“Chi siamo, e qual è il nostro compito?” Rispondere a questi interrogativi è per noi un dovere, poiché non intendiamo restare inerti nella battaglia, così grande, che coinvolge tutte le attività umane, e così cruciale da essere decisiva per le sorti stesse del pianeta. Se non siamo uomini di mischia, che menano colpi a dritta e a manca senza neppure vedere dove e cosa feriscono, senza neppure sapere perché combattono; se ci pare assurdo pensare di mantenere uno stato di neutralità passiva fra chi assale e chi difende; se sentiamo in noi il calmo impulso irrefrenabile a vivere in modo attivo e responsabile, a favore del Bene comune possiamo tranquillamente affermare: “Noi siamo i Costruttori; ecco chi siamo! Siamo i Costruttori del nuovo Tempio …
…Ognuno di noi può essere detto un tempio vivente.
Chiunque pensi in modo luminoso al futuro, chiunque si comporti in modo ineccepibile, chiunque nutra speranza ed esprima buona volontà in atto, per ciò stesso avvia una catena di eventi che in qualche misura agiscono su tutti gli altri. E ciò non dipende dal sito, né dalla classe sociale, né da altri fattori. Questo pensiero, esteso a molti uomini e poi a tutto il genere umano, fa intravedere un avvenire possibile e splendido, quando sarà accettata l’idea di tendere al Bene Comune. Si tratta, in altri termini, di controllare la pioggia degli eventi: se pioggia ha da essere, sia, ma benefica…
È difficile dire cos’è il Bene comune, perché ognuno lo può interpretare alla sua maniera e soprattutto può rimpicciolirlo alla sua maniera. Non mi stupirei che per qualcuno il Bene comune fosse una cassaforte o che lo veda così o chissà in quale altro modo triviale. Tuttavia anche volendo alzare il livello al massimo, dovessi dire cos’è il Bene comune, sarebbe un’impresa veramente impossibile. Ma se si dice che è la Comunione generale, si è sicuri di non sbagliare. Anche se, bisogna ammettere, non è che si sia chiarito molto il problema. A cosa tende in fondo l’Universo? A ritrovare quell’Uno da cui è originato. È lì che vuole arrivare. E questo Uno è la Comunione, i molti e l’uno tornano a identificarsi…
Cosa si può fare per costruire comunità che siano autentiche, non soltanto parziali, limitate, dissidenti e a volte anche in stridente contrasto? … Bisogna trovare un bene che sia generale, e questo non può che essere il Bene Comune. …Quindi, bisogna trovare un bene che sia la somma dei beni, e questo naturalmente supera quel bene separato che è la radice dei contrasti … Ora, rinunziare a questo bene separato equivale e metterlo in comune.
“Il Bene comune è la Comunione universale.”
Ecco alcune note luminose (1) di un Pensatore del nostro tempo, Enzo Savoini, che ben rappresentano la premessa al tema di oggi: Scienza dell’Economia. (v. nota)
Le basi teoriche dell’economia si sono irrobustite con l’analisi sistematica dei fatti e con l’elaborazione di metodi scientifici soprattutto in questi ultimi secoli nonostante il pensiero ‘economico’ esista fin dai tempi antichi. I Greci, ad esempio, pur ritenendo secondarie le questioni riguardanti “l’economia” rispetto ad altre come la scienza, la logica, la filosofia, la letteratura, e l’arte, considerate più importanti per la società e l’umanità, ponevano al centro delle loro considerazioni il modo in cui le organizzazioni e le istituzioni economiche potevano venire modificate o strutturate al servizio di fini o obiettivi ‘più nobili’. Il pensiero ‘economico’ di Platone, poi, sosteneva la distribuzione egualitaria dei beni e l’abolizione della proprietà privata, ritenendo che gli uomini acquisivano e detenevano la proprietà non motivati dal ‘bene comune’ della città ma spinti solamente dai desideri e dalla brama di possesso. Questo per dire che nonostante la ricerca di un progetto economico esista da sempre, solo ora si comincia a comprendere che per realizzare un tale obiettivo nazionale e planetario, serve innanzitutto una presa di coscienza da parte di tutti, cittadini comuni, governi locali, nazionali e internazionali, che porti ad un grande e profondo cambiamento culturale.
A tal proposito, Paul Connett, Professore Chimico Ambientale, in un’intervista di qualche tempo fa, riuscì con queste poche e semplici parole, a spiegare il problema:
Allo slogan che normalmente viene insegnato ai bambini in America Life is about money (in italiano, Si vive per arricchirsi) controbatto sempre con Life is about meaning (in italiano, Si vive per dare un significato alla vita). Qualunque siano i vostri talenti, passioni o attività, date un senso alla vostra vita attivandovi per migliorare la società umana. Trovare l’amore, avere una famiglia e degli amici sono certamente cose belle e desiderabili, ma dobbiamo relazionarci con una realtà più grande e con il futuro. Studiare il passato è prezioso … ma una grande parte del significato della vita è dato dall’essere parte integrante della creazione di un futuro migliore. E oggi ciò è ancora più importante (…) visto che continuiamo a sfruttare il pianeta… Parliamo di ecologia in relazione alla natura, ma la natura è l’economista più efficiente: non butta via nulla… la radice delle parole ecologia ed economia è la stessa, oikos, dal greco antico, con il significato di “casa” … troppo l’ambiente viene saccheggiato per profitti puramente economici a breve termine senza pensare alle conseguenze.
