Dalla notte dei tempi, il periodo che coincide con l’inizio del mese di febbraio e la metà del segno di Aquarius, è segnato da feste intermedie tra l’inverno e la primavera che celebrano il ritorno manifesto della luce nella ruota dell’anno (la simbologia delle stagioni dell’emisfero nord guida molte celebrazioni anche australi – vedi Ritualità zodiacale nei due Emisferi).
A titolo di esempio, si possono citare: gli antichi Egiziani che celebrano Nout, che all’alba prendeva il nome di Khepera e la forma di uno scarabeo; i Celti con Imbolc che festeggiavano il ritorno della luce o quelli d’Irlanda che celebravano la dea Brigid(rinominata Brigida e festeggiata il 1º febbraio dopo l’evangelizzazione); la festa dei Lupercales dei romani; o un culto pagano più a nord che celebrava l’orso che cominciava a uscire dalla sua tana, che significava il ritorno della primavera e della luce.
È questa ricerca di luce dopo l’inverno che sarebbe all’origine della fabbricazione delle frittelle rotonde e dorate che ricordano il disco solare ed evocano il ritorno della primavera e il momento dell’anno in cui il giorno si allunga sempre più rapidamente.
Se, in coscienza di massa, i nostri antenati avevano percepito l’importanza di questo periodo annuale, la Chiesa cattolica ha a lungo cercato di sradicare i culti pagani e le feste antiche.
Ciò fu fatto nel V secolo, nel 472, quando papa Gelasio I istituì la Festa della Presentazione di Gesù al Tempio, celebrata il 2 febbraio, cioè 40 giorni dopo Natale… che, in modo appena velato, corrisponde ai riti pagani del solstizio.
Questa festa che commemora la Presentazione del bambino Gesù al Tempio di Gerusalemme è anche chiamata Candelora, a causa delle processioni fatte con candele.
Questo periodo, celebrato da millenni, a metà strada tra il solstizio di dicembre (inverno per l’emisfero nord) e l’equinozio di marzo (primavera) ma anche di transizione tra il vecchio e il nuovo mondo ricorda il passaggio dall’era dei Pesci a quella dell’Acquario che stiamo vivendo.
È su questo che siamo invitati a riflettere.
“Il Cristo previde l’avvento dell’era dell’Acquario e lo espresse vividamente per lasciare l’immagine di un episodio profetico, la cui interpretazione è possibile soltanto ai nostri giorni.
Astronomicamente non siamo ancora completamente sotto l’influsso dell’Acquario; stiamo uscendo dall’influenza dei Pesci e perciò non avvertiamo che parzialmente l’effetto delle energie che verranno sprigionate dall’Acquario.
Tuttavia, ogni anno ci avvicina sempre più al centro di potere il cui principale effetto sarà di indurre il riconoscimento dell’unità essenziale dell’uomo, della condivisione e della cooperazione, e dell’emergere della nuova religione mondiale, le cui note dominanti saranno universalità e iniziazione. Se quest’ultima parola significa “entrare in” è allora vero che entrando nell’era dell’Acquario l’umanità consegue un’iniziazione; essa verrà assoggettata alle energie e forze che abbatteranno le barriere di separazione, unificando e fondendo la coscienza di tutti gli uomini nell’unità propria della coscienza cristica.” (A. A. Bailey, Il Ritorno del Cristo, pp 81-82)
È un periodo di crisi, di errori e di riorientamento che fa eco a quello attraversato dall’umanità nel secolo scorso e al quale siamo invitati (esortati) a contribuire attivamente:
