Le Orbite, i piani infiniti individuati dai cicli di rivoluzione dei corpi celesti, sono la base sostanziale dei Cicli o respiri spaziali della Coscienza (vedi Dal tempo lineare al tempo ciclico, primo capitolo).
Continuiamo a conoscerle secondo la prospettiva dell’Astrologia eliocentrica (estratti da “Il Sistema solare nello Spazio” – vedi articolo precedente Le Sette Orbite – immagini e link sono a cura della redazione TPS):
“ORBITE E LUMINARI
Per un Luminare, Entità iniziatica di altissimo livello, l’Orbita è la Via di mezzo, il Sentiero dell’equilibrio e della vittoria, con la quale Egli si identifica. Se considerata tutt’uno con il suo Luminare, l’Orbita significa progresso evolutivo a spirale.
Così stando le cose, sorprende a tutta prima constatare che ai vari Luminari non corrispondono Orbite di uguale Raggio: sulla quarta ad esempio non gira Mercurio, signore del quarto Raggio, ma Giove, che è di secondo. Così è per tutti gli altri. Unica eccezione è Vulcano, primo Luminare sulla prima Orbita.
Si può ben dire che ciò è inatteso, tanto che sembrerebbe richiedere la revisione totale del sistema delle ipotesi sinora costruito. Si direbbe che qualcosa non regge o non è al suo posto: ecco la prima reazione.
Se però si riflette con calma e molta attenzione, questo primo affrettato giudizio si capovolge. Come si cercherà di mostrare, la disposizione Orbita/Luminare non inficia le ipotesi, ma ne suggerisce altre, ricche di prevedibili sviluppi, alle quali non si potrebbe forse pervenire altrimenti. Quest’imprevisto è portatore di novità, ed è un buon esempio di quanto si deve diffidare delle proposte dell’intelletto, il quale molte volte dà per scontato e “logico” ciò che invece sfida le regole del suo operare perché le trascende.
La situazione insomma è la seguente:
e si può scrivere anche in questo modo:
Si ripete, dunque, che nella Stella solare i Funzionari [i Luminari o Vortici di Raggio] non occupano i Vertici [le Orbite, il ‘posto’ o campo spaziale] corrispondenti al loro Raggio. Venere non è al quinto posto, ma al terzo; Urano non è al settimo, ma al sesto, ecc.
Ecco un altro nuovissimo campo di ricerca dove mettere a prova le capacità d’intuizione. Nell’ordine cosmico, così evidente, una disposizione simile non può essere governata dalle semplici, automatiche leggi della meccanica, e solo un folle la direbbe casuale. Bisogna interpretarla, come si fa per tutti i grandi simboli della vita, lasciando cadere i pregiudizi e accettando serenamente lo stato delle cose.
Si può partire dal riconoscere che non è indispensabile che il numero della Funzione (del Vertice) corrisponda a quello del Fun-zionario, almeno nel corso del processo evolutivo (ciò è dimostrato anche dall’esperienza vissuta nel micro-sistema umano). È inoltre plausibile supporre che ogni sistema solare vivente nel Cosmo abbia elaborato le sue soluzioni, tali da distinguerlo e forse anche da indicarne il livello raggiunto. Sono, queste, due ipotesi minori, che vanno ad arricchire la mente e la preparano a nuove avanzate, quando i tempi saranno maturi.
Quella che segue è invece una constatazione: l’ultima tabella pone in evidenza una notevolissima triplice simmetria nell’ordi-namento del Sistema solare:
Si noti poi che l’Orbita centrale, la quarta, spetta a Giove, ovvero al secondo Raggio. Una tale simmetria dimostra una precisa volontà in atto, da accogliere con rispetto e della quale tenere conto. La suprema Intelligenza che guida il Sistema verso il suo destino cosmico ha disposto quest’ordinamento per un Suo grande progetto di sviluppo, e tutte le creature che ne beneficiano sono chiamate a capirlo e a collaborare secondo commensura.
(…) [Per i commenti ai singoli Rapporti Raggio/Orbita dei Sette Luminari sacri vedi testo di riferimento o le schede degli stessi tra le pagine di TPS]
LO SPAZIO SOLARE
Per quanto esposto fin qui, il Sistema solare si presenta quale Entità spaziale, autonoma, vivente, composita ma collaborante e unitaria. È un’immagine ben diversa da quella scientifica, che si abbandona senza rimpianti. Tutta la ricerca è dunque impostata su criteri diversi, anche se non ancora ben chiariti.
È già un buon risultato, ma certo il cammino per intendere in modo nuovo e profondo la vita del Sistema è lungo. Si è raggiunta una prima tappa, ma altre avanzate attendono il cercatore. Ammesso che quanto scritto contenga un grano di verità, sarà possibile e relativamente agevole progredire; se, al contrario, le premesse si mostreranno inconsistenti sarà saggio ripiegare nell’attesa di nuovi impulsi. Un’indagine che muove verso concezioni più elevate e comprensive di quelle dell’epoca sua non può evitare questa situazione: è una vera avventura, e implica di accettare rischi e insuccessi. Tutta la vita è un’avventura, come si sa, ed è la gioia più grande.
Si sono scoperti aspetti notevoli del Sistema solare, ma in realtà il termine è impreciso: non esistono “scoperte”, ma solo riconoscimenti di verità prima ignorate. Alcune di queste sono da ricordare al Lettore:
1) Il Sistema solare è vivo, cosciente, intelligente, ciclico e diretto a una Meta.
2) Esegue un suo programma, o progetto, elaborato in modo autonomo e realizzato per gradi in collettivo.
3) I processi evolutivi sono causati, guidati e alimentati da sette Luminari, in volo sulle loro Orbite.
4) Il Sistema trae l’energia necessaria dallo Spazio circostante, e l’elabora variamente secondo le necessità del Piano.
5) La sua vita, creativa e operosa, agisce su tutti i globi, e ne forma l’elemento comune, così come la Meta.
6) Ciò che avviene su uno dei mondi si ripercuote sugli altri: non esistono separazioni fra le moltissime evoluzioni in corso.
7) Il Sistema è costantemente impegnato a conservare un equilibrio psico-dinamico, dal quale dipende il successo del suo Proposito. Obbedisce pertanto a Leggi, Regole e Liturgie auto proposte.
Si potrebbero elencare altre caratteristiche, ma queste bastano per delineare la nuova concezione. Nello studioso essa suscita ammirazione: è un grande e ordinato Progetto cosmico, cui partecipare in misura sempre più consapevole ed efficace. Le innumerevoli creature che vivono e si sviluppano nel Sistema e per suo tramite condividono un’occasione d’indicibile valore spirituale, ma anche la responsabilità, graduale e gerarchica, che un tale destino cosmico comporta.”