Liberazione

Glossario – Liberazione

 

Etimo secondo TPS

 

Il termine deriva dal latino liberatio, che significava liberazione, affrancamento, assoluzione, estinzione di un debito. Il sostantivo originava dal verbo libero/liberare, affrancare, liberare dalla schiavitù, esonerare da un obbligo, sciogliere, svincolare, assolvere.

La radice indoeuropea di questa parola è *LĪ -, che secondo F. Rendich si compone dei seguenti elementi sonori: “moto che scioglie e libera [l] di continuo [ī]”, “liquefare”, “sciogliere”, “liberare”.

Si vedano il sanscrito lī, liquefare, sciogliere; laya, dissoluzione, assorbimento cosmico; il greco leibo, versare goccia a goccia, loibé, libagione, eleutheróô (in cui la e iniziale è protetica), liberare; il latino libo, offrire una libagione alla divinità, versare. (Dizionario etimologico comparato delle lingue classiche indoeuropee. Indoeuropeo-Sanscrito-Greco-Latino, Palombi Editori, 2010, p. 377)

Nel Glossario Teosofico di H. P. Blavatsky è scritto: “LAYA (Sans.) – O Layam. Dalla radice Li, “dissolvere, disintegrare”. Un punto di equilibrio (o punto zero), in fisica ed in chimica; in occultismo è quel punto in cui la sostanza diventa omogenea ed è incapace di agire o di differenziarsi.”

Scrive Alice A. Bailey: “[…] Si potrebbe anche affermare che l’iniziazione è un metodo col quale si promuove la circolazione delle energie aprendo o risvegliando certi centri planetari e umani all’influsso delle loro qualità, potenza e intenzione divina di raggio. È questa affermazione che è il cuore dell’insegnamento del Laya Yoga o Scienza dei Centri.” (Trattato dei Sette Raggi. Vol. V, I Raggi e le Iniziazioni, Ed. Nuova Era, 1984, par. ingl. 557).

 

Liberazione indica lo sprigionamento dell’essenza


Treccani

 

liberazióne s. f. [dal lat. liberatioonis]. –

1. L’atto, il fatto di liberare, di liberarsi o di essere liberato (da una soggezione, da un male, da un vincolo, da un controllo, ecc.): la l. degli schiavi, dei prigionieri; l. dalla schiavitù, dalla prigionia, da un pericolo, da un obbligo; l. di un detenuto; l. di un fondo, di una casa dalle ipoteche; l. d’un titolo azionario; anche da ciò che opprime moralmente, spiritualmente: l. da un rimorso; appena confessata la sua colpa, provò un senso di l.; o socialmente: l. della classe operaia, o contadina, dall’oppressione, dallo sfruttamento; movimenti di l. delle donne, per il riconoscimento dei loro diritti (quando questi non erano, o erano solo parzialmente, loro riconosciuti). Quando non vi sia una determinazione, s’intende per lo più liberazione dalla schiavitù, dal carcere: attendere, ottenere la l.; l. condizionale, concessione della libertà vigilata, prima della fine della pena detentiva, a un detenuto che abbia scontato 30 mesi o almeno metà della pena e abbia dato prove costanti di buona condotta; o redenzione dallo straniero, da un’oppressione politica in genere: guerra, moti di l.; lotta di l., in Italia, la Resistenza (con uso assol., la l., e più spesso la L., con iniziale maiuscola), la fine dell’occupazione tedesca e la caduta dei governi collaborazionisti, nei paesi invasi nel corso della seconda guerra mondiale, per le vittorie degli Alleati e l’azione dei movimenti partigiani; movimenti di l., organizzazioni armate clandestine che conducono la guerriglia contro l’oppressore o comunque svolgono azioni di sabotaggio.

2. Nel linguaggio scient. e tecnico:

2.a. In chimica, il separarsi di un elemento o di un composto da un altro corpo, o anche il formarsi allo stato libero di una molecola, di un atomo, ecc., a seguito di reazioni chimiche: l. di ossigeno gassoso; l. di atomi neutri agli elettrodi di una cella elettrolitica.

2.b. In fisica, l. di un’energia, processo mediante il quale si rende disponibile una certa energia (spec. con riferimento all’energia nucleare).

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