L’impulso del secondo quadrante del Ciclo annuale corrisponde alla soglia equinoziale di marzo, che porta in emersione il seme immesso al tempo del solstizio di dicembre: manifesta tale inizio occulto o missione dell’anno. La prospettiva di indagine è sia eliocentrica, riconosciuta quale Cielo delle Cause ed Effetti generali, che geocentrica, il Cielo delle cause ed effetti particolari.[1]
Se il compito intravisto a dicembre 2015 era quello di fondare a livello soggettivo un Istituto del Cuore, questo è il momento di imprimerne l’immagine a livello mentale, affinché possa fissarsi quale riferimento fondante della nuova Cultura nella mentalità generale.
Allorché vi si allinea soggettivamente il Sole, il Vulcano centrale e motore di tutte le evoluzioni del sistema solare, l’Equinozio di marzo è infatti mosso dall’energia propulsiva di Aries (Avanzo, e dal piano della mente governo), il Primo Segno. La Porta di Fuoco elettrico di Aries, la Patria delle Idee, è l’allineamento, l’orientamento e la direzione solare per eccellenza della nostra Terra: Aries è la ‘direzione dell’Anima’ o ascendente solare della Terra, ossia di quella ‘sfera di esperienza’ che, per il microcosmo, rappresenta la Personalità. Su tale cardine e canone non solo sono basati l’influenza di fondo ed il computo delle Ere, ma anche la dose di potere evolutivo di ogni ciclo manifesto (il suo potenziale, come detto, è latente nell’inizio solstiziale di Capricornus).
Simmetricamente al Sole che sorge in Aries, ed attraverso tale Ariete solare, la Terra assorbe le energie del Segno opposto: Libra, il moto incessante verso l’equilibrio del centro, la sintesi degli opposti e l’armonia dinamica degli impulsi e delle relazioni.
A livello solare, è proprio tale asse zodiacale primario Aries-Libra a convogliare l’Impulso vitale che immette i principi e le leggi del Grande Respiro del Ciclo evolutivo, quella corrente dell’Onda di Vita che, trascorrendo a gradi, porta a compimento ‘dosi’ di Volere o Fuoco celeste, promuovendo l’avanzata armonica delle forme e della Coscienza.
Tale moto ritmico del Fuoco è quella Luce emanata, per questa parte di galassia, dalla potenza trainante dell’Orsa Maggiore: il Grande Carro sommuove tutti i cicli e le evoluzioni, emanando le Sette Energie dell’Onda di Vita (i Sette Raggi per l’Astrologia Esoterica) principalmente attraverso il primo asse zodiacale, Aries-Libra. La connessione tra la Costellazione e il Suo Asse zodiacale non è solo soggettiva attraverso i suoi Sette Spiriti, o Sette Rishi dell’Orsa Maggiore, ma anche oggettiva: le Stelle dell’Orsa sono allineate al trascorrere della Terra sull’eclittica nei 40 giorni prima dell’Equinozio di Marzo (Aries), così come simmetricamente lo sono al Sole, durante la rispettiva ‘quaresima’ solare nei 40 giorni prima dell’Equinozio di settembre (Libra).
“Una volontà incessante di armonia muove l’evoluzione”: la Volontà cosmica discende da questo Centro della Testa cosmico (principalmente dal suo Primo Rishi corrispondente alla stella Merak, allineata alla Terra l’8 febbraio e al Sole l’11 agosto) e, passando dall’asse Aries-Libra, giunge ai Luminari di Primo Raggio, Vulcano e Plutone. Da qui è focalizzata nel Centro della Testa planetario, indicato come Shamballa, la centrale direttiva che dà vita, moto ed esistenza a tutte le creature planetarie, fino al singolo atomo di sostanza.
Si comprende dunque l’importanza e la potenza del Raggio equinoziale del Ciclo annuale: il cosmo entra nel cuore, dà vita e a grado a grado ne attiva i principi e le leggi, le risorse sconfinate.
