RITO DI AQUARIUS
PRIMO VERTICE – 1.2
Udito il Silenzio, riconosciuto l’inizio servo il Bene comune.
Verso energia vitale nello Spazio, che si diffonde ovunque.
Non una goccia della mia acqua va perduta.
Così alimento tutto ciò che inizia e liberamente cresce.
Così nutro il compimento e promuovo il Bene.
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Versando acqua di vita preparo la via del ritorno
al Maestro Servitore che il mondo attende.
SECONDO VERTICE – 2.2
Le mie onde trasportano amore magnetico nello Spazio, oscillando.
Dallo Spazio ricevo onde d’amore e in me le purifico.
Sono il cuore che chiama, attende, riceve, rilancia.
Do, non trattengo.
Così disegno il mio ritmo nell’Infinito, commensurato al Bene comune.
*
Con ogni battito del cuore chiamo il Signore dell’Amore e dello Spazio,
e Lo attendo e L’incontro dovunque.
TERZO VERTICE – 3.2
L’acqua di vita è versata in abbondanza, ma secondo le giuste dosi.
A ciascuno la sua misura, a tempo debito.
Io invento la via di tutto ciò che cresce.
Sto fra il principio e la fine, fra la volontà e la sua meta
e le unisco nel modo più diretto.
*
Conto i passi del Signore che viene.
Lo chiamo, e guido a Lui.
QUARTO VERTICE – 4.2
Tutti i centri pulsano, e le loro emanazioni
confluiscono nel Centro dei centri,
il Cuore perfetto dal quale riparte l’impulso della vita infinita.
Imitando quelle pulsazioni guido i cuori a Colui che li governa.
Così seguo la Via: trasmetto energia oscillante per il Bene comune.
*
Tu vieni a noi, e noi a Te.
Siamo tutti per via e già uniti nell’incontro,
perché il Centro dei centri è qui e ovunque.
QUINTO VERTICE – 5.2
Costruisco i due lati della Via: altrimenti, chi mai la troverebbe?
E biforco e diramo la Via,
che da tutte le regioni dell’Infinito la si raggiunga.
Comando il dualismo del cuore: altrimenti, come pulserebbe?
E moltiplico i cuori perché imparino a collaborare.
*
Il mio potere è grande perché manifesto la verità del cuore.
Altrimenti, chi mai la scoprirebbe?
SESTO VERTICE – 6.2
Il Servitore porta e versa l’acqua, l’assetato beve: l’acqua li accomuna.
Nulla poi le impedisce di completare il suo ciclo
e tornare a Colui che la versò.
Questo è il segno della nuova religione,
capace di venerare la vita infinita dello Spazio, pervaso di Fuoco.
Perciò attendo Colui che governa la comunione dei Servitori
ed è l’ultimo dei Servi.
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L’acqua scorre e si raccoglie in basso; poi sale al Cielo.
Così obbedisce al moto alterno dello spirito.
SETTIMO VERTICE – 7.2
L’acqua, scesa per gravità a dissetare l’Abisso, non sa dove andare.
Ha unito lo Spirito e la Sostanza, ma il suo compito non è ultimato:
deve tornare al Cielo portando con sé ciò che ha nutrito.
Scorre allora verso l’alto, per leggerezza,
e unisce la Sostanza allo Spirito.
Ecco la legge del cuore che pulsa
per costruire l’Ordine sacro dell’Universo.
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Mentre l’Atteso si avvicina Io muovo a incontrarlo.
Con ciò lo riconosco.
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In questo solenne anno 5.7, che conclude il settennio dedicato al lavoro per la manifestazione di una Nuova Cultura e di una Nuova Civiltà, celebriamo l’entrata nei vari segni zodiacali con questi magnifici Rituali, pensati per “unire lo Spirito alla Sostanza”, assecondando l’azione della settima energia divina, e per rendere quanto più efficace, ritmica ed armonica la Liturgia creativa del gruppo e del lavoro umani, in accordo con la Ritualità Planetaria e Solare (vedi “Attestare il Piano Planetario”).
Vedi anche il seguente documento sul Segno di Aquarius in questo anno 2021 da parte del Gruppo Aldebaran della Comunità di Etica Vivente:
