Proposta per una Carta dei Doveri

Sotto il segno di Libra, il cui reggitore esoterico, Urano, è il Signore del settimo Raggio dell’Ordine e della Legge pubblichiamo una versione aggiornata della

Proposta per una Carta dei Doveri dell’Uomo

già presente dal 2014 nella sezione Documenti.

“Il dovere verso la Terra si compie gettando le basi dell’evoluzione. In ciò sta la collaborazione migliore con l’umanità. Non esiste cupola di vetro capace di trattenere i rami di una quercia che cresce.

Chi ne è capace, compia lo sforzo di salire!” (Collana Agni Yoga – Agni Yoga § 154 – Ed. Nuova Era)

 

Negli ultimi secoli molte volte si è affacciato il pensiero che fosse giusto porre, accanto ai Diritti che ogni essere umano deve avere in quanto tale, i Doveri che da quelli discendono (citiamo in particolare “Dei Doveri” di G. Mazzini pubblicato nel 1860).

È tuttavia evidente che, ancora oggi, in molte parti del mondo i Diritti sono ignorati, disattesi o calpestati, o anche debitamente codificati ma negati di fatto alle fasce più deboli della popolazione per opportunismo o malfunzionamento degli apparati di governo locali e internazionali, che tacitamente consentono situazioni di emarginazione o di sfruttamento.

Proprio per questo, in un tempo di trapasso confuso e cruento come quello attuale, che offre tuttavia opportunità luminose di accelerazione, è necessario ed urgente parlare di Doveri e formalizzarli, sollecitando innanzi tutto la Comunità di coloro che lavorano per il Bene comune, diffusa in ogni paese del mondo ed in particolare quella di coloro che operano per sostenere l’Umanità nel processo di evoluzione della coscienza, mettendo in pratica gli Insegnamenti dei Maestri di saggezza.

Se vogliamo costruire un mondo migliore, abbiamo il dovere di “pensare con grazia al futuro” che è plasmabile, mentre il presente è l’inevitabile precipitazione di cause passate. Ciò significa avere il coraggio di cominciare a tratteggiarne le linee portanti, costruendo una forma pensiero ben strutturata che possa vivere sul livello mentale umano, aggregando idee ed azioni consonanti.

In questa proposta di Carta si parte dal presupposto che l’Uomo sia in grado di divenire un atomo planetario consapevole, inserito nell’Ordine universale, che ha doveri verso se stesso, verso il Regno umano, il Regno planetario e verso il Tutto.

Si riportano alcune frasi conclusive del documento:

“Ogni impresa, grande o piccola che sia, vede una fase preparatoria, un inizio, uno sviluppo, una fine. Coloro che hanno scritto queste pagine sono ora al termine del processo che conclude una fase solo per aprirne una immediatamente successiva, che vedrà anch’essa una preparazione, un inizio, uno sviluppo ed una fine. Con i riferimenti individuati siamo partiti da Giuseppe Mazzini, anno 1860, per arrivare ai giorni nostri, ma chiediamoci: “Quando è stato coniato, per la prima volta, il concetto di “doveri dell’Uomo”? Qualora questa carta venisse domani presa come riferimento per una Carta Universale, gli autori resteranno di fatto anonimi. Saranno consapevoli di essere stati solamente attori di una delle molteplici fasi di costruzione delle forme-pensiero atte a promuovere la nuova Cultura/Civiltà umana”.

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