Il riavvicinarsi dei mondi avverrà sotto il segno della scienza. Bisogna tener conto che molti dettagli di questo grande processo sembrano sconnessi e inattesi, ma in effetti lo sono solo per la vista umana. In realtà, il sistema delle manifestazioni è perfettamente esatto. Che gli scienziati nei campi più diversi compiano le loro osservazioni. È ovvio che mai come oggi tanti fenomeni sono stati annotati dagli scienziati. E per il momento, li si accetti pure per il loro aspetto utilitario; quello che conta è che queste osservazioni siano scritte nelle pagine della scienza. Col tempo tutti i frammenti si comporranno in un solo sistema. Così, da fatti disparati, si formeranno grandi domini suscettibili di studio scientifico.1
Entriamo in un’era di scienza; ma essa uscirà dal vicolo cieco in cui ora si dibatte, ed essendo penetrata nel regno dell’inafferrabile, comincerà a lavorare in modo più soggettivo… Dal momento in cui il mondo soggettivo delle cause sarà dimostrato esistente (e questo per la testimonianza incontrovertibile dei sensi umani ampliati), la scienza entrerà in un’era nuova; il centro dell’attenzione cambierà; le possibilità di scoperte saranno immense e … perfino la parola “materialismo” diverrà antiquata; e gli uomini del futuro stupiranno per le nostre vedute ristrette e si domanderanno come abbiamo potuto pensare e sentire in tal modo … i grandi servizi pubblici, le risorse materiali principali e le fonti della ricchezza planetaria saranno di proprietà in primo luogo di un gruppo internazionale di governo e di controllo; saranno però preparati per il consumo internazionale da gruppi nazionali scelti dal popolo e sotto direzione internazionale. 2
…Tocca dunque alla scienza illuminare la coscienza e affermare l’umanità nell’Infinito. 3
Già da queste poche note appare chiaro il sentiero che la scienza dovrà percorrere per potersi esprimere come Scienza della nuova Cultura. A tutta prima, tale sentiero sembra essere ancora troppo lontano, e impossibile da praticare soprattutto per il difficile rapporto che ogni uomo ha con se steso, con gli altri uomini e con il mondo intero. Viene naturale chiedersi se mai l’umanità riuscirà davvero a stupire se stessa con la manifestazione, attraverso la comprensione e la saggia applicazione della conoscenza, di un centro di governo planetario dedito al vero servizio.
Ma dobbiamo esserne certi, afferma il Maestro, visto che già tutte le formule del Fuoco vivono, e attendono l’ora di manifestarsi. 4
Riguardo a saggezza, conoscenza e comprensione, giova ricordare che la saggezza è la scienza dello spirito, come la conoscenza lo è della materia. La conoscenza è separativa ed oggettiva, mentre la saggezza è sintetica e soggettiva. La conoscenza divide, la saggezza unifica. Cosa s’intende allora per comprensione? La comprensione può essere definita la facoltà del Pensatore nel Tempo di avvalersi della conoscenza quale base per la saggezza, ciò che gli consente di adattare gli aspetti della forma alla vita dello spirito, di afferrare i lampi d’ispirazione che gli giungono dall’Aula della Saggezza e collegarli ai fatti pertinenti all’Aula dell’Apprendimento. Questo concetto può essere espresso anche nel modo seguente: la saggezza si riferisce all’unico sé, la conoscenza al non sé, mentre la comprensione è il punto di vista dell’Ego, o Pensatore, o il rapporto fra i due. Nell’Aula dell’Ignoranza predomina la forma, l’aspetto materiale delle cose. In essa l’uomo è polarizzato nella personalità o sé inferiore. Nell’Aula dell’Apprendimento il Sé superiore o Ego cerca di dominare la forma fino a che, per gradi si stabilisce un punto d’equilibrio in cui l’uomo non è interamente dominato né dalla forma né dall’Ego. In seguito l’Ego si afferma sempre più fino a che nell’Aula della Saggezza, impera sui tre mondi inferiori e l’innata divinità dell’uomo assume crescente dominio. 5
