In questi giorni, alzando lo sguardo del cuore al Cielo eliocentrico, possiamo scorgere Venere, la Guida dei Costruttori solari, transitare per la seconda volta nel corrente anno (il suo periodo di rivoluzione è di circa 225 giorni) nello spazio condizionato dalla quinta qualità, sacra alla Scienza della nuova Cultura, di Virgo. Questo Segno viene indicato dall’Insegnamento esoterico come il principale trasmettitore per la Nuova Era dell’Amore reale, generoso e fecondo, saggio e illimitato del 2° Raggio*: Spazio, Amore, Campo, Espansione, Educazione. Per tale motivo viene oggi riproposto il tema: Scienza dell’Educazione.
Ora, visto che l’articolo pubblicato il 18 gennaio, concludeva con un richiamo a quella Scienza posta a fondamento dell’Educazione della nuova Cultura: la Scienza del Cuore, si è pensato di riprendere questo argomento e, per meglio comprenderlo, di porlo al centro di una raccolta di pensieri tratti dagli Insegnamenti.
Prima di proseguire, però, appare importante precisare che quella di cui si parla è la Scienza che pone al centro i processi di connessione fra cuore, mente, cervello e corpo, cosciente del fatto che quando mente e cuore risuonano, si risvegliano quelle capacità intuitive, emozionali e spirituali superiori che permettono di realizzare il pieno potenziale di coloro che, al servizio del pianeta, diventano custodi delle generazioni a venire e costruttori del Futuro.
Come sosteneva Enzio Savoini, un illuminato pensatore del nostro tempo:
quando le leggi, le dottrine, il passato intero sono totalmente assimilati nella coscienza (nel cuore), sì da aver perso i loro aspetti formali, allora il creatore non ha impacci e agisce libero e potente. Dispone di quell’essenza distillata e l’usa senza neppure pensarci. (Commento a Infinito – parte Prima, §152, inedito)
… passare dalle sfere inferiori ai domini del pensiero infinito, districarsi dalle pastoie personali e scoprire l’onnipresenza del Sé superiore; abbandonare il carcere delle limitazioni e uscire nella pienezza assolata del Cosmo. (Commento a Infinito – parte Prima, §191, inedito)
Essere, quindi, nel mondo senza essere del mondo.
Al riguardo, particolarmente significative sono le parole del Maestro dell’Agni Yoga:
Vedere con gli occhi del cuore; udire con le orecchie del cuore il fragore del mondo; penetrare il futuro con la comprensione del cuore; ricordare gli accumuli del passato mediante il cuore; così bisogna avanzare, con impeto, sulla via dell’ascesa. La capacità creativa ha in sé una potenzialità ignea, ed è intrisa del sacro fuoco del cuore. Pertanto sulla via della Gerarchia, del grande Servizio e della Comunione la sintesi è la via luminosa del cuore. Come irradiare raggi manifesti se la fiamma non è accesa nel cuore? È precisamente la qualità magnetica che è inerente al cuore. La creatività suprema è pervasa da questa grande legge … Con quale mezzo si pongono le basi delle grandi imprese? In verità, solo con il cuore. Così gli archi di coscienza sono fusi assieme dalla sua fiamma. Ricorderemo dunque la mirabile attrazione magnetica del cuore, che connette tutti i fenomeni… (Cuore § 1, collana Agni Yoga)
Che significa “creare”? Per l’uomo, e per qualsiasi Creatore significa trasformare energie in forme, ovvero esprimere. Tutto l’Universo è una creazione in atto, ossia una mutazione d’energie allo scopo di esprimere un solo Pensiero divino; e tutti i moti minori sono dunque fra loro correlati. Chi tende a esprimere liberamente la propria comprensione di quell’unico Pensiero, per quanto minima, esercita il potere creativo. Se dal cuore si lascia sgorgare l’amore per lo Spazio, e dalla mente l’amore per la Verità, e dagli occhi l’amore per la Luce si crea liberamente, come un dio. (Cuore § 223, collana Agni Yoga)
Ma si legge anche:
Sapete bene come sia lenta la crescita della coscienza; e con altrettanta lentezza si trasforma il cuore, che ne è la dimora. È chiaro dunque che chi non si cura del cuore non riesce a migliorare la propria coscienza. È vero che il cuore, in essenza, non è mai disgiunto dalle sfere supreme, ma bisogna trasmutarne le potenzialità. Quante distorsioni si rifrangono in un cuore non purificato dal pensiero superiore! Molte trasmissioni preziose vi assumono lineamenti deformi, solo per non averlo curato abbastanza. … E non prendete queste parole come moniti astratti: il cuore deve essere educato. Non si può edificare bene il cervello prima che il cuore sia stato raffinato (Cuore § 358, collana Agni Yoga)
