Esprimere Armonia

Considerando il Cielo come fonte generatrice di tutte le cose e di tutti gli eventi l’uomo può, guardando accuratamente ai suoi moti e ai suoi cicli, comprendere il modo migliore per diventare parte attiva dell’Amore Universale, specialmente in questo momento astrologico in cui la nostra Terra si trova, per la prima volta in quest’anno 5.3, in congiunzione con Mercurio, Signore della quarta energia creativa.

mercurio11Il genere umano, quarto Regno di natura, ha come missione planetaria il dovere di gestire l’armonia fra tutti gli esseri viventi e le trasformazioni del pianeta, per cui dobbiamo capire finalmente di mettere in atto la volontà dell’aspirazione per portare sulla Terra quella legge dei giusti rapporti che il Cielo ci mostra con la Sua incessante e amorevole condotta.

Anche soltanto per una regola della fisica, non dovrebbe essere poi così difficile per noi perché, come dice Newton nella sua legge di gravitazione universale: fra due qualsiasi corpi esiste una forza di mutua attrazione direttamente proporzionale al prodotto delle rispettive masse ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza….. per cui l’uomo è naturalmente attratto dalle energie vitali che si manifestano nello Spazio e dipende da esse.

Dovremmo comprendere al più presto che nell’intero l’Universo c’è un mutuo scambio e un’interconnessione fra tutte le esistenze che, a loro volta, devono seguire attivamente la Volontà cosmica.

Poiché questo è l’inizio dell’anno 5.3, che deve seminare ed esprimere i principi della Nuova Cultura, cosa ci sarebbe di meglio che seguire la quarta Direzione che, come Modello, raccoglie tutti i disegni celesti?

Essa è il luogo determinante per lo svolgimento del Progetto solare perché è lo specchio che lo riflette!

E tanto più il ritratto riproduce in modo migliore il modello maggiormente si avvicina alla corrispondenza fra apparenza e Realtà.

Ma, come non si diventa pittori straordinari semplicemente ricopiando uno splendido e armonioso modello allo stesso modo non basta ricopiare il disegno celeste, perché per quanto bello sarebbe sempre un falso, ma è indispensabile maturare una consonanza che scaturisce soltanto da un modo di pensare e di vivere intonato alla Vita celeste e al Piano universale.

La società umana globale vive una lunga stagione di confusione, di turbamento e di paura, spesso e volentieri si pensa che vivere nel bene e per il bene sia inutile e stupido e questo è veramente pericoloso perché non permette di reagire ad uno status quo impantanante.

Il cammino verso il bene comune implica la responsabilità e l’impegno per il vantaggio di tutti e di ciascuno che si raggiunge solo se questo bene non è inteso come spartizione delle ricchezze materiali disponibili, ma come un fine che accomuna perché trascende ognuno con la sua urgenza di equità e correttezza.

E’ opportuno occuparsi della retta percezione e del giusto uso delle idee, di come trasformarle in ideali pratici e applicarle come volontà-di-bene, volontà-di-verità e volontà-di-bellezza.

In questo modo si otterrà un mutamento molto necessario nelle finalità umane: dagli scopi odierni competitivi e materialistici a quelli che meglio esprimeranno la Regola Aurea per poter stabilire giusti rapporti fra individui, gruppi, partiti, nazioni ed in tutto il mondo nel suo complesso.petra1

Impegnarsi per il bene comune è avere a cuore il miglioramento e la cura della vita di tutti, adoperarsi per la crescita di tutto l’uomo in ogni uomo, favorendone la dignità quale che sia la sua condizione, la sua storia e la sua cultura.

L’impegno per il bene comune deve diventare uno stile di vita, un agire caratterizzato da scelte di fondo morali e giuste.

Poiché la logica del tutto e subito provoca spesso l’insuccesso di cause anche giuste, bisogna puntare al fine, con perseveranza e coerenza, senza cedere a compromessi e senza servirsi di mezzi disonesti, senza aspettarsi un’efficacia immediata, ma piuttosto un’azione educativa che operi per i valori fondamentali della tutela della vita umana in tutti i suoi stadi, per la giustizia per tutti e per il rifiuto della violenza in ogni sua forma.

Chi vuole operare per il bene comune deve considerare come scopo del suo servizio il vantaggio di tutti, anche di coloro ritenuti avversari che non vanno mai considerati come nemici o concorrenti da eliminare, ma come garanzia di confronto e di scelta delle strade migliori per giungere alla realizzazione di retti rapporti.

In questa fase di crisi è urgente una scossa etica che dia a tutti, ma specialmente ai giovani, una ragione di vita e di speranza perché non si può pensare che l’umanità persista nel navigare nelle acque dell’egoismo e dell’autolesionismo: l’unica scelta positiva è proprio il bene comune che, superando ciascun appetito individuale, libera e unisce tutti.

Il fine non è il guadagno di alcuni, ma il futuro che si costruisce insieme e questo futuro deve ispirarsi al modello gerarchico del Sistema solare perché ogni uomo che guarda dolcemente il Cielo sfoglia le pagine del libro del futuro e impara a collaborare con l’Amore universale espandendo per gradi la sua coscienza.

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Un inizio è immediatamente possibile usando come parola d’ordine la semplicità, poiché proprio questa ucciderà l’antico modo di vivere materialistico. La buona volontà di cooperare è certamente la prima idea da presentare alle collettività e da insegnare nelle scuole, per assicurarci una civiltà nuova e migliore.

La comprensione amorevole, applicata con intelligenza, dovrebbe contrassegnare i gruppi più colti e saggi, oltre al tentativo di connettere il mondo del significato a quello esteriore, a beneficio delle moltitudini.

La cittadinanza mondiale quale espressione di buona volontà e comprensione dovrebbe essere la meta di tutte le persone illuminate e contraddistinguere l’uomo spirituale.

Se si decide di lavorare per questo, è assolutamente necessario conformarsi al Modello superiore cercando di comprendere con l’intelligenza cardiaca che tutto è uno e che, per questo, il Modello è impresso in ognuno di noi e in tutto ciò che si trova nell’Universo per cui è necessario mettere in luce il nostro compito nel Tutto.

La centralità del quarto livello è il luogo in cui si raggiunge l’armonia tramite il conflitto, che per l’umanità è la linea di minor resistenza, perché essa si impara e si ottiene proprio vivendo nel bel mezzo della battaglia.

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“Armonia significa concordia volontaria. E’ la scienza del cuore, non del cervello. Le voci di un coro, i suoni degli strumenti musicali trionfano senza costringere, ignorano torto e ragione, successo e fallimento, ed è bene ripetere che l’armonia, e non la pace, è il vero correttivo della guerra. Molti non lo sanno, e il miraggio della pace li guida a vivere un conflitto perenne.” *

Spetta a noi, ispirandoci al Modello, divenire modello per seminare ed esprimere quella bellezza armonica con i nostri pensieri, le nostre azioni, i nostri desideri, che devono essere coerenti fra loro e conformi al proposito universale per commensurare la nuova Civiltà ai ritmi del Cielo.


* (Enzio Savoini, Scritti inediti, Indicazioni al Gruppo-Qualità, pag. 39).

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Una risposta a Esprimere Armonia

  1. Adriana Quattrino dice:

    Condivido totalmente il senso profondo dell’articolo perchè credo che solo il Potere del Cuore potrà restituire all’Umanità un senso d’armonia e cooperazione, tutti uniti per il Piano Universale d’Amore http://www.imperialclub.net

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