In tale Data* è propizio seminare idee, formule e forme-pensiero attorno al tema della Guarigione.
“C’è da rallegrarsi quando un medico vuole studiare le basi del rapporto fra i mondi. Egli deve però sapere del Mondo sottile e del Mondo superiore: solo a partire da questi concetti potrà capire gli stati sottili del corpo umano, e per lui AUM non sarà allora un suono vano.” (AUM 129)
Concludiamo la serie di articoli sul tema del Suono e dei suoi effetti sull’uomo attraverso alcune citazioni sull’argomento, ricercate nei libri dell’Agni Yoga.
“Qualsiasi attacco di natura nervosa va curato con la quiete ambientale e la temperatura costante, e con ricorso al suono, al colore, ai profumi. Ma tutte queste condizioni non sono facili da combinare. Per di più è assolutamente necessario applicare una combinazione precisa di suoni, colori e aromi che varia di caso in caso.
Perciò sono di grande importanza vasti esperimenti sulle reazioni a queste tre forme: suoni, colori, aromi. Molti possono essere eseguiti anche nelle scuole. E’ raro disporre nelle abitazioni private di ambienti adatti, ma le scuole, nonché gli ospedali, dovrebbero possedere i locali appositi, con gli impianti occorrenti. In tal modo si può affiancare la suggestione con un buon numero di contributi.” (AUM, 221)
“Oltre a indagare sull’energia psichica a mezzo del colore, fatelo anche usando il suono e gli aromi. Si possono studiare reazioni indicative alla musica; osservate inoltre l’effetto indotto sia dalla distanza che dalle armonie più perfette. Molto si parla dell’effetto che la musica produce sull’uomo, ma sono ben pochi gli esperimenti fatti per dimostrarlo. Notare l’influsso che essa esercita sull’uditorio è banale. Si assume infatti che se è allegra essa comunichi letizia, e se triste, tristezza, ma tutto ciò non basta. Bisogna accertare quale armonia meglio si confaccia all’energia psichica umana, quale sinfonia sia più potente per placare o ispirare. In queste prove bisognerebbe far uso di composizioni musicali diverse. La qualità stessa dell’armonia indicherà chiaramente le vie del suono e la vita dell’uomo. Del pari è necessario studiare l’influsso degli aromi, indagando sia la fragranza dei fiori che dei vari composti chimici, capaci di stimolare o assopire l’energia psichica. Alla fine si potranno combinare assieme colore, suono e aromi, osservando la collaborazione di queste tre forze motrici.” (AUM, 384)
“Urusvati ha sviluppato un talento musicale, risultato di molto impegno in altre sue vite. Secondo Platone, “musicale” non significa solo musica in senso stretto, ma partecipazione a tutte le armonie dell’arte. La musicalità si esprime dunque nel canto, nella pittura, nella scultura, nell’architettura, nella fonetica e infine in tutte le manifestazioni del suono. In Grecia un’antica cerimonia era dedicata alle Muse. La tragedia, la danza e in genere tutto ciò che è ritmico assecondava l’armonia del Cosmo. Si parla molto di bellezza, ma il valore dell’armonia è poco apprezzato. La bellezza è ispiratrice, e ogni tributo offertole perfeziona l’equilibrio cosmico. Chi è “musicale” offre sacrifici non per sé ma per l’umanità, per l’Universo. La perfezione del pensiero manifesta una bella capacità musicale. Il ritmo più elevato è la profilassi migliore, vero ponte per i mondi supremi. Così intendiamo la Bellezza nel Nostro Luogo. Urusvati ha osservato che la musica delle sfere è prodotta dall’armonia dei ritmi. È proprio questa la fonte che ispira gli uomini. Essi raramente vi pensano, ma se lo facessero Ci aiuterebbero molto. Sapete dei Nostri speciali strumenti di musica, che Urusvati ha udito suonare. Le scale sonore e i ritmi musicali di Sorella Oriole sono vere armonie massime. Più volte diffusero pace nel mondo e costrinsero alla ritirata persino i servi delle tenebre. Bisognerebbe dedicarsi a sviluppare con ogni mezzo la propria musicalità. L’intervento del cuore non si sente nelle parole, ma nel loro suono. L’armonia espelle l’irritazione, e quando lo spirito si eleva ogni malizia scompare. Non a caso i poemi epici anticamente venivano cantati, non tanto per meglio imprimerli nella memoria, quanto per ragioni di ispirazione. Ritmo e armonia proteggono dalla stanchezza. Li si dovrebbe insegnare fin dall’infanzia.” (Sovramundano vol. 1, 42)
