Un pianeta è una proto-forma, che ospita, nutre ed alleva molte catene evolutive. Ciò non sarebbe possibile senza l’Opera di una sublime Intelligenza, il Logos planetario, che dirige e gestisce il tutto, collaborando con le altre Entità solari. A sua volta, il Logos è assistito, di Ciclo in Ciclo, da un gruppo di Potestà, programmatrici ed esecutive. Assumere l’esistenza di questa Comunità dirigente è semplice e logico, e fin dai tempi più antichi gli uomini l’hanno indicata con vari appellativi. Qui si propone e usa il nome, breve e moderno, di Governo reale. È un Governo, ma assai diverso dalle consuete formazioni politiche e amministrative indicate oggi con quel termine. Per prima cosa, esso serve le creature planetarie e non pretende di essere servito. Non interferisce mai sulla libertà dei singoli o dei gruppi. È elettivo, ma dall’alto, non dal basso. Gestisce l’economia generale e predispone e aggiorna un Piano di sviluppo, autonomo ma armonizzato con il Progetto cosmico solare. Ammessa l’esistenza di tale Governo, è inevitabile tenerne conto, per varie e chiare ragioni:
1) – È il garante e il custode del destino planetario. Le iniziative umane devono far capo alle sue previsioni, per essere degne di successo, altrimenti sono inutili e dannose.
2) – È l’unità planetaria suprema, che vigila in piena coscienza sul Bene e sullo Spazio comune.
3) – È il programmatore generale di tutte le evoluzioni, i processi e le attività. È il Giudice.
4) – Specchia il perfetto ordinamento celeste sul Pianeta.
5) – Dirige e assiste l’evoluzione di tutte le creature, ma soprattutto la dilatazione delle coscienze.
6) – Gestisce la comunione di tutte le energie, ossia delle risorse planetarie.
7) – Tiene in ordine dinamico equilibrato l’infinito e mutevole scambio fra energie e forze.
La presenza operativa di tale Governo è da vedere come guida dello sviluppo storico … Con ciò s’intende stimolare il riconoscimento di una verità che all’inizio del settimo Giorno non è più possibile ignorare. (da Studio ciclico della sesta epoca, di Enzio Savoini).
Come per ogni appuntamento di questo ciclo, anche il tema di oggi è stato ispirato da Venere, la nostra Guida solare, che in questi giorni (20-21-22) si trova a transitare, secondo la visione eliocentrica, nel 3° settore, sacro alla nuova Economia, di Aries, il Segno indicato in Astrologia Esoterica come il principale trasmettitore per la nuova Era di Aquarius, dell’Energia del 1° Raggio: Vita, Potere, Volontà, Proposito, Direzione, Governo.(1)
Data la confusione che regna attorno al significato del termine ‘governo’, si è pensato di introdurre questo tema con dei luminosi pensieri di Enzio Savoini, dedicati al Governo Reale perché, come Lui diceva, assimilare il concetto di quel Governo, che senza imporlo ottiene sempre il massimo bene possibile, aiuterà l’uomo a gestire meglio la sua vita, e i governi locali a sentirsi sorvegliati e valutati. Non è cosa da poco: è una rivoluzione mentale, che condurrà all’unione reale dei popoli.
Collaborare col Governo reale del Pianeta significa, dunque, ancorare nella coscienza dell’Umanità quella corrente di pensiero che permette di fissare nelle menti umane le direttive superiori e consentire un afflusso più copioso di quella potente energia che indurrà la famiglia umana a compiere un significativo avanzamento.
