Volgendo al termine di questo ciclo annuale dedicato all’Arte di “comporre le cause”,[1] alla costruzione scientifica di forme pensiero al servizio del Bello, del Vero e del Bene, consideriamo ancora come la Filosofia esoterica presenta il Mondo delle Idee, il livello della Realtà fonte di ogni manifestazione (nei “tre mondi inferiori” per l’essere umano: mentale, astrale o emotivo, eterico/fisico).
Vi è una volontà incessante di armonia a muovere l’universo, e le Idee sono quelle entità ed energie, quelle unità e scintille di Armonia fatte di Suono e Luce che quali “Potenze producono precipitati”.
Da ‘dove’ scaturiscono le Idee?
“Oltre tutta l’esistenza finita e le cause secondarie, tutte le leggi, le idee, e i princìpi, c’è un’Intelligenza, o Mente, (νους), il primo princìpio di tutti i princìpi, l’Idea Suprema sulla quale sono basate tutte le altre idee … la sostanza ultima, dalla quale tutte le cose derivano il loro essere e la loro essenza, la Causa Prima ed efficiente di tutto l’ordine, l’armonia, la bellezza, l’eccellenza e la bontà che pervadono l’Universo.
La Mente è chiamata, per via della preminenza e della perfezione, il Bene Supremo, “Il Dio” (θεός), e “Il Dio sopra tutto”. Queste parole, come osserva Platone stesso, non si applicano né al “Creatore”, né al “Padre” dei monoteisti moderni, ma alla Causa Ideale ed astratta. Infatti, come egli dice: “Questo θεός, il Dio sopra tutto, non è la verità o l’intelligenza, ma il loro Padre” e Causa Prima. Platone, il più grande allievo dei Saggi antichi, un Saggio egli stesso, il quale non ha avuto che una meta nella vita — la Conoscenza Reale — avrebbe mai potuto credere in una Divinità che per la più piccola provocazione maledice e condanna gli uomini per sempre? Certo non lui, che considerava genuini filosofi e studiosi della verità solo coloro che possedevano la conoscenza del realmente-esistente in opposizione al semplicemente apparente; del sempre–esistente in opposizione al transitorio; di ciò che ha esistenza permanente in opposizione a ciò che cresce e decresce, si sviluppa e si distrugge alternativamente.
… Per evitare ogni concezione antropomorfica del genere, gli Iniziati non hanno mai usato l’appellativo “Dio” per designare il Principio Uno e Senza Secondo nell’Universo; e — fedeli in questo alle più antiche tradizioni della Dottrina Segreta in tutto il mondo — hanno negato che un lavoro così imperfetto, e spesso tutt’altro che puro, sia mai stato prodotto dalla Perfezione Assoluta.
… Solo la Presenza del Principio Invisibile attraverso la Natura, e la sua più alta manifestazione sulla Terra, l’Uomo, può aiutare a risolvere il problema, che è quello del matematico, la cui x deve sempre eludere la meta della nostra algebra terrestre.”[2]
La Causa prima o Padre genera in sé, sostanzia e crea, pensando, le Idee, sia a livello universale, cosmico, solare o planetario. Il Padre, Uno eppure un’infinità ordinata di Logoi o Potenze Creatrici, feconda, pervade e rigenera lo Spazio, la Madre, in tutti i suoi livelli o sfere di influenza, secondo il Modello gerarchico della Vita o del Suono creatore:
“… essendosi il Settuplice Logos differenziato in sette Logoi, o Potenze Creatrici (Vocali), queste (il Secondo Logos, il “Suono”) hanno creato tutto sulla Terra.”
Sulla Terra, nel Sistema solare e nell’Universo manifesto.
“Nessun mistero è più eccellente di questo (le sette vocali); perché esse condurranno le vostre anime alla Luce delle Luci” — cioè alla vera Saggezza. “Niente, quindi, è più eccellente dei misteri che voi cercate, eccettuato il mistero delle Sette Vocali, dei loro quarantanove Poteri e dei loro numeri”.
In India era il mistero dei Sette Fuochi e dei loro Quarantanove Fuochi o aspetti, o “il numero di essi”.”[3]
Le Idee, le Cause, abitano sul quarto livello buddhico della Manifestazione, quali semi originari o principi della Realtà, quali Suoni e Luci vitalizzati, alimentati e irradiati dai Logoi solari: quegli Ideatori cosmici che assorbono e trasformano le Energie cosmiche in Idee solari, ciascuno “sul suo piano di evoluzione”, rappresentato per noi dal piano dell’Eclittica, il piano comune di evoluzione e rivoluzione del sistema solare e di tutte le sue creature.
Tali Energie cosmiche che organizzano le Idee cosmiche in 1, 3, 7, 49 Ordini principali[4] (“i 49 Fuochi di Brahma”), sono i Sette Raggi, sette Direzioni di Pensiero emanate e trasmesse dal “Settuplice Logos differenziato in sette Logoi”, Signori di Sistemi stellari o Costellazioni superiori, in una progressione geometrica di settenari che traguarda i sistemi galattici e intergalattici dell’Universo manifesto.