“Se è così difficile, fratelli miei, risvegliare aspiranti come voi al servizio urgente e al pieno senso di responsabilità; se uomini e donne così bene informati come siete voi non possono essere risvegliati allo sforzo e al sacrificio, potete farvi un’idea dell’ampiezza del compito che la Gerarchia deve affrontare in questo momento. Forse potete rendervi conto del senso quasi di frustrazione che potrebbe assalirmi (se fossi limitato da qualche concetto di tempo) quando, per esempio, coloro ai quali mi rivolgo per ottenere cooperazione si preoccupano dei propri affari, non hanno alcun senso d’immediatezza e preferiscono concentrarsi sul proprio sviluppo, sulle loro famiglie ed i loro problemi, piuttosto che aprirsi ad una veduta più ampia del mondo che li condurrebbe alla piena collaborazione. Lo scopo dei nostri sforzi è di evitare un disastro mondiale, e per questo scopo ho chiesto il vostro aiuto.” (A. A. Bailey, Esteriorizzazione della Gerarchia, p 79)
“Incito tutti i lavoratori e tutti i membri del nuovo gruppo di servitori del mondo a dimenticare i loro problemi personali. Questo è un periodo di crisi, e quei problemi devono essere risolti nel totale oblio di sé. Io vi chiedo di rimettervi all’opera con nuovo ardore in un servizio gioioso, dimenticando le debolezze e gli insuccessi del passato, di fronte all’urgenza di ciò che chiedo a tutti voi di fare per il mondo. C’è stata molta mancanza di gioia nel servizio reso ultimamente al mondo. Quando parlo così, non alludo alla felicità, che è una reazione della personalità, ma alla gioiosa fiducia nella legge e nella Gerarchia, sottintesa nelle parole bibliche: “La gioia del Signore è la nostra forza”. “Alzati e combatti, o Arjuna”, mantenendo intatta la fiamma dell’amore, senza permettere che alcun alito d’odio turbi la serenità dell’amore o sconvolga l’equilibrio interiore che vi metterà in grado di emettere la nota squillante della comprensione mondiale, che radunerà tutti gli uomini e le donne di buona volontà nell’aiuto alla Gerarchia. …
Lo Spirito di Pace si libra molto vicino all’umanità cercando l’occasione di far sentire la sua presenza. Lo Spirito di Pace non è un concetto astratto, ma un Individuo potente che governa delle forze finora sconosciute sul nostro pianeta. Grandi Forze attendono l’ora in cui potranno agire come liberatrici del genere umano. Ma è l’umanità che dovrà aprir loro la porta con un atto unito di volontà, espresso mediante una formula di parole e con il suono. Esso sarà determinato da un’attività svolta simultaneamente da tutti gli uomini e le donne di buona volontà e da tutti gli aspiranti e discepoli del mondo. La porta non si aprirà se l’atto d’invocazione non sarà appoggiato dalla volontà focalizzata. La determinazione diretta dell’uomo o del gruppo che usa la formula, preghiera o invocazione suggerita è essenziale.” (Ibidem, pp 172-174)
“Gerarchia, responsabilità, mutui rapporti di gruppo, e perdono o sacrificio — ecco le quattro categorie di riconoscimenti che consentiranno ad ognuno di fare la propria parte nel riunire persone, gruppi e nazioni, stabilendo quel nuovo mondo di relazioni sociali che daranno la civiltà di luce e amore distintiva dell’epoca dell’Acquario. (A. A. Bailey, L’Educazione nella nuova Era, pp 130-131)
Come mostrano le qualità esoteriche del segno, l’era dell’Acquario che si annuncia sarà caratterizzata da un accresciuto sviluppo della coscienza di gruppo, una coscienza d’insieme. E questo indipendentemente dal livello di coscienza individuale e collettiva o dai settori di attività.
