Nelle credenze primitive il culto della divinità era basato sul timore. Ma questo evoca il terrore, e quindi, inevitabile, lo sdegno. La natura umana infatti serba immutata, in sé, la consapevolezza che la grande Origine delle Origini non ha nulla a che fare con il terrore. Chi ama Dio ne pronuncia il Nome nella sua propria lingua. Solo con questa concezione, universale, si esprime una nobile devozione. Nulla al mondo tanto accende il fuoco del cuore quanto l’amore. Non c’è gloria che possa paragonarglisi…
Chi non nasconde la propria devozione amorevole viene subito considerato come strano, e da questa confusione di concetti fondamentali viene il caos del mondo….
Pertanto, fra la rovina dei fondamenti, accendete quel fuoco e amate il Supremo. Anche la scienza, con la sua relatività, tiene aperto uno spiraglio sull’Infinito. (§ 629 – Mondo del Fuoco I – Collana Agni Yoga)
La base del potere creativo è il pensiero. Lo si può vedere, lo si può misurare. Lo si deve intendere come una creatura capace di azione indipendente. Ne deriva il giusto atteggiamento nei confronti delle sue conseguenza…. Ogni pensiero è una entità neonata nel mondo spirituale. Non è una astrazione, ne una sostanza, ma un ente dotato di tutti i segni di una vita sua propria, e come entità di livello spirituale non può essere annientato. Gli si può solo opporre una entità simile, ma più potente: questa è l’essenza di“Tactica adversa”…. che equilibra i contrasti e li crea per equilibrare. (§ 211 – Gerarchia – Collana Agni Yoga)
Sono da stimare coloro che non si limitano a parlare, ma agiscono. Imparate a valutare le azioni. Le difficoltà di quest’epoca derivano dall’organizzazione scadente, che ha una causa di assurda meschinità: si è dimenticata la collaborazione dei cuori. Gli uomini si radunano per pregare insieme, ma trascurano di sintonizzare i propri cuori in quest’atto di servizio. Eppure questa condizione, che è indispensabile, è facile da conseguire, basta semplicemente aiutarsi a vicenda. (§ 280 – Mondo del Fuoco II – Collana Agni Yoga)
Le religioni primitive insegnavano soprattutto a temere la divinità, suggerendo così un sentimento destinato a sfociare nella rivolta. … La paura interrompe l’energia creativa, ossifica e sottomette al potere dell’ombra. Al contrario, il rapporto con il Mondo superiore deve evocare estasi ed espandere le forze, per esprimere il bello; e queste sono qualità che non vengono dalla paura ma dall’amore. Perciò la religione superiore non insegna la paura ma l’amore: è l’unica via per raggiungere quel Mondo…. Il tesoro dello Spirito non si forma nella prigione della paura, quindi consigliate di amare e intensificare la devozione. Nessuno può difendere una posizione che gli incuta terrore, mentre la vittoria è nel nome dell’amore. (§ 292 – Mondo del Fuoco II – Collana Agni Yoga)
“Rieducazione del carattere, vita pura, controllo delle reazioni emotive e retto pensiero sono precetti comuni e ripetuti da tutte le religioni. Non è facile ricordare che vivendo in modo puro e retto si opera con delle forze, si controllano energie, si sottopongono vite elementali alle esigenze dell’essere spirituale, si pone in moto un apparato, una struttura vitale finora rimasta quiescente e passiva.” (da “Trattato di Magia Bianca o La via del Discepolo” di Alice A. Bailey- Collezione Lucis- Pag. 191 Ed. Inglese)
L’umanità non vuole riconoscere la potenza delle sue emanazioni. Continua vagamente a ripetere di essere simile a Dio, ma senza capire che una sola è l’energia in tutti i mondi. Basterebbe stabilire anche solo debolmente tale unità energetica per circondare il pianeta con una corazza difensiva. ( § 93 – Mondo del Fuoco II – Collana Agni Yoga)
Il cuore si esalta quando scopre la gioia di donare e i pensieri più sottili l’accompagnano. Quelle offerte sono vere e proprie preghiere che aprono molte porte. Ciò che aiuta a varcare la soglia non è la coscienza dei propri meriti, ma la consacrazione totale di se stessi. ( § 136 – Mondo del Fuoco II – Collana Agni Yoga )
L’atteggiamento interiore dell’umanità, ed altri eventi, indicano la necessità di rivedere le religioni ufficiali ed il rinascere della sua influenza spirituale. Questi sono sempre i preliminari della creazione. La comprensione soggettiva procede sempre la manifestazione oggettiva, e così avviene oggi.
L’umanità esige un approccio a Dio più vitale, più intelligente, è stanca di discussioni e liti dottrinali e dogmatiche, lo studio delle religioni comparate ha dimostrato che le loro verità basilari sono identiche. I soli elementi che in realtà militano dappertutto contro l’unità spirituale sono le organizzazioni clericali esistenti e la loro ripulsa delle religioni e delle fedi diverse dalla propria.
La nuova Religione mondiale sarà manifestata anche da gruppi esoteristi di tutto il mondo, grazie al rilievo che daranno all’esistenza della Gerarchia spirituale, all’opera del Cristo ed alle tecniche di meditazione con cui raggiungere la consapevolezza dell’anima (o coscienza cristica). La preghiera oggi si amplia e diventa meditazione, il desiderio si eleva ad aspirazione mentale. Verranno poi il senso dell’unità ed il riconoscimento di Dio immanente, e tutto ciò finirà per unire al Dio trascendente.
