Vortice

Glossario – Vortice

 

Etimo secondo TPS

 

Dal latino vortex, gorgo d’acqua, turbine di vento ecc., dal verbo vortere, voce arcaica di vertere, che significa “volgere, girare”. Radice indoeuropea *VART- che esprime l’idea del muovere attorno. Sanscrito vartate volgersi, aggirarsi; varti, arrotolato; vart-ukas, rotondo. Slavo antico vratiti girare. Russo vikhr‘, vortice; greco eligmòs, vortice.

  1. Rendich approfondisce l’analisi, e propone come riferimento la radice vṛt, in cui si riconoscerebbero le seguenti componenti: “giungere [] separando [v] due punti [t]”, dando origine ai termini “voltare”, “girare”, “arrotolare”. (DEC, p. 417).

In fluidodinamica, in generale, vortice è la configurazione del moto di un fluido per la quale la corrente presenta un moto rotatorio attorno a un asse.

E’ interessante notare che il termine italiano “verso”, dall’identico etimo, in origine avrebbe significato “giro di danza”, di consueto accompagnato dal canto, e solo successivamente periodo ritmico.

 

Vortice significa intenso moto rotatorio

 

Nel Lambdoma Vita la definizione è: Il Vortice è l’elica ardente della Vita (4.5)


Treccani

 

vòrtice s. m. [dal lat. vortex -tĭcis, der. di vertĕre (arc. vortĕre) «volgere, girare»]. –

1.a. In fluidodinamica, in generale, configurazione di moto di un fluido nella quale la corrente fluida presenta un moto rotatorio attorno a un asse: in partic., considerando un campo di corrente fluida, se la rotazione della corrente è costante in tutti i punti interni a un cilindro, e nulla al di fuori di esso, si ha un v. cilindrico circolare, o tubo vorticoso, le cui linee di corrente, in un piano normale al cilindro, sono costituite da circonferenze concentriche. Mentre in un fluido perfetto un vortice non può crearsi né distruggersi, nei fluidi reali i vortici si creano e si distruggono, si propagano e si disperdono, cambiano forma e dimensioni, e la loro durata è tanto più limitata quanto maggiore è la turbolenza della corrente. Tra le cause principali della formazione di vortici vi è il contatto tra due correnti fluide che procedono a diversa velocità e il flusso di una corrente fluida attorno a uno spigolo. Si distinguono: v. aderente, legato a una superficie rigida investita da una corrente fluida, come per es. nella parte inferiore delle ali di un aeroplano o di un aliante, o nella faccia a valle dei piloni dei ponti; v. libero, non legato a una superficie rigida, come nel caso delle trombe d’aria, degli anelli di fumo, ecc.; v. a spirale, configurazione che si manifesta quando, insieme al tubo vorticoso, è presente anche una sorgente o un «pozzo» di fluido (è la configurazione tipica dei vortici che si producono in prossimità dei tubi di scarico di recipienti). Nella storia della fisica, teoria dell’atomo-v., ipotesi sulla natura degli atomi, avanzata nel sec. 19°, in base alla quale gli atomi stessi sarebbero consistiti in vortici anulari in fluido perfetto (v. atomo). Per la teoria dei v., v. vorticità.

1.b. Nell’uso corrente, con valore concr., massa di acqua, o di altri liquidi e fluidi, che si muove a vortice: la barca, afferrata da un v., girò intorno a sé stessa e s’inabissò; è miseramente annegato nei v. del fiume; un v. d’aria, di fumo; dal fondo dei burroni il vento saliva con i suoi v. gelidi (C. Levi).

1.c. In geografia fisica, v. di calore, movimento vorticoso di aria calda dai bassi strati atmosferici, surriscaldati, verso l’alto: i vortici, di pochi metri di diametro e alti da 200 a 300 m, danno origine nelle regioni desertiche a turbini di sabbia.

2. fig.

2.a. Movimento veloce e rotatorio: inebriarsi nel v. della danza, nei v. del valzer. In senso più astratto, impeto travolgente: lasciarsi travolgere dal v. della passione, del vizio.

2.b. Il susseguirsi rapido, e per lo più affannoso, di azioni e fatti, impegni e problemi, pensieri e immaginazioni, che si intrecciano tra loro: essere preso nel v. degli affari; sottrarsi al v. della vita moderna; cercava di dare un ordine al v. di idee e di ipotesi che turbinavano nella sua mente.

3. In anatomia, nome talora usato per indicare una particolare disposizione a curve concentriche di alcune formazioni (fibre superficiali del cristallino: v. del cristallino; peli di alcune regioni corporee: v. della regione parietale; ecc.).

4. In fisica matematica, v. di un campo vettoriale, ogni punto del campo nel quale il rotore del vettore del campo sia diverso da zero.

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Sequenza di un vortice d’acqua creato artificialmente

Il vortice è il moto rotatorio, spesso turbolento, di un flusso o di un fluido. Il fenomeno è dovuto alle forze viscose e, sebbene sia molto comune e semplice da osservare, è complesso da descrivere fisicamente.

Descrizione

Un classico esempio di vortice è per esempio il tornado o quello che si osserva togliendo il tappo a un lavandino colmo d’acqua o, ancora meglio, quando si svuota la vasca da bagno. In meteorologia, quando si vedono le immagini satellitari, i vortici (centri di bassa pressione con al centro “l’occhio”) sono immediatamente identificabili.

Si forma grazie alla traiettoria di molte particelle di un fluido che, seguendo movimenti a spirale, convergono in un punto detto “nucleo del vortice”.

L’analisi dell’andamento della pressione, della direzione, della velocità, della temperatura (quando applicabile), della viscosità, nello spazio e nel tempo, è materia studiata dalla fluidodinamica. La figura del vortice è tra le più complesse, tenuto conto che ne esistono di diverso tipo.

Su grande scala, come quella dei grandi vortici atmosferici e oceanici, il verso di rotazione dei vortici nell’emisfero boreale risulta essere quello antiorario, mentre nell’emisfero australe risulta essere invece quello orario; ciò è dovuto alla rotazione della Terra, per la forza di Coriolis.

Su piccola scala, invece, cioè in piccoli bacini idrici o in contenitori o lavandini, tale effetto non è riconducibile all’effetto della forza di Coriolis, poiché il sistema di riferimento è, a causa della scala ridotta in cui il fenomeno si verifica, un sistema di riferimento inerziale. Tale rotazione è infatti modificabile tramite accortezze riguardo alla geometria del recipiente.

Vortice creato dal passaggio di un aeroplano

I vortici sono anche molto studiati in aerodinamica: nelle vetture da corsa ad esempio i vortici che si formano dietro la vettura sono fonti di disturbo sia per la vettura stessa (il vortice in senso classico può essere visto come una specie di vuoto d’aria che genera una differenza di pressione tale da creare una forza che si oppone al moto) sia per la vettura a seguire (disturbando di fatto la sua aerodinamica). La sfida ingegneristica diventa allora cercare di eliminare il più possibile o neutralizzare gli effetti di vortici attraverso l’uso di opportuni accorgimenti tecnico-aerodinamici sul telaio. Quando invece una vettura è molto vicina a quella che la precede allora la vettura non risente dei vortici, ma gli effetti sono propriamente quelli di scia aerodinamica che riduce fortemente la resistenza aerodinamica facilitando molto spesso il sorpasso (sorpasso in scia).

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