Ma per prima cosa, gli uomini devono diventare agenti di quell’unificazione, che, come si legge nell’Insegnamento esoterico, ‘non implica l’abbandono di nessuna delle parti, ma prevede la cura d’ogni sua parte affinché anch’essa possa contribuire al benessere dell’intero organismo. Tale modalità comprende, ad esempio, lo sviluppo appropriato d’ogni unità nazionale, in modo che essa possa assolvere i propri doveri internazionali divenendo così parte della fratellanza mondiale delle nazioni. Questo richiede, naturalmente, lo sviluppo di una coscienza pubblica universale che si renda conto dell’unità dell’insieme e giunga in tal modo alla determinazione, ben nota, di agire ‘uno per tutti, tutti per uno’. Soltanto in tal modo è possibile pervenire a quella sintesi internazionale caratterizzata dall’assenza d’egoismo politico. E un siffatto modo non può rimanere disgiunto da concetti di attività ordinata e di meta cosciente e prestabilita e dall’uso di quel fattore estremamente necessario che è il buon senso … né tanto meno dall’obbedienza alla legge d’economia, da un debito discernimento e da un vero senso dei valori. È, infatti, la presenza di questi fattori che può consentire di economizzare il tempo, di risparmiare le forze e di distribuire saggiamente le risorse (2)
Nel testo ‘I problemi dell’umanità’(3), pubblicato a metà del secolo scorso ma ancora sicuramente attuale, con forza vien detto che la nota su cui insistere è proprio questa: umanità. Un solo concetto dominante, si legge, può salvare oggi il mondo da una lotta economica, impedire il risorgere dei sistemi materialistici, arrestare il riemergere delle vecchie idee e mettere fine al segreto dominio degli interessi finanziari e al violento malcontento …: credere nell’unità di tutti gli uomini … questo deve sorreggere tutta la riorganizzazione politica, sociale e religiosa e fornire la base dei sistemi educativi. L’unità degli uomini, la comprensione e l’azione leale sono gli unici concetti con cui costruire il mondo nuovo … abolire la competizione, porre fine allo sfruttamento di un settore umano da parte di un altro ed alle sperequazioni delle risorse planetarie. Finché ci saranno grandi ricchi e poverissimi, gli uomini non saranno all’altezza del loro elevato destino. I cittadini del mondo nuovo non riconosceranno né ricchi né poveri, né razze superiori né inferiori … ma la verità — naturale e spirituale — che sono tutti fratelli. Qui sta la soluzione del problema … Per le Potestà spirituali del pianeta conta solo questo … È dunque bene ricordare che l’intero problema può essere ricondotto alla massima fra le debolezze umane: la grande eresia della separatività, sicuramente responsabile di favorire l’egoismo e lo sfruttamento economico degli esseri umani, le barriere commerciali, l’estrema povertà e la troppa ricchezza.
Ma oggi finalmente, un numero sempre maggiore di uomini comincia a rendersi conto che solo affrontando il problema nel suo insieme, riconoscendo e sfidando questa fondamentale infrazione universale, può provocare quel cambiamento che sfocerà nei giusti rapporti umani.
L’unità, la pace e la sicurezza si possono conseguire solo valutando con intelligenza i mali che ci affliggono, e adottando provvedimenti saggi, compassionevoli e comprensivi, intesi a stabilire rapporti umani di qualità, a promuovere la collaborazione anziché la competizione, a educare le masse d’ogni paese alla buona volontà.
Nell’Insegnamento viene, inoltre, ricordato che l’obiettivo del massimo bene comune può essere mantenuto solo se si intraprende un’azione decisa: l’energia infatti, deve essere gestita, la forza diretta e la sostanza messa in moto con maestria. Questo prevede la comprensione della natura intrinseca delle risorse disponibili e quella giusta intesa fra l’opera di governo e l’azione economica che consente di conferire a tali risorse una nuova, buona e giusta, direzione.
Per muovere verso una nuova, vera economia solidale è, infatti, necessario comprendere che non vi è scarsità alcuna di risorse, bensì solo un caotico direzionamento delle stesse e pertanto, viene richiesto di operare con sempre maggior responsabilità e di agire come cittadini planetari e solari, assumendo quindi i doveri che questo comporta, come suggerito nel documento‘Proposta per una Carta dei Doveri dell’Uomo’.
