Siamo giunti con la nostra Semina stellare avente quale proposito di orientarci ai Misteri sfavillanti del Cielo, sulla Vetta dell’opera, in vista di edificare il nuovo Tempio umano (acquariano) ‘a immagine e somiglianza’ del Tempio solare e cosmico.
“Il Tempio non serve allo scopo se non mostra all’uomo l’unica
vera via di salvezza e di liberazione: quella che sale diritta allo Zenith.”
Questo periodo di fine estate (o inverno nell’emisfero sud) traguarda l’Equinozio di settembre, qualificato dall’asse cardinale Aries-Libra, mentre il Sole vola sotto l’ala profonda e iridescente della costellazione sovrana del Firmamento sacra al potere della Vita, l’Orsa Maggiore, il Grande Carro dei Cieli che guida e traina l’Esistenza dell’intero Sistema solare. [1]
Un tempo propizio, disseminato di faville di Fuoco, germinanti e direttive, che vede dunque il nostro Sole, Cuore del sistema, allinearsi rispetto alla Terra con le Stelle superne e traenti del Carro della Vita:
– dall’8 agosto al 20 settembre (44 giorni), a cominciare con Dubhe (Fonte della personale “volontà-di-sé”), e a seguire con Merak (il ‘primo dei primi’, fonte della “volontà-di-bene”), si termina a ridosso dell’equinozio, con Alkaid (‘l’ultimo tra i primi’, il ‘condottiero’ del Carro del Nord). [2]
I ‘Sette Rishi dell’Orsa Maggiore’[3] attraverso il canale solare riversano con maggiore intensità l’imperio delle Sette energie della Vita, i Sette Raggi, e traggono con maggior forza alla retta condotta e avanzata, secondo la regola del Cielo. [4]
In questo arco di ciclo l’Uomo e la Terra si dirigono a tali Potenze cosmiche anche a livello fisico o astronomico, proprio attraverso il Lume solare – l’Anima radiosa che guida il Pellegrino nel suo viaggio tra le valli e vette della vita, in ritorno all’Infinito.
Il Potere della Vita trae alla libertà dell’Essere
*
Quale impulso vitale, germe infuocato, potremmo dunque accogliere nel calice del cuore dell’umanità oggi, sotto l’imperio del Sole?
In tale Giorno, 11 agosto, il Sole apparente incontra lungo il meridiano verticale la proiezione eclittica della Stella primaria Merak, la bianco-azzurra alla testa del Carro della Vita, e per la Tradizione esoterica ‘grande serbatoio o centro d’energia divina che attua il proposito di Dio’, la fonte del Primo Raggio del Potere e della Volontà che inizia. [5]
Un allineamento che la Coscienza planetaria e umana, a presidio nel cuore, può realizzare, allorché ‘trasceso il sentire, identificato con la Visione vista, conosce ora il vero significato dell’essere’, sfiorando il Mistero di quella grande stella di direzione, unione e sintesi.
Lo sguardo del Cuore si allinea dunque alla Fonte del Volere solare (Sole/Vulcano) e a quella del Volere cosmico, il Fuoco solare divampa da tale unione ed afferma in ogni cuore:
Padre, non la mia ma la Tua volontà sia fatta.
*
“I Misteri sono inseparabili dalla Volontà, ossia dal Potere. Conferiscono potenza perché insegnano l’uso della Volontà.
[…] Ciò implica l’abbandono del desiderio come forza motrice. […] Il Maestro deve condurre l’allievo dall’uso semi cosciente del desiderio, che agisce solo nel mondo del divenire, all’esercizio pratico della Volontà, che vive nel mondo dell’essere”. (Da: I Misteri, testo inedito di E. Savoini).
— Quando lo spirito riconosce che servire il Cosmo significa applicare alla vita i principi superiori, muove le leggi più potenti. Un’esistenza vissuta senza scopo è effetto dello stato inattivo dei centri superiori. Ma quando il pensiero di uno spirito eccelso desta la coscienza all’intelligenza superiore del Servizio, si può dire che lo stesso fervore del Cosmo si comunica all’uomo. È dunque di suprema importanza che l’idea di Servizio scenda nelle menti umane. Chi porta il pensiero evolutivo superiore esegue il Nostro Volere. Così si realizza una cooperazione cosmica ad alto livello. Insieme noi serviamo l’Universo. (Da: Infinito II, §381, collana Agni Yoga).
— Le forme si elevano verso la massima perfezione per la spinta esercitata dalle energie. La stessa legge presiede alle lotte strenue dello spirito, che è tratto all’espressione creativa dalla tensione del volere. Tutti i centri manifestano allora una trasmutazione ardente. Perciò, quando la volontà dello spirito è trasmutata, la legge del progresso apre la sua spirale in tutte le dimensioni. Allorché lo spirito riesce a completare la ronda delle vite, librandosi alto sopra il punto di partenza, allora invero ha raggiunto quell’intensità che lo lancia nella direzione della Volontà cosmica, che così governa ogni progresso nell’Infinito. (Ibidem, §107).
— L’auto-decisione di quella forma che è il Magnete è detto Volontà positiva dell’Universo. Tale proprietà è presente in qualsiasi azione generativa. Un’attività creativa che proceda concorde con il corso del Magnete attesta la propria volontà secondo la direzione evolutiva: donde la grande varietà degli sforzi in tal senso, così come di quelli che si oppongono al Magnete. L’auto-decisione conduce sovente a mosse inammissibili, e impone al Magnete grandi congerie di problemi universali. Se si evitassero le opposizioni inutili, esso potrebbe accumulare tutte le combinazioni necessarie, ma quanto magnetismo va sciupato! La Ragione suprema ha sottoposto a grande tensione le forze del pianeta, ma le capacità dell’auto-decisione non sempre armonizzano con i decreti delle sfere superiori. Certo, fra le testimonianze delle sfere molte ve ne sono che affermano la Ragione cosmica; e così grandiosi sono i risultati della trasmutazione che veramente l’Universo contiene nelle energie più sottili il seme del pianeta. Così si avanza. (Da: Infinito I, §131, collana Agni Yoga).
— La trazione evolutiva raduna energie che dirigono al Magnete, la cui capacità creativa si rivela come Volontà della suprema Intelligenza. La fusione di tali energie, operata dalla Volontà, crea in forme di Fuoco intensificato. Quando il Fuoco, trascinatore, proteso a manifestare la vita, incontra correnti in armonia con la tensione cosmica, raccoglie altri fuochi di pari impegno. Ma se l’energia si precipita ad affermare una aspirazione contraria, nello Spazio avviene un’esplosione. L’Infinito e l’impulso umano si manifestano ugualmente; quindi le modalità si equivalgono. (Ibidem, §378).
Leggeri come fanciulli i Costruttori volgono le spalle al Tempio.
Mirano gli spazi celesti, vuoti di forme, dove tutto è Uno.
(Da: La Costruzione del Tempio, testo inedito di E.Savoini).
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