Conformemente, in tale appello verticale dell’Onda di Vita, imitando i Costruttori celesti, s’intende porre la prima Pietra dell’Istituto del Cuore:
Il Sole sorge in Aries e, solennemente, noi posiamo la prima Pietra,
a base dello spigolo di nord-est, dove l’Oriente si fonde con l’asse polare.
L’azione riprende.
La Pietra è in sito.
Con le sue misure comanda tutte le altre misure.
“E qui resta o prima Pietra,
e ardi in segreto.
Tu sei l’inizio e sei la fine.”
La prima pietra che avvia qualsiasi costruzione non può che essere l’Unità, quell’Idea e cristallo che è fonte e meta di ogni evoluzione e mondo: quell’Energia della Vita che discende, appunto, grazie alla Potenza di Aries.[2]
Lo si vuole ripetere, solennemente: l’Istituto del Cuore, la costruzione del Tempio cosmico del Cuore, non può che essere basato, pianificato ed organizzato sul principio e idea somma di Unità.
Il settimo principio della nuova Cultura “Base e scopo dell’organizzare è l’Unità” sembra appunto una Formula emanata da Aries, che trasmette la prima e la settima energia, l’Uno e il suo Ordine.
L’Unità planetaria non si consegue che attraverso un Ordine planetario: prima soggettivo, indi, allorché i cicli saranno maturi, anche oggettivo.
L’Unità e l’unione oggi non sussistono che a sprazzi tra le fila dell’umanità, ma l’attuale utopia dell’Umanità Una può divenire reale se un Ordine di cuori, in piena concordanza, la attesta, sognandola scientemente e realizzandola in e attraverso di sé:
“…Ricordate che l’aiuto viene offerto, ma deve essere accettato. Se presentiamo l’unità come mezzo di salvezza, il Nostro è un Consiglio puramente scientifico. Ci occorre che l’energia sia più intensa, e lo si ottiene solo se i collaboratori sono concordi…”. (Sovramundano § 104, Collana Agni Yoga).
Se l’Unità è la base, il canone ed il frutto finale dell’Opera comune, ad essa si rivolgono tutti i costruttori del Tempio del Cuore umano, tutti coloro che sognano in cuor loro la fratellanza originaria tra gli uomini e tra questi e i ‘mondi lontani’, i Fratelli Maggiori.
In questo “sistema di cuori” che è l’Uni-verso, il Modello di Fratellanza celeste più prossimo al Pianeta, l’immagine spirituale di tale costruzione aurea in Terra, è la Stella solare dei sette Luminari sacri. Le loro incidenze sulla Tavola Rotonda dell’Eclittica (lo Zodiaco) indicano via via i passi da compiere per avanzare armonicamente, in commensura e conformità con il Piano ed il Proposito solari.
Alla luce del faro dell’Unità centrale, contempliamo dunque la disposizione celeste equinoziale, attorno al Cuore del Sole (Sole/Vulcano):
Cielo eliocentrico 2° Quarto 2016
Ruota interna: 20 marzo 2016 h. 5.31 – Ruota esterna: 21 giugno 2016 h. 0.35
(F2 = SIRIO)
E, prima di commentarla, eccone una possibile formulazione sintetica che tende ad estrarre i sette Decreti elusivi del Piano solare per questa seconda stagione del ciclo 2016, le dosi qualificate di potere energetico ed evolutivo dei Sette Raggi della Vita solare:
1) Sole/Vulcano in Aries – Terra in Libra:
Il Potere solare orchestra la collaborazione aurea
2) Giove in Virgo:
L’Amore solare erige l’altare del Tempio
3) Saturno in Sagittarius:
Il Pensatore solare orienta l’Opera al Cuore del Cosmo
4) Mercurio in Pisces:
Il Mediatore solare apporta la consonanza tra i mondi
5) Venere in Aquarius:
La Mente solare fissa il canone del lavoro creativo
