In Cielo oggi Giove, Signore dell’Amore, incontra la nostra Terra ed i nostri cuori esultano.
In risposta, presentiamo un documento (vedi: Lo Spazio), riepilogativo del concetto di Spazio che molte volte abbiamo esaminato nelle nostre pagine.
Se ne riporta la premessa:
“Se si vuole esplorare quell’infinità chiamata Spazio, non si può trascurare il fatto essenziale che ne siamo parte, che in esso viviamo e che, in qualche modo, ne occupiamo un centro. Sotto questo aspetto, lo studioso e il campo di ricerca non sono separati e distinti e il campo non ha limiti. Lo Spazio, quand’è esplorato senza preconcetto nelle sue qualità intrinseche, rivela proprietà che, se appaiono subito vere all’intuizione, sono talvolta penosamente contrastate e negate dall’evidenza. Quindi bisogna distinguere, con acume e coraggio, fra “evidenza” e “realtà”; e se moltissime cose, grandissime o minime, dimostreranno di essere solo evidenti, saranno da abbandonare per quelle altre, celate o invisibili, che si palesano invece come reali. Così, lentamente, emergono idee che dapprima sono inconsuete, ma che presto si raggruppano e si richiamano fra loro per comporre sistemi e sostenersi, e collaudare la validità di un insieme”. (vedi: “Il Suono creatore”)
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Alle soglie di un’epoca nuova è necessario ed urgente restaurare e fissare nelle menti e nei cuori umani quei principi fondanti su cui poggerà il pensiero della nuova Cultura/Civiltà della quale cominciamo a percepire i prodromi.
Primo fra tutti si erge certamente il concetto di Spazio, l’Ente nel quale tutto il Creato nei suoi diversi piani e livelli assume vita, coscienza e forma e ove si compiono ogni esistenza e tutti gli sviluppi.
Aprire la mente del cuore alla realtà causante dello Spazio, al di là di quanto si possa dire in queste poche pagine, non significa semplicemente ampliare la nostra visione ma farsi crescere nuove ali ed entrare nel mondo sottile della qualità che coesiste con quello più greve della quantità nel quale per lo più ci costringiamo a vivere.
Come arditi entronauti ci avventuriamo dunque nelle sue profondità, ovvero nella sostanza stessa delle nostre vite, esaminandolo secondo sette assunti che ci permettono di ipotizzarne la natura essenziale, fornendo così una prima traccia su cui basare studi e sperimentazioni future
Gloria alla grande Madre del Mondo!