Il Sogno eroico del Futuro

[Traduzione dell’articolo spagnolo di Angela B. S.]

Oggi celebriamo la congiunzione tra Plutone e l’asteroide 84, assimilato alla musa Clio, custode della storia e dell’epica, perché per procedere con saggezza bisogna valorizzare il Bene e conoscere le lezioni del passato. Rappresenta l’apprezzamento e il riconoscimento dell’eroismo. Plutone, riformatore e distruttore degli ostacoli e di tutto ciò che impedisce la sintesi, l’espansione della coscienza e l’emergere dell’Uomo Nuovo, è il veicolo del Primo Raggio legato alla Volontà, al Potere e alla morte.

Questo “incontro” in Cielo sembra suggerirci il valore di riflettere sulla Storia, quella “misteriosa officina di Dio” come la chiamava con rispetto Goethe, e sul ruolo che l’energia della Volontà nel perseguire la Visione ha avuto nel progresso dell’umanità.
È questa energia di Volontà/Potere che ha spinto l’umanità attraverso il processo evolutivo a sviluppare il suo potenziale come Quarta Gerarchia, la Gerarchia delle Monadi umane, quella che sintetizza in sé l’Alto e il Basso, Cielo e Terra, Spirito e Materia. “… La Gerarchia della vita fa la storia, ha approntato le migliori conquiste umane, ha compiuto le imprese maggiori. Solo con essa si vince…”. (Gerarchia, 430).

In questo percorso progressivo a spirale l’uomo “si espande” man mano che sviluppa le sue potenzialità, le sue forze creative, il fuoco che porta con sé come creatura dello Spazio.
Gli Insegnamenti esoterici della tradizione trans-himalayana presentano il Regno Umano come il ponte centrale tra i 3 regni superiori (spirituale, planetario, solare) e i 3 regni inferiori della natura (minerale, vegetale, animale), oltre a presentare l’Idea dell’Umanità come il 3° centro laringeo o creativo planetario, parte del Triangolo di Governo della Terra insieme al 2° centro del cuore magnetico – la Gerarchia planetaria – e al 1° centro della Testa Shamballa, il Governo solare della Terra.

Essi si riferiscono anche all’Essenza dell’Umanità come alla Quarta Gerarchia Umana, una delle 12 Gerarchie creative, o ordini di vite coscienti che costituiscono e costruiscono il corpo di manifestazione del nostro Logos solare.

“Ciò che sorgerà quando le Forze di Luce disperderanno le tenebre del mondo dimostrerà la natura immortale dello spirito umano” (Discepolato della Nuova Era I). Questa natura immortale si manifesta in ciò che conosciamo come valori spirituali, quelle scintille di divinità che hanno innalzato l’uomo al di sopra della sua ‘umanità’ e hanno reso possibile che il sognato, il desiderato, diventasse realtà. Aristotele osservava che proporre all’uomo solo ciò che è umano è tradire l’uomo e desiderare la sua disgrazia, perché dalla parte principale di sé, che è lo spirito, l’uomo è chiamato a qualcosa di meglio di una vita puramente umana.

Quando ci si rende conto che ci sono mondi da conquistare, verità da apprendere, difficoltà da superare, desideri da soddisfare, conoscenze da acquisire, si prova un doloroso senso di limitazione, che stimola un rinnovato sforzo e spinge l’entità vivente sul sentiero dell’evoluzione. … In quella parte del percorso che chiamiamo storia, emerge periodicamente l’eroe, colui che incarna la quintessenza dei valori della sua cultura e, scoprendo la sua missione nella vita, affronta ostacoli terribili per salvare il genere umano, rivelando con il suo sacrificio nuovi valori, appena intuiti, diventando così un esempio da seguire. Il persistente desiderio umano di andare oltre… Lo stesso desiderio che ha divorato cuori nel passato, come quello di Alessandro Magno, di Magellano …

“… il cuore è la fortezza dell’eroe…” (Gerarchia, 436).

L’avventura dell’eroe inizia quando nel mondo ordinario diventa consapevole della necessità di una liberazione più profonda, quando percepisce la visione di un mondo nuovo, di possibilità inimmaginabili eppure che trasmettono una pienezza e un significato che lo spingono al sacrificio di sé, portandolo in un mondo soprannaturale dove le leggi e l’ordine familiari non valgono e rispondendo così alla chiamata che dal suo vero Io lo proietta nell’infinito. Intraprenderà un cammino di prove e affrontando e trascendendo queste, la morte e la resurrezione, avrà compiuto un salto di qualità che gli permetterà di migliorare il mondo ordinario e, in qualche modo, di elevare l’umanità.

