Giove, Signore dell’Amore e Maestro del Sistema solare, entra oggi, dal punto di vista eliocentrico, nel campo spaziale di Sagittarius ove transiterà per circa un anno, colorando la scena di fondo della comunità solare con le qualità di tale segno: Equilibrio (4° R.), Mente (5° R.) e Visione (6° R.). Giove in Sagittarius è reggitore per l’Umanità ordinaria e perciò qui il suo potere si esprime appieno.
Nel ciclo precedente, in Scorpio, avevamo letto la ‘lezione’ impartita da tale Luminare dal punto di vista del sentiero del discepolato, di coloro cioè che, avendo riconosciuto la via di mezzo, si trovano, in coscienza, immersi a tutti i livelli in una battaglia strenua da cui non scorgono vie d’uscita, che si ripresenta continuamente sotto forme diverse e che pare non debba mai finire. I loro sforzi li condurranno però, a tempo debito, ad emergere dalle brume dell’annebbiamento e dell’illusione ed a riconoscere quel Guardiano della soglia che hanno costruito nel corso di innumerevoli ere, fatto della somma delle questioni irrisolte, dei ‘nodi catramati’, dei vecchi debiti, delle errate attitudini mentali, delle illusioni ereditate, e sapranno vincerlo infine “con un colpo solo”, nella luce sfolgorante del raggio dell’anima, con un sorriso. Deporranno allora le armi e ritroveranno la propria essenza immortale nel silenzio solenne, avvolgente e rigenerante della grande Madre del Mondo.
In Sagittarius, segno di orientamento, di direzione, di aspirazione spirituale concentrata, di visione, di stabilizzazione della fase del discepolato, la lezione di Giove si rivolge in prima battuta all’umanità ordinaria e si tiene sul livello del desiderio-mente. Fino a quando la personalità predomina è il primo a prevalere ed a manifestarsi come spinta a soddisfare le proprie mete individuali, l’ambizione e l’edonismo. Il Signore dell’Amore mostra allora la via che conduce al prevalere dell’anima sulla persona attraverso il controllo del desiderio da parte della mente ed a trasformare superficialità e ambizione in amore impersonale a favore del Bene comune.
Oggi gran parte dell’umanità lotta ancora alla cieca nelle nebbie astrali e nell’illusione mentale, senza riuscire a leggere gli eventi ed a capire il senso generale di quanto avviene nel mondo, e questo spaesamento fa sì che divenga facile preda di paure di ogni genere, che inducono a reazioni sconsiderate. In quest’anno in cui Giove si troverà in Sagittarius sarà quindi favorita la possibilità di recuperare una maggiore lucidità ed una visione più equilibrata, soprattutto per coloro che ne sentono l’urgenza perché cominciano a soffrire il peso degli eccessi e non si riconoscono più nel personalismo sfrenato, nelle politiche gridate e nelle informazioni semplicistiche che si rivolgono alla “pancia” delle persone, pilotate da chi ha interesse ad alimentare lo scontento.
Il primo passo per uscire da tale “prigione” emotiva e mentale consiste in un’azione molto semplice, cui già più volte si è fatto cenno in queste pagine: guardare ostinatamente a quanto di buono, di giusto e di bello avviene in seno all’Umanità, trascurando le brutture, le atrocità, le ingiustizie perpetrate. Ciò non significa, come si potrebbe pensare, nascondere la testa sotto la sabbia, bensì vedere la cosiddetta realtà per ciò che è e prendere posizione fra le schiere dei costruttori del futuro. Compiuto tale gesto interiore ci troveremo in un mondo parallelo, abitato da un numero crescente di uomini e di donne che, anziché scoraggiarsi di fronte al fatto che ‘tutto va a rotoli’, si sentono chiamati all’azione e scendono in campo, mettendo a frutto i loro talenti. Sono individui di buona volontà che tendono ad associarsi e ad impegnarsi nei settori più disparati, che fanno fronte con piccoli mezzi alle carenze nei vari settori e che, in questo ciclo di Giove, saranno supportati dalle energie in arrivo e saranno forniti di nuovo entusiasmo che porterà ad espandere le loro iniziative.
A fianco ed a tutela di tali individui o gruppi, comincia ad avvertirsi la presenza dei discepoli, coloro che, nella luce solare, iniziano a scorgere la vette iniziatica di Capricornus ed imparano a leggere e scrivere frequentando la scuola del Cielo. In Sagittarius è la Terra (3° R.) a reggere tale campo di coscienza e, su questo terreno, essi dovranno sfruttare l’energia espansiva di Giove per compiere quel passo che li porta a consacrarsi al grande Servizio, a sviluppare le loro capacità creative, a passare dalla mente concreta all’intuizione, a collaborare ordinatamente a respiro unito e ritmo unificato identificandosi col Piano divino, così da poter essere provati ed accettati fra le file di Coloro che operano per il Bene ed il progresso del genere umano.
