L’attimo magico e atemporale dei due solstizi, quel momento di sosta apparente a seguito del quale il Sole inverte la propria direzione di marcia, simboleggia ed è un varco potente di possibilità iniziatiche.
In particolare, questo solstizio segna certamente un momento cospicuo e glorioso per i discepoli del mondo che proprio ora, rispondendo con un silenzio igneo ad una chiamata gerarchica risuonata nei loro cuori, stanno compiendo insieme ritualmente un passo avanti, riconoscendosi interiormente nelle proprie posizioni e mansioni, ed ordinandosi nei loro ranghi come un’armata della Luce a difesa dei bastioni della Fratellanza, così presentandosi al Signore del Mondo. Allo stesso tempo, essi si dispongono energeticamente come un grande calice comune aperto verso il Cielo e le Cause per accogliere e sostenere l’impatto delle energie iniziatiche in arrivo che si riverseranno, elaborate, nel corpo dell’Umanità.
Come già scritto in queste pagine, proprio oggi è iniziata infatti la ‘settimana d’impatto di Gruppo’ segnalata dal Maestro Tibetano, che cade ogni sette anni a partire dal 1935, quando le energie di Capricornus furono intensificate da una costellazione maggiore, evocando qualche rispondenza in seno all’Umanità. Tale ciclo, rimasto fin qui ‘sotto traccia’, quest’anno, per la prima volta, ha una grande eco e vede un’importante mobilitazione di discepoli che, in molte parti del mondo, si sono preparati congiuntamente, ciascuno con le proprie modalità, all’evento, anche in previsione della data gerarchica del 2025. E ciò in una situazione astrologica di grande potenza che vede, tra l’altro, la contemporanea presenza dei Signori dei tre Raggi d’aspetto nel segno iniziatico di Capricornus (vedi). Insomma, ci sono tutte le condizioni perché si verifichi un significativo passo verso l’unificazione interiore gerarchicamente ordinata dei Servitori e del Servizio.
Tutto ciò avviene all’incipit del sesto anno del quinto settennio del Piano, mentre il ciclo precedente, che lo ha preparato, si chiude.
In occasione dello scorso solstizio estivo scrivemmo, tra l’altro, quanto segue:
“All’interno del percorso ciclico scandito dai settenni nei quali si articola il nostro lavoro, teniamo anche conto del fatto che oggi stiamo vivendo un momento magico: questa discontinuità solstiziale dell’anno 5.5 può configurarsi infatti come un propulsore iniziatico per le coscienze pronte. Qui la quinta energia fa risuonare un intervallo potente di unisono nello Spazio consacrato del Piano, sollevando echi in tutto il suo asse centrale, le cui Mete si accendono di nuova luce: quanto interiorizzato fin qui relativamente alla Restaurazione dei Misteri (1/1), al Ritorno del Cristo (2/2), all’Iniziazione di Gruppo (3/3), all’Imitazione della Gerarchia (4/4) diviene più operativamente disponibile per impiantare una Nuova Cultura e Nuova Civiltà (5/5), mentre comincia a palesarsi la potenzialità della Nuova Religione Mondiale (6/6) e dell’Ordine e Ripristino del Piano (7/7). Uniti come Uno offriamoci quindi come ricettore qualificato di questa iniezione di energia ignea”
L’anno 5.5 ha quindi celebrato la gloria e la potenza della quinta energia che colora l’intero settennio e sospinge le forme in manifestazione, dispiegando tutte le esecuzioni formali possibili del progetto di unificazione e di attestazione del Piano di Amore e di Luce che stiamo perseguendo, ed allo stesso tempo ha chiarito inequivocabilmente ai Servitori del mondo la necessità improrogabile e la potenza di un’azione comune compiuta per Volontà di bene.
Il tempo è adesso: ce lo dicono anche le giovani generazioni che manifestano affinché si affronti il surriscaldamento del pianeta, l’inquinamento, perché si superino gli egoismi della politica e le ingiustizie dell’economia. E chi può deve rispondere con tutti i mezzi che ha. Il mondo nuovo preme alle porte e tocca alle coscienze più avanzate reagire per prime, tracciarne i lineamenti e costruirne i prototipi. Oggi non possono ancora essere i governanti o gli economisti a raccogliere praticamente la sfida, sia per la difficoltà di immaginare soluzioni adeguate, ma soprattutto per l’impossibilità di metterle in pratica, poiché si tratta di scardinare le basi su cui poggia questa nostra civiltà (e le loro posizioni di potere). Per il momento quindi, a livello istituzionale, si possono giusto ‘mettere delle toppe’, per assecondare le richieste sempre più pressanti di coloro che comprendono l’urgenza dei tempi, mentre i discepoli dovranno continuare a lavorare assiduamente insieme sui piani sottili affinché si verifichi un reale cambio di orientamento della coscienza comune, che dissolva i gas tossici dei pensieri inquinanti.
