Se accettiamo l’idea che l’universo sia retto da un Proposito, che come un seme vitale feconda e magnetizza un Campo infinito, il cui frutto è la Coscienza, la Luce, possiamo logicamente pensare che quel seme igneo tenga in sé un canone: il Modello, al quale, in modo naturale, tutto ciò che vive nello Spazio si conforma.
Il Modello è uno, ma si riverbera in un’infinità di aspetti adatti ad ogni livello di coscienza: ogni sfaccettatura della Luce ha il suo Modello, che garantisce ovunque e sempre la possibilità di perfezione armonica del creato.
Ciascuno di noi, dacché viene al mondo, si adegua ad un modello: i genitori, i compagni, una persona speciale, la società, un grande dell’umanità, un maestro di pensiero, un ideale, e così via. Lo facciamo dapprima in modo istintivo, poi sempre più consapevole, a mano a mano che la coscienza cresce. Coscienza e modello sono dunque indissolubilmente legati.
Il modello che ci siamo dati a sostegno dell’impresa che insieme stiamo iniziando è il cielo, che coi moti dei suoi astri e il profondissimo silenzio dei suoi spazi, parla ai soli, ai pianeti, agli uomini, ai fiori, ai sassi con un linguaggio universale, poiché tutto ciò che esiste altro non è che cielo. D’altra parte, tutti i modelli che ci si sono presentati nel ciclo della nostra vita cos’altro sono se non il nostro cielo più prossimo?
All’interno del pianeta, l’uomo, quarto regno di natura, è il modello per antonomasia. Non a caso, da più parti vien detto che esso ha il compito di unire cielo e terra.
E’ infatti il cielo per i regni inferiori (animale, vegetale, minerale) che sintetizza in sé, mentre riflette ed imita i modelli maggiori: la gerarchia dei Maestri, che opera con coscienza planetaria e solare.
Modello è misura, rapporto, e l’uomo è la misura delle cose. In effetti, il modo umano di leggere e comprendere il modello celeste, ricreandolo nella mente, illuminata dalle coscienze superiori, è peculiare ed unico ed accende un livello del piano planetario e solare. Inoltre, imitando ed incarnando tale modello, la sostanza di cui siamo fatti, che è animale, vegetale e minerale viene condizionata ed evolve.
Stiamo insieme assumendo consapevolmente questa funzione gloriosa e di grande responsabilità a nome dell’umanità una, determinati a mettere a frutto tutte le energie di coloro che intendono partecipare, in questo modo, all’impresa comune.