Il Sistema delle leggi universali: la Legge del divenire

Pubblichiamo un estratto dal testo “La Grande Sintesi” di P. Ubaldi (ed. Mediterranee, 1988, pag. 50 e seg.)

“La  Legge.  Ecco l’idea centrale dell’universo, il  soffio  di­vino  che lo anima,  lo  regge,  lo muove,  come  la vostra  anima,  piccola scintilla  di  quella gran  luce,  regge  il  vostro  corpo.  L’universo  di materia  stellare  che  voi  vedete  è  come  il  gu­scio,  la manifestazione  esteriore,  il  corpo  di  quel  principio  che  è nell’intimo,  al  centro.

La  vostra  scienza  che osserva  e  sperimenta, sta  alla su­perficie e quel principio  essa cerca di ritrovare attraverso le sue manifestazioni.  Quelle poche verità particolari  che  essa possiede non sono che brandelli mal ricuciti  della  grande Legge.  La scienza  osserva,  suppone  un  principio  secondario,  ne fa un’ipotesi, vi lavora sopra attendendo una convalida dall’esperienza,  ne  fa  una  teoria.  Allora  non  ha  visto  che  una ultima piccola  ramificazione  del  concetto  centrale,  faticosamente, per­ché esso  si  proteggerà  di  mistero  finché  l’uomo  non  sarà meno malvagio,  meno  propenso  a  fare  cattivo  uso  del  sapere  e più degno  di  guardare  il  volto  delle  cose  sante.  Io  vi  parlo  di cose eterne  e  non  vi  stupisca  questo  linguaggio  per  voi antiscientifico,  che  è  fuori  della  psicologia  che  vi  dà  il  vostro attuale momento  storico … (omissis)… Ricordate  che  la  vera scienza tocca il  mistero  e  immerge  in  esso  le  sue  braccia,  che  è sacro,  santo, divino;  che  la  vera  scienza  è  religione  e  preghiera.

La  Legge  è  Dio.  Esso  è  la  grande  anima  che  è  al  centro;  non centro  spaziale,  ma  centro  di  irradiazione  e  di  attrazione. Da  centro  Esso  irraggia  ed  attrae,  tutto  essendo  il  principio  e  le sue manifestazioni. Ecco co­me può,  cosa per voi inconcepibile, essere realmente  onnipresente.

E’ necessario chiarire questo concetto. È giunto il mo­mento di riprendere  l’idea da cui partimmo, dei  tre  aspetti  dell’universo, per  approfondirla.

A  questi  tre aspetti rispondono tre modi di essere del­l’universo.

La struttura o forma, il movimento o divenire, il principio o legge, possono anche chiamarsi:

                  Materia            Energia            Spirito

o  anche,  muovendosi  in  senso  inverso:

                 Pensiero           Volontà            Azione.

Dal primo modo di essere  che è:

                  Spirito              Pensiero           Principio o Legge

deriva il secondo che è:

                  Energia            Volontà            Movimento  o  Divenire

e dal secondo il terzo che è:

                  Materia            Azione               Struttura o Forma

Questi tre modi di essere sono legati da rapporti di deri­vazione reciproca. Per rendere più semplice l’esposizione ri­durremo questi concetti a simboli. L’idea pura, il primo modo di essere dell’universo, che chiameremo spirito, pensiero, legge, e che rappresenteremo con la lettera α, si condensa, si mate­rializza vestendosi della forma di volontà, concentrandosi in energia, esteriorizzandosi nel movimento: secondo modo di essere che rappresenteremo con la lettera β. In un terzo tempo passiamo (per una più profonda materializzazione o condensa­zione, o esteriorizzazione) al modo di essere che chiamammo materia, azione, forma, il mondo della vostra realtà esteriore, e che rappresenteremo con la lettera γ.

L’universo risulta costituito da una grande ondata che da α, lo spirito (puro pensiero, la Legge che è Dio), va verso un continuo divenire che è movimento fatto di energia e volontà (β) per raggiungere l’ultimo termine, γ, la materia, la forma. Dando al segno     il significato di: «va verso», potremo dire: α  β       γ (1).