Per il nostro ‘universo locale’ la Costellazione settenaria direttiva è l’Orsa maggiore, che i Sette Centri della Testa del nostro Logos solare possono contattare e rappresentare: i Sette Rishi dell’Orsa Maggiore, insieme all’Orsa Minore[5] e alle Sette Sorelle delle Pleiadi, costituiscono la Triade spirituale cosmica che causa ed influenza l’Evoluzione solare, attraverso l’intermediazione del nostro Angelo cosmico – Sirio.
Le Idee ed Energie cosmiche dei Sette Raggi emanate da tali Altezze sono trasformate in Formule cosmiche comprensibili ed utilizzabili da un Logos solare (che dal piano mentale cosmico sia rivolto alla manifestazione sul settimo piano fisico cosmico quale Sistema solare) attraverso la rice-trasmissione e decodificazione di una ‘parabolica’, nel nostro caso dello Zodiaco, altrettante Gerarchie creative[6] di Esseri coscienti che fanno parte dell’Individualità collettiva di un Logos solare.
Tali 12 Gerarchie creative (che costituiscono il Corpo astrale ed eterico/fisico del Logos solare, e la Gerarchia umana è una di esse sul quarto livello buddhico sistemico), al pari dei nostri apparati e sistemi percettivi, possono quali Antenne rice-trasmettere tali Impulsi superiori e tradurli in altrettanti Segni o segnali causali che saranno intercettati più o meno chiaramente o ‘consciamente’ a seconda del livello evolutivo delle creature: solari, interplanetarie o di ciascun pianeta, uomo e regni naturali compresi, fino all’infinitesima partizione o identificazione della Manifestazione.
I Centri solari, i Logoi planetari, le Coscienze alla guida e cura dei vari schemi planetari, combinano e associano infatti queste Idee solari in Formule solari, ma anche planetarie tipiche per il livello evolutivo del proprio schema planetario: sul quinto piano mentale, il Mondo del Fuoco, le fanno così circolare in tutto lo Spazio solare saturandolo, e vi fissano gli Archetipi delle Forme.
Questi Prototipi ignei vengono impressi sulle acque spaziali del sesto piano astrale secondo il Desiderio dei Pensatori/Costruttori celesti (de-sideris, ‘che è dalle e delle Stelle’) e la loro vibrazione sonora e luminosa crea e proietta una prima immagine, astrale, dell’Idea. Qui l’immaginazione creativa dei Formulatori planetari ne compone e perfeziona la figura che ‘in-formerà’ le Forme dense o concrete (sul settimo piano eterico, l’aspetto vitalizzante e più sottile del fisico) finché la contemplazione del Loro Occhio persisterà.
Le Forme sono “semplicemente apparenti”, “transitorie”, sono “ciò che cresce e decresce, si sviluppa e si distrugge alternativamente”, che sia la forma di un atomo, un essere umano, un pianeta, un sole, un universo. Eppure, tutte le Forme sono Simboli viventi e non ingannatori, proiezioni e creazioni che possono rivelare la Qualità del Pensatore che le ha volute, amate, pensate e proiettate,[7] a chi ha occhi per vedere e orecchi per sentire.
Per quanto riguarda la Forma manifesta del Sistema solare:
“Nella Dottrina Segreta ci viene detto che “i sette Raggi solari divengono sette soli e incendiano l’intero cosmo”. È questo che produce la combustione finale che introduce il grande pralaya e mette fine all’incarnazione logoica. Questo si produce sotto la legge di Espansione, e causa la riunione e fusione finali dei sette schemi planetari sacri, che segna il raggiungimento della meta e la loro perfezione ultima.”[8]
Quale servitore dell’Evoluzione e della ‘perfezione ultima’, l’Uomo deve assurgere al suo retaggio e dignità di creatore, di artista delle Idee. In questo Sistema di Cuori e di Pensiero che è l’universo, le Idee sono la nostra garanzia di infinità e di potenza creatrice:[9]
“… Solo una coscienza sviluppata ed esperta intende il valore del germe di realtà. Il potere del comando non sta nella corona, o nel popolo, ma nella vastità cosmica delle idee …”.[10]
Se Ar-te è il moto della Vita che ‘unisce’, per amore, se è la “creazione che tende alla migliore composizione”, apprendere a creare secondo l’Arte universale delle Idee è la massima maestria che rivelerà all’Uomo l’Unità della Manifestazione e lo condurrà alla Bellezza dell’Essere:
“La totalità dell’Essere posa sull’Unità. La legge operante è così stupenda che qualsiasi costruzione universale dipende da essa. In ogni cosa essa raccoglie le parti, unendo assieme quelle che si appartengono l’un l’altra. È la Corona del Cosmo.”[11]
[1] * Vedi “Quarto anno del Quinto settennio”.
Questo articolo viene pubblicato in corrispondenza del centro del Segno di Scorpio, simmetricamente (a 6 mesi esatti) dal precedente nel centro di Taurus: L’Arte costruttiva del Pensiero. L’asse Scorpio-Taurus trasmette il puro 4° Raggio dell’Armonia tramite conflitto, della Bellezza, dell’Arte.
