Glossario – Vibrazione
Etimo secondo TPS
Dal latino tardo vibratio, azione di scuotere, dal verbo vibrare, agitare, brandire (quest’ultimo dall’azione di fare oscillare un’arma prima di scagliarla), oscillare. Antico tedesco weibon, oscillare. Inglese whip, frullare, frustare. Dalla radice indoeuropea *WEIP-/*VIP-: idea di ondeggiamento, oscillazione. Secondo F. Rendich nella radice “vip” si individuano le componenti [v], “muovere”, [i] “con stacchi continui”: “tremare”, “vibrare”, “fremere”, “essere ispirato” (la p è epentetica) (DEC, p. 407).
Vibrazione significa oscillazione intensa
Nel Lambdoma Generatore la definizione è: La Vibrazione è il fremito della Sostanza (2.5)
Treccani
vibrazióne s. f. [dal lat. tardo vibratio-onis]. –
1.a. Oscillazione di ampiezza relativamente piccola, e di frequenza relativamente grande: v. sismiche; le v. di una parete; v. di un ponte al passaggio del treno; v. sonore; le v. del diapason, di una lamina metallica. Per estens., impressione di rapido movimento oscillatorio, di repentino apparire e dileguarsi causata alla vista o all’udito da varî fenomeni: le v. della voce, delle note; le v. dell’aria nelle canne dell’organo; le v. della luce. In patologia, v. ventricolare, sinon. meno com. di fibrillazione (v.) ventricolare.
1.b. fig. Particolare fremito della voce umana, come effetto di emozioni interne: la solennità del momento dava alla sua voce una commossa v.; nelle sue parole c’era una v. di collera, di sdegno; la sua voce era ferma, senza vibrazioni; anche, stato interiore caratterizzato da un succedersi di emozioni e sentimenti diversi: quella musica dava al suo animo intense vibrazioni.
2. Con senso attivo:
2.a. In fisioterapia, manovra massoterapica eseguibile imprimendo alla mano, applicata a piatto sui tegumenti, una specie di tremito; oppure mediante apparecchi, azionati da corrente elettrica, imprimenti vibrazioni meccaniche ai tessuti. Le vibrazioni hanno effetto sedativo o eccitante a seconda della loro frequenza e intensità.
2.b. Nei lavori edilizî e stradali, v. del calcestruzzo, sistema adottato per il costipamento del calcestruzzo nelle casseforme, consistente nell’imprimere a esso, per mezzo di un dispositivo detto vibratore, delle vibrazioni di frequenza abbastanza alta, con l’effetto di fluidificare la massa, facilitando l’assestamento e la perfetta riempitura delle forme.
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Il termine vibrazione si riferisce in particolare ad una oscillazione meccanica attorno ad un punto d’equilibrio. L’oscillazione può essere periodica come il moto di un pendolo oppure casuale come il movimento di una gomma su di una strada asfaltata; l’unità di misura della frequenza per le oscillazioni periodiche è l’Hertz che corrisponde a quante volte, in un secondo, si ripresenta la stessa configurazione.
Le vibrazioni rappresentano un fenomeno desiderato in molti casi. Ad esempio nel funzionamento del diapason, e di molti strumenti musicali, o nei coni degli altoparlanti, necessari per il corretto funzionamento dei vari oggetti che li utilizzano.
Più spesso, però, le vibrazioni non sono desiderate; possono disperdere energia e creare suoni e rumori indesiderati. Ad esempio, nel funzionamento delle automobili e dei motori in generale.
Gli studi sul suono e sulle varie vibrazioni sono strettamente collegati. I suoni, onde di pressione, sono generati da strutture vibranti (ad esempio le corde vocali) e le onde di pressione possono generare vibrazione di strutture. Quindi, quando si prova a ridurre un rumore, il problema è ridurre la vibrazione che lo provoca.
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