Lo spirito, α,  è il principio, il punto di partenza di questa ondata; γ, la materia, è il punto di arrivo. Ma voi comprenderete che qualunque movimento, se esteso costantemente in una sola direzione, sposterebbe tutto l’universo con accumula­menti (in senso lato, non solo spaziale) da un lato e vuoti dall’altro, proporzionati e definitivi. È necessario quindi, per­ché l’equilibrio sia mantenuto, che la grande ondata di an­data sia compensata da una equivalente ondata di ritorno. Ciò è anche logico e si effettua in virtù di una legge di complementarità per cui ogni unità è metà di una più completa unità. Il movimento che è nell’universo non è mai uno sposta­mento unilaterale, effettivo e definitivo, ma la metà di un ciclo che ritorna al punto di partenza dopo aver percorso un dato divenire, una vibrazione di andata e ritorno, completa nella sua controparte inversa e complementare.

A questo movimento decentrico che abbiamo visto, l’espansione ed estrinsecazione α β γ , segue dunque un movi­mento concentrico inverso: γ β α . Vi è dunque il movi­mento inverso per cui la materia si smaterializza, si disgre­ga, si espande nella forma di energia, che è volontà, movi­mento, divenire e che attraverso le esperienze di infinite vite ricostruisce la coscienza o spirito. Qui il punto di partenza è γ la materia, il punto di arrivo è α Io spirito. Cosi la spirale che prima si era aperta, ora si richiude: la pulsazione di ri­torno completa il ciclo iniziato da quella di andata.

Questo è il concetto centrale del funzionamento organico dell’universo. La prima ondata riguarda la creazione, l’origine della materia la condensazione delle nebulose, la formazione dei sistemi planetari, del vostro sole, del vostro pianeta, fino alla condensazione massima. La seconda ondata di ritorno è quella che vi interessa e che voi ora vivete e che riguarda l’evoluzione della materia fino alle forme organiche, l’origine della vita, e con la vita la conquista di una coscienza sempre più vasta fino alla visione dell’Assoluto. È la fase di ritorno della materia che, attraverso l’azione, la lotta, il dolore, ritrova lo spirito e ritorna all’idea pura, spogliandosi man mano di tutti i gusci della forma.

Questi semplici accenni già adombrano la soluzione di tanti problemi scientifici come quello della costituzione della materia,della possibilità di attingervi come ad un immenso serba­toio di energia per mezzo della sua disgregazione, che non sarebbe altro che γ   β. L’energia atomica che voi cercate esi­ste, e voi la troverete (2).

Questi accenni prospettano la soluzione di tanti complessi problemi morali. Di fronte al grande cammino che voi seguite è scritta la parola evoluzione e la scienza non ha potuto non vederla, ma l’ha vista solo nelle forme organiche e non in tut­ta la sua immensa vastità. Il vostro ciclo si potrebbe definire un fisio-dinamo-psichismo: la formula è: γ   β  α. “

 

 

“Di certo, uno solo è il sentiero, da Una Sola Sorgente. Come gli spiriti più eccelsi, anche gli strumenti terrestri sensibili conoscono quest’unità. Il vorticoso abisso di rotazione dei pianeti attrae particelle dello spirito, e il Mondo della Realtà Superiore lampeggia alla finestra.” (Foglie del giardino di Morya I , Appello, § 125)

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(1) Il perché e significato di questa formula in tale sua direzione, è spiegato nel 10° volume dell’Opera: «Dio e Universo», dove que­sti concetti sono sviluppati.
(2) Queste pagine furono scritte nel 1932.

 

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Una risposta a Il Sistema delle leggi universali: la Legge del divenire

  1. TPS Editor dice:

    Si nota come da questo autore l’idea di Volontà venga associata al secondo aspetto della realtà, mentre dalla tradizione esoterica di matrice trans-himalayana lo è al primo aspetto indicato con Idee quali Spirito-Volontà-Energia. Quest’ultima definisce i 3 ‘momenti’ della Realtà:

    1) Spirito-Volontà-Energia
    2) Coscienza-Amore-Luce
    3) Sostanza-Intelligenza (o ancora ‘Luce’)-Materia

    Come sempre, i termini sono sostituibili, a seconda della prospettiva di pensiero.

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