6) Nettuno in Pisces:
Il Sacerdote solare custodisce il cristallo dell’Unità
7) Urano in Aries:
L’Iniziatore solare vivifica il fuoco sacro della Madre
I Luminari sono ben distribuiti nel cerchio zodiacale delle possibilità, in collaborazione circolare o aurea, disposti a esedra attorno al perno potente e magnetico della direzione tra Plutone in Capricornus ed il Sole Sirio, il Cuore cosmico, il Primario del nostro Sole;
– il Cuore e l’Occhio solari (Giove, il Signore dello Spazio solare e del suo magnetismo, e il vettore di connessione Mercurio) sono in tensione, opposti rispetto al Vulcano centrale, tra Virgo e Pisces (2°-6° R.: Amore e Idealismo astratto). Tale polarità ingiunge la corrispondenza biunivoca tra Amore e Armonia per salvare o spiritualizzare la Materia: “non vi è amore senza armonia né armonia senza amore”. L’Armonia o consonanza tra i mondi è da porre sull’Altare del Tempio del Cuore umano. Quale “ancora di salvezza” risplende il cristallo dell’Unità, custodito dal Dio delle Acque Nettuno, il grande Riunificatore, onnipotente in Pisces, il Suo Segno;
– la quadratura di Nettuno all’Architetto solare Saturno in Sagittarius (4°-5°-6° R.: temperanza ardente e persistenza costruttiva) ne riorienta incessantemente il fuoco dinamico verso la Meta dell’Unità fraterna, sia nel sistema solare (sestile ad Aquarius 5° R. attraverso la Mente solare e sapiente di Venere 5° R., in quintile al grande Ordinatore Urano in Aries) sia in Terra (quintile costruttivo Terra-Saturno);
– infine, il desiderio o ardore guerriero di Marte (6° R.), reggitore di Aries, ora solitario e trionfale all’incipit dell’altro suo Segno Scorpio, sembra ricordare che il sé lotta e vince da solo, ma non da solo; non per sé, ma per il mondo: il desiderio riguarda le stelle (de-sideris), non le stalle.
Al livello inverso geocentrico, quello pertinente alla precipitazione delle energie sul Pianeta fino a livello individuale, la data iniziatica dell’Equinozio di marzo vede dominare i Segni di Croce Mobile, le 4 Potestà che sospingono all’Emersione:
Cielo geocentrico 2° Quarto 2016
Ben 6 Luminari la attivano: l’asse Pisces-Virgo è abitato, come per la prospettiva eliocentrica, dalla polarità magnetica Mercurio-Giove, quest’ultimo all’apice della quadratura a Saturno in Sagittarius: se non si rinnovano le forme, queste imprigionano la mente ed il cuore e, “senza visione, il popolo muore”. Questo flusso principale degli eventi è prossimo ai nodi lunari, la via che incanala le precipitazioni formali (assurta a massima rilevanza al tempo della scorsa eclisse solare del 9 marzo): ironicamente, ma anche profondamente, si potrebbe dire si salvi chi può e, così facendo, salvi il mondo.
Inoltre, la congiunzione in Pisces tra Venere e Nettuno, “squadrata” da Marte in Sagittarius, aggiunge una dose di sentimentalismo fanatico o, viceversa, di ispirata visione filosofica e ardente devozione alle verità più profonde.
Urano, Signore gerarchico[3] dell’elettrico Aries, orchestra la situazione al meglio grazie al Triangolo di Fuoco con Saturno in Sagittarius e Luna in Leo (1°-5° R.), traendo le coscienze a sublimare la Sostanza e a sperdere l’io nel noi: trasforma così le forme pensiero obsolete (quadratura a Plutone in Capricornus) in direzione della realizzazione del Tempio della Madre, del Cuore (quinconce a Giove e Nodo lunare in Virgo).