Saranno allora in grado di contestualizzare in un orizzonte più ampio di quello della durata media di una vita o di qualche generazione questo tempo di grandi cambiamenti, riportandolo all’interno di un piano evolutivo per l’Umanità, rigoroso ma infinitamente duttile, alla cui realizzazione tutti sono chiamati a collaborare. Ottemperando a tale compito, essi orienteranno sempre più per vie sottili le donne e gli uomini valorosi che in ogni campo dedicano la propria esistenza al bene comune con determinazione, coraggio, amore e compassione.
Intanto, possiamo cominciare ad osservare che le energie creative particolarmente potenti nel ciclo veniente saranno quelle del 5° e del 7° R., mentre fin qui lo sono state quelle del 2° e del 6° R.. Amore e devozione hanno compiuto l’opera loro e lasciano il posto all’attestazione sul piano mentale ed agli ordinamenti, pur se Giove, che regge in Aquarius il cammino dei discepoli, continuerà ad alimentare col potere amorevole del secondo Raggio i cuori pronti a riceverlo. E’ dunque in atto un cambiamento radicale che richiederà capacità di adattamento intelligente, di visione e di assunzione di responsabilità. E questo momento di transizione e riorientamento è proprio il più delicato e decisivo, poiché occorre imboccare la giusta via in mezzo alla confusione che si crea anche per il fatto che le energie in arrivo vengono recepite ed usate in modo differente, e talvolta contrastante, a seconda del livello evolutivo delle coscienze umane.
Da quanto sappiamo dagli Insegnamenti ed anche dai segni che già si percepiscono nel mondo, si può comunque comprendere a grandi linee quale sia la direzione fissata dal Piano per l’Umanità in questo giro della ruota zodiacale, ovvero per gli oltre 2000 anni nei quali le coscienze planetarie si troveranno ad essere condizionate dagli impulsi della nuova era di Aquarius, che dispongono appunto al servizio mentale e alla collaborazione ordinata.
Utilizziamo quindi le energie amorevoli ed espansive di Giove insieme a quelle messe a frutto in questo anno 5.4 dedicato all’immaginazione creativa per rafforzare la visione di ciò che dovrà essere l’umanità futura: più ‘pensante’, istruita, organizzata e creativa, ove i discepoli comunicheranno telepaticamente in modo consapevole e si riconosceranno come un ente unitario e interiormente strutturato in continuità con la Gerarchia planetaria; ove il governo sarà mondiale e le risorse più equamente distribuite; ove la scienza terrà in conto il mondo sottile e vi sarà un’unica religione con differenti modalità di culto; ove la salute fisica del pianeta sarà salvaguardata; ove saremo interiormente cittadini dell’Universo e popoleremo altri pianeti.
Nel testo “Astrologia Esoterica” di A.A. Bailey, ed. Nuova Era, pag ingl. 136 a proposito della fase ascendente del percorso della coscienza in Aquarius si dice:
“L’individuale diventa universale. L’Uomo, isolato e separativo, diventa umanità per reazioni e consapevolezza, pur serbando la propria individualità; non è più solo un essere umano, accentrato in sé e separativo, ma l’umanità stessa; smarrisce l’identità personale nel Bene comune, ma conserva la sua Identità spirituale. Dopo aver servito se stesso si dedica al mondo, ma è pur sempre un Figlio di Dio individualizzato, fin dopo la terza iniziazione”
Ciò detto, è chiaro che i destini dell’Umanità non sono solo nelle nostre mani ma dipendono da vicende planetarie e solari. Tuttavia, senza il nostro apporto costruttivo il predestinato non potrà realizzarsi.
Con la visione nel cuore, fissata la direzione, guardiamo allora con coraggio alla prossima Meta dell’Umanità e, in perfetto equilibrio, senza lasciarci distrarre dagli ostacoli contingenti, scagliamo la freccia, che cadrà là dove il nostro occhio arriva, tracciando così il sentiero che ci permette di procedere sempre più forti, insieme, sulla Via.
“Vedo la Meta, la raggiungo, ne vedo un’altra”
Splendida lettura con parole scelte con Cura e Amore. Grazie, indimenticabile Marinella.
Cynthia