I nuovi ‘operatori economici’ della famiglia umana, inoltre, non potranno che aderire spontaneamente alla legge del ‘giusto uso’, quella legge dell’Economia reale che porta in azione nei mondi dello sforzo umano il principio di condivisione, quello dell’offerta abbondante e quello della partecipazione ‘attiva e responsabile’ nelle vicende della vita sistemica. In particolare il primo principio, che origina dal fatto che in natura tutta la Vita è una Sola, prevede che ciascuna parte abbia pari accesso all’energia, forza e sostanza di quella Vita e che ogni essere umano abbia una giusta porzione di tali risorse. Il secondo evoca quella domanda che assume nella coscienza degli esseri umani la forma di un bisogno, di una necessità che comporta, al di là dei bisogni basilari del corpo fisico, di un ambiente in cui le qualità e le caratteristiche positive di ciascuno, possono svilupparsi pienamente. Tutti infatti “hanno bisogno” di libertà e pari opportunità per quel che riguarda l’educazione, la cultura, la creatività, la bellezza e l’armonia così come della sicurezza elargita dall’amore. Il terzo principio della partecipazione attiva e responsabile basa sulla libertà di scelta. Quando questa partecipazione sarà compresa come espressione di giusti rapporti e applicata alla vita quotidiana, le persone riusciranno a condividere la visione sugli affari della comunità, dello stato, delle nazioni e del pianeta e saranno anche preparate a comprendere le questioni del loro tempo, a dare il proprio contributo per la soluzione dei problemi comuni, e quindi ad operare in tutta libertà le giuste scelte.
Ancora una volta ci ritroviamo ad affermare che ciascuno di noi può essere promotore di questa giusta economia, e contribuire ad ancorare nei cuori e nelle menti umane il nuovo progetto.
La grandezza e l’urgenza di questo compito sta davanti agli occhi di tutti, ma quando coloro che ne comprendono la bellezza saranno in numero sufficiente e disposti ad investire le loro risorse in questo progetto di servizio all’Ordine planetario, solare, cosmico e universale, allora potrà attestarsi anche sul piano della forma, il pensiero della nuova Cultura e la luminosa Economia del suo Governo.
Dunque, possiamo già scegliere, qui e ora, di iniziare a porre le basi per questo radioso Futuro, come proposto dal progetto di questo sito, presentato con il video Ordinamento del sito TPS e con il seminario on line Dall’Officina del Pensiero all’Ordine planetario, e del quale si riporta il manifesto:
The Planetary System (TPS) è un’idea e un progetto di cooperazione coordinata tra tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo planetario.
Il modello di pensiero e di azione è quello del Sistema solare e cosmico, riflesso nella Natura, quale fonte di ispirazione e ordinamento per tutti i campi dell’attività umana.
1. Scopo/Proposito
TPS si propone quale Officina planetaria di Pensiero, laboratorio comune per la cooperazione coordinata tra tutti coloro, individui o gruppi, che hanno a cuore lo sviluppo globale, al di là di ogni appartenenza, nazionalità, religione, tradizione.
2. Campo di Servizio
Il campo di servizio di TPS è il Pianeta con tutti i suoi regni, le cui giuste relazioni devono essere assicurate dall’Umanità, attraverso la comprensione intelligente delle Leggi universali.
3. Piano/Progetto
TPS progetta la costruzione del futuro, identificando un Piano di avanzata comune, e individuando le Mete necessarie e le Funzioni per adempierlo, disposte secondo Sistemi integrati, basati sulle Leggi armoniche e creative del Suono.
4. Modello/Riferimenti
Il Pianeta è una cellula o organo del Cielo. Il Modello, o riferimento principale, è dunque l’Universo con il suo sistema di relazioni. Il Sistema solare ne è l’esempio più prossimo, e il Sistema planetario e quello umano ne sono un riflesso in scala proporzionale.
Come in alto, così in basso, in commensura e conformità.
5. Manifestazione/Attività
Il Lavoro dell’Officina del Pensiero è rivolto allo studio, ricerca e sperimentazione dei principi e modalità di una nuova Cultura/Civiltà, fondata sui rapporti aurei tra i regni, tra gli uomini, tra le opere.
6. Comunità/Valori
Il valore primario è l’Unità del Tutto, insegnata e testimoniata dalla Natura e dai Grandi dell’umanità: Unità comune da realizzare secondo la scala gerarchica stabilita dal livello di coscienza o responsabilità.
7. Ordinamento/Strutture
TPS riproduce in sé e segue l’ordinamento dei ritmi e dei cicli del Sistema solare e del Cosmo, stabilendo le strutture e le scansioni progressive per conseguire il Proposito.
“Chi è ben orientato è la Via”
——————————————