Iniziamo con questo articolo un piccolo ciclo di sei scansioni che ci porterà a volgere gli occhi al Cielo, lasciandoci permeare delle energie che ne discendono.
Ci piace tentare questo punto di vista, uno dei tanti modi di interpretare la ciclicità in cui siamo immersi, uno dei tanti criteri ordinati in cui si declinano i fatti della nostra Casa più più prossima: il Sistema solare.
Si sa che il nostro Sistema è inanellato dalla corona della fascia zodiacale, 12 Segni che filtrano l’energia cosmica attraverso le loro Qualità, erogando così energie differenziate. Per capirlo meglio immaginiamo di vivere in una casa circondata da 12 vetrate di 12 differenti colori: quando la Luce filtra da una di esse, arriva a noi qualificata in questo modo e sicuramente non è irrilevante: vivere alla luce del rosso non dà la stessa possibilità e risposta che stare nella luce del blu, o del verde, o del violetto. I Segni zodiacali possono essere visti come delle lenti colorate, ciascuno di essi un particolare mix dei sette colori dell’arcobaleno, che qualificano e condizionano.*
Possiamo considerare questo Anello celeste composto da sei assi, sei direzioni energetiche che fanno convergere al centro le loro opposte qualità: ogni istante vediamo il Sole vivificato da un Segno e siamo avvolti dal Segno opposto che sta alle nostre spalle. Si evidenzia così una linea energetica di potenza grandiosa, differente da tutte le altre.
Eccoci quindi oggi a notare che la Terra, vista dal Sole, si tuffa nella acque di Scorpio; se invece guardiamo il cielo, vediamo dietro il Sole le acque di Taurus. L’asse Taurus/Scorpio sappiamo dal Maestro Tibetano (1) che trasmette il puro Quarto Raggio, di Armonia tramite conflitto, la battaglia che ogni uomo e l’umanità intera combatte di tappa in tappa per la Libertà e la completezza.
Si può naturalmente vedere la Comunità in molti modi (2) :
– alla luce del Primo Raggio come un atto di Volontà
– alla Luce del Secondo Raggio come un atto di Amore
– alla Luce del Terzo Raggio come un atto di Creatività
– alla Luce del Quarto Raggio come una Conquista
– alla Luce del Quinto Raggio come un Processo costruttivo
– alla Luce del Sesto Raggio come la precipitazione in terra della Comunione
– alla Luce del Settimo Raggio come il Sacro Ordinamento
E quindi, mettiamo insieme questi elementi che oggi si manifestano, per riflettere su quella fase della Grande Battaglia che è la conquista della Comunità.
Conquistare la Comunità fa subito pensare alla lotta contro i suoi molteplici “nemici”, separatività, egoismo, ignoranza della Verità più essenziale: siamo tutti rami dello stesso Albero, atomi dello stesso Universo, Figli dello stesso Dio. La battaglia quindi è per conquistare il disvelarsi della Realtà nelle coscienze umane, contro tutto ciò che oscura e vi si oppone, e un’Arma sicuramente vincente è la Visione. Vedendo comprendiamo e comprendendo sappiamo. E sapendo gustiamo il sapore che mai più potremo dimenticare: non potremo più ignorare, sicché naturalmente creeremo i nostri più giusti ordinamenti umani.
“Come si sa, tutti gli umani sono attesi, presto o tardi, al grande duello di Scorpio, cioè a combattere contro se stessi. Nel loro insieme, essi sono un grande esercito, ovvero una grande comunità.
Ogni singolo Guerriero, mentre lotta solitario contro se medesimo, vince non per sé, ma per tutti: la sua vittoria rende più facile le altrui – e di fatto lo consacra membro di una Comunione spirituale.
Perciò l’idealista, il mistico, il santo sono soldati di una sola grande milizia, disposta per gradi gerarchici e armata per combattere l’illusione e chi la rivolge a fini malvagi.” (3)
“Tu che fatichi: non vivono nella tua coscienza
le radici della cooperazione e della comunità?”
(Agni Yoga, “Nuova Era – Comunità” – Introduzione)
* per approfondire vedi "Dal Tempo lineare al Tempo ciclico" (1) A.Bailey - "Trattato dei Sette Raggi - Astrologia esoterica" (2) A. Bailey - "Trattato dei Sette Raggi - Psicologia Esoterica I" (3) "Libro dei Rituali 1992 - Parte Prima" - Scritti Inediti di E.S.
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Non può esistere vera Comunità senza la presenza di una Comunione, come è assurdo chiamare civile un ambiente privo di cultura.
Quindi bisogna costruire o conseguire una comunione se si vuole fondare una comunità.
E non esiste comunione senza regole. Sappiamo che tutto il manifesto tende all’unione. Cioè imitare il Modello, si può eseguire in vario modo, ma l’eccellente fra tutti sarà sempre imitare una Comunione maggiore e più elevata.