Il futuro dei rapporti umani, oggi pressati dal pregiudizio della separazione, vedrà scemare costantemente il potere isolante delle distanze, e crescere quello unificante delle direzioni. È un processo già in atto, e rapido, nel mondo fisico delle comunicazioni. Tutti lo sanno e ne usufruiscono, ma non si è ancora scoperta l’energia delle direzioni spaziali, che non abbisogna d’altro strumento che il cuore, e non trasmette soltanto scritti e figure, bensì sentimenti e pensiero. Le direzioni inoltre, essendo illimitate, superano l’ambiente planetario e pongono l’uomo in rapporto consapevole con l’intero Sistema solare.
L’uomo che oggi corre, vola, va e viene, fisicamente è nomade, mentre in senso spirituale è sedentario. Ma si sta profilando una vita prossima futura di nomade spirituale, semi-sedentaria in senso fisico. La veniente epoca settima, infatti, ha in serbo grandi rivolgimenti in tal senso.
Ma è possibile pensare di vivere senza le distanze? Senza separazioni e isolamenti?
È possibile quando si scoprono la sovranità dell’Infinito, il potere delle direzioni spaziali, la comunione con il Tutto, la ricchezza infinita della Luce. E si perdono il punto di vista egocentrico, l’egotismo, i limiti, l’ignoranza.
L’Infinito infatti distrugge le quantità, e con esse le distanze: è una Realtà che annienta gli inganni … Restano, invece, le direzioni che, depurate dal concetto quantitativo di distanza, manifestano appieno la loro energia. L’uomo moderno oggi neppure lo sospetta, ma inconsciamente si sta preparando a tale elevazione, che l’attende in un futuro non molto remoto. Ha già appreso, infatti, a comunicare “a distanza” senza fare un passo, e progredisce con molta rapidità. Lo sviluppo è sotto gli occhi di tutti, è la grande rivoluzione di questi giorni, diffusa, travolgente, e prepara le coscienze a liberarsi dal concetto separativo della distanza.
Con i metodi cibernetici di comunicare con estrema facilità in tutti i mondi una quantità di sciocchezze, l’uomo sta imparando che le direzioni continuano ad esistere e che le distanze perdono senso. Visto da questo punto di vista, l’introduzione di questo metodo, di questo sistema di comunicazione, è straordinario ed è veramente un segno di grande speranza. Dove proprio sembra più difficile superare l’ostacolo nelle distanze, ecco che questa rottura che internet ha operato in questo ultimo periodo, è di grandissimo valore. Certo, per andare in qualsiasi luogo occorre una quantità di operazioni per annullare la distanza, ma già intanto resta chiaro che con la semplice pressione di un tasto si può arrivare ovunque.
Si pensi al significato di questo … a quando avremo finalmente superato questa idea di distanze … già lo possiamo fare oggi … proviamo indirizzando il pensiero al Maestro o al Governo Reale, tale pensiero non deve essere accompagnato dalla idea di distanza, di separazione, di lontananza, ma semplicemente di direzione; perché mentre le distanze separano, le direzioni accomunano. Se si pensa in una direzione ovverosia se si pensa a un determinato ente, ci si accomuna a quell’ente … e con questo piccolo esercizio, che ognuno può fare senza troppe difficoltà in sé medesimo, si superano moltissimi ostacoli e soprattutto si impara la magia, la realtà dei contatti sovramundani. Si comincia così, non c’è bisogno di ricevere insegnamenti particolari, di seguire scuole complesse, di fare esercizi anche fisici … basta solo in se stessi abbandonare il preconcetto che le distanze portano con sé e cioè la separazione. Annullato questo preconcetto restano le direzioni, le quali accomunano proprio perché una direzione si stabilisce quando c’è un contatto fra due enti che la attivano e lungo la quale sono compresenti.