“In Aquarius l’uomo si desta alla bellezza della vita e del bene del gruppo e alla responsabilità che ha nei suoi riguardi, e prende a vivere e a prodigarsi a favore della umanità …
Coscienza di gruppo………………….. Aquarius” (A. A. Bailey, Astrologia Esoterica, p 145)
“A coloro che ancora non hanno raggiunto questo grado d’evoluzione, la cui visione non è così chiara e la cui natura non è ancora così disciplinata, rimane l’importante compito, a un livello inferiore, di lavorare con persone simili a loro. I loro attributi e le loro qualità attirano i loro simili; non lavorano quindi in così grande solitudine e la loro attività ottiene maggior successo all’esterno, anche se non sempre. Occorre ricordare che agli occhi dei Grandi Esseri ogni lavoro ha uguale importanza. Per le anime che si trovano allo stadio in cui la casa o l’ufficio rappresenta un’esperienza sufficiente, quello è lo sforzo massimo; il loro tentativo di lavorare, è sul proprio livello, un raggiungimento tanto grande quanto quello di un Cristo o di un Napoleone nel realizzare il proprio destino. Non dimenticatelo e cercate di vedere la vita quale è e non con le pericolose distinzioni create dall’uomo. Un discepolo che non possiede ancora la visione completa come il fratello più avanzato e che sta appena imparando l’ABC di un’attività pubblica, nonostante tutti i suoi insuccessi e la sua ottusità può agire bene quanto un discepolo più anziano con tutta la sua conoscenza ed esperienza.” (A. A. Bailey, Il Trattato di Magia Bianca, p 632)
“3. Sforzo di gruppo, perseguito come gruppo, per amare tutti gli esseri e imparare e comprendere il vero significato della tecnica acquariana dell’amore e del lavoro di gruppo.» (A. A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era I, p 4)
“La Fratellanza è una comunità di anime sospinte dal desiderio di servire, spronate da un impulso spontaneo ad amare, illuminate di pura Luce, devotamente fuse e amalgamate in gruppi di Menti che servono, energizzate da un’unica Vita. I suoi Membri sono organizzati per eseguire il Piano, che coscientemente percepiscono e a cui deliberatamente collaborano.” (Ibidem, p 23)
“Vorrei ricordarvi anche l’integrità e la solidarietà della famiglia umana. Noi siamo un solo popolo, unito nelle relazioni, nelle capacità e nei desideri, nella nostra origine e nel nostro scopo. È quest’integrità essenziale e riconoscibile che in questo momento emerge con potenza nella coscienza umana. … In ogni paese e fra i popoli più diversi esiste il medesimo desiderio di comprendersi, di stabilire relazioni giuste e pacifiche, e di esprimere la fondamentale buona volontà che è una delle caratteristiche umane più profonde e il nostro retaggio divino.» (A. A. Bailey, Esteriorizzazione della Gerarchia, pp 80-1)
“I tempi sono maturi per una risposta a quest’idea, il riconoscimento del dolore e della desolazione del mondo aprirà tanto i cuori che le borse. L’idea di un appello natalizio e di un richiamo alla preghiera, e all’invocazione del Principe della Pace sarà potente nell’evocare una reazione desiderabile, e servirà anche a fondere in un’unità più stretta tutti coloro che riconoscono l’opera che la Gerarchia tenta di svolgere. Vorrei chiedervi di domandare aiuto da ogni parte e far sì che queste idee operino nel mondo sulla base della loro utilità ed opportunità. In quest’appello non omettete alcuno che conosciate, perché per mezzo loro possono essere raggiunte e spinte all’attività desiderata milioni di persone.” (Ibidem, p 130)
“Affermo con certezza che nel prossimo ciclo il vero lavoro (il lavoro di portare il mondo a una sintesi e di creare una riconosciuta fratellanza di anime) verrà effettuato soltanto da coloro che rifiutano di essere separativi e che sorvegliano le proprie parole in modo che nulla di male sia mai pronunciato; sono servitori che vedono il divino in ogni essere e che rifiutano di pensare il male e di attribuirlo ad altri; essi lavorano con le labbra sigillate, non si occupano degli affari dei loro fratelli, né rivelano ciò che li riguarda; la loro vita è influenzata dalla comprensione e dall’amore; le loro menti sono caratterizzate da una percezione spirituale addestrata e dalla consapevolezza spirituale che usa un intelletto perspicace come corollario di uno spirito amorevole.” (A. A. Bailey, Il Trattato di Magia Bianca, p 631)
“… lo sforzo del passato è stato di elevare la coscienza dell’umanità mediante gli sforzi d’avanguardia dei suoi figli più avanzati. Lo sforzo del futuro sarà di far discendere in manifestazione la coscienza dell’anima mediante lo sforzo d’avanguardia di certi gruppi. Perciò dovrà essere, come comprenderete subito, uno sforzo di gruppo, perché l’anima è conscia del gruppo e non conscia individualmente; le nuove verità dell’era dell’Acquario potranno essere afferrate soltanto come risultato dello sforzo di gruppo.” (A. A. Bailey, Esteriorizzazione della Gerarchia, p 30)
L’era dell’Acquario, le cui premesse sono in manifestazione, nella sua piena espressione e comprensione, sarà caratterizzata dal Servizio.
