“Il vero educatore dovrebbe operare con energie in un mondo d’energia (…) queste energie sono colorate e qualificate dai divini attributi distintivi e quindi ogni uomo può essere considerato come un aggregato di energie, sulle quali una particolare predomina che lo distingue dagli altri, e differenzia gli esseri umani fra di loro. Se è vero che esistono sette tipi principali d’energia qualificanti ogni forma, e che questi a loro volta si suddividono in quarantanove tipi di energie qualificate, ben si scorge la complessità della questione. Se è vero che tutte queste energie distinte agiscono costantemente sull’energia-sostanza (spirito-materia) producendo “le miriadi di forme che compongono la forma di Dio” (Bhagavad Gita, XI), e che ogni bimbo è la rappresentazione microcosmica (in un determinato stadio di sviluppo) del Macrocosmo, allora la grandiosità del problema appare evidente, e la portata del servizio cui si è chiamati è tale da richiedere il massimo impegno delle capacità che ogni essere umano può esprimere in ogni dato momento, nel tempo e nello spazio.” (da L’educazione nella Nuova Era, pag. 24 ingl.)
Oggi ci troviamo a riflettere nuovamente su questo tema perché, in questi giorni, la nostra Guida solare si trova, per la seconda volta nel corrente anno, a solcare nel cielo eliocentrico, il secondo settore di Capricornus, il principale trasmettitore per la veniente Nuova Era, del 7° Raggio: Ordine, Ritmo, Cicli, Regole, Strutture, Ordinamento, Ritualità, Organizzazione.
Si rimanda all’articolo precedente per ricordare, che la fonte ispiratrice di questo ciclo di appuntamenti è Venere, il Luminare custode del 5° Raggio, la Mente costruttrice del sistema, e il ritmo di questi incontri segue il Suo incedere, secondo la visione eliocentrica, nello spazio zodiacale qualificato dalla seconda qualità, sacra alla nuova Educazione, dei sette segni indicati dall’Insegnamento esoterico come i principali trasmettitori, per la veniente era di Aquarius, dei sette Raggi.
Per addentrarci nell’argomento si riportano alcuni pensieri di E. Savoini tratti dal documento ‘Neocristianesimo’ (inedito):
‘L’ordine cosmico ha una proprietà che (ancora) manca nella modesta concezione umana: la facoltà di organizzare. Essa consente di stabilire legami, affinità e operazioni ritmiche fra serie di enti dalla diversissima natura, sì che concorrano liberamente a costruire il Bene comune, ossia a formare la Comunità universale. Ciò traspare nel funzionamento del Sistema solare, ma l’uomo lo ritrova in sé, nelle mansioni dei propri organi fisici, fra loro molto differenti eppure collaboranti al benessere dell’insieme: da quel potere organizzante e segreto dipende la sua stessa esistenza. E’ da notare che tale funzione non dispone di un organo proprio, a ciò preposto (…) l’Ordine è elusivo, non ha sede. Dedicato al suo compito di stabilire precedenze, gerarchie, dipendenze e sovranità, non dispone di un organo esteriore. Si conclude che ha sede in tutti gli altri, ossia che è onnipresente. E’ regola universale che quando, per quanto si faccia, non si riesce a trovare ciò che si cerca, quella cosa è ovunque (…) non si trovano l’Infinito, la Vita, lo Spazio perché sono onnipresenti’.
E continua per precisare che:
‘Non esistono comunità senza ordinamento. E’ una legge universale (…) L’Ordine però, per sua natura, non contrasta mai un ordine preesistente: se lo combattesse, negherebbe la propria essenza. La storia umana sembra confutare quest’assioma, date le molte rivoluzioni che hanno mutato nei secoli l’assetto sociale. In realtà queste rivolte, quasi sempre cruente e violente, non hanno instaurato un ordine nuovo ma modificato uno stato di disordine. Conseguenza di uno sfacelo sociale, predicate da uomini di scarsa lungimiranza, furono crudeli, e dunque incapaci di ordinare: la violenza non è maestra di vita.
L’uomo non comprende ancora l’ordine celeste, e chiama “ordine” certe sue mutevoli fantasie, del tutto avulse dall’idea solare. L’Ordine superiore è immutabile, seppure flessibile e dinamico: per questa sua natura non è imperioso e non emana divieti. Affermazioni di questo tipo suonano strane, poiché l’uomo ha dell’ordine un concetto ben diverso, addirittura opposto: rigido controllore della condotta, tutela dell’ortodossia e giudice spietato. Nulla di simile si trova nell’Ordine che governa l’Universo. Dopo quanto si è scritto, parlare di ‘nuovo ordinamento’ pare improprio. (…) Meglio dunque dire “ristabilire” piuttosto che “impiantare” un ordine diverso. L’Ordine celeste non può dirsi nuovo né antico. Forse questa è la ragione per cui l’ultima stanza della Grande Invocazione recita appunto di “ristabilire” il Piano di sempre’.