E’ qui che la Scienza dell’Invocazione ed Evocazione potrà, a suo tempo, sostituire le tecniche attuali. Tutta l’umanità avanza nella comprensione mentale. L’avidità che è propria delle preghiere in genere (dato che basano sul desiderio) ha per lungo tempo disturbato gli uomini intelligenti, e l’imprecisione della meditazione insegnata e praticata sia in Oriente che in Occidente (con la nota egoistica della liberazione e soddisfazione personale) è anch’essa causa di rivolta. Si percepisce qualcosa di più ampio e maggiore del semplice desiderio o della liberazione individuale. Molti lottano in tal senso, e questo fa sperare bene.
Disciplina e preparazione consentiranno all’uomo di vivere governato dalla divinità interiore; gli riveleranno il fatto di Dio immanente in tutte le forme e lo faranno partecipe di quel grande movimento planetario, che lentamente affiora, per cui Dio immanente entra in intimo rapporto con Dio trascendente, tramite la Gerarchia spirituale.
La nota fondamentale della nuova Religione mondiale sarà: Approccio al divino. “Avvicinatevi a Lui, ed Egli verrà a voi”, è l’ingiunzione della Gerarchia, emessa a chiare note. Il tema della nuova Religione sarà di unificare i grandi approcci al divino. Il compito delle Chiese sarà di preparare l’umanità, con movimenti spirituali organizzati, all’imminente quinto Avvento. Il metodo impiegato sarà l’uso scientifico ed intelligente dell’Invocazione ed Evocazione e del riconoscimento del suo stupendo potere. L’obbiettivo del prossimo Avvento, della preparazione e dell’invocazione sarà la rivelazione, sempre ciclicamente dispensata, ed oggi pronta per essere accolta dall’uomo.
A questi due grandi concetti alla base della nuova Religione mondiale – approccio a Dio, Invocazione ed Evocazione – si deve aggiungere quello estremamente moderno dell’energia, come base di tutta la vita, di tutte le forme ed azioni a mezzo di tutti i rapporti. La forza telepatica della mente è già stata riconosciuta dalla scienza, il potere del pensiero è oggi visto come un’energia capace di contatto e di attività reciproca. La preghiera lo ha sempre sottinteso, pur senza formularne le tecniche. Ma nella preghiera, nella meditazione e nel culto è presente indubbiamente una energia che va da questo a quello ottenendo in molti casi, in una forma o nell’altra, la risposta voluta. Anche la meditazione scatena un’energia, che può eliminare certi aspetti del pensiero o attrarne altri, come visioni, idee, comprensione spirituale. Si è sempre saputo che il culto, quando è orientato e concentrato, stimola i fedeli sino all’estasi o all’isterismo. A queste tre: Preghiera, Meditazione e Culto, si deve ora aggiungere l’Invocazione cosciente, con l’attesa paziente della reciproca Evocazione.
Esistono molte altre forme d’energia e poteri spirituali, finora poco conosciuti, ma testimoniati dalle festività di tutte le religioni, durante le quali si sprigionano.
Per il bisogno disperato, per la crisi che si attraversa, gli uomini di vedute e pensiero inclusivo, presenti in tutte le Chiese, porranno fine ai disaccordi dottrinali e procederanno concordi, con uniformità di riti e di cerimonie, verso il centro del potere spirituale. (da “I problemi dell’umanità” di Alice A. Bailey – Collezione Lucis – pag. 156 Ed. inglese )
Ho molto a cuore l’dea della Religione Universale” che si stabilirà sulla Terra quando l’Umanità evoluta avrà del tutto abbandonato separativismi e dogmatism,i che già in questo periodo storico appaiono ormai superati.
Nell’Era dell’Acquario l’umanità sembra recepire sempre più il profondo senso unitario e affratellante di tale interiore “Re-ligione” (da re-ligare: legare insieme, riunire, riunificare):
“La scienza del legame: ecco cos’è veramente la religione. Non serve dunque a niente ripetere che la parola ‘religione’ deriva dal latino “religare” (legare di nuovo), se nella mente i credenti non hanno che separazioni.
Direte: «Ma il legame sottinteso dalla parola ‘religione’ è il legame con Dio». D’accordo, ma che significato ha un legame con Dio che si accompagna ad una separazione da tutto il resto?…”
(Omraam Mikhaël Aïvanhov,Pensieri quotidiani)
Tale “riunificazione” avverrà:
– tra gli uomini (re-ligione orizzontale), producendo una nuova civiltà planetaria, fondata sull’Amore;
– tra l’umanità e gli altri regni di natura (re-ligione verticale), generando un mondo equo e sostenibile e favorendo l’attuale tensione dell’umanità verso una nuova “ecologia del vivere”, ovvero verso l’armonia tra le diverse espressioni dell’unica Vita;
– tra l’umanità e le energie superiori, dando all’uomo il senso del suo più alto destino e permettendo il collegamento con la Fonte originaria.
E’ tempo pertanto che l’umanità esca dall’Aula dell’ ignoranza e si assuma le nuove responsabilità che i tempi le richiedono, più gravose ma portatrici di Luce per il Pianeta. In tal senso, la “Religione dell’umanità” della Nuova Era appare incarnare il “nuovo sentire” dei ricercatori spiritualmente più avanzati, che percepiscono l’esistenza di uno “Spirito segreto” unificante, secondo quanto afferma Aurobindo:
“Una religione spirituale dell’umanità è la speranza del futuro….
Una religione dell’umanità implica la crescente percezione che esiste uno Spirito segreto, una Realtà divina, in cui tutti noi siamo uno, che l’umanità è attualmente il suo più alto veicolo sulla Terra, e che la razza umana e l’essere umano sono i mezzi con i quali questo Spirito si rivelerà qui progressivamente.”
(Aurobindo, L’ideale dell’unità umana)