Il vecchio mondo si sta ormai sbriciolando sempre più rapidamente poiché il suo ciclo volge al termine e in questo tempo di transizione occorre stare saldi ed agire nel modo più efficace possibile, nella Luce e nella Gioia, uniti alla Gerarchia, per governare il cambiamento e porre le fondamenta del nuovo, che si radica comunque nell’epoca trascorsa governata dal segno di Pisces, le cui energie hanno nutrito le coscienze umane dotandole di quell’umidità che le ha rese terreno fertile per la semina di pensieri di collaborazione coordinata e di Fratellanza, mentre ha posto le basi del pensiero scientifico moderno che nell’era di Aquarius (ove il quinto Raggio della mente sarà potenziato) si orienterà auspicabilmente anche a riconoscere la saggezza degli Insegnamenti spirituali.
Il ciclo del Piano ci porta dunque ora l’energia dell’anno 5.6, la cui Meta recita: “Costruzione degli Ideali”, e ci offre una battuta di quiete, di sintesi interiore e di visione. Qui le forme costruite rivelano la loro essenza ideale, mettendo in luce i grandi principi che ne hanno sorretto la sostanziazione. Non è una battuta di riposo, ma un cambio di passo, di silenzio e di concentrazione, propiziati dalla settimana d’impatto di gruppo e dalla pioggia di energie iniziatiche proveniente dai rapporti fra i Luminari celesti.
“Si disse, molto tempo fa, che “senza visione il popolo muore”, e invero oggi molti popoli si vanno spegnendo perché non più guidati né sorretti dalla luce e dalla forza di un ideale. […]. In epoche di grandi crisi questo compito, tanto delicato e decisivo, fu svolto, per quanto appare, da intelligenze sovrumane, quando fu necessario e salutare dare inizio a civiltà nuove, seguaci di visioni più elevate. […]
L’uomo, finora mai assurto a una visione globale del pianeta, all’oscuro delle leggi e dei ritmi solari, non era in grado di gestire in modo autonomo il proprio destino. […] Ora, forse per la prima volta, si formano gruppi umani, poco numerosi e ignorati ma assistiti dall’Alto, che tentano, nonostante l’inesperienza, di contribuire al grande compito in modo relativamente consapevole e indipendente. Con ciò affermano un superiore livello di sviluppo umano e una maggiore dignità. Tali gruppi, nel loro insieme, sono una bella speranza sia per la famiglia umana che per Chi ne guida i destini”. (E. Savoini, ed. Nuova Era, “Le Mete Lontane”)
Coloro che si impegneranno ad operare in tal senso dovranno dunque imparare a trarre “energie eterne dall’infinito repertorio spaziale per combinarle in formule nuove, in giuste proporzioni”, in modo da renderle attraenti come nuove (e antiche) Bandiere di Luce. Attestati sul livello mentale astratto ove vivono le Idee, essi dovranno farle depositare nel mentale concreto (il kama-manas) affinché siano percepite dall’Umanità come ideali ai quali consacrarsi.
Va inoltre notato che questo Vortice energetico del Piano (5.6) collega il quinto col sesto settennio, essendo reciproco del 6.5, che ci parla di “Comunione del lavoro” e corrisponde all’anno 2026, successivo alla data gerarchica del 2025 verso la quale convergono i pensieri dei discepoli del mondo che si stanno preparando insieme per tale scadenza infuocata. Raccogliendo il testimone, tale anno aprirà nuovamente ad una settimana d’impatto di gruppo che avrà luogo a partire dal solstizio di quell’anno e consoliderà le acquisizioni interiori ed iniziatiche del ciclo precedente.
Questa battuta del Piano non ci mostra però soltanto aperture verso il settennio successivo, ma ci conduce direttamente nel mondo nuovo. Infatti, nel suo arco discendente (il 2 novembre) si verificherà la congiunzione di Giove (2. R.) e Saturno (3. R.). Questi due Luminari, insieme a Vulcano (1. R.), sono i Costruttori del Piano di Amore e di Luce e ne tracciano nel Cielo i lineamenti in cicli di 60 anni, disegnando contemporaneamente la Stella a sei punte e quella a cinque punte (vedi). In tale data si incontreranno in Aquarius, per la prima volta dopo il 1404, dando origine ad un ternario di Stelle che si formeranno sotto quel segno e che informeranno le coscienze per circa 200 anni per accompagnarle, al termine di questo periodo di transizione (già iniziato e che nell’insieme dura circa 500 anni) nella piena luce della nuova Era. Così, procedendo per cicli, che si pongono uno sopra l’altro senza mai separarsi, usciamo dal pensiero del tempo lineare e voliamo liberi nell’Infinito.
Accogliamo quindi l’anno che viene con cuori ardenti e colmi di gratitudine per il privilegio di partecipare a quest’opera grande.
“ […] È meraviglioso essere attore nel mistero del mondo! Camminate nella gioia! La catena ininterrotta è preziosa. La Mia Mano lancia raggi dai monti. Daremo inizio senza indugio alla Nuova Era. Non insegno a sognare, ma ad ascoltare il flusso degli eventi. (Collana Agni Yoga, Foglie del Giardino di Morya II, § 104)”