Anche le stelle, elevate coscienze celesti che paiono distanti fra loro, e per conseguenza incomunicanti, non sono isolate, poiché padroneggiano le direzioni spaziali che, anziché separarle, le uniscono tutte. Il Cosmo è in perfetta comunione con se medesimo. Non si vede allora perché l’uomo, che è un centro e quindi emette una sua energia luminosa, non possa fare altrettanto, nei confronti di sorgenti di pari potenza.
Quando si pensa a qualcuno, o si comunica con qualcuno, si possono avere due maniere di farlo: o ci si pensa lontani, o ci si pensa in contatto. È sottile la cosa, ma se ci si pensa lontani, il messaggio non arriva. Arriva quando siamo in grado di pensarci connessi e quindi di distruggere in noi l’idea di lontananza. L’intelletto non sa accettare quest’idea, ma il cuore sì. E dunque, quello di cui si sta parlando è un esercizio cardiaco, è un esercizio che sviluppa l’intuizione … Il cuore è la sede della conoscenza superiore e rimane, quindi, anche il centro sapiente di ogni relazione nell’Infinito. È questo centro, infatti, il Custode reale della rete delle connessioni che intercorrono nello spazio infinito, reale e vivente, che annienta le quantità … e l’eternità, la comunione degli esseri, la trasmissione della Verità stessa, sono infatti possibili perché esiste l’Infinito, se questo per assurdo non fosse, saremmo rigorosamente incomunicanti …
Quindi, se non vogliamo restare ancora a lungo, sfiduciati e dolenti, nel mondo arido e assurdo delle quantità, che blocca il vero progresso, è necessario combattere il dominio tirannico delle grandezze fisiche, è un passo che l’uomo deve compiere per non restare isolato, solitario in un mondo dove tutto comunica con tutto.(1)
Ora, è bene ricordare anche l’origine del significato di comunicazione riportato nel glossario di questo sito. Tale termine, si legge, esprime l’idea di partecipazione tesa all’unità e proviene dal latino communicatio, comunicazione, scambio, derivato da communicare, mettere in comune, condividere: dalla preposizione cum, con, e munus … in munus si ritrova la radice indoeuropea *MA- (varianti *ME-/*MAN-/*MEDH-) che esprime l’idea di misura, rapporto, scambio.
E a proposito di scambi, è noto che alla base di ogni sistema esistono due ordini di scambi: interni ed esterni, ed ogni sistema, per opera di questi scambi, cresce di potenza in ragione di ciò che riesce ad assimilare. E questo vale anche per il sistema uomo. L’uomo, infatti, quale singola unità, vive sia per gli scambi energetici interni e organici, e sia per le sue radiazioni positive, con le quali comunica con i propri simili, e per mezzo delle quali, con alcuni di essi, più consonanti, allaccia rapporti speciali.
Ma per assumere reale valore, tali rapporti o scambi devono fissare il loro scopo e il loro proposito in questa azione fondamentale: garantire la trasmissione del Vero.
La Verità, diceva Enzio Savoini, sgorga dal Cielo e si specchia nelle cose, si trasmette dovunque e a chiunque, ma viene recepita soltanto da un suolo fertile e dai cuori educati.
Ed è, quindi, necessità del cuore sospingere la mente ad affinare la sua capacità di riconoscere quei semi di Verità che, emergendo dall’unione tra il mondo fisico e il sottile e dalla comunione con tutti gli esseri e su tutti i piani, la portano a stringere in modo consapevole, l’alleanza con il Sovramundano.
