“Oggi, ad un bivio cruciale nella storia dell’umanità, abbiamo bisogno di nuovi concetti, nuovi valori, ed una nuova visione per guidare i nostri passi verso un futuro umano e sostenibile. La consapevolezza deve innalzarsi e trasformarsi da locale ed ego-centrica a globale e di dimensione planetaria. La nuova coscienza richiede una visione olistica di noi stessi, delle nostre società, della natura e del cosmo.”
Ervin Lazlo
Sole-Vulcano, trovandosi attualmente nella 2^ qualità di Gemini, illumina il campo dell’Educazione.
Questo Segno governa con il magnetismo dell’Amore, che tollera, comprende, riordina ed insegna ad amare lo Spazio, così come ci indica la prima funzione dell’aspetto educazione; essendo un segno d’aria favorisce una relazione capace di espandere e unificare per risolvere il dualismo.
Quindi proprio in questo periodo l’umanità ha l’opportunità di riflettere la potente forza attrattiva che proviene da Gemini diffondendo l’insegnamento all’amore per lo Spazio che, attraverso i suoi Luminari, cerca di dirigere ogni uomo verso la comprensione che ogni comunità umana deve avere come valore centrale il beneficio di tutte le parti che la compongono.
Il beneficio per quanto riguarda la Pedagogia in generale e l’Educazione in particolare deve essere il ‘Cambiamento’ in quanto sta emergendo inesorabilmente l’urgenza di un nuovo modello educativo che risolva le enormi difficoltà che genitori e insegnanti sono costretti ad affrontare nei rapporti con le nuove generazioni.
Questo imbarazzante disagio è dovuto al fatto che la scuola è spesso scollegata dal contesto reale e, poiché l’educazione procede anche per mezzo di altri canali di comunicazione, i problemi sociali come la mancanza di lavoro, la qualità di vita precaria, i social network, l’alcol e le droghe, invadono la vita scolastica e familiare dei giovani provocando problemi relazionali, apatia, disturbi dell’attenzione, dell’alimentazione e del sonno, bullismo e purtroppo tanto altro ancora.
Tutto il sistema educativo è imprigionato in una struttura superata e tediante in quanto non coinvolge attivamente i giovanissimi, per cui le informazioni vengono presto rimosse: l’apprendimento viene spinto prevalentemente da motivazioni esterne come voti, lodi e punizioni, invece di essere stimolato da tematiche interiori al soggetto.
Non può esserci, infatti, un apprendimento cosciente se non si stimola una motivazione interiore reale, per cui l’insegnamento nozionistico non ha nulla a che fare con la Nuova Educazione che deve puntare su metodologie dirette a cause interne e spirituali, grazie alle quali si impara mossi da curiosità, desiderio, piacere, e non indotti da personalità esterne autoritarie e giudicanti.
L’Insegnante è ancora visto come titolare di autorità anziché di autorevolezza, che consiste in ciò che gli altri riconoscono in noi in termini di partecipazione, di ascolto, di comprensione, di capacità di mettere in luce i talenti dei singoli e rivolgerli verso il gruppo affinché ognuno ne tragga beneficio. Gli adulti, come figure di riferimento dei ragazzi, dovrebbero comportarsi in modo collaborativo, non entrare in dinamiche di competizione, comunicare in modo non violento per poter svolgere una valida funzione di sostegno e di valorizzazione di talenti e di potenzialità.
Le competenze osservative ed empatiche degli insegnanti e dei genitori è spesso scarsa in presenza di bambini e ragazzi che esprimono il loro disagio in modo forte e provocatorio: si può osservare frequentemente che le reazioni degli adulti sono spesso nevrotiche, mosse da un’emotività non controllata che allontana i destinatari del messaggio educativo con conseguenze destabilizzanti.
Un grande educatore come Don Bosco ripeteva spesso che l’educazione è cosa del cuore, e infatti soltanto il cuore dell’uomo, che anela al bene, al bello, al vero, è il generatore di relazioni, di rapporti, di virtù.
Spesso le teorie pedagogiche più avanzate non sono a disposizione degli educatori motivati che fanno ciò che possono usando quello che sanno, ma non possiedono gli strumenti per gestire il disagio e il malessere dei giovani e sono lasciati soli di fronte alle istanze di aiuto espresse verso un mondo adulto incoerente e aggressivo.
Si è già detto che i metodi di insegnamento sono spesso vissuti come “noiosi” e le lezioni in cui non c’è entusiasmo e centratura da parte di chi le insegna, non servono a niente se non ad allontanare dalla gioia della conoscenza.
Spesso si tende a ritenere patologiche molte manifestazioni infantili e adolescenziali, attribuendo ai soggetti particolarmente vivaci, disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione soltanto perché manifestano una resistenza ad omologarsi e sottostare alla richiesta di stare fermi, zitti e attenti…
Purtroppo il sistema educativo trascura i fondamenti di una cultura umana fondata sull’unicità dell’essere e sulla sua appartenenza ad un Tutto più grande, imponendo lo svolgimento di programmi e il raggiungimento degli obiettivi entro un determinato lasso di tempo, senza tener conto della realtà, della composizione delle singole classi, dei tempi e delle modalità di apprendimento dei bambini, del tipo di intelligenze e di talenti di cui ogni singolo è tramite.
Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.
Albert Einstein.
I giovanissimi vengono spinti a conformarsi al modello sociale corrente dove alberga la competizione e l’omologazione del pensiero, non in linea con lo scopo ultimo dell’educazione che consiste nell’assistere ed accompagnare i ragazzi nella ricerca interiore e nel perfezionamento dei propri talenti per incoraggiarne la libera espressione, al servizio della collettività per il raggiungimento del Bene comune.