Ecco il corrispondente settenario di Formule geocentriche per una retta rispondenza dell’umanità agli impulsi causali eliocentrici:
Sole/Vulcano in Aries
Possa l’uomo accendere il Fuoco della Nuova Cultura
Giove in Virgo
Che il cuore sintetizzi le molteplici forme
Saturno in Sagittarius
L’impegno ardente stabilisce il giusto passo verso la meta
Mercurio in Pisces
Che l’intuizione sia il ponte ai Mondi invisibili
Venere in Pisces
La Scienza dell’Unione apra la porta alla Redenzione
Nettuno in Pisces
Idee ispirate portino il Sublime all’Umanità
Urano in Aries
Che il Nuovo sia intelligibile all’uomo affinché sia espresso e compiuto.
Infine, alleghiamo una collezione di mirabili pensieri, dedicati all’Unità e all’Ordine dell’Uno, al sogno di Aries:
“BASE E SCOPO DELL’ORGANIZZARE È L’UNITA’
L’Universo funziona e sta assieme in libertà perché è Uno, perché governato dall’Unità assoluta, perché è una comunione illimitata di unità relative.
Rispettare l’Unità non è un gesto religioso soltanto, o morale, o filosofico: è il comportamento naturale dell’uomo retto, unità cosmica consapevole.
I Molti, se organizzati, gravitano e si integrano attorno al Centro ignoto. Allora il disordine scompare.
I molti centri e campi sembrano separati, ma se la struttura è organizzata sono in realtà comunicanti, cioè uniti.
I molti sono indispensabili per conoscere l’unità e l’unione si costruisce nel rispetto del molteplice e con il suo concorso.
Questa è la chiave che gira sette volte in sette serrature.
Organizzare significa dunque porre in comune tutte le risorse umane. L’organizzare amministra, riunisce, distribuisce il tesoro della cultura, antica e nuova.
Nulla appartiene a nessuno. Tutto è di tutti. Questo è organizzare.
La Cultura è sempre una comunione spirituale organizzata.
La forza della nuova Cultura organizzata sta nel riconoscere e imitare la struttura settenaria universale.
Tutto parte dall’Unità, si palesa nel settenario e ritorna all’Unità. E lo Spazio ne contiene il processo.
Nell’Infinito non esistono separazioni, non esiste il grande né il piccolo. Chi serve in modo esecutivo non è inferiore a chi lo fa in modo creativo.
Non si può abbassare o svilire lo Spirito, ma si può sublimare la Sostanza. Ecco il settimo Servizio.
L’ORGANIZZARE ELEVA LA SOSTANZA ALL’ESSENZA
Organizzare significa costruire gerarchie di funzioni. Questa è la magia che spiritualizza le cose e gli eventi, allestendo tra essi ordinamenti, strutture, regole e procedure funzionali allo scopo dell’Unità. Tale magia la si ottiene a mezzo del rito, che bonifica lo Spazio, ed è in grado di lasciare scorrere libera la vita nell’intero organismo.
Il disorganico non progredisce. La forma organica è invece un ordine evolvente, che a spirale sale verso il meglio.
L’effetto dell’attività organizzante del settimo servizio tende all’unione generale operando sui minori, sui simili, sulle corrispondenze, che edifica in strutture organiche via via più capaci.
Il processo è favorito dalla crescita graduale della collaborazione, che accelera gli sviluppi a vantaggio comune.
L’unione fra centri e campi produce l’evoluzione della coscienza, ovvero del loro rapporto sempre più luminoso.
L’impegno evolutivo cosmico è il riordino generale dei rapporti fra i due elementi supremi: Spirito e Sostanza, Vita e Spazio, i quali uniti alla coscienza realizzano la Trinità, che è l’Uno.” (Estratti dagli scritti inediti di Enzio Savoini).
*
Sognando la nuova Cultura del Cuore, poniamo al centro la prima Pietra dell’Unità, allo spigolo di nord-est della Realtà:
La Libertà è lo scopo dell’Unità.
L’Amore è l’energia dell’Unità.
La Luce è la gloria dell’Unità.
La Bellezza è il segno dell’Unità.
La Gioia è la forza dell’Unità.
La Verità è il suono dell’Unità.
L’Unità infinita è ed esiste.
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