Convergenza

Glossario – Convergenza

 

Etimo secondo TPS

 

Sostantivo derivato dal verbo “convergere”, dal latino tardo convergere, composto dal prefisso con- e vergere, essere rivolto o guardare verso, inclinarsi.

La radice del prefisso “con” non è stata ancora individuata con certezza: deriverebbe per alcuni linguisti dall’indoeuropea *SAM-, esprimendo l’azione [a] del legarsi [s], testimoniata dal sanscrito sam/saka, “simile”, dal greco ama, syn, e dall’osco kom, “insieme”; per altri, in modo meno convincente, dalla radice *SAK-, che indica il concetto del seguire, accompagnare.

Il verbo latino vergere deriva dalla radice vṛj, nella quale, secondo F. Rendich, sono da individuare tre componenti: “muovere [] staccando [v] in avanti [j]”, “fare”, “piegare”. Si vedano: il sanscrito vṛj, curvare, e il greco rhezo, fare (Dizionario Etimologico comparato delle lingue classiche indoeuropee. Indoeuropeo- Sanscrito-Greco-Latino, Palombi Editori, 2010, p. 415).

 

Convergenza significa moto verso una direzione comune

 

Nel Lambdoma Sintesi  la definizione è: La Convergenza è la direzione unitaria (4.7)


Treccani

 

convergènza s. f. [der. di convergere]. –

1. Il convergere, l’essere convergente, cioè diretto verso un unico punto o limite: c. di due linee, di due strade; negli autoveicoli, c. delle ruote, la particolare disposizione delle ruote, che non sono parallele ma leggermente convergenti al fine di favorire il mantenimento della direzione rettilinea durante la marcia. Con accezioni specifiche:

1.a. In meteorologia, l’affluire di aria, da tutte le direzioni, verso zone di bassa pressione; c. intertropicale, zona di incontro tra masse d’aria provenienti dai tropici. In oceanografia, zona di c., quella in cui masse d’acqua di origine e caratteristiche diverse vengono a contatto fra loro.

1.b. In oculistica, la funzione o l’atto col quale si dirige lo sguardo da un punto a un altro più vicino; angolo di c. relativo a un dato oggetto, l’angolo formato dalle rette che congiungono l’oggetto con i centri delle pupille.

1.c. In ottica, la proprietà di un sistema di essere convergente; in partic., per un sistema ottico centrato avente le due distanze focali uguali, l’inverso della distanza focale, misurata in diottrie con segno positivo (in contrapp. alla divergenza che ha segno negativo).

2. fig. Il tendere a un medesimo fine, il concorrere a un determinato effetto, o sim.: c. di cause, di fenomeni, di propositi, di interessi.

In partic.: a. In matematica, in senso generico, lo stesso che tendenza a un limite (v. limite).

2.b. In economia, c. del reddito, condizione in cui si trova un sistema economico quando il suo reddito tende verso un livello di equilibrio, ossia verso la stabilità.

2.c. In linguistica, c. linguistica, il fenomeno del progressivo accostamento di due lingue, dipendente dal flusso di prestiti e calchi dall’una all’altra e viceversa (per es. la convergenza greco-latina nell’età imperiale romana, o quella tra le varie lingue nell’Europa moderna).

2.d. Nella critica testuale, con riferimento allo stemma dei codici, c. tra alcuni rami della tradizione, situazione che si verifica quando, per contaminazione (o trasmissione orizzontale), si sono determinate tra essi delle somiglianze che non si spiegherebbero con la trasmissione verticale.

3. In alcuni usi scientifici, somiglianza, analogia di struttura, di comportamento, ecc.:

3.a. In biologia, analogia di struttura o di disposizioni organiche presentata da organismi, animali o vegetali, che non discendono da progenitori comuni, e per lo più dovuta ad adattamento a un ambiente simile.

3.b. In antropologia, insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane, dovuti, secondo la teoria della c. (ormai abbandonata dalla maggior parte degli studiosi in favore della «teoria della diffusione»), alla fondamentale unità del pensiero umano e, per conseguenza, all’uniformità delle sue reazioni di fronte a stimoli uguali.

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Convergenza evolutiva

 

Si definisce convergenza evolutiva il fenomeno per cui specie diverse che vivono nello stesso tipo di ambiente, o in nicchie ecologiche simili, sulla spinta delle stesse pressioni ambientali, si evolvono sviluppando, per selezione naturale, determinate strutture o adattamenti che li portano ad assomigliarsi moltissimo. Tali specie sono dette convergenti.

Casi di convergenza evolutiva si possono osservare sia tra forme di vita presenti contemporaneamente in diverse aree del mondo, sia comparando resti fossili appartenenti a diverse epoche geologiche.

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