Persistendo nell’errore si va verso un appiattimento della conoscenza, un addormentamento delle coscienze in un periodo e in un contesto in cui, al contrario, ci dovrebbe essere il risveglio verso cui ci sprona la 3^ funzione dell’aspetto educazione.
I modi per catturare l’attenzione sono tanti ma occorre che l’educatore sia pronto a fare un grande lavoro su sé stesso per comprendere le sue reazioni emotive, le sue motivazioni di base e la sua modalità di approccio con le giovani vite che gli sono state affidate, per comprendere a fondo che non si tratta di vasi di creta da plasmare e riempire, ma di coscienze da accudire e da risvegliare.
Sicuramente non si può ammettere un tipo di istruzione che non tiene conto del suo senso originario perché educare deriva dal latino ex-ducere che significa ‘trarre fuori’ e non ‘mettere dentro’.
Non si può avvalorare un modo di educare inconsapevole dell’essenza più profonda e incapace di mettersi in discussione, riconoscere gli errori, cambiare e cogliere ciò che il Nuovo richiede: la cooperazione al posto della competitività e l’unità al posto della separatività.
L’arte, la creatività, la vita all’aria aperta sono aspetti relegati in un cantuccio, mentre dovrebbero essere al centro dell’azione educativa perché i bambini non ce la fanno più a star fermi nella sedia ad ascoltare, anche perché si sa benissimo che l’attenzione cala drasticamente ogni quarantacinque minuti.
Essi chiedono in tutti i modi di potersi esprimere liberamente e consapevolmente tramite un processo integrativo di ricerca interiore cosciente, per auto-riconoscersi come essenze in divenire evolutivo che non si identificano solo con il nome, il corpo, il personaggio
L’avvento della Nuova Era richiede di restituire all’uomo la sua dimensione umana intesa come varco alla ricerca spirituale, alla crescita dell’amore per la conoscenza in senso allargato, capace di spaziare tra e oltre gli opposti per ritrovare il piacere di sentirsi protagonisti liberi e consapevoli della propria esperienza di vita e riprendersi quei valori più alti che si sono persi nei meandri di un’educazione stantia a cui ci siamo abituati e che ci ha portato alla situazione attuale disastrosa dove la corruzione, la ricerca spasmodica del denaro, della perfezione esteriore, dei prodotti ultimo modello produce esemplari umani resi patologici da condizionamenti educativi che hanno tarpato le ali alla loro più vera e più intima natura.
” Ciò che un tempo richiedeva cent’anni oggi si verifica in cinque: l’accelerazione prosegue secondo la legge… Cercate di capire sempre meglio che i vecchi sistemi non servono più; resta un solo ponte per i mondi superiori: il cuore”. (Collana Agni Yoga-Cuore, §405)
La visione deve essere allargata al 2° aspetto dello Spazio celeste, alla realtà del Cielo, al grande Magnete, all’Essenza che comprende in perfetta sincronia quella individuale e quella di tutto ciò che esiste perché ogni creazione procede da quell’Essenza, compresa la nostra coscienza, la nostra mente, i nostri sentimenti e la materia con il nostro corpo fisico.
Per cambiare le strutture sociali, ed i principi sui quali si basano, è necessaria una partecipazione cosciente di tutti coloro che auspicano l’instaurazione dei nuovi valori. La creatività umana libera da costrizioni e l’auto riconoscimento sono capaci di generare rinnovamento e nuove scelte, il Risveglio della Coscienza è lento ma inevitabile e un pensiero diverso è già alle porte per armare le fondamenta della Nuova Cultura e Civiltà.
“La corrispondenza generale tende tutte le forze creative, e quando le corde risuonano in conformità, la tensione cosmica propone una formula creativa. Se, pertanto, la qualità dell’energia è coscientemente assimilata, si può passare alla costruzione.
È solo dunque il principio di corrispondenza che trasmette un autentico impegno. Quando poi la qualità dell’energia assimila le proprietà dei fuochi cosmici, si instaura una condizione di corrispondenza superiore. In ogni impulso bisogna saperla individuare, mentre l’intero potere d’azione rimane nel mondo invisibile.” (Collana Agni Yoga-Infinito II,§ 455)
Nella Nuova Era l’Educazione curerà lo sviluppo di alcune qualità essenziali: l’amore-intelligente; la capacità di collegare gli effetti al Mondo delle Cause; la Sintesi di gruppo; l’Intuizione, che svela i mondi superiori e permette all’uomo di leggere parti sempre più ampie del Piano, così che egli sia sempre più motivato a mettere la sua vita al servizio della Sua esecuzione.
La vera Educazione inizia per l’umanità dalla capacità di sintonizzare le energie costruttive attraverso l’uso della qualità della Buona Volontà, che potenzia le abilità della Cooperazione, dell’Ascolto, del Dialogo di verità, caratteristiche di ogni individuo o civiltà progrediente.
Si potenzierà la consapevolezza che siamo parti di un medesimo grande Organismo di cui usiamo le risorse vitali. Per vivere la coscienza di unità deve avvenire tale riconoscimento interiore, senza il quale la Fratellanza diventa vuota proclamazione e ogni riforma sociale, religiosa, economica o politica, esperimento destinato a fallire.
Molto curata sarà curata l’Educazione ai Retti Rapporti, per la quale ogni membro, nel gruppo umano di cui fa parte, potrà esprimersi al massimo delle sue potenzialità, tenendo al tempo stesso sempre il cuore aperto al bisogno di espressione dell’altro.
Il sistema educativo del futuro mirerà pertanto a fare di ogni individuo una personalità integrata, competente a prestare la sua opera nel mondo concreto e, al tempo stesso, cosciente della sua natura divina e tesa a recepire i segnali del mondo superiore.
Chiaro, semplice, condiviso.