[traduzione dell’articolo di Aleksandr I.]
La danza infinita di Venere e della Terra celebra la bellezza del dispiegarsi della Mente all’interno delle sfere del nostro Logos solare. Questa danza fornisce il senso della sintesi tra il passato e gli obiettivi immediati del Piano – il più grande Pensiero in corso.
Fin dall’alba dei tempi, e forse anche prima, la nostra Terra ha fatto affidamento sul sostegno della sua sorella maggiore Venere. La presenza di questo astro luminosissimo è sempre stata un’ispirazione per i cuori sensibili della famiglia umana, risvegliando pensieri di bellezza e saggezza. Evocava ricordi di una casa a lungo dimenticata.
L’ Antica Saggezza racconta che Venere, dimora di divinità ardenti di saggezza, fu la fonte dell’impulso che portò il Fuoco della Mente sulla Terra, trasformando l’uomo animale in umano. Contemporaneamente, la Divinità che racchiude tutta la vita sulla Terra, l’Uomo Celeste interiore, il nostro Logos Planetario, si incarnò sul piano fisico-eterico, compiendo un passo importante nella propria evoluzione, sviluppando il principio del Manas (Mente), originato da un piano cosmico ancora più elevato. L’umanità è Pensiero nella Sua grande Mente planetaria.
Questi eventi incredibili sono stati conservati in molteplici storie di numerose tradizioni popolari di tutto il mondo. Una di queste è il mito di Prometeo, il titano che rubò il fuoco agli dei, portandolo agli esseri umani che vivevano nelle tenebre. La stessa storia racconta che questo portatore di fuoco creò l’uomo dall’argilla. Per punizione, Prometeo dovette essere incatenato alla roccia della materia, dando la sua sostanza vitale agli avvoltoi affamati che venivano ogni giorno a torturarlo. Attraverso la metafora, questa storia trasmette la verità di come l’evoluzione progredisce nel nostro sistema solare: progressi fatti attraverso impulsi di fuoco che vengono “dall’esterno”, al prezzo di un massimo sacrificio.
Da quei grandi eventi sono trascorsi eoni e l’umanità ha percorso un lungo cammino di evoluzione. Questo viaggio è stato costantemente condizionato dal graduale dispiegamento del seme della mente all’interno della razza umana. Civiltà dopo civiltà, nazione dopo nazione, generazione dopo generazione, il fuoco della mente è stato continuamente alimentato, fino a che arrivò il momento di accenderlo.
Come all’alba dei tempi, i nostri Fratelli maggiori osservarono attentamente le opportunità del tempo, dei cicli. I figli e le figlie della razza umana più avanzati in Saggezza – la Gerarchia Spirituale del nostro pianeta – sono stati al fianco dell’umanità, sostenendo e dirigendo i popoli. Questi Guardiani invisibili furono in grado di riconoscere il Pensiero dell’Uomo Celeste, il Logos Planetario. Nella loro meditazione percepirono il Piano per manifestare quel Pensiero.
Questi Maggiori poterono prevedere l’arrivo di un altro grande evento, simile all’antico impulso venusiano. Lo stesso fuoco della mente che trasformò un uomo animale in un umano, poteva trasformarlo ora in un essere spirituale, aprendogli le porte del Regno Spirituale. Come nell’antichità, questo grande evento è e sarà parallelo ad un grande avanzamento del nostro Logos, del nostro Dio planetario, che renderà sacro il nostro pianeta (ovvero in grado di esprimere l’Energia e Volere della Sua Anima, e non quelli della Sua Personalità). Anche se non era ancora giunto il momento, le sagge Guide sapevano che il lavoro di preparazione doveva iniziare.
Circa seicento anni fa la Gerarchia inviò un impulso per stimolare il piano mentale della razza umana. Le persone più avanzate che lavorano nel campo della scienza, dell’arte, della religione e dello stato risposero per prime a questo stimolo. La fioritura del Rinascimento europeo fu uno dei segni iniziali della futura primavera dell’Anima.
