Venere nella 1ª qualità di Aries: Governo e Polis-etica

In questi giorni (9-10-11) Venere, il Luminare-Guida per la scienza della Manifestazione in Terra, si trova a VenerePianetanavigare nuovamente (il suo ciclo semplice è di 225 gg.), lo spazio del cielo eliocentrico condizionato dalla prima qualità di Aries, il Segno indicato in Astrologia Esoterica come fonte dell’energia iniziale cheGlifo.Aries determina la nuova Era e come passaggio attraverso cui la potente energia del 1° Raggio della Volontà/Potere, energia che governa e guida la crescita di qualsiasi organismo vivente, raggiunge la nostra vita planetaria.
Gli appuntamenti di questo nuovo ciclo intendono seguire, come precisato nel documento Ritualità solare per l’anno 2015, l’incedere di Venere nei Segni indicati dall’Insegnamento come i principali trasmettitori delle sette energie della veniente nuova era, e ciascun appuntamento, colorato dall’energia che scaturisce da tali rapporti, viene dedicato per quest’anno all’idea che alimenta il primo settore della tavola del piano a favore di una Nuova Cultura: il Governo.
Nel precedente articolo dal titolo: Venere e il Governo nei settori della Nuova Cultura – 1° Venere in Aries, si è parlato di libertà, di responsabilità e di doveri, di servizio orientato al bene comune e di cooperazione coordinata. Si è visto che quella del governare è un’azione particolarmente complessa che, essendo fortemente ostacolata dal quotidiano e dal personale, richiede cuore acceso e acume mentale.
L’atto preliminare prevede di lasciare tutto ciò che non è indispensabile, ossia quel ciarpame mentale ed emotivo che distrae e distoglie dai doveri superiori. L’Insegnamento suggerisce che non si tratta di distruggerlo, ma soltanto di allontanarne l’attenzione, essendo questa l’azione che permette di superare l’ostacolo e di acquisire quel grado di libertà maggiore, assolutamente necessario per poter contattare la potente energia di 1° Raggio.
Attraverso questo processo di liberazione, la coscienza si espande e l’uomo diventa più ricco e consapevole, più saggio. Raccoglie così il dono di quelle qualità che non conoscono limiti e rappresentano le gemme preziose di un tesoro che aumenta e si dilata in ogni direzione.
Passo dopo passo l’uomo, nel rifiutare l’ordinaria neutralità e la parzialità, impara ad avvicinare quella condizione, propria del servitore orientato al bene comune, che consente alla coscienza di liberarsi e innalzarsi, e di sprigionare la sua vera natura verticale che apre le porte della solidarietà solare e della fraternità gerarchica.
È in questo modo che la Luce sottile della Vita accende e muta ogni centro psichico pronto ad accoglierla, trasformandolo in una fonte di Luce manifesta.

La stoffa dell universo.
E come nel Cosmo brillano innumerevoli Sorgenti e ciascuna di queste, a sua volta, versa Luce e calore nel proprio Sistema e lo guida ad evolvere, così il processo di illuminazione generale si trasferisce dalle Entità maggiori al cuore delle singole creature e quando il cuore s’incendia e la coscienza si concentra, la Luce si trasferisce dal mondo sottile al concreto e dirige al Bene.
il cuore conosce la verità per contatto diretto e vi aderisce senza essere di parte. Le vere scelte si compiono nel cuore, che non è dualistico. Il cuore riconosce il male o l’errore che si celano nelle parti in opposizione e le rifiuta entrambe: non è partigiano e non è neutrale. Scegliere fra male e bene non è atto di parte, poiché il Bene è di livello superiore, è ‘un’altra cosa’; fra illusione e realtà non è questione di parti, e non c’è scelta possibile fra essere e non essere”. (Tratto da Attesa e Vigilanza, testo inedito di E. Savoini).
Di primaria importanza è dunque salire oltre il trambusto continuo della mente concreta e, senza interferire in quei moti con il volere personale, superare il livello quotidiano per stare nella luce intuitiva.
Nel cuore dell’uomo arde il presagio di essere più che un uomo. E’ una verità che resta a lungo celata e inespressa, spesso è ricacciata come espressione di superbia, tuttavia per sua natura lentamente si espande e si afferma, e la mente si stabilizza nella Luce. Essere uomo non è definitivo. E’ tragico, è gaudioso, ma non è l’ultima spiaggia: è solo una tappa del Sentiero. Libertà sempre maggiori e responsabilità sempre più gravi attendono quella scintilla che splende nel cuore”. (Tratto da Tenere la mente nella Luce, testo inedito di E. Savoini).
In realtà l’uomo è il precipitato di un’Idea con la quale è in rapporto perenne e, nonostante le difficoltà, all’uomo è dato di potersi collegare con gli altri Centri della Vita per essere ed esprimere l’Unità. Tale sintesi rappresenta, in questo momento iniziale, l’impegno principale, il vero bersaglio della condotta umana.

