Oggi, 8 febbraio, l’asse Sole-Terra si unisce alla suprema Stella di direzione Merak, fuoco di Primo Raggio dell’Orsa Maggiore che, assieme all’altra stella Dubhe,[1] indica la Polare: il canale principale per l’Energia della Volontà o Potere ‘che attua il proposito di Dio’, e ‘in qualche modo occulto collega il sistema con il suo centro cosmico’.
In particolare, da Merak (in sanscrito Pulaha che significa “potenzialità o paternità creativa purificante”, il prototipo di Vulcano) s’irradia l’antico ‘suono’ del 1° Signore o Rishi del Grande Carro della Vita (veicolo dei Sette Raggi), il Motore dinamico fonte di ogni impulso e ritmo vitali per il nostro universo locale, e ‘Vetta’ o ‘Testa’ del Cielo (insieme all’Orsa Minore e al Drago) ove si attesta il ‘Principio unico’, Atma,[2] il Sé universale.
Nei testi dell’Antica Saggezza, lo ricordiamo, la Stella Merak è indicata come centro di puro Primo Raggio, direttamente connesso ad Aries, il Segno degli Inizi, ed a Vulcano, il Pianeta invisibile di 1° Raggio chiamato “il Cuore del Sole”.
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In questo Giorno sacro,
il Cuore di ogni Essere, Piano, Idea e Atomo planetari
riceve un nuovo Impulso, elettrico o vivificante, tanto occulto quanto potente,
qualificato dal Primo Raggio di Volontà o Potere, l’Energia suprema dei Sette Raggi della Vita.
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In risposta a tale impulso di fuoco, imprimiamo nello Spazio la parola di potere del primo aspetto del divino:
Volontà
“Tutto procede per una cooperazione divina che ha le sue basi fuori del sistema”.
“… tutto è espressione di Volontà focalizzata”.
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[1] La Terra (Umanità) si allinea ‘direttamente’, secondo la visione eliocentrica, con le stelle del Grande Carro dal 4 febbraio (con Dubhe, che esprime la volontà di agire sacralmente) al 17 marzo (con Alkaid, “la forza ignea costruttiva e procreativa”): Date che condurranno ritmicamente fino all’Equinozio di Marzo (Aries-Libra), quell’asse cardinale che trasmette il potere vitale dell’Orsa Maggiore (Spirito-Cosmo) attraverso Sole/Vulcano (Anima), attivando il sentiero dell’iniziazione, la massima espressione del Primo raggio nell’evoluzione della coscienza.
[2] “… Atma significa il sé o ego, un centro individualizzato di coscienza, intorno al quale si raggruppano e si adattano tutte le esperienze del mondo nel loro duplice aspetto soggettivo ed oggettivo. È come un fuoco dal quale s’irradiano raggi di luce ad illuminare le acque cosmiche, e nel quale convergono i raggi riflessi da quelle acque”. [A. A. Bailey, Trattato del fuoco cosmico, nota a p.65, Collezione Lucis]. “Lo Spirito impiega la volontà o atma in tutto ciò che si riferisce all’essenza di tutto, a sé stesso, considerando l’essenza ed il Sé come puro Spirito distinto dallo spirito materia”. [Ibidem, p.338] “… Atma deve essere inteso come energia spaziale purificata dal ruotare incessante, come un immenso vorticare…”. [Gerarchia § 241, Collezione Agni Yoga].