I secoli successivi portarono a un graduale sviluppo delle capacità mentali dell’umanità. L’invenzione della stampa, il progresso della scienza, la nascita di università e scuole, diedero impulso all’attività in tutti i campi della vita umana. Uno dei progressi fu l’emergere dell’opinione pubblica e la formazione di molteplici movimenti sociali incentrati su varie cause umanitarie e politiche, che sostenevano il miglioramento delle condizioni umane generali. Il Pensiero dell’umanità iniziò gradualmente a rivelarsi. Tuttavia, la strada da percorrere era ancora lunga, poiché la maggior parte dell’umanità conservava ancora il proprio seme mentale in uno stato dormiente.
Quando i Maestri ‘Anziani’ si riunirono di nuovo nel Grande Conclave, circa cento anni fa, poterono riconoscere che il tempo delle grandi prove stava arrivando e che l’umanità doveva prepararsi per il prossimo passo del suo lungo viaggio partito all’alba dei tempi. Tutti coloro che erano stati in prima linea nell’evoluzione umana furono chiamati a intensificare i loro sforzi per mantenere le menti costantemente concentrate nella luce delle loro Anime. Essi furono i precursori del futuro destino dei figli degli uomini, mostrando la via che gli altri dovevano seguire. Così fu istituito il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo.
Il grande Pensiero – il Piano Divino – iniziò a rivelarsi alle menti e ai cuori di coloro che risposero all’appello degli Anziani. La visione di un’umanità futura unificata da principi di libertà, fratellanza e bene comune divenne un magnete che, per risonanza, riunì i figli e le figlie più avanzati di tutte le nazioni, culture e fedi. Ciò che li univa più di tutto era la volontà di servire i propri simili.
Questa unione di servitori fu chiamata a lavorare per preparare le menti e i cuori delle genti alla venuta del grande Avatar dell’Età dell’Acquario. Come Giovanni Battista duemila anni fa, insieme essi divennero un Gruppo Precursore dei nostri tempi, che inaugurava la venuta del Cristo. Il periodo che precede l’anno 2025 è stato appunto chiamato “La fase del Precursore” – il tempo dell’esplorazione rivelatoria attraverso esperimenti e pratica.
I compiti principali erano due. Innanzitutto bisognava attivare e stimolare le menti delle persone, passando dalle emozioni al piano mentale. E, per quanto riguarda il mondo stesso, il cambiamento maggiore doveva avvenire rompendo le barriere delle separazioni e dei pregiudizi che fino a quel momento tenevano gli uomini separati gli uni dagli altri.
Il Gruppo dei Precursori aveva anche il compito di riconoscersi l’un l’altro in tutte le nazioni e di entrare in relazione telepatica. In questo modo il Nuovo Gruppo si sarebbe riconosciuto come un essere vivente – un organismo – un corpo vibrante che ha un ruolo da svolgere nell’insieme planetario.
Come ogni organismo vivente, il nostro pianeta ha sette centri di vita vivificante. Questo gruppo di Precursori è destinato a diventare il centro della Visione – il Centro Ajna – il Terzo Occhio del pianeta. Questo è il mistero che deve ancora essere svelato. È sorprendente riflettere su cosa significherebbe per questo gruppo essere l’Occhio planetario, considerando che “l’energia segue il pensiero, e l’occhio dirige l’energia”.
Il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo, essendo esso stesso un organismo vivente, ha i suoi sette centri di vita vivificante. I gruppi spirituali di varie scuole e tradizioni formano il Centro del Cuore all’interno di questo Essere di Gruppo. Il cuore svolge due compiti principali in ogni corpo vivente: ancorare il principio della Vita e pompare l’energia vitale attraverso il sangue a tutti gli organi e le cellule del corpo.
C’è un altro ruolo che ogni cuore può svolgere, come indicato dal Cristo l’ultima volta che ha camminato sulla Terra: “Come l’uomo pensa nel suo cuore, tale egli è”.
Gli Anziani hanno offerto molti strumenti al gruppo di servitori. Uno dei più potenti è la scienza dell’Invocazione, che permette di chiedere aiuto ai Grandi nei momenti di necessità. Un altro potente strumento, che non era mai stato affidato ai figli degli uomini, fu dato con grande cautela a coloro che custodiscono il Cuore del Gruppo dei Servitori: l’evocazione della Volontà.