Nel testo ‘l’Educazione nella Nuova Era’ si legge che attualmente ci troviamo in uno dei grandi periodi di transizione: il tempo in cui vengono gettate le fondamenta di quella ‘nuova specie di esseri umani’ che farà emergere una unità più altamente evoluta nella famiglia umana …
L’uomo dell’Acquario porterà in manifestazione grandi ideali, poiché il canale di contatto fra anima e cervello, tramite la mente, sarà saldamente formato dalla retta comprensione e la mente usata sempre più nella sua funzione duplice, per penetrare nel mondo delle idee e per illuminare la vita sul piano fisico. Ciò finirà per provocare una sintesi dello sforzo umano e un’espressione dei valori veri e delle realtà spirituali (…) le differenziate aspirazioni spirituali dell’uomo, si fonderanno in una nuova religione che avrà la forma di un approccio cosciente e concorde al mondo dei valori spirituali, evocando l’azione reciproca dei Cittadini di quel mondo, la Gerarchia planetaria e gruppi affiliati …
Sempre con riguardo alla Verità, si riporta alla memoria del cuore anche questa bella formula atta a diffondere un principio fondamentale della Nuova Cultura/Civiltà, unitamente alla relativa riflessione proposta da Enzio Savoini:
Scopo e oggetto del comunicare è la Verità.
Per molte ragioni nelle vicende umane la verità viene molto sovente tenuta segreta, e quasi sempre tali ragioni sono perverse. I resoconti delle azioni non sono mai chiari e netti, ma più o meno infidi e insinceri. Si è continuamente alla ricerca di verità che altri uomini, e talvolta le circostanze, hanno avvolto fra i cenci della menzogna. Ma la verità, che è luce, non può restare nascosta o imprigionata, in quanto essenza e scopo del comunicare, che in sé è un’attività divina. L’occultamento temporaneo del vero ha successo solo a livello fisico, e solo per le minuzie terrene quotidiane. Si crede, e si tenta, di nascondere emozioni, sentimenti e pensieri, ma è una falsità di breve durata, che convince e illude solo chi difetta di intendimento diretto … È paradossale ma risaputo che nel secolo delle maggiori conquiste meccaniche nel campo delle comunicazioni a distanza si è affermata come mai l’abilità umana di mentire, travisare, ingannare, violando l’essenza del comunicare. Ma le pseudo vittorie e i vantaggi illusori del mentire crollano miseramente, nonostante il gravoso dispendio di energia necessario per sostenere le sue strutture sbilenche.
È bene dunque riflettere per scoprire il valore pervasivo della verità … Rivelare e diffondere la verità sono grandi atti di servizio. Essa offende solo chi vorrebbe nasconderla, è pericolosa solo per chi ha ragione di temerla. È un fuoco che brucia, ma per purificare, non per incenerire.
Portare la verità, ovvero comunicarla, esige cautela. Nessuno è talmente vero da poterlo fare in pienezza, ma solo in misura ridotta, commensurata alla propria purezza. E ciò vale anche per chi la riceve e se ne fa portatore a sua volta. Perciò il comunicare è un servizio rischioso, come molti hanno dovuto apprendere, e bisogna imparare a schermare la luce potente del vero senza cadere nella falsità e nell’ipocrisia. Sembra un’azione contraddittoria: non lo è. La divina virtù del vero può essere velata o attenuata senza deformarlo, e sempre e solo per il bene di chi lo riceve …
Da tutti questi pensieri emerge l’Arte della Comunicazione della nuova Cultura, che, con sapienza, sa rivelare la sacralità della bellezza mentre diffonde semi di verità, sa guardare sempre a ciò che è superiore, sa connettere i cuori al mondo delle idee e assicurare la qualità vera degli scambi, sa nutrire la comunione e l’opera di fondazione della nuova Civiltà.
Ed è quest’ultima funzione che riporta all’azione più potente dell’Arte della Comunicazione: la diffusione del pensiero per via soggettiva, che Enzio Savoini aveva così interpretato:
quando un pensiero non contiene nulla che riguardi il tornaconto personale, ma proprio nulla (neppure il desiderio di migliorare se stessi, oppure tanto meno di essere noti, oppure di poter vedere i risultati della nostra attività) … Quando nessun tornaconto anche inconsapevole è impigliato nel pensiero, questo pensiero non ha più alcuna forza che lo richiami indietro. E allora va, va …
Ciascuno si immagini come una fonte invisibile, impercettibile, tuttavia presente e attiva e potente, che manda nello spazio il suo aroma, il suo profumo. Lo fanno i fiori, perché non possiamo farlo noi? Che bel lavoro, semplicemente lasciare che quello che di meglio esiste in noi, le aspirazioni più celesti, più giuste, più amorevoli, se ne vadano in giro a rappresentare il nostro contributo: … un’immagine molto bella e attraente … Questo ci conduce al grande Maestro che … pur non disponendo di nessun mezzo di comunicazione di quelli che oggi con una sola parola tra latino e inglese si chiamano i media, diffuse ovunque il Suo insegnamento.