“Si è soliti interpretare il servizio come sommamente desiderabile, e raramente si capisce quanto sia arduo in essenza. Comporta un grave sacrificio di tempo, di interessi e finanche delle proprie idee, costringe a un lavoro veramente arduo perché richiede sforzo deliberato, saggezza cosciente e capacità di lavorare senza attaccamento. Non sono qualità facilmente acquisibili dall’aspirante medio, eppure oggi la tendenza a servire è atteggiamento naturale di gran parte degli uomini. Il che comprova il successo dell’evoluzione.” (A. A. Bailey, Psicologia Esoterica II, p 121)
“3. La Scienza del Servizio, vera e propria tecnica di unificazione. Di quest’ultima studieremo gli aspetti generali, perché nella vita del discepolo è il principale fattore di liberazione.
Il secondo è che nessuno può sfuggire a questa Legge del Servizio. Ogni evasione, se è cosciente, comporta la sua punizione. La capacità di servire segna un ben definito stadio di progresso sul Sentiero, e non è possibile servire in modo spontaneo, amorevole e saggio prima di aver raggiunto questo stadio. Fino allora si tratta solo di buone intenzioni, di moventi indefiniti e spesso di fanatismo. …
Questa legge è l’imposizione sul ritmo planetario di certe energie e impulsi che emanano dal segno zodiacale verso cui procediamo. Quindi non vi si sfugge. È per effetto di questa forza che in talune nazioni si è introdotto un regime di massa, per cui l’individuo serve il gruppo con l’imposta negazione del sé personale. Le sue idee, il benessere personale e la sua stessa individualità sono subordinati alla collettività, ed egli è relativamente futile in quanto a sviluppo egoico. È costretto a conformarsi, lo voglia o no, alle condizioni sociali. Questa è una delle manifestazioni più basse dell’influsso di questa legge sulla coscienza umana. La sua espressione più elevata è invece il servizio che la Gerarchia dei Maestri presta sul pianeta in tutti i regni della natura. Fra questi due estremi vi è un’ampia distinzione, ma entrambe sono prodotte dalla risposta alla Legge del Servizio (l’una offerta coscientemente e l’altra diretta inconsciamente).
Il terzo fattore è che la Legge del Servizio fu espressa nella sua pienezza per la prima volta dal Cristo duemila anni fa. Egli fu il precursore dell’era dell’Acquario, e perciò insistette sul fatto di essere “l’acqua di vita” e “l’acqua viva” necessaria agli uomini. Ciò spiega la definizione esoterica di questa legge: “dell’acqua e dei pesci”. Lentamente, molto lentamente, l’era dei Pesci ha preparato la via all’espressione divina del servizio, che sarà la gloria dei secoli futuri.” (Ibidem, pp 118-9)
Il Maestro non guarda all’importanza o alla posizione terrena del lavoratore, e nemmeno al numero di persone che si riuniscono intorno alla sua personalità, bensì ai moventi che stimolano la sua attività e all’effetto dell’influsso che egli esercita sul prossimo. Il vero servizio è lo spontaneo efflusso di un cuore amorevole e di una mente intelligente; risulta dal fatto di trovarsi al posto giusto e di rimanervi; è il prodotto dell’inevitabile afflusso di forza spirituale e non di strenua attività del piano fisico; è l’effetto di essere ciò che l’uomo realmente è, un divino Figlio di Dio, e non l’effetto studiato di parole e azioni. Un vero servitore riunisce intorno a sé coloro che è suo dovere servire e aiutare con la forza della sua vita e della sua personalità spiritualizzata, e non con le sue pretese e parole altisonanti. Dimentico di sé egli serve, con abnegazione cammina sulla Terra e non si dà pensiero dell’importanza o meno di quanto compie, né ha idee preconcette sul proprio valore o sulla propria utilità. Vive, serve, opera ed esercita un influsso, nulla chiedendo per il sé separato.” (A. A. Bailey, Il Trattato di Magia Bianca, p 188)
“La tendenza all’aspirazione e al servizio è giusta e buona e va considerata come facente parte della futura coscienza e dotazione universale della razza nel suo insieme. Essa affiora sempre maggiormente per la crescente forza dell’influsso acquariano che, fin dal 1640, sta acquistando potenza e producendo due effetti: infrange le vecchie forme dell’era dei Pesci e stimola le facoltà creative, che si esprimono in concetti e piani di gruppo. Come tutti voi ben sapete, questa è la causa delle presenti condizioni di turbamento, condizioni che si possono così riassumere: spersonalizzazione, in cui lo stato, il gruppo o i gruppi sono ritenuti molto più importanti dell’individuo e dei suoi diritti; amalgamazione, che è la tendenza a fondere, unire, mantenere insieme e produrre i rapporti reciproci che col tempo caratterizzeranno i rapporti umani e produrranno quella “sintesi di tutti i singoli uomini”, ciò che Browning così veracemente indica come meta del processo evolutivo e che segna la conclusione del viaggio del divino figliol prodigo; infine intercomunicazione sensibile fra unità, gruppi e combinazioni di gruppi, sia dal lato soggettivo della manifestazione che da quello oggettivo.