… quest’organo (il cuore), si può dire, è il più individuale di tutti. Ne segue che i metodi della sua educazione devono essere molto flessibili. Fin dai primissimi anni di vita si devono osservare le avversioni e le predilezioni.… Ma soprattutto è importante notare quel cuore che non conosce né le une né le altre: è un cuore addormentato — e ce ne sono moltissimi — ed è una condizione che porta alla decadenza dello spirito. Ecco, ancora una volta, che il sublime spirituale è connesso ai fenomeni fisici. (Cuore § 428, collana Agni Yoga)
Con l’educare il cuore, senza neppure accorgervene, vi abituate alle sfere del Mondo sottile. Ciò avviene non a motivo di fenomeni eccezionali e prodigiosi, ma mediante sensazioni minute che il cuore, più sensibile, riesce a percepire. …Il cuore segnala la linea tortuosa tra ciò che ha vero valore e ciò che è solo condizionale. Per gradi e a poco a poco vi accorgerete di essere circondati da una miriade di manifestazioni che non rientrano negli schemi della fisica elementare. Tali esperienze si faranno più numerose e ne nascerà tutta una sequela di sensazioni sottili. E questo sarà l’approccio più ovvio al Mondo sottile. Tenendo conto di tali percezioni abituerete anche il corpo denso alle qualità specifiche dello stato immediatamente più elevato. Quando si penetra nell’essenza delle leggi di quel Mondo s’impara subito a operarvi in modo specifico … (Cuore § 433, collana Agni Yoga)
Nell’educare il cuore assume preminenza il concetto di lavoro. Fin dai primi anni di vita il lavoro è posto come unico fondamento, come processo di perfezione. Così si demolisce la concezione egoistica del lavoro e, all’opposto, se ne realizza l’ampia comprensione come metodo di benessere comune. Questo già raffina considerevolmente il cuore, ma in seguito anche questa espansione del concetto di lavoro si rivela insufficiente. Allora fra i fuochi del cuore si elabora il lavoro spaziale per il futuro e più nulla può opporsi alla sua crescita. Allora il lavoro spaziale penetra coscientemente nelle sfere supreme. In simile stato di coscienza il cuore si riveste di un’armatura possente … (Cuore § 411, collana Agni Yoga)
L’Educazione del cuore è quindi da …considerare sia in famiglia che nella scuola e bisogna accordarvi importanza maggiore che a un semplice esperimento; essa deve condurre decisamente a coltivare la memoria, l’attenzione, la pazienza, la benevolenza, per poi passare all’acuta indagine delle sensazioni del cuore. Così si instillano la solennità e l’amore del Bello; e così si delimitano i confini fra Luce e tenebre. …(Cuore § 498, collana Agni Yoga)
… L’educazione del cuore consente di comprendere i moventi umani in modo profondo, e non solo di valutarne l’importanza, ma anche il contenuto … (Cuore § 551, collana Agni Yoga)
… Un cuore educato sradica per prima cosa la paura e riconosce l’insidia dell’irritazione. Il cuore è quella corazza di Luce che sconvolge le astuzie delle tenebre … (Cuore § 558, collana Agni Yoga)
Il Cuore pertanto è … il punto focale, ma è il meno egocentrico di tutti. In esso non alberga l’egotismo, ma il senso di pan-umanità … è un vero e proprio organo internazionale. … È necessario imparare a sentire il cuore non come proprio, ma come universale. Solo questo modo di sentire libera dall’egotismo, pur senza smarrire le accumulazioni individuali … (Cuore § 7, collana Agni Yoga)
… Fate ritorno al cuore, come giudice e guida. Chiunque aiuta il prossimo a trovare questa via giungerà anch’egli a perfezione. (Cuore § 399, collana Agni Yoga)
In verità, la bellezza del Cosmo appare illimitata quando, per mezzo del cuore, possiamo penetrare nella coscienza del Respiro cosmico. L’ascesa è prestabilita dalle manifestazioni di tutte le combinazioni cosmiche sotto il segno puro dell’unità universale. Osservando gli eventi del pianeta, Noi diciamo soltanto: “Avete un grande destino; affermatevi salendo!”. Il cuore fu sempre considerato come simbolo della guida, e la vita si espande per suo mezzo … (Infinito I, § 97, Collana Agni Yoga)
Il suo fuoco e la sua chiara visione sanno accendere l’amore per l’Infinito, attrarre alla saggezza del Cielo, espandere la coscienza collettiva, comprendere l’essenza della centralità, educare al rapporto aureo, nutrire l’ideale dell’Umanità Una, istruire alla Maestria dello Spazio, ed essere, quindi, il propellente per quei semi del Pensiero della Nuova Cultura che porteranno in manifestazione la nuova Civiltà.
