Modello universale

Ai nostri giorni tutto appare confuso e sfocato, tutto sembra seguire un criterio ma poi cambia direzione e appare il contrario, ciò che si palesa nasconde una verità diversa e non si sa più se una notizia sia vera oppure  falsa.

Navighiamo in acque bizzarre ed è molto difficile trovare la giusta rotta, quella Stella Polare che risponde al bisogno di ognuno di scorgere dei richiami che siano chiari, nitidi e schietti.

Avere un modello di riferimento non è una peculiarità dei giovani, perché ogni essere umano, di qualunque età anagrafica e di qualunque provenienza, sente l’esigenza di riferirsi a qualcuno o qualcosa da prendere come esempio di vita.

Certo nell’età giovanile, quando il carattere di un individuo è in via di formazione, diventa fondamentale avere un modello perché in tale periodo si dovrebbe decidere o perlomeno incominciare a capire cosa fare da grandi, cosa si vuole essere, che valori assumere come propri tra quelli più rilevanti e apprezzabili.

Non bisognerebbe mai risparmiare nella scelta dei modelli di vita, mai accontentarsi di modelli mediocri, ma si dovrebbe sempre puntare in alto, in modo che essi siano ricercati fra quelli più belli e straordinari.

Ogni uomo potrebbe essere egli stesso un modello per altre persone perché ogni giorno, volenti o nolenti, ci attestiamo nella vita quotidiana, lasciamo la nostra impronta nel mondo e le impronte più profonde saranno quelle che si fisseranno negli altri esseri umani.

I modelli importanti in genere vengono chiamati fenomeni non a caso, infatti la parola fenomeno deriva dal greco phàinomai, mostrarsi, e indica ciò che appare alla luce del giorno, ciò che è visibile a tutti e quelli che chiamiamo fenomeni sono coloro che emergono per una determinata qualità.

Tutte le coscienze in evoluzione dovrebbero seguire un modello degno di questo nome e chiedere al loro cuore, che difficilmente si sbaglia, dove dirigere la ricerca e indirizzarla  sempre verso la suprema bellezza.

Il male che esiste nel mondo è dovuto alla sopravvivenza del nostro egoismo, quindi della separatività, e comincia quando l’uomo pretende di vivere la propria vita come se non esistessero limiti ai suoi desideri, come se non esistessero gli altri, dimenticando per strada il vero amore e amare in modo puramente umano, cioè egoistico

La legge morale non è una cosa estrinseca, che viene calata dall’alto e che sacrifica i nostri legittimi bisogni e le nostre sane aspirazioni, al contrario è una via, che si trova all’interno di noi stessi, che ci conduce al Bene e se imbocchiamo strade sbagliate, ci allontaniamo dalla felicità e anche da noi stessi.

Il nostro vero centro interiore, e quindi anche la nostra armonia e la nostra realizzazione, consistono nel cercare di seguire la strada giusta, senza di essa noi siamo come alberi cui siano state tagliate le radici: non possiamo vivere, ma solamente sopravvivere, in una disordine sempre crescente, sempre più grave.

È importante avere come esempi dei modelli positivi soprattutto quando questi sono stati carenti in famiglia e nella storia della persona e il bisogno si fa più urgente in una società fondata sempre più sull’ultima notizia  che fa sensazione e su esempi non sempre propriamente virtuosi.

Ma che caratteristiche deve avere un buon modello affinché sia davvero fonte di ispirazione positiva ?

Ci sono alcune questioni da considerare per evitare effetti controproducenti, sia per le qualità del modello in sé che per il modo in cui viene segnalato.

Infatti ci sono dei casi in cui un modello “perfetto” può essere controproducente, se si pone l’accento sul paragone con chi si vorrebbe stimolare positivamente, soprattutto se accompagnato da messaggi giudicanti.

D’altra parte sarebbe un peccato non riuscire a trarre ispirazione da modelli di eccellenza perché l’uomo ha bisogno di luce, di chiarezza, di pace, e  per supplire alla sua fragilità spesso usa l’arma della superbia e così si imprigiona in se stesso e trasforma la propria vita in un inferno diventando, anche,  nemico di se stesso.

Si dice che quando lo studente  è pronto l’insegnante appare……ed ecco apparire l’Universo, è spettacolare e in esso si verificano innumerevoli fenomeni strabilianti…….in un certo momento della nostra vita ci rendiamo conto che la Terra  non è sola, ma è in pieno movimento e interagisce con altri innumerevoli corpi celesti, come ad esempio i suoi sette fratelli pianeti e questa piccola famiglia è inclusa in un insieme infinitamente più grande di stelle e quindi di altre famiglie.

Ma in realtà anch’essa non è altro che una minima parte del maestoso Universo: ognuno di questi corpi che gravitano nello spazio sono l’uno diverso dall’altro, ognuno ha la sua caratteristica, nulla è uguale, tutto è diverso e ognuno è unico e particolare.

Nel cosmo TUTTO  ci stupisce…  e tutto è un dono d’amore per tutti perché ognuno può prendere ciò che vuole.

Gli uomini d’istinto hanno sempre guardato verso il cielo, perché può essere definito come un tetto che offre a tutti protezione e riparo sicuro, non ci si stanca mai di guardarlo ed è bello vivere con la certezza di possedere sempre questo bene immenso che niente e nessuno ci porterà via.

E allora perché non prenderlo come modello visto che il Cielo non è indifferente al cuore, che gli riconosce la maestria di mantenere vivo un ordine libero e regolare mantenuto dai Luminari che, con i loro spostamenti, tengono lo sguardo fermo verso la Meta pur essendo duttili e variabili: bisogna pensare ad Essi come intelligenze attive e amorevoli, modelli dell’essere umano.

Nell’armonia senza limiti sta tutta l’opera creativa dell’Universo. Essa sola rivela al pianeta le sfere superiori. Solo l’armonia stabilisce la catena delle aspirazioni ai mondi lontani. Questo concetto, dei mondi lontani, è da applicarsi a tutto ciò che lotta per la perfezione. Ecco perché le Nostre armonie sono così potenti. Il fuoco dei centri è armonia; il fuoco dello spirito è armonia; il fuoco del cuore è armonia.*

La nostra Terra si trova, per l’ultima volta in quest’ anno 5.3, in congiunzione con Mercurio,  Signore della quarta energia creativa e questo particolare momento astrologico ci ricorda di seguire la quarta Direzione che, come Modello, raccoglie tutti i disegni celesti:

Essa è il luogo determinante per lo svolgimento del Progetto solare perché è lo specchio che lo riflette e se l’immagine riproduce il Modello con buoni risultati, si avvicina maggiormente all’equivalenza fra apparenza e Realtà.

Ma nella Comunione, proprio perché uno lascia tutto, ha tutto. È lì il punto. Quando noi riusciremo una mattina, o forse chi lo sa, una sera, a la-sciar cadere il nostro sé separato, trattarlo come fosse un pidocchietto …  in quel mo-mento diamo tutto perché è l’unica cosa che abbiamo! Ma in quel momento riceviamo tutto, tutto! Non soltanto tutte le cose di quel pidocchietto, riceviamo tutto quello che è nell’universo capite che concetto augusto che è la Comunione!

 

 

*Collana Agni Yoga-Infinito1,pag.90

**Enzio Savoini-Scritti di Enzio con commenti, 2001, pag.156

 

 

 

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