I Grandi diedero anche un avvertimento ai Servitori: “La mente è l’uccisore del Reale”. A Giovanni Battista fu tagliata la testa e così i Precursori del Gruppo sono avvertiti di non “perdere la testa” lasciandosi intrappolare dal potere della mente inferiore. Il loro compito è trascendere la mente per vivere la vita dell’Anima. L’intera umanità si troverà ad affrontare la stessa sfida in un lontano futuro, al momento del Giorno del Giudizio. Ma essendo il prototipo dell’umanità futura, i Servitori del Mondo dovrebbero essere pronti ad affrontare questa prova già da ora.
Siamo stati chiamati a far parte della più grande avventura spirituale che si sia mai svolta su questo pianeta. Abbiamo supporto e strumenti per aiutarci. C’è molto lavoro da fare e il tempo è adesso.
In questo giorno in cui Venere si trova di fronte al Sole in diretta opposizione alla Terra, evochiamo il fuoco della mente all’interno della razza umana e chiamiamo il più alto fuoco venusiano dentro di noi per fare il grande passo in avanti secondo il Piano. L’umanità è Pensiero. Che Venere ci aiuti.
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Per ulteriori riflessioni e meditazioni mentre invochiamo il potere di Venere:
“Vorrei pregarvi di ricordare che nell’evoluzione del nostro pianeta l’accento dell’intero processo evolutivo è posto sulla MENTE e sui suoi vari aspetti: l’intelligenza, la percezione mentale, il Figlio della Mente, la mente inferiore, la mente astratta, la mente come volontà, la Mente Universale.” (A. A. Bailey, La Telepatia e il veicolo eterico, 71).
“(…) ogni Uomo Celeste è collegato ad uno dei Suoi Fratelli sotto la Legge di Attrazione reciproca (…) e lo troviamo tra il Logos planetario dello schema che chiamiamo Venere ed il Logos del nostro schema. Questa interazione psichica ha i suoi flussi e riflussi ciclici, come tutte le forze di vita. Al tempo della Lemuria vi fu un periodo di stretta interazione che produsse l’incarnazione sul pianeta fisico del Logos del nostro schema, il Capo della Gerarchia e l’Iniziatore Unico. (…)
La venuta dei Signori della Fiamma sul pianeta Terra ha una relazione profonda, come detto sopra, con il rapporto esistente tra l’Uomo Celeste dello schema della Terra ed il Signore dello schema di Venere.
(…) Lo schema di Venere, come affermato nella Dottrina Segreta, è nella sua quinta ed ultima ronda; la sua umanità è molto avanzata rispetto alla nostra, sotto certi aspetti, ma l’importante evento durante la terza razza radice [Lemurica] fu dovuto alle cause seguenti, e non al fattore del maggior avanzamento di certi gruppi di esseri umani.
Primo. Lo schema di Venere, considerato come centro logoico, è più attivo del nostro, e perciò il suo magnetismo radiante è assai più esteso. La sua irradiazione è tale che, sul piano buddhico, comprese nel suo raggio d’influenza magnetica quella catena del nostro schema che è composta predominantemente di materia buddhica. Quindi, attraverso questa catena, magnetizzò il globo corrispondente della nostra catena, e da questo risultò una specifica vivificazione dello stesso pianeta denso.
Secondo. Così come nell’uomo si trovano certi triangoli di forza a differenti stadi d’evoluzione o, con altre parole, differenti centri si collegano geometricamente, (…) altrettanto accade nel caso di un Uomo Celeste o di un Logos solare. Un tale evento si produsse in questa ronda in rapporto al centro incarnato dal nostro Logos planetario. Esso si collegò geometricamente con altri due centri, di cui uno era Venere; il kundalini logoico, circolando con forza terribile nel triangolo così formato, produsse l’intensificazione di vibrazione nella famiglia umana che ebbe per effetto l’individualizzazione. (Il Trattato del Fuoco cosmico, 367-369).
