19-07-2014 congiunzione eliocentrica Mercurio-Urano

Il nuovo allineamento che oggi si accende nel cielo del Sistema Solare eliocentrico, vede congiunti per la terza volta nel corrente anno, Mercurio, il Maestro dell’Armonia e della Bellezza, e Urano, il Maestro dell’Ordine e delle Regole, mentre si trovano, secondo la visione tropicale, nel segno di Aries (il Potere di iniziare) e secondo la visione siderale, nel campo stellare dei Pesci (le energie stellari che immettono nelle ‘acque della Sostanza’ e infine salvano da esse).(1)
mercurioCercando di leggere le energie causali liberate da questa direzione: Mercurio, il Signore della Bellezza e dell’equilibrio armonico, e Urano, il Signore dei Ritmi e degli Ordinamenti, delle Regole dell’Ordine armonico, imprimono pianeta-uranoun potente impulso alla nuova espressione del Disegno celeste, quel tracciato vivente che con le sue formule determina il percorso che porterà a compimento la sua luminosa costruzione manifesta e nel contempo traccia la via salvifica di ritorno alla fonte della Vita.
La vibrazione sprigionata da questo intervallo irradia dunque nello Spazio solare una dose di armonia ordinata o di ordine armonico, formule di Idee o Energie che con il loro potere elusivo e onnipervadente provvedono a comporre, in modo concorde e cooperante, parti o settori distinti e dissimili in un solo organismo vivente: tale accordo polare di energie vitali è quel potere che compone entità molto complesse comgeometriae un Universo, un Sistema solare, un Uomo, riportando il molteplice all’Unità.

In questo modo l’Armonia, con il suo ritmo regolare, e l’Ordine, con la sua bellezza armonica, in perfetta collaborazione, compiono quell’infinito lavoro che riduce ogni disordine in belle espressioni regolari, ordinate, rispecchianti il modello celeste. E tali creazioni si presentano sempre ricche di simmetrie, rispondenze e regolarità luminose, frutto di quelle regole dell’arte che costituiscono le fondamenta di qualsiasi bella costruzione, sia interiore che formale, e garantiscono l’elevazione della Sostanza o Materia sino alla Fonte della Vita. Nei termini della filosofia esoterica, è proprio per amore dell’Armonia e della bellezza dell’Essere che la Sostanza si spiritualizza e lo Spirito si rivela e si incarna all’infinito.
E questo ci porta a ricordare che nell’Infinito non esistono quantità ma soltanto commensura tra qualità, proporzione e simmetria: in tale realtà, il potere creativo della bellezza si realizza nell’armonia e la potenza dell’armonia sprigiona il mistero della Bellezza, il Canone dell’Infinito.

infinito1

“Lo spirito convinto dell’esistenza dei mondi lontani, crea un concetto universale. Similmente l’uomo si convince che è necessario rendersi conto della catena delle esistenze. Del resto, quando si fosse assorbito tutto quanto può offrire l’esistenza planetaria, dove dirigere i propri sforzi? Le forme di vita si ripetono, con grandi differenze. Ma l’esistenza non può completarsi o limitarsi in una sola vita planetaria. Quale dimora dello spirito, quale mondo nuovo, quale indescrivibile bellezza cosmica, l’Infinito chiama. Quando se ne è inteso l’appello, lo Spazio assume la bellezza dell’Infinito. Persino la vita planetaria potrà esprimere un prodigioso Sacramento, quando il progresso l’avvicinerà a comprendere il principio superiore dell’Armonia. Quando la bellezza illumina la vita sul pianeta, la psiche di tutto ciò che vi esiste si ricolma di illimitata bellezza. La meravigliosa, sconfinata esistenza sui mondi lontani dipende dall’aver conquistato la bellezza…”.(2)

“L’Infinito chiama. La voce del suo silenzio risuona nel cuore e convince l’uomo che esistono altri mondi, altre vite, altre intelligenze. Il dramma dell’esistenza è inscenato su molti teatri diversi, con lunghe serie di rappresentazioni interconnesse, e lo spettatore è nello stesso tempo attore, regista e autore. L’Infinito è la fonte del grande Silenzio, come si è appreso in precedenza, ma è anche la vera causa della bellezza. Non c’è, infatti, vera beltà senza rispetto delle regole dell’armonia, che appunto escludono dai calcoli sia il relativo che il finito. Quando queste imperfezioni concettuali sono espurgate e scompaiono dalla coscienza appare il prodigio della bellezza autentica e si rivelano i mondi superiori. La bellezza parla a chiunque perché è universale e profuma di Infinito. Acquisire coscienza dell’infinità significa vivere e creare avendo a disposizione tutti gli elementi per qualsiasi opera, poiché l’Infinito esclude ogni limitazione. Perciò là dove questa coscienza è conseguita l’attività creativa e i suoi effetti superano l’immaginazione umana”.(3)

pianeti

———————————————–
(1) Per le congiunzioni Mercurio-Urano dell’anno precedente, nonché per la presentazione di alcune loro caratteristiche, vedi articoli relativi nei Segni del Cielo. L’ultima loro unione, a rintocchi di circa 3 mesi terrestri, è stata il 21-4-2014.
(2) Tratto da Infinito I, § 98,Collana Agni Yoga.
(3) Tratto da Commento a Infinito I, § 98, di Enzio Savoini.

Taggato , , . Aggiungi ai preferiti : permalink.

Lascia un commento