… Viviamo illusi in un castello incantato dove tutto sembra reale e dove tutto è illusorio e questa è un’esperienza comune. Siamo nella condizione però di sapere ormai che questo è un castello illusorio … abbiamo capito che non è reale … E l’atto definitivo per uscirne è proprio quello di lasciar cadere la nostra carta di identità, liberarci … Quel gesto che sembra impossibile, un giorno sarà definitivo … Da quel momento non sapremo più cosa sono le distanze … Tutte le comunicazioni saranno possibili, tutte le conoscenze raggiungibili …
Ecco delineata anche l’immagine dell’Artista che saprà esprimere l’Arte della Comunicazione della Nuova Cultura e, conoscendo i molti strumenti disponibili, saprà accendere infinite direzioni luminose per disseminare la bellezza del Vero. Le potenti note dei suoi pensieri sorte dal suo Centro di Verità, si diffonderanno trasportate dall’Amore, come musica suonata con ‘il cuore’, per arrivare a commuovere, a toccare in profondità, a trasformare e a scambiare quegli impulsi luminosi che intaglieranno e intarsieranno la manifestazione del nuovo Futuro.
In seguito, quando gli uomini vedranno le loro difficoltà con chiarezza, agiranno con senno ed educheranno con gran cura i loro Osservatori e Comunicatori. Questi saranno uomini e donne dall’intuizione ridesta e dall’intelletto pronto, gente dalla mente così dedita al bene generale e scevra di separatività da non offrire ostacolo al contatto col mondo della realtà e della verità interiore. Non saranno necessariamente quelli che si dicono “religiosi” nel senso comune del termine, ma uomini di buona volontà, di grande apertura mentale, di erudizione profonda; liberi da ambizione e da orgoglio, saranno animati dall’amore per l’umanità e dal desiderio di servirla. Uomini siffatti sono spirituali. (Alice A. Bailey, Trattato dei Sette Raggi Vol. I°, pagg. 179-181 ingl.)
… fondamentale per la Loggia [dei Grandi che vegliano sull’evoluzione umana e planetaria] non è il conseguimento o il grado, ma gli stabili rapporti, l’unità di pensiero, nonostante la diversità dei metodi, delle azioni e dei compiti, l’amicizia nel senso più puro. La Fratellanza è una comunità di anime sospinte dal desiderio di servire, dall’amore spontaneo, illuminate di pura Luce, devotamente fuse e amalgamate in gruppi di Menti che servono, pervase da una sola Vita. I suoi Membri sono organizzati per eseguire il Piano che coscientemente percepiscono e a cui deliberatamente collaborano. (Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era, cap. I,23)
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Ciao intanto complimenti per l’articolo stupendo. Poi Vi richiedo perchè l’avevo chiesto ma non trovo più su quale post lo avevo chiesto, i testi inediti di Enzio Savoini, sono reperibili in qualche modo? Cia grazie
I testi finora pubblicati sono reperibili qui: https://www.editricenuovaera.org/?page_id=3403. Per altre richieste specifiche si può contattare la redazione.
Ciao Sandra intendi la redazione del sito o di editrice nuova era?
La redazione di TPS. Alcuni testi sono pubblicati ma anche gli altri inediti sono disponibili per gli studiosi con un interesse profondo ed impersonale.
Allora se possibile mi piacerebbe poterli richiedere in modo da poter approffondire gli argomenti trattati nei Vostri articoli. come si può fare? sempre se per voi va bene.
Benissimo, comunichiamo via email allora. Saluti