“L’individualizzazione umana, o l’emersione sul piano mentale delle unità autocoscienti, è compresa in uno sviluppo più ampio, poiché ci sincronizza all’appropriazione di un corpo fisico denso da parte del Logos planetario (…)”. (Ibidem, 690).
“Abbiamo visto come il metodo di individualizzazione caratteristico di questo sistema solare è il risultato della forza che emana dal piano mentale cosmico, la quale spinge in attività le entità la cui funzione è di formare il corpo dell’ego sul piano mentale con la propria sostanza vivente, dotando così le unità umane sul piano fisico, mediante la loro qualità e natura, della facoltà dell’autocoscienza, e producendo in tal modo l’Uomo. È loro compito anche l’energizzare le unità mentali di tutti gli uomini ed il coordinare, mediante la forza che incarnano, ed energizzare gli involucri del triplice uomo inferiore, affinché questi possano a tempo debito esprimere intelligentemente la volontà ed il proposito del Pensatore che vi dimora.” (TFC, 717)
“Circa l’origine del fuoco della mente si può apprendere qualcosa di più con lo studio dei vari metodi di individualizzazione. Relativamente all’uomo questi metodi sono tre, per quanto ne possiamo sapere (…) Tali metodi sono i seguenti:
Primo: il metodo seguito sulla catena lunare (la manifestazione planetaria che ha preceduto la nostra) quando, per mezzo della forza e dell’energia innate, fu prodotta la congiunzione dei tre fuochi, ed il fuoco della materia venne a contatto col fuoco dello spirito mediante la presenza latente dell’ignea scintilla della mente. La scintilla della mente, operando mediante l’istinto, provocò una tale attività nella forma o sostanza materiale da portarla a quelle altezze dove poté entrare in contatto col polo opposto. L’uomo-animale aspirò; lo Spirito rispose; la vibrazione del germe della mente aveva impregnato la sostanza come un lievito.
Così la coscienza fu risvegliata. Nel precedente sistema solare, gli Uomini Celesti avevano seguito questo metodo, e questi avanzati Esseri cosmici presero coscienza e padroneggiarono i tre piani inferiori del fisico cosmico, i piani che ora l’uomo si sforza di padroneggiare. Essi si individualizzarono per effetto del lavoro compiuto durante incomprensibili eoni di sforzo. Il sistema solare precedente ebbe una durata molto più lunga di quanto non avrà questo, e la forza nella materia fu generata dalla progressione delle età. Fu il periodo della vivificazione delle spirille nell’atomo permanente fisico del Logos.
In questo metodo di individualizzazione è data importanza al fatto che il principio del manas fa parte del carattere logoico, e fa parte della Sua natura stessa. Esso perciò ha origine nel Suo Essere o Sé; fa parte del contenuto del Corpo Causale logoico, e perciò impregna tutta la manifestazione che ha origine da Lui. Da qui la giustezza dell’affermazione che il manas cosmico ha origine sul piano mentale cosmico, ed è una parte del fuoco che anima questo piano.
Secondo: nel secondo sistema solare, ed in relazione al metodo usato in questo sistema, vi è un altro punto che merita attenzione. Il fuoco della mente proviene da una costellazione di cui la scienza moderna non ha finora riconosciuto lo stretto rapporto col nostro sistema solare, data l’enorme distanza. Il sole “Sirio” è la fonte del manas logoico, così come le Pleiadi sono collegate all’evoluzione del manas nei sette Uomini Celesti, e così come spettò a Venere di far entrare la mente nella catena della Terra. Ciascuno fu primario per l’altro, ossia fu l’agente che produsse il primo barlume di coscienza nei particolari gruppi interessati. In ogni caso il metodo fu quello di una lenta crescita evolutiva fino a quando la coscienza divampò improvvisa, grazie all’interposizione di una forza di evidente provenienza esterna.
Questo secondo metodo quindi è attuato affrettando il processo evolutivo mediante influenze dall’esterno; queste tendono a risvegliare la coscienza ed a produrre la fusione dei poli. Il primo metodo fu quello del sistema solare precedente. Il secondo è caratteristico di questo sistema solare, e durerà fino alla fine del mahamanvantara.