Nelle tre parole spersonalizzazione, amalgamazione e intercomunicazione sono riassunti i principali fenomeni che si stanno manifestando attualmente.” (Ibidem, pp 619-620)
Così la coscienza del servizio e la coscienza d’insieme legate all’evoluzione dell’umanità in Aquarius si riveleranno e si esprimeranno congiuntamente.
“L’umanità è avviata a comprenderlo; comincia a rispondere a questa nuova legge, e impara a reagire alla volontà sempre più imperativa della grande Vita che informa la costellazione dell’Acquario così come il Logos solare anima il Suo sistema e il Logos planetario la Terra.
Il servizio è, attualmente, l’idea principale da comprendere poiché, se compresa, ci apre completamente alle nuove influenze. La Legge del Servizio esprime l’energia di una grande Vita che, in cooperazione con “Colui in Cui viviamo, ci muoviamo e siamo” sta assoggettando il genere umano a influenze e correnti di energia …
Lo sviluppo di ciò che si potrebbe chiamare “la coscienza del cuore” o del vero sentimento, è il primo passo verso la coscienza di gruppo.
Questa coscienza, e l’identificazione con l’aspetto senziente di tutti i gruppi, portano al servizio che si deve prestare come fanno i Maestri, e come ci mostrò il Cristo in Galilea.” (A. A. Bailey, Psicologia Esoterica II, pp 122-3)
La meditazione indicata nello stadio di discepolo della nuova era illustra il proposito:
“1. Durante il Plenilunio (che comprende cinque giorni) immaginate un oceano blu e sopra
l’orizzonte un Sole incandescente che sorge lentamente.
- Immaginate di gettarvi nell’oceano, liberi da impedimenti, preoccupazioni, ansie e inquietudini
e che andate nuotando verso una barca che sta a metà strada fra voi e il Sole nascente. Mentre
nuotate, vi rendete conto che i vostri fratelli di gruppo nuotano anch’essi nella stessa direzione.
Vi riconoscete, vi conoscete e vi amate l’un l’altro.
- Visualizzatevi poi nell’atto di salire sulla barca. Quando tutti i membri del gruppo sono
imbarcati, allora vedete che ciascuno di voi afferra un remo e insieme, ritmicamente e con
tenacia, vi dirigete verso il Sole nascente. È armonia di movimento, di proposito e di direzione.
- Poi vedete, fra voi e il Sole nascente, una figura che si dirige verso di voi. Sarò io (il Maestro
D.K.) che viene dalla luce nella vostra direzione. Nel chiaro sentiero della luce potete distinguermi nitidamente. Mi vedete insieme.
- Allora dite, inaudibilmente, però sempre come gruppo:
“Andiamo verso la luce, richiamati là, da Te. Veniamo dall’oscurità, guidati in quella direzione
dall’anima di tutti. Sorgiamo dalla terra e ci tuffiamo nell’oceano di luce. Veniamo insieme.
Avanziamo insieme, guidati e condotti dall’anima che serviamo e da Te, il Maestro che
conosciamo. Il Maestro interiore e il Maestro esteriore sono Uno. Quell’Uno siamo noi. L’Uno
è tutto: la mia anima, la tua anima, il Maestro e l’anima di tutti”.” (A. A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era II, p 127)
Bellissime parole e soprattutto una meditazione molto evocativa