Alzando gli occhi al Firmamento e scrutandolo nel nostro Cuore, si è iniziata due anni or sono questa semina stellare: siamo partiti dal profondo Cielo celebrando le direzioni eliocentriche (ossia secondo lo ‘sguardo’ del Sole) tra la Terra ed i Fuochi celesti (vedi articoli relativi alle congiunzioni eliocentriche Terra-Stelle, anno 2013), per discendere da tale prospettiva generale a quella ‘locale’, geocentrica, contemplando il Cosmo dalla nostra amata Terra, attraverso il ‘mirino’ del Sole (vedi articolo Allineamenti Uomo-Sole-Cosmo, anno 2014).
Oggi, lo si ricorda, l’intendimento è di seguire alcune mirate direzioni del Sole con le Stelle, e risponde, quale terzo livello della nostra Semina stellare, al proposito di edificare il nuovo Tempio umano (acquariano) ‘a immagine e somiglianza’ del Tempio solare, orientato ai Misteri sfavillanti del Cielo (vedi articolo Le Stelle Regali e programma pubblicazioni Ritualità solare e Effemeridi anno 2015).
L’orientarci in modo sempre più adeguato alle Fonti celesti è dunque una necessità costante, una domanda lenta perpetuata ed inoltrata all’Infinito, sostenuta dal valore dello sguardo fisico capace di fissare nello Spazio, ossia nel Tempio del cuore, la rete di Luce proveniente dal Cosmo. Le risposte che ne derivano scendono come gocce di rugiada e le nostre menti le interpretano come possono; eppure se l’Infinito che conduce al cuore vive nel cuore, la vista, ossia la luce, penetra ovunque e nulla resta celato al cercatore.
Sulle ali di quest’ultimo pensiero, abbiamo immaginato il piano dell’Eclittica quale Tempio spaziale nel quale, dalle vetrate policrome del mondo celeste (interiore ed esteriore), filtri il raggio del Sole carico dell’energia delle varie stelle mano a mano allineate con esso.
Il Raggio del Sole viene inteso quale Soffio celeste dei Misteri dello Spazio, il Cuore dell’Uomo quale Sacerdote del Tempio solare ed il pavimento del Tempio quale campo o orizzonte terrestre, organizzato ed ornato a scacchiera, a Lambdoma.[1]
Quale scintilla, quale tesoro interiore, potremmo dunque focalizzare oggi sotto l’imperio del Sole?
In tale Giorno, 21 maggio, il Sole si allinea alla Stella Alcione delle Pleiadi, la Grande Madre cosmica e Magnete centrale per la Sostanza di Sette Sistemi solari.[2]
Il Raggio originario, datore di Luce di Vita, s’irradia dalla sua Fonte primaria, intesse attorno ad Essa la Sua orbita di fuoco ed indica all’intera progenie il perno del sentiero cosmico proteso a spirale nell’Infinito:
“Il Sole (cioè il sistema solare) ha Alcione, nelle Pleiadi, quale centro della sua orbita.” [3]
Il punto di Luce solare, in orbita attorno al Sole centrale,[4] manifesta ad ogni creatura del sistema (dai Luminari al più piccolo atomo) il fuoco miracoloso dell’Unità: un’origine sostiene l’altra attestando l’esistenza di una coerenza non locale, organizzata e libera, la cui integrità e bellezza definiscono l’appartenenza ad una famiglia cosmica.
L’effulgenza solare sembra dunque specchiare nella moltitudine di cuori la meravigliosa realtà dell’Unione, il legame con una sola grande Origine. È il tempo propizio per risuonare al potente richiamo della Stella Madre Alcione, la Generatrice cosmica, e di manifestare il proprio impegno e tensione creativa riconoscendo, all’Origine femminile, quella sovranità spaziale che si propaga come un’onda luminosa in ogni suo dominio, gravitando incessantemente i semi solari all’unica Meta.
— L’organizzazione delle orbite cosmiche dipende da varie combinazioni generali. Il potere dell’orbita principale origina dal seme del magnete traente, manifesto come principio di coesione. Il seme dello spirito è appunto quel magnete che raduna le energie da instillare, e il suo potenziale si esplica al meglio nell’azione. Il seme dello spirito e l’azione sono il centro della vita. (…) Il potenziale dello spirito cresce dunque parallelo alla qualità della tensione.[5] [Ogni centro ha la sua orbita (…) le orbite sono sentieri spirali cosmici, protesi all’Infinito; poichè tali sono vere e proprie strutture geometriche, organiche, viventi. Il sentiero del discepolo è la sua orbita spaziale, puntata alla stessa meta finale che attende qualsiasi creatura].[6]
Che l’umanità, come sole centrale nello Spazio cosmico, tenda sempre più scientemente a riflettere il sublime Modello del Cielo, e sia l’Origine della sua spirale evolutiva, in orbita secondo la Sua Volontà.
— Alla base di una qualsiasi orbita è sempre posta una volontà singola, che lega assieme tutte le manifestazioni. Quel punto focale è dunque la fonte irradiante che tutto impregna d’ardente stimolo creativo. Mirabile è il volere che così irradia, e proietta tutte le energie dello spirito verso le sfere superiori. L’orbita tracciata da quel volere manifesto viene così dilatata dal Fuoco dello Spazio, poiché assimila fuochi saturi ed è correlata con le sfere più elevate. Un grande pensiero, pertanto, conferisce allo spirito un grande potere attrattivo, e la Volontà che irradia il fuoco supremo lo attrae nell’orbita più eccelsa. Portentoso è invero essere in sintonia con la Volontà superiore; solo così si svelano le orbite dell’Infinito.[7]
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