Sistema terrestre
Combattere, dunque, in tutti i modi la separatività e dare vita ad un sistema armonico, ad imitazione del Modello solare, che possa realizzare questo progetto per un nuovo governo planetario.
Già “al tempo dell’antica Grecia, la polis era un modello di struttura che prevedeva l’attiva partecipazione degli abitanti liberi alla vita politica. La peculiarità della polis era che le leggi della città fossero concepite come un riflesso della Legge universale preposta a governo del mondo. L’armonia esistente fra la polis e gli individui che la componevano era assimilata a quella esistente in natura fra il tutto e le sue singole parti. Ognuno trovava la propria realizzazione nella partecipazione alla vita collettiva e nella costruzione del bene comune…” (Wikipedia). Ma “il primo problema del governo del mondo, dice A. A. Bailey (nel Trattato dei Sette Raggi Vol. Primo Psicologia esoterica), è l’uso assennato delle idee e quando gli uomini vedranno le loro difficoltà con chiarezza, agiranno con senno ed educheranno con gran cura i loro Osservatori e Comunicatori. Questi saranno uomini e donne la cui intuizione si sarà risvegliata sotto il pressante impulso dell’intelletto, persone dalla mente così subordinata al bene del gruppo e scevra di separatività da non offrire ostacolo al contatto col mondo della realtà e della verità interiore (…) saranno uomini di buona volontà, di grande apertura mentale, di erudizione profonda; liberi da ambizioni e orgoglio, saranno animati dall’amore per l’umanità e dal desiderio di aiutarla. Uomini siffatti sono spirituali”.

Terraunita
E’ dunque la legge dell’Amore, espressa con intelligenza, che deve essere applicata a tutti i rapporti umani e, visto che la situazione generale delle energie di questo momento induce a dar vita ad una nuova comunità umana basata sulla realtà dei valori e sulla collaborazione armonica, deve essere necessariamente conseguita l’innocuità in ogni espressione.
L’Armonia, quand’è raggiunta, consente di reagire alla forza dell’illusione, e di eliminare, per il valore magico dei rapporti e delle misure, gli elementi fittizi e irreali, liberando la coscienza.
Se poi l’opera sua [dell’uomo, n.d.e] è armonica, e ricerca le consonanze celesti, accende fuochi nello Spazio e collabora con il Cosmo. La bellezza è una forma non di Spazio, ma di Fuoco. Così Spazio e Fuoco, uniti, riproducono nella coscienza il Senso (cioè il Tao) che li ha generati. Ne consegue l’importanza della purità dello Spazio. Non basta comporre figure secondo regole armoniche, per ricavare bellezza e fuoco. Quest’operazione deve essere la somma di molte altre, precedenti, seguenti, simultanee. Non basta copiare la bella opera altrui per costruire in modo celeste. Bisogna che tutti i gesti, i pensieri, gli impulsi, i moventi siano concordi fra sé e con il fine universale. In questo caso, sicuramente, l’opera nata dalle mani dell’uomo che sia minuscola, che sia monumentale, è durevole, e agisce nello Spazio con il potere costruttivo del suo fuoco. In questo caso, divinamente, il suo autore si presenta in epoche future con l’autorità del messaggero; prepara, coltiva, compone forme di gioia destinate a tempi opportuni. […] Egli esprime, con le forme, quel che ha; ma può variare il suo contenuto se unisce la sua vita a quella del Cosmo.” (E. Savoini, Armonica. Prima parte, libera traduzione, riassuntiva, con commenti di Lehrbuch der Harmonik di Hans Kayser, testo inedito, 1980).

 LOGO couleur V4 original

Aggiungi ai preferiti : permalink.

Lascia un commento