Il potere organizzante della 7a Energia ha, dunque, questa facoltà di comporre parti o settori distinti e dissimili in un solo organismo vivente. E pur non avendo potere creativo, giacché le singole parti nascono da altre fonti, dà vita a entità molto complesse, come un Uomo o come un Sistema solare. Il settimo Potere è, pertanto, necessario per far fiorire in queste entità l’idea di Comunione. Senza imporre uguaglianza, realizza l’Unità, quella massima Potenza, onnipresente, che annulla ogni separazione, unifica ciò che è consonante e comune e riassorbe gradualmente il discorde, ciò che resiste al Bene comune. È il fondamento per qualsiasi Organizzazione della Nuova Cultura che voglia rispecchiare il Modello del Cielo.
La vera Comunione, dunque, è sapientemente organizzata: ha una struttura gerarchica che implica una varietà di funzioni collaboranti a un piano comune, e livelli crescenti di responsabilità. Ed anche se formata dalla presenza di esseri e comunità molto diversi fra loro, è e rimane sempre una.
È, quindi, nell’organizzazione armonica della diversa partecipazione concorde, che si trova ancorata l’unione psichica dei singoli uomini, delle comunità o dei gruppi umani.
Sono questi i pensieri che spingono alcuni esseri umani, che reagiscono al richiamo dell’Unità, a coltivare in coscienza l’idea di una comunione umana planetaria, ordinata e organizzata ad imitazione del Modello celeste, che possa dare forma ad una nuova Società civile, libera da preconcetti di razza, religione, o altro e che sia foriera di nuovi processi creativi. Queste coscienze, che comprendono il valore risolutivo della cooperazione e sentono l’urgenza di contribuire a realizzare un ordine sociale nuovo, albergano l’impegno di vivere e diffondere il pensiero della Nuova Cultura per una nuova Civiltà. Così facendo tengono accesa la corrente magnetica di quell’Educazione che, con il potere del cuore, riuscirà a diffondere l’amore per lo Spazio e la Realtà del Cielo, insegnerà a conoscerne le leggi, i ritmi e i cicli, educherà alla bellezza ordinata dei rapporti armonici ed applicherà l’Insegnamento dei Maestri in ogni circostanza. Tutto questo porterà a realizzare espressioni sempre più belle, giuste e vere, da offrire alla Vita che, come indicato dal Maestro Tibetano, non chiede acquiescenza e accettazione, bensì dinamismo, separazione fra i valori buoni e superiori e quelli indesiderabili, e quello spirito combattivo che produce organizzazione, comprensione ed infine immette in un campo di efficace attività spirituale.
L’azione educativa, pertanto, riuscirà anche a rendere la mente analitica, pronta ad accogliere e direzionare il pensiero dall’universale al particolare, a riconoscere ed esprimere l’ordine dinamico della Vita e a tradurlo nell’organizzazione delle risorse, al fine di realizzare il Piano e lavorare con intelligenza alla costruzione del Fururo.
E la capacità di Organizzare, così come indicato, ha davvero un valore immenso poichè, come diceva E. Savoini:
- “L’Organizzare eleva la Sostanza all’Essenza.
- Non si può abbassare o svilire lo Spirito, ma si può sublimare la Sostanza. Ecco il settimo Servizio.
- Organizzare significa costruire gerarchie di funzioni. Questa è la magia che spiritualizza le cose e gli eventi. La si ottiene a mezzo del rito, che bonifica lo Spazio.
- Il disorganico non progredisce. La forma organica è un ordine evolvente, che a spirale sale verso il meglio.
- Questo è l’effetto dell’attività organizzante del settimo servizio, che tende all’unione generale operando sui minori, sui simili, sulle corrispondenze che edifica in strutture organiche via via più capaci.
- Il servizio dell’organizzare è regolare e vario, ritmico e fecondo. Mette in rapporto la verticale, che tende all’Assoluto, con l’orizzontale esecutrice, che lo svela al relativo.
- L’impegno evolutivo cosmico è il riordino generale dei rapporti fra i due elementi supremi: Spirito e Sostanza, Vita e Spazio, i quali uniti alla coscienza realizzano la Trinità, che è l’Uno.”