Glossario – Comunione
Etimo secondo TPS
Dal latino communio, comunanza, partecipazione, derivato dall’aggettivo communis, comune. E’ termine composto dalla preposizione latina cum, insieme, e dall’aggettivo munis, “che adempie il suo incarico”, dalla radice indeuropea *MA- che esprime l’idea di misurare, distribuire, scambiare. Il termine esprime l’idea di scambio energetico. Cum indica il concetto della molteplicità (anche solo due unità). L’opposto è “immune”. Notiamo che foneticamente la parola risuona con la radice di “uno”, potenziando l’idea di unità.
Si cita un verso che esprime come un lampo l’idea di comunione: “Io sono te – tu sei Me – parti del Sé Divino.” (Collezione Agni Yoga, Foglie del Giardino di Morya. Appello, § 1, Ed. Nuova era, 1924): idea di scambio energetico/unità come espressione dell’Essere.
Comunione significa scambio nell’unità dell’Essere
Nel Lambdoma Generatore la definizione è: La Comunione è l’unità con l’Essere (7.6)
Treccani
comunióne s. f. [dal lat. communio –onis (nei sign. 2 e 3 dal 4° sec.), der. di communis «comune1»]. –
1. a. L’esser comune a più persone, comunanza: c. di averi, di beni, di diritti; c. di vita. In partic., nel linguaggio giur.: c. di beni tra coniugi, uno dei modi con cui sono convenzionalmente regolati i rapporti patrimoniali tra coniugi, i quali hanno in comune la proprietà e il godimento dei beni presenti e futuri e dei beni acquistati durante la comunione (tranne quelli avuti per donazione o successione). C. tacita familiare, quella che si ha nell’esercizio dell’agricoltura quando una famiglia di coltivatori diretti mantiene indiviso un patrimonio derivante da successione ereditaria o anche da acquisti diretti, rimanendo unita sotto lo stesso tetto e alla stessa mensa, e conferendo il proprio lavoro in comunanza di perdite e di guadagni.
1.b. Rapporto che si stabilisce tra più persone attraverso un vincolo spirituale che le unisce: essere in c. d’idee, di sentimenti, d’affetti. In partic., nel linguaggio religioso: c. con Dio; c. coi defunti; c. dei santi, dogma cattolico secondo il quale tutti i fedeli che fanno parte della Chiesa militante, purgante e trionfante, profittano di tutto il bene che è e si fa nella Chiesa universale come corpo mistico di Cristo.
2. Con senso più concr., la società degli appartenenti a una stessa confessione religiosa, sia che formino una sola organizzazione, sia che costituiscano una serie di organizzazioni collegate fra loro: la c. cristiana; escludere dalla c. dei fedeli; la c. anglicana.
3. a. Il sacramento dell’Eucaristia, in quanto si riceva o si amministri, e che nel concetto cattolico è inteso come partecipazione reale al banchetto sacrificale, in cui il fedele riceve sotto le apparenze esterne del pane (e del vino) il corpo (e il sangue) di Cristo: fare la c.; distribuire la c.; ammettere alla c.; negare, rifiutare la c. (cioè di amministrarla); portare la c. agli infermi; fare la prima c. o passare a c., di chi la riceve la prima volta; preparare alla c.; c. sotto le due specie, del pane e del vino, consueta per il celebrante e i concelebranti, mentre per i fedeli (laici o sacerdoti) è prevista solo in determinate circostanze e amministrata in modi diversi secondo particolari riti.
3.b. La parte della messa in cui il sacerdote e i fedeli si comunicano: la messa era già alla comunione. c. C. spirituale, pratica religiosa consistente nel desiderio ardente di ricevere Gesù Cristo presente nelle specie eucaristiche, quando non sia possibile fare la comunione sacramentale.
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Comunione (religione)
La comunione è nel suo significato originario e fondante l’armonia che c’è tra due o più persone.
La parola viene dal latino communio, che corrisponde al greco koinonìa (κοινωνία).
Nel Nuovo Testamento
Nel Nuovo Testamento la comunione è un segno distintivo dei cristiani, ed è un frutto del dono dello Spirito Santo:
La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi (2 Cor 13,13).
La comunione che c’è tra i cristiani ha la sua radice nella comunione di questi con Dio in Cristo:
«Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo» (1 Gv 1,3; vedi anche 1,7).
Questa comunione tra i cristiani viene sovente detta in modo più tecnico “comunione dei santi”.
Nel cristianesimo primitivo
La comunione tra credenti era dimostrata, nei primi secoli del cristianesimo, dalle lettere di comunione, documenti che provavano l’appartenenza alla Chiesa di un credente proveniente da un’altra diocesi.
Nella Chiesa cattolico-romana
La comunione è, nella Chiesa cattolica, un’istituzione sacramentale-giuridica. La natura sacramentale si vede nella partecipazione del fedele all’eucaristia, e lo scomunicato perde questo diritto. La natura giuridica di tale istituto si coglie nel fatto che è un’autorità ad irrogare la pena della scomunica.
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