Della necessità di “fare Sistema”

Si sente spesso dire, da parte di rappresentanti di alcune categorie, della necessità di “fare sistema”. Ciò avviene soprattutto quando queste categorie rappresentano il mondo agricolo, l’artigianato, la piccola industria, dove – a causa delle dimensioni molto ridotte delle aziende – risulta quasi sempre molto difficile ottimizzare funzioni essenziali come gli acquisti, le ricerche di mercato, la distribuzione, la comunicazione.

 Per quanto riguarda l’agricoltura potrà bastare un solo esempio ad evidenziare quali sono oggi le prospettive di un produttore:

  • bellissime arance non trattate, esposte in un mercato rionale di Torino ad inizio marzo 2014, al culmine della stagione, al prezzo di 1,00 € al kg;
  • deduciamo IVA e scarti lungo tutta la filiera;
  • deduciamo il margine del grossista torinese;
  • deduciamo il margine del trasportatore (da Calabria o Sicilia sono più d mille km.);
  • deduciamo il margine del grossista all’origine;
  • quanto incassa il produttore? Essendo molto ottimisti 0,20 € al kg;
  • dai quali bisogna ancora dedurre i costi della raccolta, delle cassette, della produzione…

 Per quanto riguarda artigianato e piccola industria vi sono sicuramente significative differenze di filiera, con situazioni sicuramente migliori per certi aspetti, ma ancor più critiche per altri.

È quindi evidente che tanto più l’impresa è piccola, tanto più si lavora in scala ridotta, tanto più risulti necessario “fare sistema” e trovare quindi soluzioni condivise ai molteplici problemi che pone un sistema economico sempre più frenetico e globalizzato, che fa pervenire, per ragioni di stagionalità, frutta e verdura al nord Italia non solo più dal sud dell’Italia stessa, o da Spagna e Grecia, ma anche da Cile e Sud Africa.

 Nel corso del tempo si è “fatto sistema” anche in modi molto più significativi e su scala ben diversa, vediamo alcuni esempi eclatanti:

 Cina                            mil.ni di abitanti  1.341         superf. kmq   9.596.960

 India                                                     1.225                                 3.287.590

 Stati Uniti                                                303                                9.372.614

 Russia                                                     145                                17.075.200

 Un. Europea                                            504                                 4.326.253

Cina, India, Stati Uniti, Russia, sono Sistemi che occupano territori immensi, con popolazioni a volte enormi, altre volte più limitate, che si sono costituiti in tempi non lontani, se non recenti come avvenuto per l’India, che ha dato il via al processo di decolonizzazione.

Alquanto diverso il caso dell’Unione Europea, ancora in fase costituente, che per certi aspetti sembra procedere a rilento, criterio che possiamo però rovesciare se consideriamo che i nostri padri, o nonni, hanno ancora vissuto due guerre mondiali nate e combattute totalmente o prevalentemente proprio in Europa, tra popolazioni che oggi non potrebbero più concepire di dichiararsi vicendevolmente guerra, come ancora fece l’Italia il 10 giugno 1940, “… l’ora segnata dal destino …”, non mancando di rimarcare l’intenzione di voler “spezzare le reni” alla Grecia, dove adesso andiamo molto più volentieri per tutt’altre ragioni.

Le cinque aggregazioni citate rappresentano Sistemi che regolamentano la vita di più di tre miliardi e mezzo di persone, più di metà della popolazione mondiale, coordinando numerosi sottosistemi: Politico, Educativo, Medico, Economico/Finanziario, Difensivo, Giuridico, Amministrativo, eccetera.

Contestualmente ai Sistemi sovrastatali, il XX secolo ha visto la nascita di proto-Sistemi di grado ancor maggiore, prima la Società delle Nazioni, poi l’ONU, con una miriade di Organizzazioni minori, sia di carattere istituzionale, sia basate sul volontariato.

L’evoluzione di queste tendenze, di cui parleremo ancora in prossimi articoli, conduce inevitabilmente a considerare il prossimo obiettivo: il Sistema Planetario, all’interno del quale, risolti per buona parte i problemi delle relazioni tra umani, si penserà sempre più, e sempre meglio, ai principi ed alle modalità che potranno ottimizzare i rapporti tra i grandi Sistemi, il Regno Umano, il Regno Animale, il Regno Vegetale, il Regno Minerale e quindi a come assolvere al principale compito dell’Umanità, che viene espresso anche con la seguente Formula:

“Dal Centro Umano si svolga il Piano di Amore e di Luce …”.

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