Che il primo metodo sia stato applicato nella catena lunare pone in evidenza la costanza della Legge di Ripetizione, per la quale ogni ciclo contiene nei primi stadi tutti i cicli minori, e ripete il processo precedente. Questo fatto si ritrova per esempio nella costruzione del corpo umano, poiché il feto riproduce tutti gli stadi e tutte le forme precedenti, prima di raggiungere quella umana; inoltre, come sappiamo, la quarta ronda riproduce brevemente le prime tre, ma ha la sua qualità distintiva.
- Il Metodo dell’iniziazione. In questo secondo metodo le “Verghe dell’Iniziazione” sono usate per ottenere certi risultati. Queste verghe sono di quattro tipi:
- Cosmica: usata da un Logos cosmico nelle iniziazioni di un Logos solare e dei tre Logoi planetari maggiori.
- Sistemica: usata da un Logos solare nelle iniziazioni di un Logos planetario.
- Planetaria: usata da un Logos planetario per fini iniziatori, per la terza, quarta, quinta iniziazione maggiore e per le due superiori.
- Gerarchica: usata da una Gerarchia occulta per le iniziazioni minori, e dal Bodhisattva, per le due iniziazioni del manas.
Quando l’uomo s’individualizzò ai tempi della Lemuria (circa diciotto milioni di anni fa), fu l’applicazione della Verga dell’Iniziazione al Logos della nostra catena terrestre che produsse l’evento e mise in attività certi centri del Suo corpo, insieme ai gruppi corrispondenti. Questa applicazione, che produce espansione di coscienza su un piano, può essere letteralmente considerata come il risveglio delle vite interessate a partecipare al lavoro intelligente sul piano mentale. L’uomo-animale era cosciente sul piano fisico e sul piano astrale. Con la stimolazione prodotta dalla verga elettrica l’uomo-animale si risvegliò alla coscienza sul piano mentale. Così i tre corpi furono coordinati ed il Pensatore fu messo in grado di funzionare in essi.
Tutte le Verghe dell’Iniziazione producono determinati effetti.
- La stimolazione dei fuochi latenti fino a farli divampare.
- La sintesi dei fuochi mediante un’attività occulta che li porta nel reciproco raggio d’azione.
- L’aumento dell’attività vibratoria di qualche centro dell’uomo, o di un Uomo Celeste o di un Logos solare.
- L’espansione di tutti i corpi, ma principalmente del corpo causale; anche questo per tutti e tre i tipi di Entità.
Tutti questi effetti apparvero quando l’Uomo Celeste del nostro schema conseguì l’iniziazione, diciotto milioni di anni fa. Questa iniziazione fu prodotta, come abbiamo indicato precedentemente, da una particolare giustapposizione di catene, globi e schemi, e causò una tale stimolazione di tutte le unità manasiche latenti nel Suo corpo, che fu reso possibile un afflusso verso il basso di puro manas dall’atomo permanente manasico planetario, lungo il sentiero dell’antahkarana planetario, canale che esiste nel caso del Logos planetario, non deve esser costruito come nel caso dell’uomo. Insieme a questa giustapposizione vi fu un analogo allineamento con una delle Pleiadi, che permise un’influenza manasica da quella sorgente.
Terzo: il terzo metodo di individualizzazione è quello che sarà eseguito nel prossimo sistema solare, pur avendo un debole inizio in questo. Non si fonda sull’attività latente come nel primo caso, né sulla polarità elettrica come nel secondo, ma su un particolare processo di “astrazione occulta” (usando il termine “astrazione” nel suo significato fondamentale di “estrarre” l’essenza). Questa astrazione occulta è ottenuta con uno sforzo di volontà per ora incomprensibile. Il primo metodo di individualizzazione è quello del terzo aspetto o dell’attività latente, e segue la linea di minor resistenza sotto la Legge di Economia; il secondo metodo è quello puramente elettrico, ed opera sotto la Legge di Attrazione; mentre il terzo metodo è celato nella volontà dinamica, e per ora è per noi inattuabile ed incomprensibile.” (TFC, 345-351).