“Il primo di questi istruttori [eroici] risale a una data così remota che è impossibile dire quando realmente visse, tanto che perfino il suo nome è stato modernizzato in quello di un antico eroe: Ercole.

Sotto forma di vivido dramma mondiale di natura simbolica egli presentò al mondo il concetto di una grande meta che può essere conseguita soltanto come risultato di sforzi e difficoltà. Indicò una meta verso cui gli uomini devono procedere, qualsiasi ostacolo incontrino, e illustrò tali ostacoli nelle Dodici Fatiche di Ercole, rappresentazioni drammatiche, non fatti realmente avvenuti. … dipinse il viaggio del Figliuol Prodigo nel suo ritorno alla Casa del Padre e le prove e difficoltà che tutti gli aspiranti, i discepoli e gli iniziati devono affrontare e che tutti coloro che costituiscono la Gerarchia hanno già affrontate, incluso il Cristo.” (Il Ritorno del Cristo, pp. 103-4)

“L’uomo sta facendo molto per i suoi simili; grazie alla scienza, alla religione e all’educazione, la coscienza umana si espande e i Figli di Dio, uno a uno, superano le loro limitazioni e penetrano nel mondo delle anime. Nella retrospettiva storica, l’immagine del prigioniero che emerge, l’Uomo, si delinea chiaramente. A poco a poco egli ha superato i confini planetari; a poco a poco, dallo stadio dell’uomo delle caverne è passato a quello che ci ha dato uno Shakespeare, un Newton, un Leonardo da Vinci, un Einstein, un San Francesco, un Cristo e un Buddha. La capacità di conquista dell’uomo in qualsiasi campo dell’espressione umana sembra praticamente illimitata e, se gli ultimi duemila anni sono stati testimoni di uno sviluppo così stupendo, cosa vedremo nei prossimi cinquemila anni? Se l’uomo preistorico, poco più di un animale, è giunto alla manifestazione del genio, quale sviluppo potrà prodursi a mano a mano che l’innata divinità farà sempre più sentire la sua presenza? Il superuomo non è lontano. Cosa manifesterà il mondo quando tutta l’umanità tenderà alla manifestazione concreta dei poteri sovrumani?” (Trattato di Magia Bianca – TMB, p. 536).

Vi è dunque l’artista/eroe, Leonardo, Dante… creatori di forme che abbracciano le Idee che le Muse sussurrano: in sezione aurea, con intelletto d’Amore … O Haendel che trascendendo le vicissitudini della sua vita nei tre mondi, si eleva ad ascoltare la magnificenza della Creazione e risponde innalzando nel volo del cuore un canto di lode che raccoglie tutte le voci della Terra: “Alleluia! Alleluia! Alleluia!”

Gratitudine e Gioia.

O Beethoven, il cui cuore ardente risuona degli ideali di Libertà e Fraternità che attraverso la musica si irradiano nello Spazio, quali araldi della nuova era, esortandoci a diventare l’uomo nuovo, eroi.

“L’umanità, espressione ancora imperfetta della Quarta Gerarchia Creativa, centrale tra i Sette della “Manifestazione Solare” e associata al piano buddhico, al Linguaggio, al “Verbo incarnato”, deve quindi rispondere a questa origine e a questo destino olimpico: deve diventare un’eroica e consapevole co-creatrice degli Dei e delle Muse, proprio attraverso la padronanza della “forza latente nel suono, nella parola e nella musica”, e così, a sua volta, sostenere l’evoluzione delle gerarchie e dei regni inferiori”. (L’Accademia delle Muse, TPS)

“La coscienza dell’uomo si sta liberando in diverse direzioni e dimensioni. Si espande nel mondo delle realtà spirituali e comincia ad abbracciare il quinto regno, il regno spirituale o delle anime. Grazie alla ricerca scientifica sta penetrando nel mondo della manifestazione superumana, indagando i molti aspetti della Forma di Dio e delle forme che la costituiscono.” (TMB, p. 537)

“… Disse il Pensatore [Platone]: “Venerate le Muse, che vi aiutano nell’eroismo, vi guidano al successo, vi accompagnano in battaglia e nel lavoro e vi festeggiano con ghirlande di vittoria. Esse trasformano le vostre fatiche in bellezza. Vi vengono incontro nei giardini dove fiorisce l’albero della conoscenza, e non abbandonano chi le rispetta. Imparate a servirle: sono le Custodi della Bellezza.”

Così indirizzava la coscienza umana alla Verità.” (Sovramundano I, 188).