Tali considerazioni riportano alla domanda iniziale: Chi siamo, e qual è il nostro compito? domanda che fa affiorare dal cuore una risposta altrettanto ‘semplice’ da enunciare ma sicuramente impegnativa da agire: siamo quei costruttori che scelgono costantemente il mondo della qualità e dei significati per servire il Bene comune.
Sappiamo che per riuscire in tale impresa, l’azione più economica e saggia che dobbiamo compiere è ‘tenere la mente salda nella Luce’ cioè distoglierla dal centro personale per lanciarla lontano. Tale azione segna il passaggio dal modo di vivere egoistico all’impersonale, dalla teoria all’applicazione … quando la mente è illuminata si vedono chiari gli eventi e i fatti, che di solito sono confusi e ambigui, immersi nelle nebbie delle opinioni in contrasto, delle diatribe, delle ideologie politiche e sociali. Abbandonato il sé minore, il superiore vola libero nello Spazio solare. (2)
La Luce, si legge nell’Insegnamento, è Intelligenza divina. È quindi prodigioso viverci immersi. Per di più, la Luce, l’Intelligenza creativa, il Piano, la Creazione e l’Economia sono tutte espressioni sgorgate e alimentate dalla stessa fonte, l’Energia del 3° Raggio.
E riscoprire questa Intelligenza, lo scopo che persegue e il proposito che la anima, non esige la rinuncia ai lumi dell’intelletto, anzi, rappresenta il miglior aiuto che l’intelletto può ricevere. La Luce non può che migliorare e rinnovare ogni studio, ricerca e applicazione delle nuove scoperte e formule, e aprire la mente analitica a campi più ampi, a nuove idee, sia per conseguire uno sviluppo “sano” delle condizioni di vita, sia un’espansione della coscienza dei popoli del mondo. Innovazione e chiaro pensiero dunque non possono che dare nuova vita anche al pensiero analitico, logico, scientifico.
Già oggi una nuova luce illumina la ricerca scientifica, apre nuovi scenari nella comprensione di quelli che fino a ieri erano considerati ‘fenomeni inspiegabili’. Il pensiero scientifico, andando oltre i confini della concretezza, può finalmente contribuire a far riallacciare i rapporti con la visione unitaria della Vita e con il senso di appartenenza all’unica Realtà, e a riprendere, ampliare ed aggiornare la vera conoscenza.
Le innovazioni, diceva Enzio Savoini, sono essenziali anche in tutti i settori della scienza … la vecchia scienza non può condurre molto lontano nel mondo futuro… Bisogna eliminare i guadagni non necessari e penetrare più in profondità in tutte le manifestazioni al fine di aumentare i risultati …
In tale corrente rientra anche l’elaborazione della tavola della Nuova Cultura e Civiltà, riportata in questo sito (3):
Il Lambdoma indica un settenario di Formule per ciascuno dei sette Dipartimenti/Settori, che esprime l’essenza del Lavoro di ciascuno.
Ecco quindi le ‘azioni’ primarie della Scienza della Nuova Cultura:
1.5 – Manifestare il potere dell’energia creativa … del Pensiero umano, della Vita planetaria, solare e cosmica;
2.5 – Riconoscere lo Spazio come Entità vivente;
3.5 – Costruire il Futuro;
4.5 – Proporzionare per analogia: il Pensiero analogico;
5.5 – Lavorare alla costruzione del nuovo Pensiero;
6.5 – Realizzare la sintesi tra le conoscenze;
7.5 – Applicare l’ordine settenario delle Energie.
quella Scienza planetaria che lavorerà anche per la nuova Economia affinché questa possa realizzare i suoi obiettivi:
3.1 Illuminare le Mete evolutive
3.2 Orientare il Campo agli obiettivi primari
3.3 Pianificare l’Economia planetaria
3.4 Definire i parametri armonici tra i regni
3.5 Progettare l’utilizzo equo delle risorse
3-6 Amministrare la Casa comune
3.7 Innovare le linee guida dell’avanzata evolutiva
Con riguardo all’economia Enzio Savoini scriveva: ‘proprio perché oggi se ne intende soprattutto, se non esclusivamente, l’aspetto finanziario e merceologico, e poca o nessuna attenzione si presta, ad esempio, all’economia delle forze solari; nessuno riconosce che l’Economia è una grande legge cosmica.