Invero il sottile è accessibile solo al sottile… 6
E’ per tale motivo che la scienza del governo al servizio della nuova Cultura non può che cercare ispirazione e conoscenza nel reale Modello che vive nello Spazio infinito, la nostra vera Casa, il Sistema Solare. In tale grande Comunità celeste tutte le leggi e le corrispondenze relative vi sono presenti e attive. Osservarne il ritmo, le battute e i cicli, aiuta a comprendere quella parte dell’Universo che è la dimora di tutte le sue creature… Mentre si studiano i ritmi dei Luminari, Centri del Sistema, e le loro qualità, le conoscenze si ampliano, i particolari si moltiplicano, il tutto diviene più comprensibile e si scoprono nuove energie utilizzabili. Peraltro l’esame delle varie parti del sistema non consente di dimenticare l’Unità essenziale solare, a sua volta integrata in altre Unità maggiori. Imparare dunque dalla realtà del Modello celeste e dalla sua legge a governare qualsiasi macro o micro processo nel suo ambito: il Sistema Solare governato dal Sole, si presenta come un insieme di Centri uniti in una collaborazione disciplinata e totale, volta al raggiungimento di una meta comune. Questa concezione vale poi per ciascuna unità, che riproduce in sé una micro-nave con un pilota e una meta da raggiungere in molte tappe progressive, ciascuna delle quali dipende dalla precedente.
Vivere e lavorare su una sfera che vola e ruota nello Spazio è una vera scienza, che richiede la padronanza di molte variabili e si consegue solo vivendo giorno per giorno fra luci e ombre. Fissata che sia nel Sole, la coscienza non è più trattenuta fra le alternanze oscillanti, e subentra la calma. Le cose sono allora viste e intese per quel che sono e non per ciò che appare. Il cittadino del Sole a poco a poco s’immedesima con la luce, l’irradia e vive e opera onnipresente nel Sistema. 7
Il Modello del governare, pertanto, è quello offerto dal Cielo, perfetto simbolo di libertà ordinata e di vero governo. La sua azione liberatrice è irresistibile e non si manifesta con divieti o con azioni di forza. Il vero governo, infatti, non costringe, non impone. Per sua natura il governare elargisce libertà … I centri dell’autentico governare sono tali perché liberi, e il loro potere è in proporzione al grado di libertà che sanno amministrare. Per assicurare il buon governo è dunque necessario liberare quei centri, dai quali il vero potere fluisce nell’ambiente che li ospita.
… Dare o concedere libertà sembra ancora oggi l’azione più pericolosa per un qualsiasi governo di una qualunque struttura umana, ampia o modesta. Eppure la libertà non è qualcosa che viene “concessa”: è una realtà costituente dello Spirito. E non c’è ragione per continuare a credere che lo Spirito non abbia voce nelle questioni concrete. Questo rende sempre più urgente inaugurare una vera scienza del governare che sappia ispirare le menti e i cuori educati per tale ufficio … oggi ancora non esiste pur trattandosi della prima fra tutte le funzioni. È uno spettacolo desolante: ovunque nel mondo i popoli vengono governati da uomini cui nessuno ha mai insegnato i principi basilari di quella suprema fra le funzioni, e che pertanto vi si impegnano ignorandoli del tutto. Il governare viene inteso e attuato secondo mutevoli improvvisazioni personali, sulla base di preconcetti trasmessi da altri che ne ignoravano le regole. Oggi viene chiamato e talora acclamato “statista” chi dimostra di conoscere e saper applicare le pure esteriorità del governare: leggi, decreti, regolamenti, consuetudini. Persino le istituzioni religiose si comportano nello stesso modo … per far valere il loro pseudo potere. La natura spirituale profonda del vero governare resta ignota soprattutto a chi pretende di esercitarlo e quindi, per quanto sembri arduo imboccare questa via, non si vede alternativa.