E a proposito di ‘pensiero’:
… Dapprima vi ho parlato dell’azione, ma ora insisterò sul pensiero … se la coscienza è bastevolmente espansa è tempo di affermare il valore del pensiero. Grandi quantità di azioni prive di sostegno mentale restano alla superficie dell’Esistenza e non le si distingue da quelle del mondo animale. Ma se si parla della conoscenza diretta e del cuore è necessario presentare il pensiero come potestà co-creatrice dell’Esistenza. Notate che non parlo di discussioni, né di ponderazioni, ma di pensiero, che sferza la superficie della Sostanza con il suo proprio ritmo, e così crea all’infinito! (Cuore, § 47, collana Agni Yoga)
Quando la mente si concentra sull’impresa superiore, senza sforzo né moto, rivela il vero Lavoro che impegna l’essere umano. È come passare in un ambito migliore, ordinato, gerarchico ma senza costrizioni, dove le responsabilità crescono di pari passo con le capacità e le risorse individuali. Quello di cui si scrive è il lavoro dell’Universo. Tutte le creature vi prendono parte, e ciascuna ne coglie i benefici.
… L’uomo impara a compiere operazioni ardite, davvero al limite delle sue capacità fisiche e morali, si impegna in atti mirabili per coraggio e abilità, in molti settori della sua condotta, ma esita di fronte alla necessità di controllare la mente, l’arnese più potente … A poco a poco, però, chi si dedica seriamente a quel compito si accorge che non è tremendo quanto si crede, e infine che non è più complesso che custodire un gregge al pascolo. Dapprincipio questa affermazione gli pare scherzosa, ma con il maturare del ciclo prende a considerarla con attenzione migliore, finché ne accerta la verità. Le pecore al pascolo brucano in pace; a volte si allontanano, talora corrono il rischio di cadere in un burrone, ma il pastore, quand’è esperto, le controlla con un impegno superficiale, e ciò gli consente di seguire corsi di pensiero che nulla hanno da spartire con il suo gregge. Osserva i moti delle nuvole in cielo, ascolta mormorare l’acqua del rio, vede campi, valli, monti e colline. L’andirivieni delle pecore, i suoni delle loro campanelle, non escono dalla scena, ma il pastore è libero di andare per altre vie, pur sorvegliando ogni cosa. Qualcosa del genere accade a chi controlla, in pari modo, il va e vieni dei pensieri concreti; e questa vigilanza non ha nulla di terribile: al contrario è pacata, e induce alla contemplazione. Quei pensieri, inquieti e feroci quando si cerca di ammansirli, lasciati a se stessi si accucciano e sono inoffensivi. … il pastore può svolgere la sua consueta mansione mentre si impegna in un’altra, molto più vasta e libera, nell’ambito universale della Comunione. (Diario 2001, 26 aprile, Comunione e Lavoro, inedito)
Così la nuova Scienza dell’Educazione, ancorata nella Cultura del Cuore, saprà riconoscere, la sovranità della mente astratta, lo spazio come Entità vivente, l’illimitata creatività spaziale e i modelli superiori della conoscenza, e saprà condurre l’uomo a percorrere con saggezza quelle tappe che lo porteranno dall’Amore di sé (auto-coscienza) all’Amore per chi lo circonda (coscienza di gruppo) ed infine all’Amore per il tutto (coscienza divina).
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