“L’uomo passa nel quinto regno mediante la trasmutazione della facoltà discriminante della mente la quale, come nell’individualizzazione dell’animale, ad un certo stadio causa l’individualizzazione spirituale che corrisponde sui piani superiori a ciò che avvenne ai tempi della Lemuria. Si ha perciò:
L’istinto. ……….La chiave per il passaggio dal regno, animale al regno umano, o dal terzo al quarto regno.
Il manas. ……….La chiave per il passaggio dal regno umano al regno spirituale, ossia dal quarto al quinto regno.” (TFC, 335)
“La quinta Gerarchia assurgerà a piena potenza. Questo precederà il Giorno del Giudizio, segnando un punto di lotta tremenda, perché il veicolo manasico “manas” (che essa incarna) si ribellerà al trasferimento della vita all’interno (buddhi). Avverrà quindi, su scala mondiale coinvolgendo simultaneamente milioni di uomini, una ripetizione della medesima lotta che avviene nell’uomo che cerca di trascendere la mente per vivere la vita dello Spirito. Sarà questo l’Armageddon finale, il Kurukshetra planetario, e sarà seguito dal Giorno del Giudizio in cui i Figli di Manas saranno espulsi ed i Draghi di Saggezza governeranno. Questo significa soltanto che quelli in cui il principio manasico è eccessivamente potente o sottosviluppato saranno considerati degli insuccessi e per svilupparsi dovranno aspettare un periodo più adatto, mentre quelli che vivono la vita buddhica, e nei quali essa diviene sempre più forte, uomini spirituali, aspiranti, discepoli dei vari gradi, iniziati e adepti, potranno proseguire il corso naturale dell’evoluzione in questo schema.” (TFC, 705-706)
“Essi ritennero che, prima di poter usare con profitto i futuri poteri dell’era acquariana, fosse necessario fare due cose. In primo luogo la coscienza dell’uomo doveva essere elevata al piano mentale; doveva espandersi in modo da non includere soltanto il mondo delle emozioni e dei sentimenti, ma anche quello dell’intelletto. Le menti degli uomini dovevano essere rese ampiamente e generalmente attive e tutto il livello dell’intelligenza umana doveva essere elevato. In secondo luogo, era necessario fare qualcosa per abbattere le barriere di separazione, isolamento e pregiudizio che dividevano gli uomini gli uni dagli altri e che si prevedeva sarebbero aumentate sempre di più. Ciclo dopo ciclo gli uomini si trinceravano sempre più in se stessi: soddisfazione ed esclusivismo, orgoglio nazionale. Tutto ciò avrebbe inevitabilmente portato a vaste scissioni e all’erezione di barriere mondiali fra le nazioni e le razze.” (Trattato di Magia Bianca, 405).
“L’evocazione della volontà. Questo è, particolarmente per i discepoli, uno sviluppo nuovo e molto necessario. Come spesso vi ho detto, l’aspirante comune confonde la volontà con la determinazione, con la ferma intenzione, con la volontà personale e con l’attenzione accentrata in un punto. Non si rende conto che la volontà è quell’aspetto divino nell’uomo che lo pone in rapporto con il proposito divino e poi sotto il suo dominio, intelligentemente inteso nel tempo e nello spazio e compiuto dall’anima come espressione d’impegno amorevole. Il metodo suscettibile, per eccellenza, di sviluppare la volontà è coltivare il riconoscimento del Piano divino attraverso i secoli.
Questo produce un senso di sintesi che, a sua volta, collega l’uomo con il Piano mediante il riconoscimento di:
- La sua inevitabilità, che richiede quindi cooperazione.
- Il suo successo, che evoca quindi una saggia attività.
- Il suo obiettivo immediato, al quale conduce tutto il passato.
- La sua giustezza, della quale l’intuizione rende testimonianza.