In tale situazione è facile commettere gravi errori … Qualcuno intende l’economia come un misto di politica e di scienza sociale, nel quale diguazzano i ricchi, che impoveriscono i poveri. Per altri essa significa semplicemente risparmio, oppure quell’insieme di conoscenze teoriche e pratiche che consente di manovrare finanze pubbliche e private. Queste sono espressioni riduttive, ma descrivono la situazione. Il concetto di economia quale equilibrio proporzionale di forze è ancora estraneo alla mente degli studiosi competenti, che sono fra loro divisi in campi antagonisti. Qui non si intende presentare una nuova opinione, ma semplicemente sgomberare il campo dal concetto, tanto diffuso, per cui il denaro e la ricchezza sono i soli soggetti economici e hanno natura perversa. Si fa notare che il denaro è “energia cristallizzata” attiva in tutti i campi delle attività umane, che la sua natura è di terzo Raggio … Se è vero che l’economia regna nel Cielo e lo governa, e ogni forza contribuisce all’equilibrio dinamico generale, è al Cielo che si deve guardare, se si vuole realmente conoscere e maneggiare con giustizia il denaro e le altre concretezze.
E’ dal Mondo delle Idee, dalla Cultura del Cielo, che si apprende quella Scienza dei Modelli superiori che sa ispirare la nuova arte del pensare, e sa far sì che i ‘semi di pensiero’ della Nuova Cultura penetrino e germoglino nel cuore dell’Umanità, dando vita anche alla nuova Economia.
Ed è importante riconoscere, come si legge nell’Insegnamento esoterico, che l’Economia è una grande Legge cosmica: la terza Legge … che adatta nel modo più vantaggioso e col minimo dispendio di forza tutto quanto riguarda l’evoluzione materiale e spirituale del cosmo. Rende perfetto ogni atomo di tempo ed ogni periodo eterno; porta tutto innanzi, in alto e attraverso col minimo sforzo possibile, col giusto adattamento d’equilibrio e con la giusta frequenza di ritmo.
È questa la legge che governa la dispersione degli atomi di materia, la loro dissociazione reciproca, la loro ampia distribuzione, il ritmo vibratorio, l’eterogeneità, la qualità, e la loro inerente azione rotatoria. Questa Legge di Economia fa sì che la materia segua sempre la linea di minor resistenza… (4)
..la materia d’ogni piano, entro l’anello invalicabile del piano, si manifesta dapprima come una totalità e poi in settemplice differenziazione. Questa differenziazione della materia è prodotta dal moto rotatorio, ed è governata dalla Legge d’Economia. (5)
Vien detto altresì che: quando gli uomini si riconosceranno tutti reciprocamente quali divine unità autocoscienti, funzionanti anzitutto nel corpo causale [il piano superiore della mente, sede del ‘loto egoico’ o ‘anima umana’], e utilizzanti i tre veicoli inferiori solo come mezzo di contatto con i tre piani inferiori, il governo, la politica, l’economia e l’ordine sociale saranno riassestati su linee solide, sane e divine. (6)
La nascente scienza dei rapporti e delle responsabilità sociali o della vita civica coordinata, dell’economia e dei mutui rapporti umani, il senso di internazionalismo, di unità religiosa, di interdipendenza economica in costante sviluppo, sono tutte indicazioni di energie vitali dell’anima sul piano fisico e nel genere umano. Ciò spiega l’odierno conflitto di ideali, il dualismo serrato che causa tanta confusione, i compromessi e le incompatibilità. In ciò risiede la causa delle divergenze nel mondo degli ideali civili, dei moventi antitetici e così diversi che spingono persone benpensanti, bene intenzionate e di elevati principi, a schierarsi in attività antagonistiche.
La vita umana è dominata da due serie di principi: l’egoismo e l’altruismo, il bene individuale e quello del gruppo, il fine oggettivo e il soggettivo, l’incentivo materiale e l’impulso spirituale, il patriottismo nazionale e l’idealismo mondiale, la fede religiosa separativa e la federazione delle religioni, e tutte le dualità che semplicemente indicano il realismo di individui che sono personalità (integrate e separative) oppure di anime (allineate e con coscienza di gruppo). Qui sta la maggiore divergenza odierna; il potere pesa dalla parte separativa, poiché è la linea di minor resistenza e a favore delle differenziazioni critiche. A poco a poco fra le due parti si stabilirà un equilibrio, e l’idealismo gradatamente si sposterà verso il regno di unificazione dell’anima, fino al momento in cui (ma non troppo presto) l’enfasi del pensiero mondiale sarà “dalla parte degli angeli” in modo definito e permanente. (7)
E’ sempre bene misurarsi con i massimi problemi, poiché questa, è l’unica via iniziatica, e il fatto stesso di riconoscerlo con coraggio apre la possibilità di risolverli. Questo è l’atteggiamento da coltivare … e ricordare il consiglio del Maestro: guardare le difficoltà non dal basso, che allora esse incombono minacciose, ma dall’alto, nella piena luce solare.
Diventiamo dunque cittadini solari ed uniamoci a coloro che con gioia assumono doveri e responsabilità, e lavorano alla costruzione del nuovo Pensiero, percorrendo la via dell’azione saggia del cuore che sospinge a comprendere e servire la Vita e a prendersi cura di ogni sua manifestazione.
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