Glossario – Cooperazione
Etimo secondo TPS
Dal latino coperatio, cooperazione, collaborazione, dal verbo coperari, collaborare, composto dal prefisso cum-, con, che esprime unione, e dal verbo operor, che aveva una gamma di significati più ampia rispetto a quelli mantenuti dal corrispondente verbo “operare” in italiano: lavorare, fare un sacrificio, celebrare una funzione, lavorare la terra, compiere buone azioni, praticare, essere efficace.
La radice del prefisso “con” non è stata ancora individuata con certezza: deriverebbe per alcuni linguisti dall’indoeuropea *SAM-, esprimendo l’azione [a] del legarsi [s], testimoniata dal sanscrito sam/saka, “simile”, dal greco ama, syn e dall’osco kom, “insieme”; per altri, in modo meno convincente, dalla radice *SAK-, che indica il concetto del seguire, accompagnare.
Il verbo latino operor deriva dalla radice indoeuropea *AP-, che si compone di due elementi sonori: “atto [a] purificatorio [p]”, “atto sacro”, “atto sacrificale”.
Si vedano il sanscrito apas, atto sacro; il greco épios, benevolo. (Franco Rendich, Dizionario etimologico comparato delle lingue classiche indoeuropee. Indoeuropeo-Sanscrito-Greco-Latino, Palombi Editori, 2010, p. 224)
Si rileva pure che il suono p nel protoindoeuropeo esprimeva l’idea di purificazione.
All’interno della parola pulsa dunque l’idea della purificazione e della sacralità.
Nei testi dell’Agni Yoga vi sono numerosi riferimenti alla cooperazione, ad es.:
Foglie del Giardino di Morya II, § 169
[…] La vera cooperazione sta alla base stessa dell’evoluzione. […]
Gerarchia, § 416
Gerarchia significa cooperazione coordinata al fine: così potrebbe intitolarsi questa parte dell’Insegnamento. […]
Cooperazione significa azione sacra e coordinata per il Bene comune
Treccani
cooperazióne s. f. [dal lat. tardo cooperatio –onis]. –
1. a. Il cooperare, l’atto o il fatto di cooperare; opera prestata ad altri o insieme ad altri per la realizzazione di un’impresa o il conseguimento di un fine: c. attiva, intelligente; c’è bisogno della c. di noi tutti.
1.b. In aeronautica, c. aerotattica (aeronavale, aeroterrestre), azione che le forze aeree tattiche di un teatro operativo svolgono d’intesa e in appoggio alle forze di superficie.
1.c. Nella teologia morale, c. al peccato, aiuto prestato ad altri nel commettere un peccato.
1.d. C. allo sviluppo, attività svolta dai varî governi per favorire la crescita economica e culturale dei paesi in via di sviluppo.
2. In senso economico e giuridico, azione svolta in comune, con fini mutualistici e non speculativi, dagli appartenenti a una organizzazione o categoria sociale unitisi in cooperativa, per raggiungere un fine comune di produzione, di consumo o di credito, eliminando il ricorso a intermediarî.
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Wikipedia
La cooperazione (o collaborazione) è il processo di gruppi o organismi che agiscono per il loro mutuo beneficio. Per molto tempo, basandosi su tesi razionaliste, la cooperazione è stata considerata – soprattutto in Italia – come segue: “Per cooperazione s’intende l’azione condivisa di più agenti per il perseguimento di uno scopo”. La definizione qui proposta, oggi attuale anche in quel mondo anglosassone che aveva in passato usato la stessa definizione finalistica dello scopo comune, appare invece più corretta.
«Una percentuale crescente di antropologi sta arrivando alla conclusione che la cooperazione – non la dimensione del cervello o l’uso degli attrezzi, e senza dubbio non l’aggressività – fu l’atteggiamento che caratterizzò i primi esseri umani.» (Alfie Kohn, La fine della competizione, pag. 60.)
Nel suo senso applicato, “la collaborazione è una relazione mirata in cui tutte le parti scelgono strategicamente di cooperare al fine di raggiungere un risultato condiviso”
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