solari, quegli animali/anime immortali e meravigliosi crocefissi in un corpo di leone, con zampe di toro, ali d’aquila e volto umano. [1]
Il Cigno esprime elegante regalità, nonché forza e protezione, sacralità, bellezza, tesori della Croce Fissa dei Cieli, la Croce centrale che conduce la coscienza dall’irreale alla Realtà:
“…in Acquario, il segno di completamento di Leone, troviamo il Cigno, simbolo dell’uccello dello spirito. Ne La Voce del Silenzio si legge: ‘Poi tu riposerai tra le ali del grande uccello. Sì, è dolce riposare fra le ali di chi non nasce, né muore, ma è l’AUM che attraversa il tempo’…Dicono i Rig-Veda: La lettera A è considerata come l’ala destra di Hamsa, l’uccello, la U la sua ala sinistra, e la M la sua coda [Deneb] … Il cigno dell’eternità, che vola nel Tempo e nello Spazio, è il simbolo della Vita Stessa, delle chiarificanti e purificanti acque di Vita di Acquario.” (Le fatiche di Ercole, p. 51, 91)
“Fra le molte definizioni di AUM segnate anche questa: A è il Pensiero, la Base; U è la Luce, la Causa prima; M è il Mistero, la Sacralità.” (AUM, 132)
Il Cigno, detta anche “la Croce del Nord”, sembra dunque emanare nello Spazio il sacro Suono della vita eterna, e lo ricorda incrociando appieno la Via Lattea, l’acqua di vita più abbondante, inscenandovi, insieme al suo contraltare – la Croce del Sud – un Golgota galattico, quali ali rispetto alla terza Croce del Maestro – la Crux Christi (Ж) dell’Orione – segno e garanzia di resurrezione cosmica.
La seconda Croce del Cigno, il buon ladrone, canta:
Prima di sera, sarai con me in paradiso.
Il simbolo di queste 3 Croci cosmiche sembra rivelare alla Monade umana la sua storia di incessante trasferenza, tramite la nascita o incarnazione (crocifissione – Croce del Sud), la sublimazione (ascensione – Cigno) e infine la liberazione (resurrezione – Orione), per tornare di nuovo a servire, ma restando in volo su piani sempre più sottili, eterei, essenziali.
Il Cigno nei miti è sacro a Venere e ad Apollo, il dio solare, ed è inoltre l’uccello di Giove insieme all’Aquila, quali veli dell’azione fecondatrice del Cielo/Spirito rispetto alla Terra/Sostanza; il Cigno è anche Orfeo che suona la vicina costellazione della Lira, “l’arpa dalle sette corde”: “il ministro di Apollo che intesse storie di dei che mascherano la sapienza”. [2]
“HAMSA (Sans.) – O Hansa. Secondo gli Orientalisti, “cigno” o “oca”. In Occultismo, è un uccello mistico […] È il mistico nome sacro che, quando è preceduto da KALA (tempo infinito), cioè Kalahansa, è un nome di Parabrahman [lo Spirito supremo] e significa “l’Uccello fuori dal tempo e dallo spazio”. Perciò Brahma (maschile) è chiamato Hansa Vahana, il “Veicolo di Hansa” (l’UCCELLO). Troviamo la stessa idea nello Zohar, dove è detto che Ain Suph (l’eterno ed infinito), per scopi di manifestazione, scende nell’universo usando Adamo Kadmon (l’Umanità) come cocchio, o veicolo”. (Glossario Teosofico)
Il triangolo isoscele “estivo”, formato appunto da Deneb/Cigno, Vega/Lira e Altair/Aquila è l’altro grande triangolo celeste facilmente identificabile ad occhio nudo, parallelo a quello equilatero “invernale” tra Betelgeuse, Procione e Sirio, entrambi inanellati sul fiume infuocato della Via Lattea: l’onnipervadente Suono dello Spazio da una parte, la Luce creatrice del Cuore cosmico dall’altra.
Entrambi questi triangoli sembrano riflettere l’interazione tra i Numeri 2-3-1 dei centri cuore, gola e testa, presente anche nel nostro Prototipo maggiore Sirio, Pleiadi ed Orsa Maggiore: una triangolazione di energie, che in tal caso è fonte dello sguardo sovrano e acuto come occhio d’aquila, del suono della grazia dato dal volo sovramundano, dell’arte della creazione armonica.
Al centro del triangolo del Suono vi sono le costellazioni della Volpe e della Freccia (Sagitta), l’estrema ‘velocità’ o mobilità dell’energia diretta al bersaglio. Nei miti, la Freccia scagliata da Ercole uccide l’aquila che tortura Prometeo, quella lanciata da Apollo vendica la morte del figlio Asclepio sui Ciclopi, e quella da Eros innamora Zeus: è dunque vettore di liberazione, retribuzione, ispirazione.
Tale asterismo sovramundano svetta tra Drago/Orse e i Segni zodiacali dell’alto Cielo solare (Sagittarius, Capricornus, Aquarius): il Cigno e l’Aquila sono le creature alate (corpi dei livelli buddhico e atmico) che volano attorno all’alta cupola del Tempio di Orione, con Sirio-Sole quali altare, quel Centro del Cuore sotteso dall’altissima lanterna centrale, ove ascende divenendo il Cuore nel Loto del Grande Uomo Cosmico.
Celebrare il Cigno al plenilunio di Aquarius, Segno dell’acqua di vita, innalza all’eternità dei Cicli cosmici, al Grande Servizio alla Realtà cosmica”.
Sono il Volo dell’Anima, fuori dal tempo e dallo spazio!
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