Nel corso della storia abbiamo avuto eroi, maestri, salvatori del mondo. Ora siamo in un periodo in cui, attraverso il processo evolutivo e le influenze zodiacali, sta emergendo un gruppo che incarna idee, obiettivi, uno spirito costruttivo della nuova cultura e civiltà che riflette più da vicino il Piano intuito che la Gerarchia progetta per il progresso dell’umanità. È conosciuto come il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo (il Centro Ajna planetario) e attraverso la sua saggia visione e l’intelligenza creativa del 3° Centro planetario, l’Umanità, la Volontà di Bene del Cuore planetario (la Gerarchia) esegue il Piano. Questo Gruppo, incarnando i valori del passato e percependo quelli nuovi che iniziano a manifestarsi, man mano che il processo di integrazione e fusione dei suoi membri procede con rinnovata tensione, diventa il Servitore planetario, il Gruppo-Eroe.

“Tutta la storia dell’umanità mostra che fu sempre la minoranza a divinare l’evoluzione. E quei pochi hanno pur tratto da qualche fonte la forza di vincere gli ostacoli.” (Comunità 225)

“La perla del cuore è la tensione più sottile. Solo con questa tensione Noi creiamo i mondi. Il mondo delle lotte costruisce il futuro. La fonte dell’amore unifica tutto ciò che esiste!” (Infinito I, 203)

Così il Servitore planetario, consapevole della sua funzione di mediatore tra la Gerarchia e l’Umanità, contempla il Cielo con un cuore amplificato dall’amore, ricettivo alle impressioni che dal Cuore cosmico manifestano la grande Comunione spaziale, gerarchica e ordinata; e con l’applicazione cosciente dell’immaginazione, del Sogno, intraprende l’opera eroica di riflettere creativamente, attraverso la Luce di cui è portatore, il futuro della nuova cultura e civiltà, il sogno del Piano di Amore e Luce.

Sogna il futuro e vedrai il mondo rigenerato.

 … Sali in alto col pensiero. Vola per affermazione. Vola per amore. … Tutto si può raggiungere.” (Appello, 333 e 328)

“La base di tutta l’attività del Logos è amore in azione e l’idea fondamentale su cui Egli basa l’azione connessa con la Gerarchia umana è il potere dell’amore che conduce verso l’alto; chiamatelo evoluzione se volete, impulso innato se preferite, ma è l’amore che origina il moto e la spinta verso l’alto, verso il compimento.”. (TMB, p. 115)

Il futuro appartiene molto più ai cuori che alle menti. All’amore: è l’unica cosa che può occupare e riempire l’eternità. L’infinito ha bisogno dell’inesauribile. L’amore fa parte dell’anima stessa ed è della sua natura. Come essa, è una scintilla divina, come essa, è incorruttibile, indivisibile e imperituro; è un punto ardente dentro di noi, immortale e infinito, che nulla può limitare e nulla può spegnere… e lo si può vedere irradiare fino alla profondità dei cieli.” (Victor Hugo, Les Miserables).

“Ogni essere umano che perviene alla meta della luce e della saggezza … diverrà un centro di vita cosciente … Sarà un trasmettitore di luce nelle tenebre. Disperderà le nebbie dell’illusione attorno a sé, facendo penetrare lo splendore della realtà.

Quando un gran numero di figli degli uomini sarà in grado di agire in questo modo, la famiglia umana potrà iniziare il servizio mondiale cui è predestinata. La sua missione è di fare da ponte fra il mondo dello spirito e il mondo delle forme materiali. … elevare al cielo i regni subumani e portare il cielo sulla terra.” (TMB, p. 538)

“Quando … ogni Figlio di Dio sarà un Sole perfetto, caratterizzato da luce e calore perfettamente espressi, allora l’intero sistema solare, il grande Figlio di Dio, sarà il Sole perfetto.

Il sistema sarà allora caratterizzato da uno “splendore di gloria rifulgente” e da una irradiazione che lo collegherà al suo centro cosmico, effettuando così la liberazione del Figlio, ed il Suo ritorno alla sorgente lontana donde ebbe origine l’impulso primo.” (Trattato del Fuoco Cosmico, 228-9)

“Il pensiero dell’avvenire è già una porta sull’Infinito.” (Gerarchia, 451).

Eroi dal cuore ardente
Innamorati dello Spazio,
Creiamo insieme il futuro

sognando, cantando…!

Infinite sono le possibilità.
Infinite sono le realizzazioni.

*

Charlie Chaplin “Il Dittatore”:

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