Se si parte dall’idea che il principio di libertà è il solo degno di gestire il potere legittimo, cioè di governare, non resta che affidarsi al suo potere segreto, inaugurando con pazienza e coraggio la via più difficile, che è certamente la migliore. Come? Si cominci con l’assistere in vario modo i centri a liberarsi dagli orpelli, dalle catene, astuzie, illusioni e debolezze e parzialità, ben sapendo che chi più è libero più governa, anche se non lo sa e non ci pensa e non se ne avvede. Un tale servizio è segreto, non intrusivo, e insegna a poco a poco la difficile lezione.
Dal complesso di questi pensieri traspare che il vero governare è irresistibile, nonostante le opposizioni umane, proprio perché‚ trascende i divieti e qualsiasi altro segno di potere visibile e in questo sta la sua potenza. In effetti, se è vero che l’uomo ancora oggi non sa cosa sia il governare, tuttavia il mondo intero viene governato, e in modo legittimo, e con tale sereno distacco da ignorare del tutto le petulanti legislazioni umane. Il modello perfetto del governare, cui è possibile ispirarsi, è quello esercitato dal Cielo, simbolo impareggiato di libertà totale e ordinata, vera fonte del diritto cosmico, non scritto eppure riconoscibile.
Quando l’umanità fosse più libera e dunque per conseguenza più capace di auto-governarsi, ogni attività, non solo umana, migliorerebbe sul pianeta. 8
La Scienza in tal modo orientata, ha la capacità di collaborare alla costruzione del ponte fra Terra e Cielo, di conoscere e utilizzare quelle energie celesti che governano l’insieme dell’umanità, che inducono effetti in grado di risvegliare molti uomini immersi nel sonno profondo dell’irresponsabilità, e che agiscono con altrettanta potenza, come stimoli per coloro che sono già inseriti nel grande Servizio da rendere al mondo.
Tale Scienza sa che per connettere il “minore” all’intero, ossia all’Infinito deve riconoscere e applicare il Rapporto Aureo, quel rapporto che, pur rispettando profondamente la realtà di ogni livello, riporta sempre con amore, armonia e ordine, il tutto all’Unità, e che affida questa missione al “maggiore”. Ne è esempio il Sole, Signore di tutte le direzioni del suo Spazio, il ‘maggiore’ del Sistema, che ama, irradia e nutre i suoi mondi senza lasciare il proprio posto di governo.
Con riguardo poi al mondo formale, questa Scienza sa anche che deve ben comprendere le leggi di Commensura e Consonanza che ripartiscono l’Unità, senza dissociarla, utilizzando i sette intervalli tonali e i sette raggi luminosi. Commensura e consonanza, e la scienza dell’Armonica, che ne è la sintesi, si adattano alle quantità, alle grandezze, alle misure, dissolvendole in puri rapporti numerici. Attraverso la loro pratica molti problemi sociali troverebbero soluzione e prenderebbe vita una nuova comunità umana basata sulla realtà dei valori e sulla collaborazione armonica. L’Armonia è un reame di precisione, che sovrasta quello imperfetto, mutevole e scompensato delle relazioni sociali planetarie. L’Armonia non è solo musica, ma una superiore condizione dell’Essere, che si manifesta in tutti i campi dei rapporti e del comportamento umani. E’ urgente dunque restituire vita alle scienze del numero, del suono e dello Spazio, mostrarne valori e qualità, riconoscerne e rispettarne la presenza in tutte le cose.
Questa è un’era di culminazioni … tanto nel campo della religione quanto in quelli della scienza e della politica… La scienza sta divenendo rapidamente la scienza dell’invisibile 9
L’Era verso la quale stiamo muovendo sarà caratterizzata dall’espressione dell’attività della mente iniziata ai propositi della Mente universale, da una visione più penetrante e da orizzonti più ampi. Sarà riconosciuto il fatto di potere, sapere e dovere, esercitare un certo controllo. Chi avrà raggiunto un tale riconoscimento non potrà evadere dalle responsabilità …e dovrà mettere il proprio potere mentale al servizio del Bene comune e collaborare con più chiara coscienza al governo del mondo, nelle sue varie sfere d’azione. 10
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