[2] H. P. Blavatsky, Antropogenesi, Ed. Cintamani 2009, p. 366-7 – la citazione successiva è da p. 372.
[3] H. P. Blavatsky, Cosmogenesi, Ed. Cintamani, p. 309.
[4] “… secondo gli Adepti dell’antico Aryavarta, da queste tre entità primarie evolvono sette principi. L’algebra c’insegna che il numero di combinazioni di oggetti presi uno per uno, due per due, tre per tre e così via, è uguale a 2n-1. Applicando la formula al caso attuale, il numero delle entità evolute dalle diverse combinazioni di queste tre cause primarie equivale a 23-1 = 8-1 = 7. Come regola generale, dovunque sette entità siano menzionate nelle antiche scienze occulte dell’India a qualsiasi riguardo, si deve supporre che queste sette entità vengono in esistenza da tre entità primarie; e che queste tre entità sono a loro volta evolute da un’Entità singola o Monade”.
“Per regola generale, ovunque nell’antica scienza occulta dell’India, a qualsiasi riguardo, siano menzionate sette entità, dovete supporre che queste sette entità vennero in esistenza da tre entità primarie, e che a loro volta queste tre entità evolvono da un’entità singola o monade. Per fare un esempio familiare, i sette raggi colorati del raggio solare evolvono da tre raggi colorati primari, ed i tre colori primari coesistono coi quattro colori secondari nel raggio solare. Similmente, le tre entità primarie che portarono in esistenza l’uomo coesistono in lui con le quattro entità secondarie che sorsero da varie combinazioni delle tre entità primarie”. (A. A. Bailey, Il Trattato del Fuoco cosmico”, Collezione Lucis, nota p. 449 nota p. 148)
[5] “Queste Sette Vocali sono rappresentate dai segni della Svastika sulle corone delle sette teste del Serpente dell’Eternità, in India, fra i “buddhisti” esoterici, in Egitto, in Caldea, ecc., e fra gli Iniziati di tutti gli altri paesi. … Il Serpente dalle sette teste ha molteplici significati negli insegnamenti arcani. È il Drago dalle sette teste, e ciascuna delle sue teste è una stella dell’Orsa Minore; ma era pure, e in modo preminente, il Serpente delle Tenebre, inconcepibile ed incomprensibile, le cui sette teste erano i sette Logoi, il riflesso della Luce unica e manifestata prima di tutto — il Logos Universale.” (H. P. Blavatsky, Cosmogenesi, Ed. Cintamani, p. 309)
[6] Vedi i quarti capitoli dei compendi sui Sette Raggi in queste pagine di TPS, ad es. del Settimo Raggio.
“Le dodici gerarchie creative. Gli studiosi si trovano sovente in imbarazzo nel cercare di rendersi ragione del “dodici” nel cosmo … i tre, per un adattamento di raggruppamenti interni, si manifestano in sette gruppi; questi possono essere rappresentati con ABC, ACB, BCA, BAC, CAB, CBA, più un settimo, una sintesi in cui i tre sono tutti uguali. Altri sei si potrebbero rappresentare con (AB)C, C(AB), A(BC), (BC)A, (CA)B, B(AC), in cui i due tra parentesi sono uguali ed il terzo più forte o più debole. I due gruppi di sei con quello in cui i tre sono uguali farebbe tredici. “Questi tredici possono essere disposti in un cerchio di dodici con uno nel centro. Quello centrale sarà sintetico, e sarà precisamente quello in cui i tre sono uguali. La corrispondenza fisica di questo sarebbe rappresentata dai dodici segni dello Zodiaco col Sole al centro, che li sintetizza. La corrispondenza spirituale sarebbe data dai dodici Ordini Creatori col Logos al centro, che li sintetizza tutti”. (A. A. Bailey, Il Trattato del Fuoco cosmico”, Collezione Lucis, nota a p. 1195).
[7] “Tutti i simboli emanano da tre gruppi di creatori:
Il Logos solare, che costruisce “un Tempio nei Cieli che non è fatto con le mani”.
I Logoi planetari che nei loro sette gruppi creano in sette modi e con sette metodi, producendo così una diversità di simboli, e sono responsabili della concrezione.
L’Uomo, che costruisce forme e crea simboli nel suo lavoro quotidiano, ma che per ora lavora ciecamente ed in gran parte inconsciamente. Nondimeno merita il nome di creatore, perché utilizza la facoltà della mente ed impiega la qualità razionale.” (Ibidem, p. 1233-4)
[8] Ibidem, p. 1074.
[9] “Gli uomini, nel loro insieme, sono sottoposti ad un processo evolutivo allo scopo di diventare dei creatori coscienti nella materia. Questo comporta:
- il comprendere il piano archetipo;
- il comprendere le leggi che governano i processi costruttivi della natura;
- un processo cosciente di creazione volontaria, in modo che l’uomo cooperi con l’ideale, lavori secondo la legge, e produca ciò che è in linea col Piano planetario …” (Ibidem, p. 952)
[10] Comunità, § 84, Collana Agni Yoga.
[11] Infinito II, § 49, Collana Agni Yoga.