Nel precedente articolo dello scorso 30 marzo avevamo preannunciato una prima stesura del Piano/Progetto/Programma di ognuno dei sette Settori/Dipartimenti della Cultura/Civiltà.
Inizieremo oggi questa fase di lavoro partendo dal 1° settore, ovvero da Governo/Politica, premettendo che per Governo partiremo dall’accezione nautica del termine, ovvero dalla capacità di tracciare una rotta che conduca, nel modo migliore possibile, da un punto di partenza ad un preciso e predeterminato punto di arrivo.
Faremo poi altrettanto per gli altri sette Settori/Dipartimenti ad ognuno dei quali accosteremo una brevissima Formula che consentirà di qualificarne l’aspetto fondamentale, secondo lo schema seguente, che completa quello riportato nel precedente articolo:
5.0 Manifestazione/Costruzione
5.1 Governo/Politica Base e scopo del Governare è la Libertà
5.2 Istruzione/Salute Base dell’Educare è l’Amore
5.3 Economia/Finanza Base del Progettare è la Luce
5.4 Arte Scopo dell’Esprimere è la Bellezza
5.5 Scienza/Tecnica Base del Lavorare è la Gioia
5.6 Comunità/Spiritualità Scopo e oggetto del Comunicare è la Verità
5.7 Organizzazione/Regole Base e scopo dell’Organizzare è l’Unità
Come possiamo vedere tutte e sette le Formule hanno in comune la stessa premessa, che recita “Base …” e/o ”Scopo …”. Seguono poi, per ciascun Dipartimento, sette verbi, ossia sette attività, che vengono prese in carico da altrettanti sostantivi che ne identificano la qualità primaria.
Nel caso in oggetto vediamo come la prima Formula richieda che l’attività del Governare produca sostanzialmente Libertà.
Prima di entrare in successivi dettagli vediamo ora la relazione tra Governo e Politica, che proponiamo di considerare di carattere gerarchico, dove Governo assume valore causante e Politica valore di effetto. In tale logica sarebbe quindi il Governo a decidere strategie politiche adatte a condurre una Comunità da un punto all’altro e non viceversa, mentre ordinariamente siamo portati a sentire nel modo opposto, dove è la politica ad esprimere un governo incaricato di perseguire determinati scopi.
In modo analogo vediamo la relazione tra Economia e Finanza, dove a nostro sentire le seconda dovrebbe essere al servizio della prima, ovvero dove il denaro dovrebbe essere uno strumento e non un fine, così come avviene nel 5° Settore dove è del tutto evidente che la Tecnica derivi dalla Scienza e non viceversa.
Se accettiamo il concetto che il Proposito/Scopo di Governo/Politica sia quello di produrre Libertà, e che il Campo di Servizio dello stesso 1° Dipartimento sia tutto il Pianeta, nella sua interezza, possiamo ora procedere chiedendoci quale ne sia il relativo Piano/Progetto/Programma.
Indagheremo al riguardo ponendo alcune domande allo Spazio, in attesa delle conseguenti risposte, dove il termine “attesa” risulta essere del tutto attivo, significando “tendere a …”, non avendo di conseguenza nessuna parentela con “aspettare”, che ha significato puramente passivo.
Un governo che si manifesti tramite una politica esercitata da “partiti”, ovvero da associazioni di individui che si identificano con una “parte”, è adatta a ricercare il Bene Comune?
Una politica che conduca alla formazione di un governo e di una opposizione, di una maggioranza e di una minoranza, potrà mai perseguire il Bene Comune?
Una politica locale, ad esempio di uno stato europeo, può ragionevolmente pensare di non trovare punti di accordo con le politiche degli altri stati della stessa entità continentale?
Nello stesso modo le politiche locali all’interno dello stesso stato possono essere tra di loro scollegate?
Se per analogia paragoniamo gli individui umani ad atomi, le città a molecole, le province a cellule, le regioni a tessuti, gli stati ad organi di un super-individuo chiamato Europa, qualcuno di noi vorrebbe immedesimarsi in quel singolo super-individuo, con tutti i malfunzionamenti, le rivalità, le omissioni che derivano dalle politiche applicate dai diversi sistemi che compongono lo stesso signor Europa?
Ed il signor Europa come si comporta all’interno del condominio Umanità comprendente anche il signor Stati Uniti, il signor Canada, i molteplici signori dell’America centrale e meridionale, il signor Asia minore, il signor Russia, il signor Cina, gli altri signori orientali, il signor Australia, il signor Africa, ed molti altri ancora?
Ed il condominio Umanità, che negli ultimi 100 anni ha consumato più risorse planetarie dei 200 milioni di anni precedenti, ed è composto da miliardi di atomi, milioni di molecole, migliaia di cellule, centinaia di organi e decine di sistemi umani, per grande parte in disaccordo tra loro, essendo comunque privi di uno scopo comune, quale Piano si prefigge per Costruire il Futuro?
Ed ancora, possiamo forse pensare che il regno umano, pur essendo equiparabile al sistema nervoso planetario, sia pur sempre dipendente, facendo parte dello stesso insieme, dal regno minerale, equiparabile al sistema osseo, dal regno vegetale, equiparabile al sistema definito appunto vegetativo, al regno animale, equiparabile al sistema istintivo-motorio?
In effetti è molto probabile che prima di proseguire in questa direzione di lavoro si debbano “attendere” risposte a queste prime grossolane domande, e ad altre alquanto più precise e raffinate, che potremo porre quando avremo riflettuto a sufficienza su questo brano dell’Agni Yoga:
1° volume, “Appello”, introduzione
Ti domanderanno come si attraversa la vita.
Rispondi: come un abisso su di una corda tesa,
in bellezza, con cautela, e oscillando.
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