“Urusvati sa che dovrà nascere un gran musicista, che darà all’uomo barlumi della sinfonia delle sfere. È prossima l’ora di intendere le armonie dello spazio, vero rimedio di tutti i mali. Tali “ambasciatori” del suono vennero in passato, ma ebbero poco successo nel trasmettere i messaggi che portarono dal Mondo sottile. Nella Mia Patria nacque un grande talento, esperto di armonia, ma non seppe proteggersi bene, e se ne dipartì senza aver realizzato il meglio di ciò che poteva. Chi porta un valido messaggio deve sapersi difendere. È ostacolato da due forze, l’una terrena e l’altra sottile, ed esposto a gravi pericoli. Non è da pensare che la casa gli rovini addosso, ma lo minacciano piccole insidie letali. Tali “messaggeri” non devono sciuparsi vivendo spensierati. Devono rendersi conto del gran valore del loro messaggio e non versare il calice che offrono. Li osserviamo con attenzione, non solo in Terra, ma anche nel Sovramundano, dove imparano l’armonia delle sfere. Non riusciranno a portarne molta in Terra, tuttavia favoriranno il progresso umano. Urusvati udì quella musica, e sa che il suo valore sta soprattutto nell’armonia e nel ritmo. Non esistono però strumenti terreni capaci di esprimere i grandiosi Appelli dello Spazio. Questo è un altro aspetto della Nostra Vita interiore: non sapremmo vivere senza suono, e Ci dispiace vedere che qualcuno non ne sente la necessità. Il Pensatore insegnava: “L’ascolto e la vista del Bello ci migliorano”.” (Sovramundano vol. 3, 608)
“Già si applica la musica come terapia, ma non sempre se ne vedono gli effetti. Ciò avviene perché non si coltiva la musica. Fin dall’infanzia bisogna insegnare ad assimilare la bellezza del suono. Le facoltà musicali devono essere educate. È vero che ogni uomo sente il richiamo del suono, ma ciò resta assopito se non viene coltivato: egli deve ascoltare canti e belle musiche. Basta una sola armonia a volte per ridestare in lui per sempre il senso del bello. Se nella famiglia umana si trascurano i rimedi più generali ed efficaci, è per grande ignoranza; specialmente quando il mondo è scosso dall’odio è indispensabile e urgente aprire le orecchie della nuova generazione. Se non si comprende il valore della musica non si capiscono i suoni della natura, e non si può pensare alla musica delle sfere; solo i rumori sono accessibili all’ignorante. Per lui, il canto di una cascata o di un torrente o dell’oceano non è che chiasso; e il vento non ha melodia, non suona fra i rami come un inno solenne. Le armonie migliori si perdono se l’orecchio è chiuso. Come ascendere, senza canti? Potrebbe la Fratellanza resistere, senza canti?” (Fratellanza, 292)
“Persi nelle sommità del Cosmo, si resti coordinati con la Terra. Noi siamo sempre pronti a scordare tutto di essa, e nello stesso tempo ne amiamo ogni fiore. In ciò sta la saggezza di quale rimembranza tenere preziosa: se una corona, o la fragranza delle fresie; le grida di vittoria, o i canti dei pastori. Ciò che più ci è caro, ma meno ci appartiene, è il carico migliore sulla via. Il canto ci fa sani, e i fiori guariranno le nostre ferite. Quindi, dico, felici sono quelli che capiscono il suono e il colore. Fin dal principio i profeti hanno prestato attenzione al suono e al colore. L’antico precetto di suonare campane è ricco di significato. Festoni e ghirlande rammentano la comprensione del potere risanatore. […] Colore e suono sono per Noi l’alimento migliore.” (Mondo del fuoco vol. 2, 108)
“Urusvati conosce il suono del Silenzio. Grandi manifestazioni accadono in silenzio. Al contempo, si è affermato che il Silenzio può essere più forte del tuono. Bisogna capire la differenza fra quello vivente, pervaso di armonie sovramundane, e quello morto, allorché le correnti dei Mondi superiori sono escluse. Le pulsazioni del sangue e del cervello non hanno nulla in comune con i suoni sovramundani, occorre capirlo. Non si pensi che un ronzio nelle orecchie sia segno di qualche successo. Questi fenomeni, o sono negati nel loro complesso, o sono considerati come indice di un conseguimento elevato. I suoni del Silenzio, invece, come potenti accordi, risuonano e pervadono l’intera esistenza; sono armonie di gioia. Si tratta di distinguere gli accordi fondamentali. Talora essi suonano come corde vibranti; a volte come accordi polifonici; in altri casi come sinfonie maestose, ma è anche possibile udire il canto di una sola Voce. Così può essere udita la Musica delle Sfere. Ogni momento lo Spazio vibra con un ritmo particolare. Il Pensatore, talvolta, durante un discorso, taceva, come in ascolto, e diceva: “Che bello il suono del Sovramundano”.” (Sovramundano vol. 4, 924)