Non è facile, per il discepolo in formazione, associare il senso di sintesi con l’impiego della volontà e capire che coltivare questa percezione di primo raggio è un mezzo potente tramite il quale possono essere sviluppati gli aspetti superiori della volontà spirituale (in lui ancora in embrione).” (Discepolato della nuova Era II, 298-299).
“Il ciclo attuale [1945-2025] (…) tecnicamente è chiamato “lo stadio del precursore”. Ha un carattere preparatorio, i suoi metodi mettono alla prova, ed è inteso a rivelare le sue tecniche ed i suoi risultati.” (L’Esteriorizzazione della Gerarchia, 530)
“Il secondo punto, basato sul luogo comune occulto che “l’energia segue il pensiero”, dovrebbe comportare delle implicazioni ispiratrici al discepolo serio se veramente considera le affermazioni fatte e le considera suscettibili di applicazione pratica.
Due cose, vi ho detto, sono il risultato del pensiero; benché possano essere afferrate mentalmente dal discepolo intelligente, molto raramente sono comprese. Esse sono:
- Il pensiero genera energia in proporzione alla potenza del pensiero, qualificata dal tema del pensiero. Da qui vedrete quindi alcune delle implicazioni contenute nella meditazione che vi ho assegnato. “Come un uomo pensa nel suo cuore, tale egli è”, è un’affermazione molto significativa. Da quel centro personale manifestato di pensiero, l’energia scenderà nel cervello fisico, per mezzo del corpo eterico. Condizionerà quindi il modo di vivere, l’espressione e l’influenza dell’uomo sul piano fisico.
- Come risultato del pensiero focalizzato “nel cuore”, l’occhio spirituale si apre e diventa l’agente conduttore, impiegato coscientemente dall’iniziato mentre compie il suo lavoro sotto la Legge di Sacrificio. Cosa s’intende qui con le parole “nel cuore?” L’anima è il cuore del sistema dell’uomo spirituale; è la sede della vita e della coscienza che animano la personalità ed è la potenza motivante in ogni incarnazione, secondo l’esperienza che condiziona l’espressione dell’uomo spirituale in ogni particolare rinascita. Negli stadi iniziali dell’esperienza, questo “occhio” rimane chiuso; non esistono né capacità di pensare, né capacità di pensare nel cuore, cioè dai livelli della anima. Quando l’intelletto si sviluppa ed aumenta la facoltà di focalizzarsi sul piano mentale, il fatto dell’esistenza della anima diviene noto e l’obiettivo dell’attenzione cambia. Segue allora la capacità di focalizzarsi nella coscienza dell’anima, e così fondere anima e mente in modo che si produca un’unificazione e l’uomo possa allora cominciare a pensare “nel cuore”.
Anche “l’occhio dell’anima” si apre e l’energia proveniente dai livelli dell’anima, utilizzata in modo intelligente, comincia ad essere guidata da quei livelli ed affluisce in ciò che viene ora chiamato “il terzo occhio”. Immediatamente, la personalità nei tre mondi comincia ad esprimersi come anima sul piano fisico; volontà, proposito e amore cominciano a dominare.” (Discepolato della nuova Era II, 289-290).
“Come l’energia di un essere umano che cerca di incarnarsi scende dal piano del proposito intenso, il piano mentale, nel veicolo fisico sul sottopiano gassoso o quinto, così una stimolazione quasi analoga ha luogo nel corpo logoico. Un processo abbastanza analogo si può riconoscere riguardo a quest’energia in un corpo umano, che stimola la vita della singola cellula e causa la sua cooperazione relativamente intelligente nel lavoro di gruppo e la capacità di prendere il suo posto nell’insieme del corpo. Lo stesso vale per le Monadi umane, le cellule del corpo logoico. Quando la scienza ammetterà questo fatto (cosa che per ora difficilmente avverrà) l’attenzione si volgerà alle essenze volatili del corpo, particolarmente al centro del cuore e al suo rapporto con questi elementi gassosi. Si troverà che il cuore non è solo una macchina che fa circolare i fluidi vitali, ma anche il generatore di un certo tipo di essenza intelligente che è il fattore positivo nella vita della cellula.” (TFC 702)